giovedì 31 maggio 2012

Ma che ti sei messa in testa?

Qualche pomeriggio fa mi arriva un sms dalla mia ragazza : "Amore,vado dal parrucchiere , ti chiamo quando esco".
felice per le - almeno- due ore di libertà dal telefono, torno a farmene i fatti miei.
Più tardi, mentre ero preso nei miei pensieri scemi , mi arriva un mms.
Lo apro distrattamente, vedo che c'è una fotografia di una tizia con un capello tutto ribelle , crespo, vispo , che ricordava la gorgone Medusa.
"E chi è?" penso.
Nessun testo allegato. Vediamo chi me l'ha mandato...
Oh cazzo.

riguardo, stavolta con maggiore attenzione, la foto.
Non che lei sia brutta ( non potrebbe esserlo nemmeno con una pelliccia di topo in testa, non lo dico perchè è la mia donna , ma è talmente bella che sul dizionario dei sinonimi alla voce "bella" c'è il suo nome. Alla pagina di Wikypedia che definisce tale termine c'è la sua foto. (quella con il taglio decente)
Bene, dopo queste paraculate salvavita dopo che avrà letto ste righe, dicevo, quello secondo me non era il suo taglio , a lei stanno benissimo lunghi e lisci.
trovavo quindi che così stesse male, o almeno non mettesse in giusto risalto la sua bellezza, che la invecchiasse , che la facesse sembrare antipatica ecc ecc.

Poi mi sono preoccupato, perchè si sa che le donne quando fanno queste cazzate lo fanno perchè han deciso di cambiar vita, di dare una botta di novità alla sua immagine, apparire in maniera diversa agli altri ecc ecc.
In preda a dubbi su cosa avrei dovuto fare e dire, decido di non fare e non dire.
Dopo un quarto d'ora arriva la tanto temuta telefonata.

"Ciao! Allora hai visto la foto!"
"Si,si l'ho vista!"

"...."
"........"

provo a sviare il discorso:
"Allora che fai, stasera esci con le amiche?"
"Si, andiamo tra colleghi ad una cena in un posto carino"

E poi arriva. La aspettavo dall'istante in cui ho capito chi c'era sulla foto.
La mitica, temuta , tremenda , ormai classicamente abusata a livello di comicità quando si parla di donne , domanda:

"Allora, Come sto?"

E che cacchio te devo dì.
In pochi istanti si decide tutto.
Muoviti Gegge, non far passare troppi secondi , che a volte anche il silenzio parla.
E non dice nulla di buono.

Ragiona. Se decidi di essere sincero, quali sono gli scenari possibili?
- Omicidio preterintenzionale di parrucchiere
- stasera prende e non esce più , appende tutti con una scusa e resta a casa
-Crisi isterica? Abbassamento all'autostima? Diarrea?
E come minimo ti senti dire "sei proprio stronzo, eh"
Boh, nel dubbio meglio esser saggi.

rispondirispondimuoviti
e sii convincente.

"mah, carini... però voglio vederti dal vivo per giudicare bene bene."

Se le avessi detto la verità sarebbe stato meglio.
Così ha intuito subito.

"Ma come , quindi non ti piacciono?"
"Massì, stai bene, solo ci vuole un po' di tempo per abituarmi"

e poi succede.
Lei mi da' speranza. Gioia. Letizia.

"Ma quale tempo? Guarda che è solo per stasera! Non li ho tagliati , sono solo pettinati in maniera differente!"

"aaaaahh....(sospiro di sollievo)"
Non sono più costretto a lasciarla.
Domani è un altro giorno, dopo lo shampoo tornerà splendida.

E per stasera sto tranquillo che nessun collega le si avvicina e fa' lo scemo.

Revival - Muoversi sui mezzi pubblici

Per muovermi nei vari spostamenti quotidiani uso , ormai da anni, i mezzi pubblici. Un po' perchè al ritorno sono talmente stanco che rischio di addormentarmi ad ogni incrocio (ero costretto a cantare tutto il cd di Max) un po' perchè non sopporto lo stress di guidare in mezzo al traffico, tra creature penitenti ed alterate , sbraitanti , distratte e poco lucide.
Ora mi metto lì , bello seduto , rilassato. Almeno quando riesco a trovar posto.
  Di solito, appena mi siedo - dopo al  massimo una fermata - salgono o una vecchietta o una donna incinta o una vecchietta incinta o uno con le stampelle che si è rotto una gamba o un tenero anziano che lo vedi reggersi e ad ogni curva rischia l'anca,precario come una foglia al vento,e istintivamente ti tendi in avanti per raccoglierlo prima che cada ogni volta."vuole sedersi?" "no, grazie scendo alla prossima". Se ci arriva.
Sono uno di quelli che si alza subito, non fosse altro che tra quaranta anni sulle navette aerospaziali pubbliche se un giovinastro non mi fa sedere lo devo guardare diritto nelle pupille e gli devo dire fiero "Io alla tua età mi alzavo!"

Non è che ce l'ho con tutti quelli che prendono la macchina, alcune persone ne hanno bisogno dato che la zona in cui abitano non è collegata bene , quindi non hanno alternative.
 Io ce l'ho con quelli che si svegliano già tardi per andare a lavoro , prendono la macchina per fare trecento metri ed andare a fare colazione al bar preferito , lasciando il veicolo parcheggiato in seconda o terza fila , mentre il traffico si rallenta, che inizia l'ora di punta. Poi , finito il cornetto con calma, partono e pretendono di trovare la strada libera , bussando ad ogni semaforo una frazione di secondo dopo il verde. Arrivano sotto dove lavorano , dove magari ci sono almeno tre bar , e si lamentano perchè i parcheggi nel raggio di dieci metri dal portone sono già tutti occupati.

Vabbè. Ho deciso di evitare tutto questo , dicevo , muovendomi sui mezzi pubblici. Il mio spirito di osservazione mi permette di farvi notare alcune categorie di persone , tipici esempi della fauna che è frequente incontrare in tali occasioni.

- Il classico tizio che parla da solo, ti accorgi di lui perchè nonostante l'autobus sia quasi pieno accanto a lui non è seduto nessuno.Nemmeno se sta nei posti a quattro. Una regola non scritta dice che deve essercene al massimo uno per vettura o vagone, quindi quando uno di loro sale alla fermata e si accorge della presenza dell'altro gli chiede scusa e prende la corsa dopo.Alla fine sono innoqui , basta guardare fuori dal finestrino. Unica regola: Non incrociate le pupille. Altrimenti , vabbè attivate il pilota automatico e via.

-improbabili suonatori di fisarmonica: Mi chiedo come facciano a non aver ancora capito che dovrebbero semplicemente abbassare un po' il volume. O magari aggiornare un po' il repertorio , sempre co sto' "Volare" , e fate qualche pezzo pop , rock, funky o house. distinguetevi.

- Tizi che si accalcano davanti alla porta dove si scende , nonostante al centro ci sia spazio.
 Brutta razza.
Quando sali (vabbe' che nessuno sa bene da quale porta si salga da quale si scenda) devi farti spazio approfittando della tua fisicità , altrimenti resti bloccato e ad ogni fermata devi sorbirti il "scusi scende?" e te "No, ma scendo e la faccio passare".

-tizi che si lamentano con l'autista del ritardo , persone che non hanno capito che magari puo' esserci traffico , un mezzo puo' essere rotto , puo' essersi verificata una qualunque causa e quel povero autista non c'entra un cacchio. Il problema è che a volte questo tizio aizza la folla , e si crea una specie di rivolta popolare. Una volta sulla cabina di guida mettevano la targhetta "vietato parlare all'autista" , ora dovrebbero scrivere "Vietato urlare all'autista."
Sarebbe carino se uno di essi, magari a Napoli , attaccasse un cartone con su scritto "Sto guidann , nun me cacat o' -bip- "
il problema del tizio polemico aumenta quando lo becchi già alla fermata, che l'autobus è partito e lo hai perso per un secondo - che cacchio potevi scender prima - perchè ovviamente era verde e doveva andare, non è che puo' aspettare tutti . Il tizio polemico , dicevo , arriva dietro di te e inizia a inveire contro l'autista. A quel punto tocca spostarsi di qualche passo, altrimenti ti rompe le palle , cercando solidarietà e sostegno.

- tizi che tengono a tutto volume il volume del file mp3 che stanno ascoltando al telefonino. Io questi non li ho mai capiti , un po' come quelli che mettono l'autoradio al massimo per farti sentire le canzoni tamarre. Ma che è , esibizionismo , passione per la musica ,tamarraggine, voglia di condividere le note oppure sordità? (mmm si dice sordità?mi scoccio di andare su google...ià casomai licenza bloggerica)
Ma che pensano, qualcosa tipo "Ua' fra, hai capito a chi me sto sentenn?"
moderni jukebox non a richiesta, sono un po' i nipoti ideali di quei tizi che si vedevano negli anni 80 andare in giro per strada con le radio sulla spalla ,o almeno si vedevano nei film americani.

-tizi appostati , con il biglietto in mano , nei pressi dell'obliteratrice, pronti a scrutare l'orizzonte in caso di salita improvvisa del controllore.

Poi , con tutti sti tipi è normale che quasi tutta la gente "normale" sta con le cuffie nelle orecchie.
Il problema è che le cuffie a volte ci vorrebbero anche nelle narici, soprattutto d'estate , dato che col caldo il sudore comincia a diffondersi nell'aria. Ogni tanto si sente una voce disperata nella folla che grida: "Qualcuno apra i finestrini" "no , autista apri le porte , preferisco cadere!"

