sabato 29 marzo 2014

quando lei torna a casa


Ogni tanto , un po' per motivi di lavoro , un po' per motivi personali, la mia lei si sciacqua dai co   va via per qualche giorno, ed io sono il padrone della casa.
Feste, festini fino a tardi, baldoria , amici che entrano ed escono , vicini che si lamentano , donne ubriache sul divano che la mattina devi svegliarle te, musica ad alto volume per tutte la notte.

Tutte le cose che ho elencato sono quelle che lei sa benissimo non succederebbero mai, e quindi parte tranquilla.

Al massimo sporco un po' la casa.
Un bel po', ad essere sinceri.
diciamo che quando non c'è lei si porta dietro anche l'ordine ed il minimo di disciplina con le quali mi ha addestrato in questi anni.

Non vi posto una foto dell'accam  della casa per pudore.
Però dovete sapere che , sotto sotto , le pulizie adrenalitiche (come le chiamo io) mi piacciono.
Ho X ore di tempo per pulire tutto, prima che arrivi Horatio Caine e dalle traccie che ho lasciato in giro ricostruisca i giorni di perdizione a cui ho dato luogo.

Se proprio avessi una amante , son certo che mi farei sgamare subito portandola a casa.
Mi tradirebbe qualunque tipo di residuo di qualunque cosa.
sarei capace di lasciare il rossetto sui bicchieri ( "ma no, cara, è che lunedì mi sentivo un po' donna")
oppure 3 cartoni della pizza in giro ( Due non sono sufficienti ad incriminarmi, visto che sarebbe la mia quantità normale di assunzione)

Ma per fortuna di tutti , io ste cose non le faccio!
Però sporco un po'.

Ed adesso ci son dei piatti , pentole e qualunque altra stoviglia che non si puliranno certo da sole.
Il bagno è un po' in disordine, nel tempo stimato di 3 ore dovrei riuscire a fare tutto.
E poi c'è il salotto, dove mi sono steso un po' ovunque.
E la roba sul tavolo, che è diventato un posa oggetti.

Di solito mi piace mettere youtube , e con il sottofondo di canzoni italiane che canto come se fossi sotto la doccia , inizio a fare Cenerentola.

ora vi lascio, inizia la battaglia contro il tempo e il disordine.

vi auguro buon fine settimana

Inizio con il primo video , "I' am walking on the sunshine " di Katrina e le sue amiche , penso, visto che mi da la carica .

anzi la passo anche a voi ! (mi spiace di solito non metto video , visto che rendono più pesante l'apertura della pagina per chi come me ha un telefono un po' lento)



Pulitamente vostro
Gegge.

lunedì 24 marzo 2014

Un giorno di (stra) ordinaria stitichezza

Di certe cose tocca parlare.
far cadere il (doppio) velo che nasconde tabù duri da mandar giù.
durissimi, era proprio questo il problema.
Ma andiamo per ordine.

Mai avuto problemi in vita mia a fare plaf plaf.
Davvero, sempre funzionato tutto che era un piacere. Quasi sempre alla stessa ora, più volte al giorno, nemmeno il tempo di sedersi che - pic - già fatto?

E' per questo che , come per chi non ha mai provato qualcosa, non ero in grado di capire le lamentele di chi aveva problemi a fare la pupù.
Da piccolo non mi spiegavo il fatto che alcuni parenti o amici passassero molti più minuti di me in bagno, era qualcosa di intollerabile. "Io ci metto tre minuti al massimo" , pensavo, battendo con il pugno la porta nella vana speranza che mi facessero entrare.
qualche anno dopo anche io ho iniziato a passare un po' più di tempo nel bagno, ma per altri motivi.
E quasi mai, visto che avevo la fortuna di avere una stanza solo mia.

Con gli anni vedevo queste pubblicità della magnesia, dello yogurt miracoloso , delle donne che non si sentono bene e si toccano la pancia e non escono e vogliono restare a casa, fino a quando non arriva l'amica pusher che gli somministra il prodotto e poi la tizia tutta sorridente si veste come una zoccola e va a ballare.

