lunedì 30 gennaio 2012

Scambiatevi un virus di pace

(che tanto l'azienda produttrice sicuro non me la paga)


In questi giorni ho la rinofaringite acuta infettiva. Adesso non vi preoccupate troppo: si tratta del raffreddore.E' la malattia piu' diffusa in assoluto, quindi il detto "mal comune mezzo gaudio" dovrebbe darmi un discreto livello di gaudio, invece non son gaudente per nulla. Che poi sta cosa del "mal comune mezzo gaudio" mi sembra il detto piu' infame in assoluto , se ci si ferma un secondo a pensarci è una delle cose piu' basse che si possano pensare. Vabbè comunque quando ti tocca ti tocca , alla fine la durata media è di sei giorni. Ho da sempre l'impressione che qualunque cosa tu faccia per fartelo passare,qualunque cosa tu prenda, esso durera' sempre il tempo che deve durare. Ho il naso talmente otturato che sto pensando di usare l'idraulico liquido, la stanza è piena di fazzoletti di carta appallottolati e ogni tanto spruzzo il virus in giro come se fossi uno di quei spray che a cadenza regolare di tempo diffonde gli odori per la casa. Volevo sgrivere duddo questo post udilizzando questo dipo di sgrittura ghe dodrebbe dicoddarvi la parlata di ghi ha il daffreddore ma persino io l'ho trovata una cosa troppo stupida quindi ve la risparmio.Comunque la rinofaringite a.i. Difficilmente la puoi nascondere , la gente che ti vede con un fazzoletto alla bocca mentre starnutisci esclama: "Ma hai il raffreddore!"

Vorresti fare i complimenti al Dr House di turno per le capacita' diagnostiche impressionanti, pero' ti limiti al classico "eh gia'".

Che poi l'aspetto peggiore è probabilmente costituito dal fatto che tu abbia le perdite dal naso, che improvvisamente mentre stai leggendo qualcosa ti senti umido sopra il labbro superiore , alzi la testa e ti accorgi che il pacchetto di fazzoletti è vuoto e inizi quindi la ricerca di tovaglioli , carta igienica o qualunque cosa possa fare al caso tuo. Diciamo che in quei momenti sei decisamente poco sensibile al problema della deforestazione dell'Amazzonia. Ricapitolando , hai perdite per circa sei giorni. Dovrebbero creare un assorbente interno per il naso . Ecco, ogni tanto ho queste idee da brevettare poi scopro che le hanno gia' avute altri e ci stanno facendo soldi, come per i guanti adatti per il touch-screen. E' che avrei bisogno di un amico inventore, una specie di Archimede che tu gli dai l'idea e poi fa tutto lui. Comunque, tornando al raffreddore , sembra che il principale veicolo di trasmissione siano le mani. Diciamo che se ti metti le mani davanti alla bocca, buona norma di educazione tutte le volte che si starnutisce, rutta o sbadiglia , dopo non è che puoi andare in giro a fare le presentazioni oppure a scambiare un segno di pace in chiesa. Importanti studi scientifici dimostrano che il picco di diffusione del virus è registrato proprio di domenica a seguito della funzione religiosa. Ecco , potrei inventare dei "guanti da segno di pace sicuro" , con distributori automatici fuori ogni chiesa. Mi manca solo l'amico Archimede.

domenica 29 gennaio 2012

innovativo prodotto per uomini single

Siori e siore

LA DONNA *



principali caratteristiche tecniche :


Ideatrice di complessi inesistenti


Criticatrice di tutte le tue abitudini che iniziano con il prefisso "Calc"


Complicatrice e amplificatrice di piccoli problemi


fornita di comodi cuscini per la tua tests, da letto\ spiaggia



cambiatrice di tonalita' di colore di capelli una volta al mese


preparatrice di piatti che devi per forza trovare buonissimi


ammaccatrice di paraurti di automobili




Puoi scegliere il modello : Solare ,(autodefinizione della quasi totalita' degli esemplari) Romantica , Predatrice , Materna , indipendente , seria

*il tutto al solo costo di una costola!! (ma "costo"deriva quindi etimologicamente da "costola"?

attenzione : il prodotto potrebbe presentare lunaticita' e aggressivita' improvvise
 

innovativo prodotto per donne single

Donne single , ecco l'ultimo ritrovato della tecnologia per soddisfare tutti i vostri bisogni :

L'uomo*!!