-tizi che assorti nei propri pensieri si dimenticano di scendere alla fermata giusta , dovendo poi farsi a piedi almeno duecento metri.
Questo sono io.

mercoledì 30 maggio 2012

Centro addestramento Cani per ragazze Single

Ricordate il mio vecchio sponsor?
Eh, si , dico vecchio perchè , da un lato, l'imprenditore della Mutandao risulta attualmente non reperibile (oltre a non avermi pagato) da quando una mutanda difettosa ha provocato la caduta di tutti i peli pubici di un tizio di Vienna (e lì si sa che fa freddo e son utili) ma soprattutto perchè , dall'altro lato....

ABBIAMO UNO SPONSOR DIGNITOSO!

CENTRO DI ADDESTRAMENTO CANI PER RAGAZZE SINGLE

Come testimonia questa immaginepresadainternetchechiunqueritengalesivadicopyrightpuo'segnalarmieverràimmediatamenterimossa Fuffy3.0 è un cane altamente intelligente! (oppure è miope)


Sei una ragazza single?
Il nostro centro di addestramento è in grado di impartire a Fuffy3.0 le seguenti direttive:

- durante una corsa di jogging al parco ti basterà indicargli il ragazzo che ti gusta, e Fuffy3.0
si precipiterà ad urinargli sulle scarpe , instaurando così le condizioni per l'avvio di una simpatica e piacevole chiacchierata!

- il tizio che si è presentato al tuo appuntamento al buio è un disastro, roba che se qualcuno ti vede in giro con lui ti sei giocata la reputazione?
Fuffy3.0 , con un tuo solo ordine, è pronto ad aggredire ogni amica \ collega \ conoscente \ vicina pettegola che appare nel tuo campo visivo, prima che lei possa accorgersi di te!

- Hai scoperto un orribile ragno nella tua camera da letto e non c'è nessun uomo a disposizione per poterti liberare della terribile minaccia?
Fuffy3.0 i ragni se li mangia come aperitivo, e poi ti toglie pure le ragnatele dagli angoli, anche i più impossibili

- C'è un barattolo di CondimentoInsalatadiriso che per qualche oscura ragione non riesci proprio ad aprire?
Fuffy3.0 scende un secondo - puoi anche lasciare un attimo aperto - e te ne compra un altro!

-Hai forato un pneumatico e stai facendo tardissimo a lavoro?
Fuffy3.0 si mette ad abbaiare come un pazzo inseguendo una macchina, fino a che il conducente non si ferma per darti un passaggio!

- La cena che hai preparato per le tue amiche si è conclusa con una chiamata allo Speedypizzahome?
Fuffy3.0 smaltisce ogni tipo di residuo di torta mal riuscita, rustico sciapo , esperimento culinario non definito che hai letto su di un libro di ricette e avanzi vari.

- Durante un'uscita in un locale incontri il tuo ex lui con l'altra?
Un solo comando e Fuffy3.0 le sbaverà nella scollatura!

Fuffy3.0   Il miglior amico della donna single.
(da oggi offerta lancio 1399 euro. Che stai aspettando?)




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classico post facebookkiano pseudoprofondo

(riporto il testo per chi non vede le immagini)

L'Esperienza mi disse: "Non fare gli stessi errori che ho già fatto io"
L'Intelliggenza aggiunse: "Non far gli stessi sbagli che io non farei"
Arrivò la Meschinità ed aggiunse: "Fà gli stessi sbagli che io non faccio"

Concluse poi l'Ipocrisia, dicendomi di non fare ciò che lei , invece, stava facendo.

Per ultima arrivò l' Ortografia, che concluse: "IntelliGenza, con una sola "g"! E se vogliamo dirla tutta, "Fa' " si scrive con l'apostrofo,* non con l'accento."



*FONTE: il sito dell'Accademia della Crusca, prima di fare la  battuta ho controllato e ricontrollato,eh!

Uomini che guardano le donne.

Sin dalla creazione gli uomini hanno utilizzato il loro senso della vista canalizzando l'attenzione , tra le mille bellezze naturali , sul corpo femminile.
Lo stesso Adamo , ogni volta che Eva passava di qua e di là per l'eden,tutta ignuda, si metteva a fischiare come il peggior tamarro su di un boulevard cittadino , il sabato pomeriggio.
Passano i secoli, ma questa abitudine non è mai cambiata. Ovviamente facendo conto dei vari riferimenti sociali: Anni ed anni fa i nostri nonni si arrapavano se una donna mostrava anche solo il polpaccio , oggi la vista di tale muscolo nei casi migliori al massimo ti fa pensare "mmm questa fa la cyclette".
il problema è che non tutti gli uomini si trattengono, o riescono a guardare senza innescare nella donna un sentimento di disagio o fastidio. Perchè , se è vero che gli occhi son fatti per guardare, è pur vero che come per tutte le cose non bisogna eccedere.
Alla domanda "ma alle donne piace essere guardate?" non è possibile dare una risposta univoca, nel senso che la cosa varia da persona a persona, secondo me. Ovvio che , sotto sotto, alla maggior parte di loro la cosa fa piacere, però credo dipenda comunque da alcuni fattori:

1) Chi ti guarda : Suppongo che l'essere oggetto di interesse di uno tutto figaccione sia diverso , a livello satisfativo (ma come scrivo bello sto post, prima pure boulevard) rispetto ad uno brutto.
2) Il modo in cui quello ti sta guardando : Insomma se uno è molesto, hai buttato gli occhi addosso ad una però poi riprenditeli pure.
3) Quanto stai bene con te stessa in quel momento : Suppongo che se una persona si trova in un momento in cui non si piace, lo sguardo di un uomo puo' essere interpretato in vari modi, e non solo positivi. Magari puo' esser visto come un "mi sta guardando, cosa ho oggi che non va?" o roba del genere.

Poi magari son io che mi sbaglio e che non ho ancora capito una cippa delle donne.

Il modo in cui si guarda una donna, per noi uomini, cambia molto in base al fatto che siamo o meno in compagnia, e di chi.

Uomo da solo: Passa una bella ragazza, o comunque avvenente , o comunque appariscente, o vestita in modo da mettere in risalto alcune forme: L'uomo che in quel momento è da solo guarda dapprima di sfuggita, magari se lei cammina verso di lui, lo sguardo si sofferma su viso , poi scende un po' più giù , poi torna sul viso. (a meno di risalto al secondo piano, che cattura l'attenzione) poi, dopo qualche secondo, con aria indifferente ci si volta e si valuta se il lato b è all'altezza del lato a.
Come nei film, che le donne romantiche pensano che il protagonista si volti perchè indeciso se avvicinarsi o meno alla donna appena conosciuta e che non rivedrà più (see attendi al massimo tre scene) ed invece quello le guarda il fondoschiena.
tutto qui, niente di più, niente di meno.

Uomo che cammina con la propria donna: passa una bella ragazza, o comunque avvenente , o comunque appariscente, o vestita in modo da mettere in risalto alcune forme: L'uomo in quel momento d'istinto butta l'occhio, così per istinto che proprio non si puo' fare a meno - è la sua natura - dopo aver realizzato, circa un decimo di secondo dopo, che la propria donna si è accorta di tutto , avvolto dal senso di colpa, e con un leggero dolore dovuto al pizzicotto\scappellotto\schiaffo\calcetto (in base alla preferenza della partner) se ne esce con un qualcosa tipo "è solo appariscente" , oppure "sicuro è rifatta" o ancora "stavo guardando la maglietta, mi sembra quella della scorsa collezione" , insomma abbozza una timida difesa che ottenerrà come unico risultato un altro po' di percosse di espiazione.
L'uomo saggio, in questo caso, si rassegna al fatto di dover rimanere con il dubbio relativo a come dovesse essere il lato b.

Uomo al primo appuntamento che cammina accanto ad una donna che deve ancora conquistare: Passa colei di cui sopra, e lui pensa qualcosa del tipo : "non guardarla non fissarla nemmeno un secondo resisti sii furbo oh cacchio , speriamo non se ne sia accorta"

Uomo che cammina in gruppo con amici : Passa sempre la donna di cui sopra , avviene una strana reazione: Parte il primo con la segnalazione, nel caso gli altri fossero ciechi - che volete farci , c'è questa voglia di condividere che è proprio insita in noi - Poi gli altri passano alla fase della valutazione, a mo' di membri di una giuria tipo quella con le palette dopo una esibizione sportiva, seguono dei commenti da parte del primo , a cui poi un altro sente il dovere di aggiungere qualcosa , poi anche l'ultimo deve dire la sua, come fossimo davanti ad un quadro da interpretare.
Qui, se hai un amico tamarro, la figuraccia è garantita. Tenterà un maldestro complimento, di quelli che di solito non possono far altro che mettere in imbarazzo lei e gli altri amici.

Uomo che cammina con il proprio padre: passa sempre sta tizia (ma sta sempre in giro?) ed entrambi la guardano per bene, come se fossero soli. Nessun commento, di solito. Anzi, ognuno fa finta di non capire che anche l'altro sta guardando.

Insomma, avrete capito quanto siam strani anche noi.
del resto tra un po' inizia l'estate,secondo voi perchè la gente compra gli occhiali da sole?

Questa mattina - Componimento romantico

Questa mattina mi sono svegliato e la tua metà del letto era vuota.
La mia mano affondava tra le lenzuola, dove avrebbe dovuto stringere il tuo corpo , e trovava solo le briciole dei biscotti che adori mangiare mentre sei stesa.

Questa mattina mi sono alzato ed il bagno era libero, c'era ancora il tuo profumo nell'aria.
Le mie mani si strofinavano sull'asciugamano bagnato che avevi usato qualche secondo prima,quello che lasci sempre poi cadere a terra.