Vedevo e non capivo.
Un po' come per gli assorbenti o tutte le cose legate ai dolori mestruali.
So che esistono, ma non mi riguardano.

Poi, all'improvviso, qualche giorno fa , l'amara rivelazione.
Ero in viaggio, fuori Italia, con alcuni amici.
Il primo giorno ci eravamo andati giù un po' pesanti con le specialità del posto (carne, affettati e roba del genere) in più mi ero dato pure un po' all'alcol , con almeno 2 birre, che per me sono più o meno la quantità annua.
Il giorno dopo mi sveglio presto per fare la colazione nell'albergo, che altrimenti arrivano gli anziani che con la scusa che devono vedere la città si prendono tutte le cose migliori, ed indeciso se andare di dolce o salato decido di non far torto a nessuna parte della mia lingua (la sapete sta cosa che ogni punto della lingua percepisce un singolo tipo di gusto? Non lo so se è vero, se lo trovo ve lo posto, così facciamo pure un po' cultura)
Insomma, torno su in camera che sono le dieci a.m. ed ho già mangiato per tutto il giorno.
Sento lo stimolo, quasi subito, ma aspetto un po' visto che il bagno era occupato da un mio amico.
E vabbè.
Dopo circa un quarto d'ora è il mio turno. Mi siedo, come migliaia di altre volte nella mia vita, strappo preventivamente la carta igienica, come faccio sempre. Attendo.
...
......

Insomma? allora? vogliamo far lavorare la forza di gravità, che ho da fare?
.....
il mio intestino dice qualcosa del tipo
"Eh, ma io il mio l'ho fatto!"
comincio un po' a sudare.
Mi fa male la pancia, sento lo stimolo ma...non esce.
Mai capitato.
Ed ora?

devo mangiarmi uno jogurt?
Che fa, effetto istantaneo?


...povero illuso.
era solo l'inizio della mia giornata che definirei di merda, se solo ne avessi visto anche un cm.
gli amici mi chiedono cos'ho, gli rispondo sinceramente.

"Ah."
"Ed ora?"

"Eh boh..vabbè ragazzi cominciate ad uscire, poi faccio e vi raggiungo!"
"Ma sicuro?" mi chiedono, sperando che la risposta sia affermativa.
"Andate pure, dai!" li esonero dall'aspettarmi.
"A dopo!" ci diciamo , io illuso , loro dubbiosi.

Ok, sono solo in camera con il mio mal di pansa , ed un alien dentro che non vuole uscire.
vi chiederete perchè non sono uscito, che magari andavo in qualche bar.
Non avete capito come stavo. Non potevo camminare serenamente , ogni tanto mi venivano delle fitte, attacchi forti , che sembrava che stessi li lì per... ed invece no.

Bene, che si fa in questi casi?
Mi stendo un po' sul letto, provando a rilassarmi.
poi arriva la paranoia , l'ineluttabilità del destino: Da adesso in poi sarà sempre così! Non è stato un singolo episodio! Mai più pic!
Mi dico di calmarmi, passerà.
intanto non passa.
con una frequenza di tre \ quattro volte l'ora faccio una corsa (più o meno)verso il bagno , ma quando esco ho lo stesso peso di quando ci sono entrato.
tocca ingegnarsi, trovare qualche rimedio.
Esco dalla camera, durante un intervallo dagli attacchi, e provo ad andare giù verso la cucina.
L'orario della colazione è finito, c'è la signora che sta pulendo.
Non parla bene inglese, io non parlo la lingua del posto, però riesco a farle capire che avrei bisogno di acqua calda per una specie di thè o roba del genere.
Mi sembra il rimedio più ovvio, devo averlo sentito da qualche parte.
I miei amici mi mandano degli sms, per sapere se ci sono novità. Li tranquillizzo, ma rispondo che preferisco aspettare ancora un po' prima di uscire.

Il thè non sortisce gli effetti sperati. Nulla di nulla.
Le contrazioni continuano ,ad un ritmo più o meno di una ogni venti minuti.