Principali caratteristiche tecniche:

portaborse dello shopping e spingicarrello al supermarket

Lasciatore di tavolette del wc alzate

 Apritore di finestre per far uscire gli insetti
(da oggi con la nuova versione Schiacciaragniconlapantofola)


vibratore in carne


apribarattoli e bottiglie dell'acqua troppo resistenti


interpretatore dei libretti di istruzioni


disseminatore di indumenti sporchi per i pavimenti di casa



Ordina anche tu il tuo UOMO* , disponibile nelle versioni Tamarro , Intellettuale , rozzo , chenondevechiederemai, sportivo , pantofolaio 


*copyright by DIO

venerdì 27 gennaio 2012

Il drive-in

Da qualche anno anche a Napoli è arrivato il drive-in . All'inizio non tutti avevano capito cosa fosse, dato che la prima sera sul vialone prima dell'ingresso erano presenti dei parcheggiatori abusivi.
Vedere un film in auto, rispetto che al cinema , ha i suoi vantaggi: Non devi ascoltare i classici vicini veggenti che ti preannunciano cosa accadra' nella scena dopo , quelli che parlano al telefonino e quelli che sgranocchiano i popcorn per i primi 15 minuti. Tutto cio' , ovviamente , a meno che le persone che si trovano con te in macchina non facciano parte di tali categorie.
Per entrare ci si mette in coda in auto, come fossi al casello. In questo modo il classico furbetto guadagnatore di posizioni in fila con aria indifferente non puo' esercitare le proprie abilita'. Dato che il biglietto si paga a persona e non a veicolo, se un paio di incroci prima di arrivare vedete auto ferme con persone che vengono caricate nel bagagliaio non spaventatevi, non siete testimoni di un sequestro di persona ma è semplicemente per sparagnare. (risparmiare per chi non è di Napoli)
Superata la coda del biglietto si entra nell'ampio spiazzale con il maxischermo. Subito potete notare le auto che si sono piazzate in prima fila, il piu' vicino possibile - manco avessero 2\decimi - gente che prende le apposite spazzole per lavare il parabrezza (se solo quelli che li lavano ai semafori sapessero di questo business!) gente che esce dal cofano posteriore, gente che bussa per uscire dal cofano posteriore, auto che si piazzano in fondo a destra , evidentemente poco interessate alla visione del film.Qualcuno prova anche ad attaccare un giornale ai finestrini, ma viene subito fermato dal personale che lavora lì: "Signore, che sta facendo? Tolga subito quel giornale, dove crede di essere?" e quello "Ah, scusate , ma è l'inserto cinema de "La Repubblica" stavo leggendo le recensioni..." Eh si, perchè nell'immaginario collettivo il drive-in è anche un luogo dove si fa sentimento. Proprio per questo motivo è difficile che due amici ci vadano da soli insieme , per paura di essere equivocati. Se vai con la ragazza, invece , puo' abbassare il sediolino e abbracciarla con comodita', parlare con lei ecc ecc anche se , di solito le altre auto sono così vicine che non è che sia poi così intimo.
Se non siete mai stati al drive-in magari qualche volta vi sarete chiesti come si diffonda l'audio nelle auto. Ovviamente , per la salute mentale delle persone che abitano nelle case vicino , il suono arriva nell'abitacolo grazie all'autoradio. Ti danno una frequenza e poi passi i primi due minuti del film a carcare di agganciarla e gli altri 88 a sperare che dopo la macchina parta e non si scarichi la batteria...

giovedì 26 gennaio 2012

L' Organizzatore di partite di calcetto

Al mondo esistono alcune categorie di persone che amano – cercano – la sofferenza. Rimandando a qualche post futuro la trattazione di sadomaso e gente che fa jogging , ora vi parlero' degli "Organizzatori delle partite di calcetto". Gli O.d.p.d.c. Iniziano la propria carriera spinti da una semplice motivazione: O se la organizzano da soli oppure nessuno li chiama mai a giocare.Personalmente ricordo che iniziai intorno ai 18 anni, coadiuvato dall'amico Bestio. Eh si, perchè è essenziale che in ogni gruppo ci siano almeno due ODPDC, dato che una sola persona non puo' sostenere sulle spalle il peso di una simile croce.

Per organizzare una partitella le tecniche sono due: quella della scuola "audace" e quella dei "prudenti". Il primo metodo consiste nell'andare al campetto almeno una settimana prima della data scelta e prenotare l'ora di gioco, senza aver prima apparato i dieci giocatori. Questo metodo ha come lato positivo il fatto di aver la certezza del campo , ma come grosso lato negativo quello che se il giorno della partita vi ritrovate in sei all' ODPDC tocca poi chiamare il gestore del campo per scusarsi (oltre a perdere l'anticipo e compromettere la stima che ogni gestore di campo ha verso l' ODPDC.) Il metodo audace, se produce subito una partita completa, porta l'ODPDC a esaltarsi, finendo per fargli prenotare addirittura il campo per la settimana successiva, stesso giorno stessa ora. I piu' esaltati arrivano persino a sentirsi in grado di organizzare una partita di calciotto.