Questa mattina ho aperto il frigo per fare colazione, e c'era la bottiglia vuota del latte che avevamo comprato insieme, appena ieri,ricordi? Sulla tavola c'era ancora la tua tazza, baciata dalle tue labbra.

Questa mattina son passato per il soggiorno, e sul divano c'era ancora la forma del tuo corpo, quella che hai lasciato ieri sera mentre guardavi la tv ed io guardavo te, seduto sul tappeto.




Domani mattina, prima di scendere, o ti decidi a pulire un po' anche tu o ti mando affanculo.

martedì 29 maggio 2012

revival - Abbiamo uno sponsor!!

Ragazzi, visto che il blog sta iniziando ad ingranare (e voi ad essere tanti, grazie!) sono stato contattato da una agenzia pubblicitaria che opera su internet , dato che un giovane imprenditore ha deciso di puntare su queste pagine virtuali per reclamizzare il suo prodotto, ritenendo che i miei lettori rientrassero nel target specifico cui punta la sua azienda.
Scusate, so che non è carino imporvi della pubblicità, ma siate buoni, pure io devo campà ;)

Ecco a voi....

TA DAAAAAAAA'


MUTANDAO!

Pensata per un pubblico giovane, ideale sia per serate romantiche che per il dopo partita di calcetto nello spogliatoio, farete un figurone con gli altri grazie alla parte frontale colorata di bianco latte, che , si sa, ingrassa. I ricercatori della Mutandao hanno ideato una nuova tecnologia tessile che permette di assorbire tutti i tipi di gas derivanti dalla digestione di 34 diversi tipi di fagioli!
Con MUTANDAO mai più spiacevoli buchi o buchetti, puoi emettere i tuoi geyser in tutta serenità!
Il pratico colore marrone permette una perfetta mimetizzazione di qualunque residuo, mentre il prezzo è assolutamente irrisorio in confronto a quello che rende: Solo 63 euro per due paia!
donne, tra un po' si avvicina il vostro anniversario? ecco il regalo perfetto per i vostri uomini!
Non siete stanche di trovare sempre il solito intimo sotto i jeans del vostro lui?
Non vi siete stufate di sgobbare ore e ore per lavare a fondo tali indumenti?
Da oggi in poi tutto ciò sarà solo un ricordo , grazie a MUTANDAO .



Bene, fine del messaggio pubblicitario, grazie per l'attenzione.
Ah, se vi presentate in negozio e dite di aver letto questo annuncio qui, vi fanno il 10% di sconto.

ps se qualcun di voi sa quali tasti digitare per far apparire il carattere del C di marchio registrato (copyright , iamme avete capito) puo' esser così gentile da dirmelo ;P

Revival - Dubbi , timori e pensieri prima di un volo.

Hai voglia a sentire le statistiche che dicono che l'aereo sia il mezzo piu' sicuro per viaggiare che esista, c'è sempre un po' il timore di essere l'eccezione che conferma la regola.Almeno da quando hai visto la prima stagione di Lost.Eppure il mitico "L'aereo piu' pazzo del mondo" non ti aveva fatto questo effetto. Nel mio caso , pero' , devo dire la verita' , ho piu' timore della fase di check-in e controllo che del decollo vero e proprio.


Arrivo lì, mi metto in fila ed inizio a chiedermi se ho rispettato il peso massimo per il bagaglio da stivare. Ovviamente a casa ho fatto una rapida verifica, saranno esagerando 7\8 kg, il massimo di solito è 20 , pero' la sensazione di aver toppato mi resta comunque, giustificata da chissa' quale legge scientifica di aumento del peso. Magari la mia bilancia va male, porta meno.( Cazzo se fosse così devo subito riprendere la dieta). Di solito al check in c'è sempre una ragazza sorridente , quindi quelle volte che incontri una donna tutta seria resti un attimo così, come quando ad un esame ti chiama un assistente che sembra ti fara' sudare. Ti chiedi un secondo se la compagnia che hai preso stavolta chiedeva la stampa del certificato , in realtà il dubbio ti viene perchè vedi che qualcun altro in fila ce l' ha.
Precisini.


La prima volta mi venne chiesto: "Questo bagaglio lo spedisce?"

Rimasi qualche secondo perplesso. Tra l'altro, non mi ero premunito di prendere francobolli.

"lo porta con se?"

"E che lo lascio all'aereoporto?"


Comunque alla fine di grossi problemi (reali) non ce ne sono, prendi il biglietto e ti avvii verso l'area dove ci sono i metal detector. Per una strana legge economica da quella barriera in poi ogni bene che vorrai acquistare ha un prezzo superiore a quello del mondo di fuori. E' il prezzo di essersi dimenticati di prendere prima quello che ti serve. In ogni caso ti metti nel serpentone a fare la fila, e lì iniziano le altre domande. "mo' ci entra sto bagaglio a mano nella cassettella loro?"


Ovviamente è lo stesso bagaglio a mano che ti porti sempre in questi casi (e visto che esso non è come te che un periodo sei a dieta e hai meno centimetri e un altro sei piu' centimetrico non ha senso manco sto pensiero)C'è gente talmente ansiosa che come bagaglio a mano si porta il paracadute. Il pensiero che ti che viene immediatamente dopo è un altro: Non è che ho dimenticato qualche liquido dentro? Magari è rimasto lì da chissa' quanto , messo da chissa' chi.


In tanti si sbagliano, giustamente gli viene detto di buttare cio' che non si puo' portare. Ed allora prima dei metal detector puoi anche vedere gente che si magna un chilo di mozzarella di bufala del caseificio tipico , che era destinato ad una bella cena su al nord, dove così non ne trovi. Altre persone contribuiscono al pranzo improvvisato mettendo le bevande.
 Intanto tocca a te, togli la cinta con fare da macho , svuoti le tasche di tutti gli spiccioli e chiavi e metti il tutto nella cassetta. Mentre passi là sotto e l'addetto ti guarda pensi che avresti dovuto farti la barba stamattina.Tutti i classici terroristi hanno la barba. Gli addetti queste cose lo sanno,immagino che al corso di formazione qualcuno gli avra' detto "mi raccomando se passa uno con la barba prestate particolare attenzione!"


Passi l'ostacolo, finalmente hai finito. Mentre ti rimetti la cinta e le cose in tasca vedi gli addetti che curiosano ai raggi x sul contenuto delle borse, chissa' quante te ne potrebbero raccontare.



Devi solo aspettare qualche minuto, che inizia la fila per andare nella navetta che porta alla pista. Ora, su alcune compagnie low cost non ti assegnano il posto con il biglietto, quindi vedi la gente che si accanisce per prendersi i mitici primi posti avanti, che vuole la leggenda siano piu' larghi. Io posso anche vagamente capire l'accalcarsi prima di salire sull'aereo, pero' che senso ha farlo già nella fila per salire sul piccolo autobus?


Comunque torniamo nell'ipotesi di un volo normale, con il tuo bel posticino assegnato. Sali la scaletta, ti accoglie una persona sorridente, ricambi. Ovviamente sei salito dall'entrata opposta rispetto al tuo posto, così devi farti tutto il corridoio tra gente che vuole passare in senso inverso, gente che fa la fermata per mettere i bagagli nella cappelliera,gente che vaga sperduta con il biglietto in mano, cercando di capire dove deve sedersi. "permesso..." "prego..." "Scusi un secondo..." " Eh n'attimo che sto mettendo la borsa!" "Scusi questo posto è mio..." "no , guardi bene quello è il numero del volo" , "no, ma io dovevo andare a Tokyo,fatemi passare devo scendere" ecc ecc ecc


Dopo un po' riesci ad arrivare al tuo posto,infili la borsa nel primo posto che trovi e si siedi. Di solito c'è sempre qualcuno della fila avanti che ama inclinare un po' il sedile, tanto che riesci a vedergli la forfora sulla nuca. Tanto poi la hostess passa e gli dice di mettersi diritto , che prima si deve partire.
 Ti metti la cintura ed assisti alla coreografia che ti spiega come salvarti le chiappe nel caso in cui l'aereo precipiti. Ok...uscite di sicurezza di qua , di la... la mascherina scende qui... dopo quindici secondi gia' non ti ricordi piu' niente.Se ci sara' una prossima volta ti prometti che sarai piu' attento. L'importante è che almeno ricordi tre o quattro preghiere, potrebbero aiutare, nel caso. Nonostante sia stato detto di spegnere i telefonini c'è sempre qualcuno che di nascosto tenta di mandare l'ultimo sms o di fare una conversazione , di solito viene guardato con sguardo di biasimo da parte di tutti.Tra l'altro ha pure la barba piu' lunga della tua,non avrebbero dovuto farlo salire. Se l'aereo cade sappiamo con chi prendercela.E se dovessimo atterrare su di una isola sperduta e darci al cannibalismo per sopravvivere egli sarebbe il primo pasto.


Se hai un po' di timore le prime volte, per distrarti puoi guardare un po' le hostess, le prendono carine apposta per dare al tuo cervello qualcos'altro a cui pensare. Dopo qualche volo invece passa ogni timore e prendi il posto finestrino per guardare fuori il mondo che sembra una foto di google map, lo spettacolo incantevole delle nuvole sotto di te, montagne innevate, le auto che si muovono sulle strade disegnando delle linee. Insomma , tutto tranne che le ali dell'aereo . Quelle è meglio non guardarle, metti che improvvisamente esca del fumo o ne casca una che fai?Poi come lo dici a tutti gli altri?

lunedì 28 maggio 2012

Mi disse...

...che aveva bisogno che le  dicessi quella parola.

Io che vado da lei solamente quando sto male.
Perchè quello che lei mi dà mi fa star meglio.
anche se poi evito di vederla per mesi , fino alla prossima volta che ne avrò bisogno.