E' il momento di documentarsi.
c'è il wifi per fortuna, quindi sono pronto a leggere su internet delle informazioni di dubbia veridicità, consigli soggettivi forse funzionati per miracolo spacciati per cure miracolose ecc ecc.
come pensavo, non manca certo materiale.
Mi domando come fare , quali parole usare con la ricerca, oppure se è il caso di non girarci troppo intorno e scrivere " cacca dura " . In ogni caso arrivo ad un paio di blog, con dei tizi che raccontano le proprie esperienze, i propri rimedi.
Uno mi dice pure come devo respirare , e con che angolazione devo piegare le spalle.
A quanto pare servirebbe uno sgabello da mettere sotto i piedi.
E dove lo trovo?

c'è pure il forum femminile, ci vado perchè si sa che le femmine hanno questo problema , anche se non ne parlano volentieri, ed ecco che trovo snocciolati diversi rimedi.
Ho un po' di confusione in testa, devo ammetterlo.
Ma mai quanto dentro l'intestino.

allora, dopo un attacco , calcolo di avere qualche minuto per uscire.
E' il caso di andare nella farmacia vicina.
controllo con il traduttore come si dice " supposta " o "purga " e sono pronto per l'avventura.
Dopo aver camminato per 5 minuti riecco un attacco.
Eh, si, c'era scritto che camminare facilitava.

Ma il problema non è che lui non vuole uscire, ma che è troppo duro.
Andrebbe ammorbidito.
Ci sono apposta le supposte di glicelina , a quanto pare.
Mi presento alla farmacista , le faccio leggere sullo schermo quello che mi interessa , facendo anche una faccia un po' sofferente, così giusto perchè empatizzi con me.
chissà se sa cosa sto provando.
Mi da anche una bottiglia con una specie di acqua colorata.
Per la purghetta, extrema ratio, non è cosa, serve la ricetta di un medico.
In questo paese possono darti droghe senza problemi, ma se vuoi una purga devi essere autorizzato.
Ovviamente non ho assunto droga, lo specifico nel caso in cui un giorno mia madre divenisse una follower.

torno nella stanza con il mio bottino, la signora che doveva fare le pulizie si limita a lasciare nuovi asciugamani, visto che la mia presenza probabilmente ostava alle sue operazioni.
Vabbè , meglio così, lasciatemi solo con il mio dolore.

Mi bevo tutta sta bottiglia, in attesa che faccia effetto.
Probabilmente avrei fatto meglio a prendere l'omino bianco ammorbidente.
In ogni caso , almeno, gli attacchi si fanno meno frequenti.
E poi mando in missione la suppollo 01.
Purtroppo l'equipaggio era un po' inesperto, e dopo pochi minuti l'ho rivista abbandonare la battaglia.
Parte anche la suppollo 02 , decisamente più in gamba.
Devi lasciarle il tempo di agire, altrimenti ci ripensa e va via subito.

Passo le due ore seguenti a letto, a continuare a documentarmi.
decido di riscendere, andare al vicino centro commerciale. Un po' per non impazzire, un po' per procurarmi altri rimedi.
Frutta ( da mangiare con la buccia) miele , le fibre (ho cercato la traduzione) il latte caldo da usare con il miele.

Tornato in camera, decido che o la va o la spacca.
siccome non ci tenevo che la spaccasse, è il caso di ammorbidire il tutto per bene.
Provo tutti gli alimenti consigliati, la respirazione come diceva quel tizio, la schiena piegata come diceva l'altro.
Insomma alla fine ho partorito con meno dolore di quello che pensassi.
Aveva funzionato.
Non so quale rimedio, ma aveva funzionato.
Se siete arrivati qui per ottenere un consiglio o una cura, non so aiutarvi.
Però uno di quelli sopra elencati funziona.

E quando l'ho visto... quell'infame... quella mer...
Il tappo del vulcano... lui insomma...
avevo fantasticato per ore a quale tortura sottoporlo, come rappresaglia.
alla fine mi sono mostrato superiore, e l'ho lasciato seguire il suo destino.