La scuola dei prudenti , invece , cerca di apparare prima i dieci e poi inizia a fare il giro dei campi. L'ultima partita organizzata applicando tale metodo risale ad un martedì ottobrino del 1989.

Capita sovente all'ODPDC di dover affrontare degli imprevisti: Man mano che la partita si avvicina inizia lo stillicidio. La gente ti chiama dicendoti che non potra' venire a causa di ragazze che non gli danno il permesso,noie muscolari, uallere fulminanti , freddo alla gola , auto con i finestrini elettrici che improvvisamente non funzionano , mal di capelli e varie ed eventuali. I meno fantasiosi dicono semplicemente che per questa settimana si scocciano. A questo punto , presi dal panico , gli ODPDC si sentono a telefono e cacciano fuori i nomi dei personaggi piu' improbabili, chiamando persone che si eran promessi di non convocare piu', in quanto fallosi killer – infrevoni – polemici – scarpari piu' della media ( gia' di per se considerevole) – allenatori in campo – invocatori di passaggi e quelli che so' pure bravi ma non passano mai.

Ovviamente tutto cio' dovra' restare un segreto per gli altri convocati, che dovranno accorgersene soltanto una volta usciti dagli spogliatoi .

L'ODPDC ha un nemico naturale, che considera una piaga quasi peggiore della pioggia: L'amico appendino. Questo essere ha la capacita' di avvisarti che non sara' presente alla gara tramite sms inviato dalle 4 alle 2 ore prima del match. Chiudendo con la frase "Ma per la prossima ci sono sicuramente, fammi sapere!" In questi casi tocca essere creativi , l'ODPDC deve dimostrare di saper improvvisare. Di solito si chiede ad uno della partita precedente se vuole giocare , quello dice "no grazie" e l'ODPDC precisa disperato "Ma ti paghiamo noi!Ti diamo anche la benzina e il gatorade dopo la gara!". Se non serve a nulla tocca ricorrere al classico ragazzino che sta in giro per il centro sportivo non si sa bene perchè, che sara' ben disposto a giocare. Ovviamente sara' un fenomeno e alterera' tutta la partita, ma almeno non giocate in nove. In tutto questo , se l'ODPDC guardera' il gestore del campo si accorgera' che egli lo sta fissando silenzioso, scuotendo la testa , togliendo una ennesima manciata di punti stima e pensando che la prossima settimana dovra' cercarsi un campetto nuovo.

martedì 24 gennaio 2012

MayDay - Napoli è senza benzina - Aiutateci -


Si dice che lo sbatter d'ali di una farfalla possa provocare un terremoto nel pacifico. Le autorita' asiatiche da anni cercano questa farfalla per sterminarla. Quello che sta accadendo a Napoli in questi giorni è molto simile. tutto è iniziato per caso, con Totore che aveva letto degli scioperi di questi giorni, dicendo "Ua'famm'i' a fa' benzina va a f'nnì ca mo fann pur o' sciopero e' benzinai"


Peppe sentì per caso quelle parole, mangiava al ristorante con la famiglia e disse a tavola: "Agg' sentit' ca mo' fann pur o scioper' e' benzinai amma fa a' benzin" Udirono tutti: camerieri , clienti , suonatori inopportuni di mandolino che tu parli fitto fitto con la persona che hai seduta davanti perchè non vuoi dar loro soldi ma continuano lo stesso, altri clienti e fornitori. In breve tempo la notizia si diffuse per tutta Napoli piu' velocemente del virus di Resident Evil a Raccon City, arrivando persino all'orecchio dei benzinai. "Ma domani amma fa' sciopero?" disse uno. "Mo' stai ricenn tu mo!" rispose l'altro. Un cliente che era sceso per andare in bagno all'autogrill dell'uscita di Capodimonte udì e diffuse la notizia alla stazione di rifornimento di Agnano,dove dopo 15 minuti di riflessioni e dubbi si era fermato per far rifornimento. "Ma domani fate sciopero pure voi o solo Capodimonte?" "Perchè lì fanno sciopero?Allora si , pure noi."

Ormai la notizia era arrivata praticamente ovunque. Il panico si era diffuso talmente in fretta che la gente scendeva in pigiama per andare a fare benzina, portando degli oggetti contundenti per potersi difendere in caso di resse alla pompa.