Suono il citofono di casa sua, la porta è già aperta e lei è nella stanza, che mi attende.
La saluto, un po' di chiacchiere, i soliti convenevoli - "Come stai?" - e poi finisce che mi ritrovo a dorso nudo, pronto a spogliarmi, ogni volta che me lo chiede.
Mi siedo,aspettando che si avvicini.
Lei è alle mie spalle,so che vuole sentire il mio respiro.

appoggia il suo orecchio freddo sulla mia schiena
provo un brivido

e mentre ascolta il mio respiro
mi chiede di dirle quella semplice parola, ancora una volta.

ed io non posso non accontentarla.

"trentatrè".

___________________________________________________________________________-

edit : c'è anche un'altra versione, più equivoca (e un po' meno romantica)

Mi disse...
...che aveva bisogno che le dicessi quella parola.

Io che vado da lei perchè fa star bene gli uomini,
nel quartiere prima o poi ci van tutti
a me l'ha consigliata mio zio
"và da lei, che è bravissima" mi disse.

Suono il citofono di casa sua, la porta è già aperta
ma devo fare la fila, stasera non sono il primo
din dong
e neppure l'ultimo , a quanto pare.

Mi siedo , accanto ad un anziano. Immagino lui ne avrà più bisogno di me.
Mi dice che viene qui spesso, almeno una volta a settimana.
Poi esce sorridente un uomo dalla stanza, dice "Avanti il prossimo"

Lei è lì , seduta, che mi aspetta.
La saluto, un po' di chiacchiere, i soliti convenevoli - "Come stai?" - e poi finisce che mi ritrovo a dorso nudo, pronto a spogliarmi.
Mi siedo,aspettando che si avvicini.
Lei è alle mie spalle,so che vuole sentire il mio respiro.

Avvicina il suo orecchio freddo alla mia schiena, provo un brivido.
Ci siamo.
Me lo chiede.
"Dimmelo".
Vuole che pronunci quella parola.
E anche se sò che lo chiede a tutti,
non riesco a non accontentarla.

"trentatrè"

Semirevival - Come pubblicizzare il tuo blog su Facebook

Viene un momento in cui un blogger  decide di attivarsi per far aumentare il numero dei suoi lettori.
 I motivi possono essere vari, dalla mera vanita' alla voglia di confrontarsi con piu' persone ,dal desiderio di ottenere dei riscontri alla voglia di far arrivare il proprio pensiero alla maggior parte di persone possibile. Spinto un po' da tutti questi motivi, decido che improvvisamente i miei 4 lettori fissi non mi bastano piu', e inizio ad informarmi su come pubblicizzarlo un po'.
 Son costretto a scartare l'idea di un breve spot pubblicitario durante il superBowl perchè non esiste una versione in inglese del mio blog , decido quindi di ripiegare su Facebook.


Prendi e ti apri una pagina personale collegata al blog , di modo che ogni volta che fai un post lo metti in bacheca e gli altri condividono o mettono il mi piace, e in poco tempo di diffonde.


Questo almeno è quello che credevo , in pratica le cose non vanno proprio così.


Quando la tua pagina è pronta devi iniziare a racimolare gente, a tal scopo cominci ad invitarci i tuoi amici. Fai un po' di selezione : questo si , questo no, questo non capisce le battute è inutile , questo non so manco chi è quando lo acchiappo in chat devo chiederglielo , questo non accettera' mai , questo massì che me ne frega fa numero ecc ecc ecc


Ora, ovviamente non tutti accetteranno ; magari non sono interessati o forse non hanno neanche letto l'invito, dato che c'è una inflazione di pagine e sei solo la classica goccia nel mare.


Allora te che fai, devi sincerarti che abbian visto, non accetti l'idea che possano aver voluto gli aggiornamenti della pagina degli "amanti del gelato al puffo" e non della tua , quindi li aspetti al varco in chat.(In quei momenti ti senti come l'amico P.R. , che ti incontra per caso ,ti saluta sorridendo e poi dopo venti secondi di convenevoli ti invita alla serata che "non puoi mancare!)".
 Non appena appaiono fai passare qualche secondo poi -zac- li contatti. "Ue' caro come stai che si dice tutto a posto? Senti ho aperto una pagina fb collegata al mio blog forse non hai letto l'invito, che ne dici di andarci e mettere il mi piace?" A quel punto di solito la gente cede,in fondo non gli costa nulla. Vanno , ti fanno contento , magari leggiucchiano davvero quello che hai scritto e diventano fans.
 Il fatto è che c'è anche chi ti mente , dicendoti "Si, certo ci vado subito" oppure "Grande!Vado a vedere" , come se tu non potessi accorgerti se i tuoi venti lettori non son diventati ventuno... Decidi comunque di non insistere piu' , attendendo che ti mandino una delle loro richieste di torte alla cioccolata o di una pala che devono zappare la terra in uno di quei giochini intelligenti che fanno.
Zappa che te non gli hai mai mandato, in effetti, anche se ne avevano bisogno. Forse è questo il motivo per cui non ti hanno accontentato,pensi. Magari, come te ci tenevi ad avere un nuovo lettore, loro ci tenevano ad avere quella zappa nuova , che ci seminavano il loro bel campo.
Comunque, dopo i primi giorni esaurisci gli amici interessati, non hai piu' nessuno da invitare e devi solo inserire post ed attendere che le cose facciano il loro corso.Vedi che la gente, intanto, condivide o mette sto "mi piace" a battutacce che erano gia' vecchie all'asilo, aforismi da cioccolattino , passi di canzoni , il tutto contornato da foto di donne tristi o incazzate,animali coccolosi,attori o attrici famosi, mentre le cose che scrivi - che a causa della tua superbia consideri di medio\alta qualita' - non se le fila nessuno. Ogni tanto accedi per notare se c'è qualche fan in piu' , poi vedi che so' sempre gli stessi e inizi a prendertela con gli amici che non condividono le cose che scrivi. Ricordo che quando ero piccolo c'erano i Tamagochi , credetemi erano molto meno stressanti da gestire. Al massimo, se non lo pulivi, moriva affogato nella propria cacca.


Alla fine poi arriva un giorno in cui ci pensi un po' su , ti accorgi che non è che te ne frega poi tanto di mettere in fila centinaia di lettori,che se li tenga tutti il gelato al puffo.
Ho smesso da settimane di pubblicare i post anche su fb, quando finalmente ho capito che si tratta di uno strumento completamente diverso rispetto al blog, insomma chi vuole leggere davvero viene qui.
Non devono ingannare i 200000 fan che a volte hanno alcune pagine, non sono garanzia che uno legga . Danno più soddisfazione 100 altri blogger che ti fanno da followers , anche se a leggerne il numero e fare paragoni , sembrano briciole. In questo senso Fb ha rovinato un po' questo aspetto.

L'importante , in fondo , è che tu abbia sempre la voglia di scrivere e qualche lettore che abbia voglia di leggerti.
 E che nessuno si azzardi piu' a chiederti delle pale o degli ingredienti per le torte.

domenica 27 maggio 2012

Sono stato premiato anche io! e vai!

Buona domenica carissimi lettori!
Son felice di bullarmi un po' per aver ricevuto i nuovi , stupendi premi:

PREMIO "YOU HAVE A BLOG"


E' un premio esclusivo che viene dato a chi ha un blog.

REQUISITI:

- Avere un blog.

Bene,come da regolamento , ora mi tocca assegnare questo esclusivo premio ad altri 43 blogger, ma facciamo così , se qualcuno di voi soddisfa la rigidissima condizione imposta dal regolamento, se lo assegni pure, col mio benestare.

e poi ecco , assegnatomi da un altro blogger che preferisce restare anonimo , il prestigioso:

C'E' SCRITTO QUALCOSA SUL TUO BLOG AWARD



REQUISITI:
- Aver scritto qualcosa sul proprio blog.

REGOLAMENTO:

Ora mi tocca rispondere a 5 domande:

1) Where is the pen?
2)Dove si trovano i Carpazi?
3)Quale è il tuo colore preferito?
4)Che ore sono?
5)Come stai?

ecco:

1) The pen is on the table.
2) Boh , penso in Europa.
3) Il blu dipinto di blu.
4) Saranno le 14 e 23
5) Mah, non ci lamentiamo.


Ecco, ora dovrei passare il premio ad altri 7 blogger, ma visto che mi piacciono tutti i vostri blog, se avete un blog dove avete scritto qualcosa , prendetevi pure il premio ;)

____________________________________________________________________________________

ps ovviamente nulla contro la pratica dei premi , è solo per scherzarci un po' su , eh?
non ve la prenderete mica?
;)

Revival - Il pilota automatico

Nella vita capita di trovarsi forzosamente in una situazione, posto o compagnia, in cui proprio non ci va. Il cervello di alcune persone ha sviluppato la capacità di astrarsi e viaggiare, in indefiniti e inesplorati luoghi, mantenendo al tempo stesso il corpo in una situazione di apparente e pieno controllo mentale. Questa capacità di solito viene definita (da me) come "pilota automatico".

Qualcuno potrebbe scambiarla per distrazione , menefreghismo oppure pazzia. Nulla di tutto questo, il P.A. È semplicemente un misto tra autodifesa della mente ed ottimizzazione del proprio tempo.