Da quel giorno ho sviluppato una maggiore sensibilità per tutti gli stitici, anche se son tornato al mio rapido e veloce plof.
tutto questo però mi ha insegnato una gran cosa:
Mai mischiare dolce e salato nelle colazioni, soprattutto se siete all'estero!




mercoledì 19 marzo 2014

La tua versione 1.0

Due\tre anni fa scrissi un post sulla festa del papà. Ogni anno,in occasione della festività odierna, lo rispolvero, principalmente perchè non saprei scrivere di meglio ma anche perchè lo trovo sempre attuale.
Alcuni di voi l'avranno già letto, spero che lo leggeranno ancora uguale in futuro.
;)






Ricordi quando hai fatto il primo scatto della tua esistenza? Arrivasti primo, tra milioni (miliardi?boh) di concorrenti, altro che maratona.E chissà come dovevano essere scarsi gli altri,aggiungerei. Il tuo premio è stato poi un soggiorno di nove mesi all’interno del posto più accogliente in cui tu sia mai stato, prima di uscire un po’ fuori a vedere come era il mondo. Bene, oggi si festeggia la parte di te che ti ha fornito il biglietto per la vita. 


Normalmente l’accento si pone sul fatto che tu sia parte di lui, in realtà se ci pensi bene anche lui è parte di te. Se siam tutti d’accordo che la mamma è sempre la mamma, è pur vero che la figura del padre troppo spesso non riceve il giusto risalto. Pensate a quanti abbracci avete dato a l’una e quanti all’altro, credo che la differenza sia considerevole. Ovviamente il rapporto con tuo padre cambia molto a seconda del fatto che tu sia figlio o figlia. Se per una figlia, in generale , avvicinarsi ad un padre ed abbracciarlo è una cosa normalissima, tra uomini non funziona così. Non so dirvi perché , forse è stupido orgoglio (ma esiste l’orgoglio intelligente?) forse è che uno aspetta che lo faccia l’altro, come due innamorati che non si dichiarano mai, forse è che in fondo non c’è bisogno di dirselo, ma un padre ed un figlio difficilmente si lasciano andare a grandi manifestazioni d’affetto.
 Non so bene come funzioni tra mamma e figlia , ci son alcune teorie psicologiche o sociali che parlano di competizione, però tra padre e figlio c’è tutto tranne competizione. Quando sei piccolo , in generale, la mamma si prende il ruolo dello sbirro buono e il padre di quello cattivo.
 Eh , non deve essere facile dire tutti quei no , alcune volte non riuscire a motivarli, perché in fondo da piccoli le motivazioni di alcune cose proprio non puoi capirle. Poi cresci, sei esposto a pericoli maggiori , non sei ancora un uomo ma non sei più un bambino ed allora a lui tocca dosare gli interventi ,alzare la voce contro chi ora  ribatte o a muso duro o non ti parla per un po’, in alcuni casi il padre ti deve persino lasciar fare gli stessi sbagli che ha fatto lui, insomma non deve essere facile. Quando sei giovanissimo non lo vedi mai come un nemico, solo non capisci come sia possibile che lui non capisca te , in fondo – pensi – ci sarà passato anche lui. Si dice (e in molti casi è vero) che i padri proiettino le proprie ambizioni mancate sui figli, ciò è alla base di molti conflitti, perché è vero che sei la sua versione 2.0 , però gusti e obiettivi non sempre coincidono. Secondo me il momento più difficile è proprio quello in cui lui si accorge che non puo’ più influire in maniera decisiva nelle tue scelte, che ormai sei diventato un uomo\una donna e devi affrontare il mondo da solo, anche perché lui , purtroppo , non è eterno. Tutto quello che ti ha insegnato fino a quel momento, anche quando non ti stavi accorgendo che da lui stavi imparando qualcosa, ogni rimprovero , ogni “no” , ogni “Aspetta” ti serviranno per cavartela nella giungla che c’è fuori. Il tuo “addestramento inconsapevole”, di cui fa parte la tua educazione , i suoi principi ,i valori quelli te li porti addosso - è lui in te - li userai un giorno per istruire la parte di te che completerà il ciclo della vita. 