Alcune scene tratte da un benzinaio a caso:



cliente A: "Scusate , ma comm'è che è fennut a benzin?Comm è possibil?"

benzinaio: "eh, ma te creriv ca tenev'm' o puzz pe' l'estrazione direttamente cca' sott?"



Cliente B: "Ue mettetemi il pieno che quest'estate devo andare a Scalea"

Cliente C: "Scusi posso chiederle il mutuo per il pieno se l'ha ottenuto a prezzo fisso o variabile? che banca era?

Cliente E"Ossapev ca mer'a' accatta' a machin a Idrogeno!L'agg lett su Fuocus!"

Cliente H: "Ma quanto dura stu sciopero?"

Cliente F: "Non lo so, chi dice settimane , chi dice mesi..."

Terrorista G: "scusate io devo solo riempire una molotoff , posso passare o devo fare la fila?"



Insomma file pazzesche. Qui a casa siamo un po' preoccupati perchè papa' ha detto "vado a fare rifornimento,ci vediamo dopo", e non è ancora tornato.Non risponde al telefono.vorremmo andare a controllare, pero' poi rischiamo di rimanere senza benzina.





Riportiamo inoltre la drammatica testimonianza del signor R.D.L. che tra le lacrime ci racconta la brutta avventura che gli è capitata ieri notte verso le 23: "Ieri sera ero a bordo della mia Bmw x5 con la mia donna, dopo esser andato a Roma a fare il pieno alla mia auto tornavo verso Afragola quando ci si è avvicinata una macchina che ci ha speronati. I banditi sono scesi e , pistole e imbuto alla mano, ci hanno costretti a travasare tutto il contenuto del serbatoio all'interno delle taniche che avevano portato con loro.Erano...scusate non ce la faccio. Secondo me ci avevano seguiti dall'autogrill di Roma sud.Se ne sono andati e ci hanno lasciati lì,con la macchina a secco."



Senza benzina non so ancora quanto la nostra civilta' durera',qui ci aspettiamo che da un momento all'altro venga via la corrente.Il mio vicino è tornato, con una ferita da taglio alla spalla, ma con in mano una tanica da 10 litri. La moglie lo abbraccia,orgogliosa, forse riusciranno ad arrivare a Scauri.Quanto a me, se qualcuno dal resto d'Italia legge questo appello...vi prego ... venite a salvarci [SM=g2725338]

tra qualche ora fara' buio.


Fate presto.

sabato 21 gennaio 2012

Romanzo salsero - parte 1

Romanzo Salsero
Parte prima - La scoperta


Iniziò tutto una calda sera di un paio di estati fa.Ero con degli amici in un locale, uno di quei lidi che con la luna si trasformano in discoteche. Girovagando un po' tra corpi sudati e poco vestiti con in mano il mio drink analcolico che poi il barman ti mette solo quello schifo di succo di frutta ad ananas che ti fa acido allo stomaco , questi invogliano all'alcolismo - scusate - girovagando tra corpi sudati e poco vestiti arrivai in un settore dove la musica non era piu' il solito "Unz tunz uaaaa my love baby unt tunz tunz " ma era uno struggente lamento in lingua spagnola di un artista - che penso debba essere un po' l'equivalente di un nostro neomelodico - che si doleva del fatto che la sua donna non lo volesse piu' (non che io sia un madrelingua spagnolo,ma le parole eran qualcosa tipo "porchè tu no me ames" e simili) mentre trombe , chitarre e delle cose che avrei saputo in seguito chiamarsi "clave" suonavano allegramente, in totale contrasto di intenzioni con il testo. Anche coloro che ballavano sembravano essere indifferenti alle pene d'amore della voce, dato che sembravano sorridere tutti, mentre si guardavano negli occhi. La gente ballava in coppia, ogni tanto si abbracciava per poi staccarsi. Poi lui pigliava lei , le faceva compiere un paio di giri su se stessa, le prendeva le mani la tirava a se, e facendola passare sotto il suo braccio le faceva fare un ultimo giro prima di stringerla a sè di nuovo.

Distratto da quell'ambiente per me nuovo,non mi ero reso conto che mi stavo incamminando verso il centro della sala. Una ragazza, che evidentemente aveva scambiato il "ma che stanno a fa'?" sul mio viso per un "vuoi ballare con me, baby?" mi si avvicinò,sempre a ritmo di musica, tendendomi le braccia. Istintivamente la strinsi,pensando qualcosa del tipo "Ua' come sono cordiali qui" (Ammetto che sotto sotto pensai anche qualcosa del tipo "eheh chest cio'bbo'"). Eravamo stretti, dicevo , e lei sorrideva. Passarono non piu' di un paio di secondi prima che il suo sorriso si trasformasse in incertezza."ma non sai ballare?", formulo' la sua domanda, che parve ad entrambi retorica.