Personalmente credo di aver iniziato negli anni della scuola, quando nelle ore di chimica o geografia poggiavo il gomito sul banco - mi serviva per tener ben ferma la testa - ed assumevo una espressione seria di persona interessata all'esposizione, inserendo , a intervalli di mezzo minuto circa , un segno di assenso con il capo, per far credere che fosse tutto chiaro. Intanto la mia mente organizzava il pomeriggio, preparava le interrogazioni per le ore successive,mi rendeva il protagonista di qualche film o libro visti\letti di recente. Sul momento devo dire che il p.a. funzionava, dato che nessuno si accorgeva del fatto che fossi uscito dalla classe,senza dover nemmeno alzare il dito e far la fila per andare in bagno.Purtroppo, però, adesso sui fiumi della penisola balcanica son un po' deboluccio, oltre al fatto che sulla tavola periodica al massimo posso mangiarci.
 Più avanti con gli anni, come per tanti altri uomini , il p. a. viene comodo quando si deve parlare a telefono o fare il giro dei negozi. Ovviamente mi riferisco alle telefonate lunghe, e per lunghe intendo che superino i seicento secondi. Anni fa non c'erano questi problemi, la tariffazione era piuttosto esosa e quindi ci si limitava a parlare una decina di minuti, altrimenti finiva subito tutta la ricarica. Poi, con l'avvento delle varie offerte parlaconme , parliamoioete e momidevisentireper forza , le telefonate hanno iniziato a diventare lunghissime. "Abbiamo 200 ore al mese!"
"evvai.Wow."
Ma lo sapete quanto sono 200 ore? Se un giorno è 24 ore, dieci so' 240...ma uno puo' passare quasi dieci giorni al mese a telefono? A parte l'orecchio di fuoco, il gomito che si intorzolea , ma fondamentalmente... che cacchio si ha da dirsi?


Ed ecco che entra in gioco il pilota automatico.


Sia nella versione "si,mamma" sia in quella "si,amore" , comode , pratiche e a scatto automatico dopo i primi 7 minuti. E' importante non confondersi, altrimenti puo' capitare di dire a tua madre "Si, amore" , con lei che rimane un secondo in silenzio perchè non ha capito , oppure – errore lungo da riparare – di rispondere alla tua lei con "Si, ma' ". Le donne ci mettono un attimo a sgamare il pilota automatico, tocca quindi stare, almeno un minimo, attenti. A volte magari lo inserisci mentre ti fanno la classica telefonata irrimandabile , proprio durante la partita a playstation , chè dovresti mettere il pause. A volte invece chiami solo per un saluto veloce, e loro quindi deducono che tu abbia un'oretta libera per ciarlare.


Il pilota automatico a volte viene usato anche fra amici, quando uno racconta l'altro della ragazza che lo ha lasciato. No, non certo al primo sfogo, nemmeno al secondo, pero' verso il quinto l'amico non ce la fa più e si fa istallare il modello "vedrai che torna" oppure quello "Meglio così".


La gente ormai usa il pilota automatico un po' in tutte le occasioni; quando torni a casa dal lavoro o dall'università,sei sul bus e c'è la solita persona che non conosci, seduta davanti a te, che inizia a parlarti dei disservizi pubblici, mentre sei stanchissimo e pensi solo che vuoi tornare nel letto. In genere si utilizza il modello "Eh , già", per questi casi.

Oppure quando i nonni iniziano a raccontare le avventure di quando erano giovani, e questo è un peccato, perchè forse gli anziani son gli unici che andrebbero ascoltati davvero.

C'è gente che usa il p.a. Mentre lavora, mentre sta in palestra ed il vicino di cyclette commenta per tutto il quarto d'ora i video che mettono in tv, altri mentre guidano, mentre subiscono una cazziata, alcuni lo usano perfino mentre amano.




Quale che sia il vostro modello di pilota automatico e qualunque sia l'uso che ne facciate, ricordate soltanto una cosa: quando tornate al posto di comando e lo fate alzare,poi non lamentatevi se vi ha portato in un posto che non vi piace.

sabato 26 maggio 2012

Covare. Rancore? No . Uova? Nemmeno.

Sin da piccolo non ho mai avuto problemi di stitichezza (Ma si, scioliniamo subito l'argomento del post, senza giri di parole, ardite metafore e improbabili allusioni)
 Insomma, quando il mio corpo chiamava io rispondevo "Presente!" , partiva la corsa o camminata veloce verso il bagno, il tempo di sedersi , lanciare il missile , plaf , al massimo plaf plaf se avevo mangiato troppo, e poi tutti via verso nuove avventure.
Quando hai questa fortuna  cresci dando per scontato che la cosa valga per tutti.
Mi ricordo che , ad esempio, da piccolo non capivo perchè altre persone in bagno si portassero da leggere, oppure la settimana enigmistica e la penna. E non capivo nemmeno che cosa ci facessero in bagno tutto quel tempo (oddio, tranne che per i cugini 15enni , ma lì ero io a pensar male )
Insomma, queste persone si siedono, provano a lanciare il missile, ma poi  "Houston abbiamo un problema , lancio rimandato ."
Che poi escono, e uno gli domanda "Allora ,come è andata?" e si limitano a scuotere il capo.
Coraggio, sarà per più tardi. Vuoi un caffè?
quando in tv facevano la pubblicità della magnesia, che c'era una tipa tutta triste e pensierosa, che poi riceveva sta specie di coso di plastica con la polverina dentro e poi era tutta sorridente, io ingenuamente pensavo fosse tipo droga.
Oggi  è stata sdoganata la "pigrizia intestinale" - giusto per essere politically correct - a suon di bifidus che ti fanno cacciare tutto il cenone del veglione anche se sei a Giugno , roba che poi puoi andare a mare libera e leggera , che senza quella zavorra in corpo sei come un'aquilone e devi stare attenta al vento. Oppure si vede la donna che si accarezza il ventre, sospirando, poi arriva una amica che capisce tutto al volo e le dice : "Devi cagare,eh?"  "Oh, cara, ti senti gonfia?Aspetta ho qui per te il prodottoX , vedrai un paio di questi e ci vai giù che ci vai giù ,che dopo devi andare di spazzolone per diversi minuti!"

Eppure è vero che , per chi ha questo problema , poi c'è il "fastidioso gonfiore", che non significa altro che sei come un vulcano pieno di lava che attende, attende, silenzioso , fino a quando non arriva il momento in cui l'intestino si sveglia e dice "Ua' ma che è sta puzz , oddio mi ero addormentato, forza forza spingere , spingere , aprite la porta!"
E avviene il parto , tanto atteso , per la gioia non solo della neomamma (o papà) ma anche per tutti gli altri che pazientemente attendevano il loro turno.
Alcune persone hanno una vera e propria libreria accanto al wc, che tu vai un attimo in bagno a lavarti le mani e capisci tutto. Topolino, la settimana enigmistica, Dylan dog, Novella 2000,Harry Potter la serie completa, nei casi più gravi La Divina Commedia.
Quando si dice che la cultura stimola.
(edit riflettoso: Quindi le persone con questo problema sono quelle maggiormente acculturate? mmm magari qualcuno ci si sarà pure laureato, ottimizzando )

Oggi penso ci si porti dietro il telefonino e si vada su internet, per ingannare l'attesa.
Magari  qualcuno di voi , mentre sta leggendo ste righe, è pronto per il lancio.

E' un onore,grazie per la preferenza.

In un mondo di soli uomini....

Mi sembra corretto , dopo aver analizzato la realtà alternativa fatta solo di donne, ipotizzare un mondo in cui esse manchino del tutto. In un mondo di soli uomini....


- ogni pertugio, sia esso naturale o artificiale , indipendentemente dalla sua altezza - ma in particolare a circa un metro da terra - non vivrebbe una esistenza serena

-in poche generazioni gli acari della polvere sarebbero lasciati liberi di evolversi e di conquistare la terra

-si utilizzerebbero solo piatti e posate di plastica , anzi le posate sarebbero un optional

-diventerebbero di moda le camicie un po' sgualcite , con i colli non perfettamente stirati

- se il conducente del veicolo che ti precede fa qualche infrazione o compie qualche manovra improbabile allora la prima cosa che verrebbe in mente è che probabilmente è un alieno. Anzi un'aliena.

-verrebbero risparmiati un sacco di alberi con la cui carta si sfornano fotoromanzi, riviste di pettegolezzi , inciuci , intrallazzi , posta del cuore ecc ecc

- anche i poveri animali a cui la natura ha dotato una folta e calda pelliccia sarebbero piu' sereni

- non ci sarebbero piu' premi per i principi che uccidono i draghi e le torri verrebbero scalate per la gloria.

- il "no" acquisirebbe il suo esclusivo significato di negazione ed il "si" vorrebbe dire semplicemente "Si".

-l'essere complicati non sarebbe considerato un pregio di cui inebriarsi .

- Le playstation si fonderebbero in pochi giorni

- si potrebbe rispondere sempre con sincerita' alla domanda : "Allora, come sto?Come mi trovi? "

- sui cubi delle discoteche ci si potrebbe mettere un soprammobile barocco .

-i capelli degli esseri umani avrebbero solo 3 tonalita' (naturali) di colore: biondi , castani , rossi ...

-le suocere non sarebbero piu' un problema .

-nessuno per strada correrebbe il rischio di schiantarsi le parti basse contro un paletto per aver voltato la testa mentre si fa una radiografia ad una che passa sul marciapiede accanto

- sarebbe una tristezza infinita



meno male che ci sono , va' ;)
e comunque appena sotto trovate il post riferito alla realtà alternativa in cui nessun maschietto fosse presente sulla faccia della terra!

revival - In un mondo senza il cromosoma Y

Qualche anno fa devo aver letto un racconto (o forse visto un episodio di un telefilm ispirato ad un racconto) in cui si ipotizzava una realta' alternativa in cui un virus "uccideva" il cromosoma Y e sulla terra restavano solo esemplari di sesso femminile. Ispirandomi a questo episodio di telefilm ispirato forse a qualche racconto ecco qualche considerazione su come potrebbe essere tale mondo "parallelo":



- le canzoni sarebbero tutte pallose e tristi e con le stesse trame (lei vuole lui , ma lui non esiste. Oppure lei è stata lasciata da lui , ma lui non esiste o ancora lei ama un altro , ma l'altro non esiste )

- non ci sarebbe piu' problema con l'apostrofo nello scrivere un altro e un'altra , si mette sempre e non ci sono dubbi

- la ricerca medica investirebbe molti piu' fondi nell'alleviare i dolori legati alla sindrome mestruale , nella cura del brufolo in faccia prima di un appuntamento e nei dolori ai piedi a causa delle scarpe col tacco

- verrebbero commessi decisamente meno reati

- i muri dei palazzi verrebbero dipinti abbinandoli al colore degli infissi

- un solo scarafaggio potrebbe scatenare il panico in ogni casa, fino all'arrivo del giorno della sua morte naturale.