Poi ti trovi un giorno che sei cresciuto, ritieni anche abbastanza bene, e se ci pensi il merito è anche - e forse soprattutto - suo. E ti accorgi con dispiacere che sta invecchiando, proprio ora che potrebbe quasi essere una specie di amico , al massimo di quegli amici un po’ rompiballe. Nel senso che puoi parlarci in maniera differente , capire finalmente quello che ha da dirti e fargli capire anche te qualcosa. Pero’ intanto ti sei fatto una tua vita, le occasioni per vederlo son sempre meno. E , per qualche motivo che non ti riesci a spiegare, a volte ti dimentichi anche di telefonare. La cosa è assurda, perché sai che il giorno che non potrai più farlo questa cosa la rimpiangerai in maniera tremenda. Ed allora ben venga anche una semplice festa sul calendario, per ricordarti quanto gli devi.

Un giorno, qualora toccasse a te questo delicato ruolo,speri di riuscire ad eseguirlo bene almeno la metà di quanto ha fatto lui con te.

sabato 8 marzo 2014

Le etichette impossibili


"La parrucca è fatto con i sintetici coreano e giapponese
(garanzia di qualità!)
si lava con L'acqua meno di 30°C ( prendi l'acqua e ci togli 30°...quanto farà?)
e lo shampoo normale is asciuga naturale.( no artificiale?)
Non si usa il Fon per asciugare (eh no, qualunque cosa sia non credo serva allo scopo)
Per mantenere la forma della pa-     ( ???? la divisione in sillabe è da ripassare)
rrucca si usa con la spazola del metalo  (anche le dopie) e far la forma prima che siasciugasse "
(e con il congiuntivo la gamma è completa)


Per mantenere la privacy ho coperto ogni riferimento alla ditta produttrice.
Però che cacchio...e chiedete ad un italiano di passaggio come si scrivono le cose... persino google traslate italia - giappocorea farebbe di meglio...
Insoma potreste avuto chiamare me che per una cifra ba-
ssa vi correggevo le boze e venivasse una cosa fatta meglio!




mercoledì 5 marzo 2014

La grande opinionezza

Oggi su facebook tutti gli amici sentono il bisogno di fare una minirecensione del film neooscar.
Personalmente sento il bisogno di fare una recensione sul bisogno che sentono i miei amici , su questa voglia di comunicare il loro pensiero, che di per sè è cosa positiva, ma se esteso e generalizzato perde completamente di significato, a mio parere, fosse anche solo per il fatto del medium usato.

Su facebook non puoi fare commenti seri. Davvero.
Troppe poche righe, troppa poca gente che vuole davvero leggere.
A meno che tu non abbia qualcosa di veramente interessante da dire. E soprattutto diverso dal massapensiero , vista la velocità con cui viene diffusa la notizia, costituita in questo caso da un mero parere soggettivo , che tra l'altro statisticamente si riassumeva in maggioranza con un :

"mah, non ci vedo tutto sto gran film, anche se non è malaccio"

oppure , almeno per gli amici romani:

"ma è una critica verso Roma, non è un elogio!Anzi è un elogio solo ai monumenti!"

ed altri pensieri profondi di rito.

Ora, io nella capitale ci ho vissuto per 5 anni. Abbastanza da poter dire di conoscerla bene.
conoscerne i luoghi, soprattutto quelli del centro, le singole vie, la gente.
Ho imparato pregi e difetti di chi ci vive.
Purtroppo devo dire che i pregi son inferiori ai difetti, almeno questo in base alla mia esperienza.
non vuol dire che sia tutto da buttare, certo, ma che ci sarebbe tanto da fare e l'impressione è che non freghi nulla a nessuno. Una sorta di rassegnazione inviperita, che si distingue dalla situazione napoletana, sempre a mio parere ovviamente , per il fatto che a Roma c'è meno speranza.
Meno speranza che le cose migliorino, anzi consapevolezza che possono solo peggiorare, se non si fa in modo di rivoluzionare tutta la coscienza civica degli abitanti.
Troppo potere, troppi interessi, troppe persone, troppo di tutto.
E' cresciuta a dismisura senza controllo, con tutti i buchi che son stati tappati con interventi eccezionali del governo che hanno a mio parere deresponsabilizzato gli amministratori, visto che alla fine con la cacca nelle mutande non ci si è finiti nè ci si finirà mai.
Il risultato è che la popolazione è esaurita, stressata come se passasse tutta la giornata in auto.