Ed io , che ero il classico pezzo di legno ,improvvisai dei passi che ancora oggi il mio cervello si vergogna di riportarmi alla mente (suppongo sia per una forma di autodifesa) . La ragazza, che tra l'altro era pure carina , mi sorrise con gentilezza e salutandomi si allontano' alla ricerca di un altro compagno. Tutto questo mentre il tormento d'amore del cantante era stato sostituito da un pezzo meramente strumentale. Le coppie si sfaldarono tutte, con la massima naturalezza , per poi ricomporsi con altri addendi.Mentre tornavo verso la zona commerciale mi sentii un po' ferito nell'orgoglio. qui nella parte tamarra tutti ballavano a cazzo, liberi da schemi e passi obbligati, ma devo ammettere che difficilmente sorridevano. Ormai l'ingrippo era partito. chiesi ad un amico se sapesse che cosa si stesse ballando dall'altro lato , e lui con un sorriso ed un po' di sufficienza mi rispose che si trattava di Salsa . Ovviamente ne avevo sentito parlare , ma non l'avevo mai vista dal vivo, convinto che si ballasse solo in locali appositi. Trascorsi il resto della serata con la mente che rimurginava sull'offesa subita , desiderosa di un pronto riscatto.


fine 1a parte

venerdì 20 gennaio 2012

La dieta

Capisci che è giunto il momento di metterti un po' a dieta quando amici e conoscenti che incontri iniziano a salutarti dandoti due piccole pacche affettuose sulla pancia , come se fosse una cosa normale. Ed allora perchè se incontro una amica maggiorata e la saluto anche io con il "pat pat" dovrei prendermi uno schiaffone o una denuncia?
Vabbè comunque il primo passo è scegliere QUANDO iniziare, non è che lo puoi fare da un giorno all'altro chè il tuo organismo si traumatizza.
Ed allora un paio di giorni prima inizi a farti grandi magnate, agriturismi pizzerie e simili, che tanto poi ti metti a dieta e con ste cose hai chiuso per chissà quanto tempo. Ti ritrovi quindi con almeno 3 kg in piu' al giorno della partenza. Questo giorno di solito cade di lunedì, il lunedì di una settimana in cui i tuoi amici organizzeranno scampagnate feste , cenette e spaghettate. Per la scelta del giorno è necessario che non siano prossime delle festività, dato che in tali occasioni si tende sempre ad esagerare un po'.Quindi c'è gente che pensa "Vabbuo' mo' stamm al 12 novembre , n'atu ppoc' ven' Natale, ca inizj a ffa' mo?" è la stessa gente che poi pensa di iniziare il 2 gennaio, per poi infine ricordarsi della cazetta , che provvedera' a finire entro 2 giorni che - cazzo - eh tocca pur iniziare. (Vabbuo' a Carneval nun me magn e' chiacchier') I piu' fatalisti aspettano il post casatiello pasquale per iniziare, trovandosi a pochi mesi dall'estate in pieno panico.

Una volta che si decide il quando , ora tocca scegliere il tipo di dieta. Eh si perchè ne esistono vari tipi, da quelle classiche tipo la dieta del fantino (che consiste nel mangiare solo carne di cavallo) a quella dissociata (che consiste nell'alzarsi dal tavolo della cucina ed andare a mangiare nella propria stanza) a quelle meno note come il Metodo Hanzfraisten , dal nome del nutrizionista tedesco del 900 che la ideo'. Egli basò il suo metodo sulle teorie che sostengono che la cioccolata in realta' faccia dimagrire, usando sin da quando compì 24 anni il suo corpo come cavia e mangiando esclusivamente dolci a base del suddetto alimento. Purtroppo gli studi su questo metodo sono incompleti, essendo il luminare morto improvvisamente di diabete a 27 anni , e quindi non si hanno dati sufficienti per dire se funzioni o meno.

Comunque alla fine la cosa migliore è sempre quella di affidarsi ad un nutrizionista. La saletta d'attesa di questo tipo di professionista la si puo' riconoscere dal fatto che le sedie sono tutte rinforzate. Ti siedi , aspetti , senti le chiacchiere degli altri in fila su quanti chili hanno perso ecc... poi si apre la porta dello studio, esce un signore così grosso ma così grosso che tutti per un po' temete che si sia mangiato il dietologo. Dopo un po' di tempo arriva il tuo turno. ti accomodi ed inizia la chiacchierata.