- se si rompe il tubo dell'acqua l'unica soluzione sarebbe quella di cambiare casa .

-i barattoli di legumi rimarrebbero chiusi per anni fino a quando una donna , nel 2045 , inventera' uno strumento, che brevettera' con il nome nostalgico di "U.o.m.o." capace di produrre la forza necessaria a svitarli.

-le areee di parcheggio verrebbero aumentate del 20% di lunghezza e la lunghezza dell'auto media diminuita del 15%

-le industrie del cinema horror , action ,trhiller e i canali sportivi , fallirebbero tutte .

-nei romanzi comici toccherebbe inserire un sacco di note a pie' di pagina per spiegare le battute di volta in volta *

- le uniche guerre sarebbero quelle del primo giorno di saldi per accaparrarsi i capi migliori

- tutte le auto avrebbero i paraurti di gomma

- le quote rosa verrebbero assicurate in maniera effettiva

- le donne , non avendo nessuno che fa finta di ascoltarle mentre si lamentano, parlerebbero da sole

- I macchinari del Cern di Ginevra verrebbero utilizzati per creare e studiare 761 nuovi colori per smalto.

- esisterebbe il reato di "acconciatura non conforme a quella richiesta" , destinato alle parrucchiere , e verrebbe punito con la reclusione da 6 mesi a un anno

- ogni palazzo avrebbe dei vetri a specchio per poter controllare se il trucco regge.




* perchè non le capiscono (per le donne)



Altro revival a rischio accusa maschilismo ;P  , vabbè che per equilibrare potete leggere anche quello al maschile , qua siamo sostenitori della parità dei sessi!

venerdì 25 maggio 2012

Modello USEB Una Sera E Basta

In data ................

Il \ la sottoscritto\a (nome).......... (cognome)...............

da qui in seguito definito come "il rimorchiante" ,


( ) nel pieno controllo delle sue facoltà mentali

( ) leggermente allegro , dopo un bicchiere di ( inserire tipo di coktail bevuto) .................

( ) con la mente un po' annebbiata dal consumo di almeno n.3 (tre) consumazioni

                                                                        RICHIEDE


al \ alla signor \ra (nome)............... (cognome).................. , di seguito indicato come "rimorchiato\a" , il diritto di poter consumare un rapporto di durata breve e limitata in ogni caso alla serata in oggetto, laddove come termine della stessa si intende convenzionalmente una mezz'ora prima del sorgere del sole, calcolata in base ai riferimenti presenti nelle efemeridi nautiche.

                                                        IL RAPPORTO PREVEDE


  • Il diritto del rimorchiante ad avvicinarsi al rimorchiato utilizzando gli strumenti a disposizione del suo patrimonio di abbordaggio, ivi comprese frasi ritenute convenzionalmente squallide o banali
  •  Il diritto del rimorchiante a poter baciare la rimorchiata non oltre il quarto sorriso
          ALTRI DIRITTI RICONOSCIUTI AL RIMORCHIANTE
      • Il diritto del rimorchiante a poter utilizzare le mani nella pratica socialmente denominata " a mo' di polipo" , comunque senza eccedere i limiti imposti dal comune senso del pudore, con riferimento alle condizioni dei luoghi , tenendo conto in particolare anche delle persone che lo frequentano
      • Il diritto del rimorchiante ad essere esonerato dal dover lasciare il proprio numero di telefono di casa \ ufficio \ cellulare , indirizzo email, contatto msn, nome e cognome, indirizzo di casa o qualunque altro elemento che possa in seguito permettere alla\al rimorchiato\a di poter rintracciare in rimorchiante , nei suoi indirizzi reali e utilizzati sui social network.
                                                      DICHIARAZIONI DELLE PARTI


Con la proposta e la relativa adesione ad essa, le parti precisano che:


Non vi sono all'interno del locale terzi che, per l'esistenza di precedenti o concomitanti rapporti con le parti , avrebbero interesse a innescare una rissa all'interno del locale a causa dell'oggetto di tal contratto.

Nessuna delle parti al momento ha problemi legati a herpes labiale , nè tantomeno malattie trasmissibili durante la prestazione

Le parti non ritengono l'altro responsabile per i danni eventualmente verificabili nel caso in cui il personale del locale dovesse decidere , a causa di un eccesso di prestazione, di allontanare le parti dal locale.

Le parti si impegnano, nel caso in cui nei mesi successivi alla prestazione dovesse avvenire un successivo, fortuito , incontro , in cui magari rimorchiato o rimorchiante siano in compagnia dei rispettivi abituali terzi con cui hanno instaurato un rapporto di coppia, a non salutarsi ed in nessun caso a riferire del presente atto.


                                                IL RIMORCHIANTE SI RISERVA


il diritto di riferire a terzi, in particolare ai suoi amici  presenti  - e non - nel luogo in cui si costituisce il rapporto, particolari sulla prestazione , anche eccedendo o dichiarando cose non conformi a ciò che è stato effettivamente posto in essere.


In fede,
il rimorchiante                                                                               il rimorchiato

Ancora sui modelli per lasciarsi e mettersi insieme

Ricordate quando qualche settimana fa elaborai i due modelli , quelli per lasciare una persona in modo giuridicamente valido e quello per chiedere all'altro di stare insieme, utilizzando un contratto standard con tanto di clausole ecc?

si, insomma

questo era quello per iniziare la relazione

e qui quello per lasciarsi



Volevo dirvi che un blogger , nupocuetuttu , qui il suo blog ,  mi ha poi contattato per chiedermi se poteva mettere il testo su di un file pdf , così da dar ad essi una veste ufficiale...
Ovviamente ho accettato, con un po' di ritardo lo ringrazio qui , tramite apposito post.

I moduli li trovate a questi indirizzi, son fatti davvero bene e sembrano "realistici"
http://ubuntuone.com/6PCg8EOK6hvTaqK14ahiqZ
 http://ubuntuone.com/79imXoHt0BDPpBxTAgF0el

Leggeteli , stampateli , lasciatevi col partner , fate proposte alla biondina che incontrate tutti i giorni sul treno, al tizio che in palestra mentre sta sul tappeto vi sorride ,se avete un uccellino potete metterli comodamente sotto la gabbietta se son finite le pagine dei giornali, insomma fateci un po' quello che volete.


ps Grazie davvero per il pensiero , nupocuetutto ;)

Mi hai donato la capacità di vedere cose che...

...prima non notavo, cose che c'erano ma io, tutto preso dai ritmi della vita , non pensavo nemmeno esistere. Cose che, da quando ci sei tu , attraggono le mie pupille.
Hai dato nuova attenzione ai particolari , da quando sei entrata nella mia vita tu ho una nuova sensibilità verso le piccole cose che avevo da sempre davanti agli occhi ,che erano lì presenti , sui volti della gente con cui parlavo ed io , cieco , ignoravo. Cose che anche io ho sempre avuto, ma senza mai saperlo davvero.
Sei nuova consapevolezza per me, di me e degli altri.



Cacchio, da quando per la prima volta mi hai spremuto il naso e tolto quei punti neri , ora non riesco più a fare a meno di fissare in viso gli altri per verificare se li hanno o meno.


(e se son presenti penso pure "che schifo" )

(aiuto)

Revival - Spendere il tempo

Ieri era finito il latte. In realta' non era proprio finito, diciamo che era diventato un esperimento di biologia, dato che lo avevo lasciato da una settimana sulla scrivania. Chissa' la Chiesa cosa ne pensa del gettare nel wc quei microorganismi che si erano formati , e che tra qualche decade mi avrebbero chiamato "papa'". Comunque il succo è che dovevo scendere a comprarlo , altrimenti mi toccava fare colazione con la pasta e fagioli. Non avendo molto tempo e sperando di cavarmela in fretta, mi dirigo al supermercato vicino casa.

Finisce sempre che entro per prendere una cosa e basta ed invece ne approfitto per girare tra gli scaffali. A sto punto prendo anche qualcosa per pranzo. Non avendo molta voglia di cucinare ripiego sugli insaccati, di solito.Il problema è che non sai mai se stanno usando i numeri oppure no. Se non li prendi, è scientificamente provato che dopo arriva una signora , prende il numero e si piazza in pole position. Ho imparato quindi che, nel dubbio, è meglio fare 'sto strap. Viene il mio turno,mi rendo conto che avrei potuto impiegare il tempo che ho passato in fila per pensare a cosa prendere, invece di giocherellare con il telefonino. Quando mi chiede "dica!" mi verrebbe quasi da dirgli "boh dimmi tu, che m'aggia' magna' oggi?". Vado di crudo, dato che la quotazione della bresaola che ho letto oggi sul sole24 era ancora troppo alta.


Nove volte su dieci l'addetto sbaglia,sempre in eccesso, facendo almeno 100grammi in piu'. Pero' c'è una volta, la decima, in cui la bilancia gli dice che ha azzeccato (a culo) esatti esatti i 150 gr. In quel momento ti guarda tutto soddisfatto, e capisci che devi fare il sorriso compiaciuto e muovere il capo in segno di approvazione.