E poi c'è il Colosseo, i Fori imperiali e tutto il resto che fungono da consolazione ed orgoglio per i locali.
Orgoglio lecito, giustissimo, ma che non deve servire a giustificare le cose che non vanno.

Ed il film raccontava proprio questo, a mio parere. Una città che è magica solo di notte, con la marmaglia di turisti da spennare che risiedono nelle loro stanze d'albergo, le macchine ben ferme in sosta chissà dove, e la gente che è cosciente del potenziale del posto in cui vive ma non fa mai nulla di veramente importante per cambiare le cose.

Il film lo vidi quando uscì al cinema, e mi interessò molto. Era bello anche visivamente.
Erano belli i suoni.
Vederlo in tv, almeno i primi 30 minuti, mi fa pensare che abbia perso molto col passaggio al piccolo schermo. Era un film da vedere al cinema, in silenzio, per sentire bene le sfumature dei dialoghi.
dialoghi che sarebbero il vero punto di forza, molto piu' dei vari scenari in cui si muove.

tutto qui.
Scusate se ho storpiato il titolo per il post, so che lo han fatto praticamente tutti.





domenica 2 marzo 2014

Lu taglieru de lu salame

Ieri eravamo nelle Marche per fare un po' di cosette varie legate al matrimonio.
La sera decidiamo di concederci un piccolo strappo alla regola alla dieta, ed andiamo in una specie di ristorante-pub , praticamente il più grande (e l'unico) del paesino.
prendiamo il menù, e notiamo con piacere che i prezzi sono abbastanza bassi.
Beh, ovvio, soprattutto perchè mi viene istintivo paragonarli a quelli di Milano.

tra le varie cose, senza farvela troppo lunga, leggo:

" Tagliere di affettati di Norcia e formaggi".
prezzo 4,50 euro.

E' senza dubbio poco, alla fine come antipasto va bene.
Ok, andata.

Dopo circa cinque minuti arriva questo tagliere, è rotondo e del diametro di un normalissimo piatto.
Ma non era questo il problema.
i salumi c'erano.
Non erano tanti, non che mi aspettassi mezzo Babe maialino coraggioso per quel prezzo, però vabbè alla fine non avevo nemmeno voglia di strafogarmi quindi le due fette di salame, due di prosciutto crudo e un altro paio di qualche parte di suino.
Il problema era il formaggio.

Ora, non ho fatto una foto al piatto. E me ne dolgo.
Sarebbe stato carino metterla nel blog, a corredo di questo post.

Era solo un pezzo, anzi un pezzettino.
Voi direte: Ma che formaggio era?

Galbanino.
Era il culo del galbanino.
Giuro.

Spessore 3 cm.

Il cameriere era già filato via subito dopo aver posato il piatto sul tavolo, quindi non ho fatto in tempo dal riprendermi dallo shock per contestare.

Prendo questo minipezzetto di formaggio , che non avrebbe sfamato nemmeno Tom, e lo assaggio.
era proprio galbanino. (Con tutto il rispetto, eh, mi piace pure, ma così no!)

Ah, il Tom di cui parlavo era quello di Tom e Gerry, chissà quanti di voi avranno colto subito.

Mi sono quindi immaginato quello che deve essere successo nella cucina:

Cameriere: "Allora al tavolo 5 un tagliere di affettati e formaggi!"
Cuoco: "Eh ma lu formaggio s'è finì!"   (sono marchigiani ndr)
Cameriere: "Sciii? E mo' como famo?"
Cuoco: "Ma che ne sacciu, vedi nellu frigu!"
Cameriere: "Ma niente, ce stà solu lu mozzu de lu Galbaninu!"
Cuoco: "Aè, e mo? Mettice lo stessu, magari nun se ne accorguno!"
Cameriere: "Eh, quello me sembra nu bellu puorcu , secondo me sgama!"
Cuoco: "Sci? E vabbè tu puosa lu piattu e poi scappa!"
Cameriere: "ah bbe', ok!"




....e si beccarono una brutta recensione su duespaghi ;P