D : "deve fare delle belle camminate, ne fa' mai?"
Tu : "Beh domenica scorsa amm fatt na bella cammenat a Gragnano..."
D : Dovra' fare il passato di verdure..."
Tu: "E che ce vo' : Io verdurai , tu verdurasti..."
D : "Vabbè...si accomodi sulla bilancia, è una di quelle nuove digitali..."
Tu : "dotto' so salito, qui esce scritto "Help Me" ... a no aspettate tutto apposto e' uscito il numero..."

ALla fine ti da la dieta, la inizi ed i primi giorni sei tutto contento: I primi chili si perdono subito. E' dopo la prima settimana che iniziano i problemi. COminci ad avere le allucinazioni gustative. Entri al supermercato per comprare della verdura da coniugare e passi per sbaglio davanti al reparto salumeria...inizi a pensare a tutte le combinazioni possibili in natura di affettati e latticini... devi solo scappare...
Ci sarebbe molto da scrivere su tutti i consigli che ti da la gente quando sente che stai a dieta , roba tipo " Eh stai attento non li perdere tutti subito che poi li riprendi subito" (come se decidessi tu la velocita') ma qui il pezzo sta venendo troppo lungo e dobbiamo fare la chiusura.

Nelle diete in genere è sempre scritto che una volta alla settimana ti spetta una bella pizza,quando vai in pizzeria l'ideale sarebbe avere con te una ragazza vorace almeno quanto te, anche se fa parte della categoria "sai mangio tanto ma non ingrasso" , alla quale tu avresti sempre voluto appartenere.Beh almeno ci sei riuscito a meta'. Comunque, se hai una ragazza che mangia poco poi ti tocca pure finire la sua parte di pizza, e non va bene. Mentre così devi pure difendere la tua dai suoi attacchi.
Pero' una volta che inizi a perdere peso vedi che lei ti dice "Caro, adesso possiamo provare posizioni nuove!" e tu tutto contento, fino a quando lei non aggiunge "Ora puoi metterti te sopra, senza soffocarmi!"

 

Una orribile storia d'orrore

Vi racconto una storiella horror,tratta da una storia vera. Tuttavia e' necessaria una notevole apertura mentale per credere ai fatti che mi accingo a  narrarvi, oltre ad un discreto livello di sospensione dell'incredulita'.


E' lunedi, sono le (orario a capocchia , non troppo presto , non troppo tardi) del mattino. Totore si sveglia improvvisamente. Poche ore prima si era abboffato comme nu puorc in pizzeria ed ora aveva l'acidita' di stomaco. Dovrebbe andare in bagno,ma la voglia di alzarsi era pari a zero. Apre il cassetto del comodino accanto al letto,cercando una pasticca di maalox,accorgendosi che era presente soltanto il cartoncino vuoto.
dalla finestra , l'unico rumore che la citta' gli regala come compagnia sono i passi veloci di qualcuno che passa nel vicolo accanto, forse per iniziare o forse per finire la sua giornata.
Improvvisamente la televisione della camera si accende,trasmettendo il classico segnale grigio a strisce nere formicolanti (quanto è complicato descriverlo) che appare quando si è sintonizzati su canali non registrati che poi devi premere AV per il digitale. (avete capito ia') Almeno l'audio è disattivato.
"Avro' premuto accidentalmente il telecomando" fu la spiegazione che Totore si dette. Telecomando che , fra l'altro , sara' finito in qualche modo nel triangolo delle Bermuda delle lenzuola , dove riapparira' solamente al mattino, in qualche piega.
Acidita' e luce ipnotica della tv. O ti alzi o non dormi piu'.(fatto anche la rima)(no Ge' basta battute o si perde la suspence)

Accanto a Totore, beata e immersa nelle braccia di Morfeo, la sua donna era stesa placida, forte della sua ordinazione di una insalata e di una semplice margherita, che tra l'altro era finita per meta' nello stomaco di Totore, che nel frattempo aveva deglutito acido ancora una volta.

Con un gesto istintivo, egli procede con la mano destra ad una grattatina del suo posteriore. Gratta gratta che ti gratta , ed improvvisamente si irrigidisce,con il suo cuore che perde un battito:
Il suo indice era venuto a contatto con una cosa , dalla superficie liscia, presente proprio nella parte finale della sua cavita' posteriore. In pratica c'era qualcosa attaccata alla fine del suo culo. Qualcosa liscia, dal diametro di circa 7\8 millimetri.