Non parliamo poi di cio' che avviene alla cassa. Ti metti in fila , non scegli nemmeno a caso, ormai hai imparato quali sono le cassiere piu' veloci, le compari alla quantita' di cose che hanno nei carrelli le persone e ti infili in quella che secondo te finira' prima. Ovviamente nell'equazione non hai tenuto conto della legge di Murphy: Qualcosa succedera' alle persone che ti precedono: Dalla signora che ha dimenticato di prendere il latte- che si trova dall'altra parte del supermercato – a quello che non trova il portafogli ,alla cassiera che finisce la carta degli scontrini e tocca chiamarla, a chi deve fare la tessera dei punti o qualunque altra variabile del caso. Intanto ti guardi intorno, cercando di combattere il tuo destino.

Nella fila accanto si procede piu' spediti. Ti domandi cosa fare, se rischiare e passare li lì, ma è troppo tardi, la signora anziana che ti seguiva ci si è gia' fiondata con il suo carrello strapieno.

Resti un attimo fermo, ferito nell'orgoglio, battuto dai riflessi di una persona che ha vissuto almeno il doppio di te (va beh avra' piu' esperienza di ste file, provi a giustificarti) mentre la problematica che ha portato al rallentamento non accenna a risolversi. Quando la matassa si è sbrogliata realizzi che , ancora una volta, hai dimenticato la busta di plastica resistente a casa. Anzi , LE buste , dato che ogni volta te ne devi prendere una nuova. Ormai ne hai talmente tante nel mobile che potresti metterti fuori al supermercato a venderle. Tocca quasi a te, ci siamo...ed ecco l'immancabile donna che arriva e che ti chiede : "Scusi, ho solo questa bottiglia di olio, posso passare?"


E tu ovviamente la fai passare, anche se i tuoi prodotti sarebbero solo sette\otto, mica la spesa settimanale. A quel punto commetti l'errore di voltarti indietro, e vedi la signora dietro di te con in mano una bottiglia di olio ed un pacco di sale.Ti guarda, con aria sorridente. Sono solo due prodotti, che fai non la fai passare?


"Andate, signo'..."


"Grazie..."


A quel punto pero' prendi tutta la roba che hai nel carrellino e la piazzi sul tappetino mobile al bancone, per affermare il tuo diritto di precedenza.Poco importa se la barra verde che divide è ancora impegnata nell'operazione precedente. Hai fatto talmente tardi per prendere due cosette che ora non guardi in faccia a nessuno. Arrivi, proprio nel momento in cui l'altoparlante dice che è stata aperta anche la cassa accanto, e il cassiere ti chiede di scusarlo un attimo che deve cambiare il rotolo degli scontrini. Una volta che sei riuscito a pagare metti tutto di corsa nell'ennesima busta che hai dovuto prendere, senza tener conto di tutti quei criteri che qualche donna ti ha insegnato del tipo "metti le cose dure e le bottiglie sotto, le uova sopra ecc"


Ora ti resta solo da superare con una energica spallata il tizio che raccoglie le offerte prima dell'uscita e la guardia giurata che potrebbe chiederti lo scontrino e poi sarai finalmente fuori.


Non fa niente che hai dimenticato il latte, tu lì dentro , almeno per oggi , non ci torni piu'.

giovedì 24 maggio 2012

revival - volevo solo un paio di scarpe nere

Non so se vi è mai capitato di andare a fare compere con una donna. E' una di quelle esperienze che nella vita fai un paio di volte, tre se sei proprio scemo.
Tutto comincia a livello inconscio , quando da piccolissimo sei nel carrozzino con tua madre che gira per i negozi, il tuo cervello registra quell'andatura di due metri\stop altri due metri e di nuovo stop ; gia' da allora inizi ad odiare il giro delle vetrine,anche se non te ne rendi ancora conto.
Alla fine, pensavi:vabbe' tanto dopo mi spetta la mia poppata. Decenni dopo, la stessa scena si ripete, solo che la donna che hai accanto non è piu' tua madre , che stavolta non vieni trasportato ma devi camminare e camminare, e che la speranza della poppata successiva non si trasforma sempre in certezza.

Ok,siete usciti insieme ed è tardo pomeriggio,dopo aver perso una mezz'ora a cercare parcheggio iniziate il vostro tour. Di norma se un uomo fa questi giri lo fa perchè c'è sempre un motivo. Prendiamo ad esempio che abbiate necessita' di dover acquistare un nuovo paio di scarpe, magari da cerimonia.
 "Come le vorresti?" - ti chiede lei.
E tu : "Nere".
"Si,ma nere come?Lucide, col mocassino o i lacci,con la punta arrotondata o a stivale?"
E tu : "...non lo so...nere."
A questo punto lei ti prende la mano, come se fosse Mose' e tu il suo popolo ebraico, e ti trascina via via per i negozi.
Per un uomo, il piu' delle volte , un negozio o un altro che vende lo stesso genere di cose non è che faccia tanta differenza. Al massimo,se proprio va trovato un fattore di preferenza,si cerca ad istinto di entrare in quello con la commessa piu' carina.
Le donne no,hanno tutto un loro sistema di esperienza mista ad istinto mista a nomea del negozio , e quindi l'unica cosa che tocca fare è lasciarsi portare fino alla destinazione. Detto, fatto, si entra nel negozio , con lei che ti sussurra' "Lascia parlare me" e tu che stai riflettendo sul fatto che forse le vecchie scarpe che hai con un po' di lucido avrebbero fatto la loro porca figura.
Si avvicina gentilmente la commessa e chiede "posso aiutarvi?"
"Grazie,ma per ora diamo solo un'occhiata" , risponde la tua lei, sforzandosi di sorridere.
Mentre ti fermi a guardare delle scarpe che potrebbero piacerti, senti che dall'altra parte del negozio ti stanno chiamando:
"Aaamore, vieni a vedere queste!"
Posi quel paio di scarpe che ti interessava, cercando di ricordarne l'ubicazione per ritornarci dopo aver fatto contento il mostro di la'.
Lei prende e ti mostra un paio di scarpe tamarrissime, lucidissime , di quelle che hai sempre pensato che non avresti mai indossato in vita tua.
"Secondo me sono perfette!" Dice lei.
"Mmm , non credo abbiano il mio numero" Provi a dire, sperando che la scusa regga.
"No, no aspetta, adesso chiediamo...senta lei, di queste avete il 46?"
E la commessa "Aspetti che controllo...mmm...no solo il 45"
"Amore provale lo stesso , magari ti stanno bene, sai a volte i numeri non sono proprio esatti e poi queste sono fatte a mano..."

Ovviamente la frase sopra è pronunciata con quel tono irriproducibile con la lingua scritta, quel tono che sembra un consiglio ma è in realta' un ordine mal celato. Allora, senza nemmeno accorgertene, ti trovi seduto sul puffo, indeciso su quale scarpa togliere perchè ti sembrava di ricordare di avere un calzino bucato. Sorridi, fai buon viso a cattivo gioco, prendi la scarpa che ti viene passata e inizi a calzarla. Ovviamente ti sei messo i calzini di lana, non hai nemmeno minimamente pensato che forse era il caso di indossarne di simili a quelli che avrai alla cerimonia, e la scarpa non entra. Ti viene fornito quell'attrezzo strano, quel coso che ogni uomo si scoccia di usare , il calzante , decidi quindi di applicarti un po' per capire come funziona ed alla fine , tutto soddisfatto, ci riesci.
La scarpa è un po' stretta sulla pianta, ma le punte sono sufficientemente lontane dalle dita.
"Amore,metti anche l'altra e facci qualche passo..."
Allora te prendi, metti anche l'altra ,tutto soddisfatto che ormai l'uso del calzante per te non ha piu' segreti, e inizi a camminare.
Cammini, cammini e appena stai per uscire dal tappeto inizi a sentire l'urlo alle tue spalle...Ok,hai appreso che non si cammina sul pavimento nudo con le scarpe in prova. Bene , le scarpe ti entrano e non ti fanno troppo male , a questo punto sorridi e dici , con aria felice: "Le abbiamo trovate! Andiamo a pagare?"
Ingenuo.
Dovrai girare almeno altri 3 negozi , prima che lei ti dia il permesso di prenderle. Visionare almeno altre 5 paia di scarpe concorrenti, paragonare prezzi e materiali , tipi di suole e tacchi.
Alla fine, sfinito, prendi e torni nel primo negozio , ti sei guadagnato il diritto di prendere il primo paio che avete visto.
La giornata potrebbe finire qui , "torniamo a casa che è il momento della poppata" , pensi, ed invece lei ti dice:
"Amore, ora me lo faresti un favore?Perdiamo altri 5 minuti? Voglio prenderne un paio anche per me..."
Ti ributti sul puffo, sconsolato, mentre lei si fa prendere tre\quattro modelli.
Ne cambia uno ogni minuto , ed ogni volta dice "Aaamore , senti ma come mi stanno? Queste dopo cinque minuti che le indosso mi fanno un male..."
Che le hai provate a fare?-pensi.
Davanti a te, magra consolazione, l'altro puffo è occupato da un altro uomo, anche lui accompagnato, che ti guarda con immensa solidarieta'. Anche lui è sotto il pacchero-ti piace pensare piu' di te- e anche lui , questo pomeriggio, probabilmente pensava di dover solo prendere un paio di scarpe nere...