E' il panico. Totore prova a gridare, ma la sua voce non esce, resta strozzata. Quella cosa prima non c'era, ne era sicuro.
Intanto dalla televisione spariscono le strisce grigie , e viene proiettato un vecchio cartone animato, con sette nani che , marenne e piccone al braccio, si recano a lavoro.
"di nuovo sto telecomando" pensa Totore, affondando la mano nel letto per cercarlo, non tanto per spegnere quanto per pensare ad altro.
Vorrebbe svegliare la donna che gli dorme accanto, ma per dirle cosa?
"cara mi è uscito un piccolo mostro nel didietro?"
Una goccia fredda di sudore gli scivolo' lungo la fronte e le guance,mentre cercava il coraggio di fare una seconda esplorazione.
"magari è sparita" volle illudersi.
Il suo senso del tatto ,pero' , gli confermo' la presenza del corpo misterioso. "Certe cose non possono spuntare in una sera" continuo' a rassicurarsi. Intanto del corridoio, complice la porta aperta, giungevano dei piccoli rumori, quasi un fruscìo. Paralizzato dal suo stato confusionale, Totore vide entrare a pizzole zampate un gallo. Percorse in silenzio tutto il perimetro del letto, fermandosi per qualche secondo accanto al comodino, giusto il tempo di spingere il becco in avanti un paio di volte. totore spero' che si trattasse di una sveglia simbolica, che ponesse fine all'incubo che stava vivendo, ma il gallo se ne ando' lentamente così come era venuto.

Totore provo' a fare dei lunghi respiri.Penso' che l'indomani avrebbe dovuto farsi anche un elettroencefalogramma , oltre al controllo di quella cosa che gli era spuntata.
Di svegliare la sua donna non se ne parlava, toccava farsi coraggio e affrontare la realta'. Ordino' alla sua mano una terza esplorazione, voleva sapere. Le dita ritoccarono la cosa liscia, che si mosse.
Lentamente, si stava staccando. Le dita di Totore la afferrarono.
Nella penombra, Totore sospiro' sollevato. Aveva tra le dita quella cosa, non era nulla che appartenesse al suo corpo.
Ora , avrebbe aperto la sua mano lentamente, per svelare l'arcano e dare finalmente un volto ed un nome al suo nemico...


SPOILER - Ora,per i piu' arguti di voi , se pensate agli indizi disseminati qui e la durante la storia potete intuire cos'era...altrimenti leggete sotto:


Aveva tra le dita quella cosa, non era nulla che appartenesse al suo corpo.
Ora , avrebbe aperto la sua mano lentamente, per svelare l'arcano e dare finalmente un volto ed un nome al suo nemico...
Un chicco di mais, ormai non piu' tanto giallo, ma con sfumature marroni.
Maledetta pizza Biancaneve della sera prima!!!

mercoledì 18 gennaio 2012

Volevo solo un paio di scarpe nere.

non so se vi è mai capitato di andare a fare compere con una donna. E' una di quelle esperienze che nella vita fai un paio di volte, tre se sei proprio scemo. Tutto comincia a livello inconscio , quando da piccolissimo sei nel carrozzino con tua madre che gira per i negozi, il tuo cervello registra quell'andatura di due metri\stop altri due metri e di nuovo stop ; gia' da allora inizi ad odiare il giro delle vetrine,anche se non te ne rendi ancora conto. Alla fine, pensavi:vabbe' tanto dopo mi spetta la mia poppata. Decenni dopo, la stessa scena si ripete, solo che la donna che hai accanto non è piu' tua madre , che stavolta non vieni trasportato ma devi camminare e camminare, e che la speranza della poppata successiva non si trasforma sempre in certezza.