Innovativo prodotto per l'uomo single

Siori e siore

LA DONNA *


principali caratteristiche tecniche :


Ideatrice di complessi inesistenti


Criticatrice di tutte le tue abitudini che iniziano con il prefisso "Calc"


Complicatrice e amplificatrice di piccoli problemi


fornita di comodi cuscini per la tua testa, da letto\ spiaggia . Disponibile in varie misure.



cambiatrice di tonalita' di colore di capelli una volta al mese


preparatrice di piatti che devi per forza trovare buonissimi


ammaccatrice di paraurti di automobili




Puoi scegliere il modello : Solare ,(autodefinizione della quasi totalita' degli esemplari) Romantica , Predatrice , Materna ,col cuore ferito, indipendente , seria

*il tutto al solo costo di una costola!! (ma "costo"deriva quindi etimologicamente da "costola"?

attenzione : il prodotto potrebbe presentare lunaticita' e aggressivita' improvvise


Altro revival sulle donne, prima di dire che so' maschilista andatevi a leggere il post gemello che ho scritto sugli uomini, appena qui sotto ;P

bacibacibaci

revival - Innovativo prodotto per la donna single

Donne single , ecco l'ultimo ritrovato della tecnologia per soddisfare tutti i vostri bisogni :

L'uomo*!!




Principali caratteristiche tecniche:

portaborse dello shopping e spingicarrello al supermarket

Lasciatore di tavolette del wc alzate

Apritore di finestre per far uscire gli insetti
(da oggi con la nuova versione Schiacciaragniconlapantofola)


vibratore in carne


apribarattoli e bottiglie dell'acqua troppo resistenti


interpretatore dei libretti di istruzioni


disseminatore di indumenti sporchi per i pavimenti di casa



Ordina anche tu il tuo UOMO* , disponibile nelle versioni Tamarro , Intellettuale , rozzo , chenondevechiederemai, sportivo ,insensibile, pantofolaio ,stronzo .


*copyright by DIO



revival di un po' di tempo fa, è il gemello di quello fatto per i maschietti, che trovate poco più su.

mercoledì 23 maggio 2012

CE - NTO CE - NTO CE - NTO CEN - TO (nessun blog è un'isola)

Si, lo so che la divisione in sillabe non è corretta, brutti pignoloni della crusca , ma era così che il pubblico della ormai datata trasmissione che tutti conoscete buttava iella al concorrente di turno.
E cento è anche QUASI il numero dei lettori di questo blog... al momento in cui scrivo ne manca solo uno, ho pensato quindi che un piccolo post autocelebrativo ci stesse bene.
Quando ho aperto il blog, soprattutto dopo i primi tempi, non avrei mai pensato di arrivarci.
E sì che mi dicevo "mah, mi basterebbe avere un centinaio di lettori, magari con una ventina che commentano ogni tanto, giusto per farmi capire che non scrivo al muro" e oggi ci siamo.
Lo so che sembra uno sciocco discorso di ringraziamento, però davvero grazie a chi ogni giorno decide di perdere qualche minuto del suo tempo per leggere le puttanate che scrivo , e magari commenta pure.

Son due mesi circa che ho iniziato a postare regolarmente, ho scoperto poi il mare di tutti gli altri blog, in alcuni ci son passato così, in altri ci vado ogni tanto ed altri ancora credo di leggerli ad ogni nuovo post che l'autore mette. In qualcuno commento pure.
Perchè , se nessun uomo è un'isola, nessun blog vive da solo, senza appartenere alla comunità.
Vabbè , fino ad ora è stato un piacere, spero anche per voi , ci si legge ;)

mmm "Nessun blog è un'isola"
bella sta semicitazione mia , devo registrarla!


ed ora vediamo quando arriva l'ultimo tassello...

CE - NTO CE - NTO CE- NTO CE - NTO CE-NTO CE- NTO CE- NTO



Revival - Un po' di cultura ogni tanto...



Opera iconica del Rinascimento Italiano, faceva forse anticamente pendant con l'altrettanto celebre Primavera, sempre di Botticelli, con cui -pensate- condivide l'autore.
Il quadro fu acquistato su ebay da due fratelli di Firenze, un cardiologo ed un ortopedico, noti in citta' come I Medici, ad un prezzo che le note dell'epoca non riescono a riferirci,a causa di alcune operazioni magiche del commercialista di famiglia.
La critica ancora oggi ha dubbi sulla data esatta in cui tale quadro fu finito, per qualcuno prima del 1482, quando il Botticelli ando' in gita a Roma per mangiare i bucatini all'amatriciana e la coda alla vaccinara , utilizzando come scusa con la moglie il fatto di dover dipingere il tetto della Cappella Sistina.
Se avete una monetina da dieci cent face un lancio: Se esce testa, quella testa è un particolare di questo quadro,la testa di Venere,appunto.
E' stato chiamato per ragioni di marketing "la nascita di Venere", ma in realta' la scena che raffigura è un'altra,cioe' l'arrivo della dea sull'isola di Cipro, possiamo anche notare sul volto della donna una leggera amarezza, dovuta al fatto che avrebbe voluto sbarcare a Mykonos, cosa che si puo' desumere anche dal suo abbigliamento così audace.
Venere non aveva trovato nessuna offerta decente per il viaggio, quindi si ridusse a viaggiare su di una conchiglia. Volendo che la cosa fosse Low Cost , chiede al suo amico Zefiro di usare il suo soffio come combustibile , in questo modo avrebbe anche potuto asciugarsi i capelli durante il viaggio.Zefiro è accompagnato da un personaggio femminile,una velina senza nome,che sta li silenziosa solo per simboleggiare la fisicita' dell'atto d'amore, quindi è il vento della passione a muovere Venere.
Quella signora a sinistra, che pudicamente serve un asciugamano alla dea, è una delle Ore (delle cose che ci sono prima che cambino le stagioni)
Da un' analisi del quadro, ci si chiede come mai la venere si copra le pudenda, pur essendo vestita solo dei suoi capelli. Si chiama "contrapposto", ma qui non interessa.
Questo quadro,come altri, ha uno schema triangolare,nel senso che abbiamo la ninfa a sinistra , poi il soffio vitale a destra e a centro le Venere. In base al teorema di Pitagora possiamo agevolmente calcolare il diametro della conchiglia. Molti ritengono che venere qui sia l'equilibrio tra passione fisica e purezza spirituale, dato che le figure ai lati compiono gesti opposti.
Il quadro si trova attualmente nella galleria degli Uffizi , a Firenze. Se passate di li,mi raccomando, ricordatevi di tenere i fari accesi.

martedì 22 maggio 2012

Revival - Tutti in posa! sorridete...

Con il passaggio dal classico "rullino" alle fotocamere digitali, oggi è molto piu' comune di un tempo scattare delle foto.Con l'esplosione di Fb , fotografare e farsi fotografare è diventata una cosa comunissima.  Di conseguenza , come per tutte le cose, si son sviluppate dal nulla una serie di "pose" standard , che andremo testè ad analizzare:




Partendo con i classici, è sempre stato universalmente simpatico fare le "corna" durante una foto, magari come leggiadro scherzetto ad una persona in posa accanto a noi, ignara delle due dita tese che ha sul capo. Si accorgera' della burla una volta guardata la foto, reagendo con un sorriso di circostanza. Il gesto è ormai sdoganato e va bene per tutte le occasioni, dalla foto tra amici durante una serata in pizzeria ad occasioni piu' mondane o addirittura istituzionali.
 

Altra posa classica è quella tra ragazze, le quali sembra che amino abbracciarsi davanti alla telecamera,abbraccio tenero suggello di una grandiosa amicizia che all'inizio dovrebbe durare per tutta la vita, per poi sgretolarsi inesorabilmente dopo qualche tempo.

Gli uomini , invece , si schierano piu' virilmente, come fossero ad una partita di calcio durante l'inno. Mostrano fieri la propria cassa toracica, esaltata dal tenere le braccia avvolte sulle spalle di chi è accanto.


Altra fotografia usuale è quella in cui si tiene in mano una bibita alcolica, non è particolarmente chiaro il messaggio che tale immagine dovrebbe suggerire, sta alla libera interpretazione dell'occhio del lettore valutare se si tratta di un prosaico "Guardate, io bevo" oppure un piu' poetico ideale brindisi.


Non puo' mancare nella carrellata la foto in bianco e nero modello scrittore, che troviamo su diverse quarte di copertina dei romanzi. L'assenza di colori vivaci conferisce un'aria seria e impegnata , suggerisce la creazione del pensiero. E' ardita ma frequente la completazione dell'immagine con una mano che regge il capo, eretto ormai a simbolo della pesantezza delle menti ingegnose.


Alcune persone amano farsi fotografare con una faccia incazzata, con quell'aria maledetta e lo sguardo ribelle che non è rivolto verso la camera ma chissa' dove, verso il bordo. Timidezza o sfrontatezza? Cosa sara' andato storto? Qui lasciate libera la vostra mente di rispondere.

C'è anche chi ama farsi foto abbracciato a pali, lampioni, alberi. Il mondo è bello perchè è vario.

Esistono poi pose classiche , come quella sulla spiaggia, con i piedi bagnati dal flusso delle onde sul bagnasciuga. Per farla devi pero' aspettare che vadano via i classici bimbi che schizzano l'acqua, sia passato quello delle granite, la temperatura del mare sia accettabilmente calda altrimenti la protagonista salta per il freddo ad ogni onda.
Chiudo con una battuta che mi è venuta scrivendo questo post, due amici fotografi vanno ad un party con molti stranieri. Uno dice all'altro: "Giova' , comme se dice "sorridete" in inglese?"


e l'altro: "Cheese!"

 

Ci tengo a dire che nessun personaggio di proprieta' della Disney è stato costretto con violenza ad ubriacarsi, abbracciare stretto qualcuno o un albero, stare in riva al mare, fare le corna.