Ok,siete usciti insieme ed è tardo pomeriggio,dopo aver perso una mezz'ora a cercare parcheggio iniziate il vostro tour. Di norma se un uomo fa questi giri lo fa perchè c'è sempre un motivo. Prendiamo ad esempio che abbiate necessita' di dover acquistare un nuovo paio di scarpe, magari da cerimonia. "Come le vorresti?" - ti chiede lei.
E tu : "Nere".
"Si,ma nere come?Lucide, col mocassino o i lacci,con la punta arrotondata o a stivale?"
E tu : "...non lo so...nere."
A questo punto lei ti prende la mano, come se fosse Mose' e tu il suo popolo ebraico, e ti trascina via via per i negozi.
Per un uomo, il piu' delle volte , un negozio o un altro che vende lo stesso genere di cose non è che faccia tanta differenza. Al massimo,se proprio va trovato un fattore di preferenza,si cerca ad istinto di entrare in quello con la commessa piu' carina.
Le donne no,hanno tutto un loro sistema di esperienza mista ad istinto mista a nomea del negozio , e quindi l'unica cosa che tocca fare è lasciarsi portare fino alla destinazione. Detto, fatto, si entra nel negozio , con lei che ti sussurra' "Lascia parlare me" e tu che stai riflettendo sul fatto che forse le vecchie scarpe che hai con un po' di lucido avrebbero fatto la loro porca figura.
Si avvicina gentilmente la commessa e chiede "posso aiutarvi?"
"Grazie,ma per ora diamo solo un'occhiata" , risponde la tua lei, sforzandosi di sorridere.
Mentre ti fermi a guardare delle scarpe che potrebbero piacerti, senti che dall'altra parte del negozio ti stanno chiamando:
"Aaamore, vieni a vedere queste!"
Posi quel paio di scarpe che ti interessava, cercando di ricordarne l'ubicazione per ritornarci dopo aver fatto contento il mostro di la'.
Lei prende e ti mostra un paio di scarpe tamarrissime, lucidissime , di quelle che hai sempre pensato che non avresti mai indossato in vita tua.
"Secondo me sono perfette!" Dice lei.
"Mmm , non credo abbiano il mio numero" Provi a dire, sperando che la scusa regga.
"No, no aspetta, adesso chiediamo...senta lei, di queste avete il 46?"
E la commessa "Aspetti che controllo...mmm...no solo il 45"
"Amore provale lo stesso , magari ti stanno bene, sai a volte i numeri non sono proprio esatti e poi queste sono fatte a mano..."

Ovviamente la frase sopra è pronunciata con quel tono irriproducibile con la lingua scritta, quel tono che sembra un consiglio ma è in realta' un ordine mal celato. Allora, senza nemmeno accorgertene, ti trovi seduto sul puffo, indeciso su quale scarpa togliere perchè ti sembrava di ricordare di avere un calzino bucato. Sorridi, fai buon viso a cattivo gioco, prendi la scarpa che ti viene passata e inizi a calzarla. Ovviamente ti sei messo i calzini di lana, non hai nemmeno minimamente pensato che forse era il caso di indossarne di simili a quelli che avrai alla cerimonia, e la scarpa non entra. Ti viene fornito quell'attrezzo strano, quel coso che ogni uomo si scoccia di usare , il calzante , decidi quindi di applicarti un po' per capire come funziona ed alla fine , tutto soddisfatto, ci riesci.
La scarpa è un po' stretta sulla pianta, ma le punte sono sufficientemente lontane dalle dita.
"Amore,metti anche l'altra e facci qualche passo..."
Allora te prendi, metti anche l'altra ,tutto soddisfatto che ormai l'uso del calzante per te non ha piu' segreti, e inizi a camminare.
Cammini, cammini e appena stai per uscire dal tappeto inizi a sentire l'urlo alle tue spalle...Ok,hai appreso che non si cammina sul pavimento nudo con le scarpe in prova. Bene , le scarpe ti entrano e non ti fanno troppo male , a questo punto sorridi e dici , con aria felice: "Le abbiamo trovate! Andiamo a pagare?"
Ingenuo.
Dovrai girare almeno altri 3 negozi , prima che lei ti dia il permesso di prenderle. Visionare almeno altre 5 paia di scarpe concorrenti, paragonare prezzi e materiali , tipi di suole e tacchi.
Alla fine, sfinito, prendi e torni nel primo negozio , ti sei guadagnato il diritto di prendere il primo paio che avete visto.
La giornata potrebbe finire qui , "torniamo a casa che è il momento della poppata" , pensi, ed invece lei ti dice:
"Amore, ora me lo faresti un favore?Perdiamo altri 5 minuti? Voglio prenderne un paio anche per me..."
Ti ributti sul puffo, sconsolato, mentre lei si fa prendere tre\quattro modelli.
Ne cambia uno ogni minuto , ed ogni volta dice "Aaamore , senti ma come mi stanno? Queste dopo cinque minuti che le indosso mi fanno un male..."
Che le hai provate a fare?-pensi.
Davanti a te, magra consolazione, l'altro puffo è occupato da un altro uomo, anche lui accompagnato, che ti guarda con immensa solidarieta'. Anche lui è sotto il pacchero-ti piace pensare piu' di te- e anche lui , questo pomeriggio, probabilmente pensava di dover solo prendere un paio di scarpe nere...