giovedì 31 gennaio 2013

Eheheheehehehe
hehehehe

perchè faccio così?
Ma niente di che, voglio bullarmi un po' di un cosa che mi è successa.
Che poi niente di che, insomma, però è una di quelle cose che a noi uomini fanno piacere , soprattutto a noi uomini impegnati e fedeli.

Insomma , finito il lavoro me ne stavo tranquillo nel tram , seduto per i fatti miei , a leggere l'ultimo rat-man.
(è un fumetto, ignorantoni. Un fumetto divertentissimo, altro che questo blog)

Insomma, ad un certo punto alzo un attimo lo sguardo dalle pagine, e mi volto alla mia destra. Seduta ai sediolini dall'altra parte c'è una signora.
E' sulla quarantina, forse quarantacinque , tipo bionda ma secondo me tinta, ma no bionda platino, bionda un po' tipo castano. Curata, ma non in maniera eccessiva . Ed aveva una gonna normale , non troppo corta ma nemmeno pudìca , e le calze. Ovvio, fateva freddo.
Se vi sembro troppo descrittivo allora non avete mai letto un libro di S. King.

Comunque questa mi stava guardando. E mi fa un leggero sorriso.
Poteva essere qualunque cosa, avere un qualunque significato , in fondo anche io ogni tanto mi estraneo nei miei pensieri e se penso ad una cosa che fa ridere sorrido, e magari chi ho di fronte pensa che ce l'abbia con lui\lei. Poi torno sul pianeta terra, mi rendo conto che mi stanno controfissando , e fuggo lo sguardo.
Son un po' timido, eh.

Comunque torno con le pupille sulle pagine, il tempo di pensare "che faccio, vediamo ià se era uno sguardo flirtatorio oppure solo un caso!"
E guardo.
Questa stava leggendo qualcosa sul suo telefonino.
Apposto, mi ero flashato.
Ed invece no, questa rialza lo sguardo e mi rifissa.
Che poi io in generale non trovo facile guardare la gente negli occhi per più di un secondo , mi imbarazza, ma con chiunque , eh.
Siccome due indizi non fanno una prova, penso "vabbè mò rifacciamo un terzo lancio d'occhiata!"
"Anzi, la faccio arrivati alla fermata , che sembra che stò guardando a che fermata è il tram!"
(che genialità eh, son tecniche complesse)


Comunque di nuovo lei stava a vede il telefonino. Però poi dopo con la coda dell'occhio l'ho riscoperta a guardare ecc ecc mò per non farvela troppo longa alla fine mi sono avvicinato , seduto al sediolino che era libero, davanti a lei, e le ho dato il mio numero.



Ovviamente sto scherzando, volevo solo mettere il colpo di scena per il lettore affezionato.
Spero di avervi emozionati.
Alla fine il tram è giunto alla mia fermata, mi son alzato e sono uscito, che altro dovevo fare.
Però ho guardato dentro , per curiosità, volevo vedere se continuava a fissare.
Chissà che pensa una donna in questi caso, qualcosa tipo "ma questo perchè non si è avvicinato?"
"forse è gay, come l'uva gay?" (come pensò la volpe etero)
O forse qualcosa tipo "questo è scemo"
O ancora "Ma quello perchè mi fissava? Stavo quasi per scappare nell'altro vagone!"


tutto questo per dire che comunque la figura della gallina vecchia che fa buon brodo è una delle fantasie più comuni tra gli uomini della mia età, in più metteteci pure il fatto di essere accasato , insomma niente di che , è solo che oggi non avevo niente di meglio da scrivervi e vi ho raccontato sta cosa che mi è successa.<

martedì 29 gennaio 2013

La teoria della relatività dell' all you can eat

allora, stamattina sento due colleghi che parlavano di andare a pranzo, dopo il lavoro , presso un giapponese. Ristorante giapponese, intendo, però qui a Milano si parla tutto così , vado al giappo , prendo la metro , terùn ,  insomma queste sono le cose che si dicono. Allora , io ero presente, mi guardano e gli viene naturale invitarmi. Resto un attimo così, insomma il mio Cagnaccio non mi da il permesso di andare a mangiare giapponese in un posto che sia diverso da quello dove andiamo di solito, che lei si fida.
Inoltre c'è l'all you can eat, una cosa che mi ha sempre incuriosito e che avrei voluto provare, non per fare come quello di Man vs food , però per vedere quanto i can eat.
Comunque mi hanno ingolosito con premesse del tipo "eh, ma ci siamo stati la settimana scorsa,abbiamo fatto sfraceli...." oppure "hanno le nostre foto segnaletiche, che non possiamo entrare per quanto abbiamo ordinato!"  , mi dicono scherzosamente.

Dentro di me sorrido, forse ho inaspettatamente trovato due belli puorchi compagnoni di merende.
Iamme , proviamo sto all you. Mando un sms alla mia lei , a fini di notifica formale e come preavviso.
Lei alla fine mi risponde tranquillamente che le fa piacere.

Ok, tanto so già che poi , durante la serata, mi chiederà con nonchalance QUANTO io abbia mangiato,come so già che non riuscirò a dirle bugie.
Io non potrei mai tradirla con un'altra donna, già non riesco a nasconderle delle cazzatelle , figuriamoci cose più serie. Mi guarda e mi viene da sorridere , e rivelo tutto.

dico ai colleghi che è ok, e quando si è fatta ora andiamo in questo ristorante.
Entriamo e loro simpaticamente dicono "Chissà, magari si ricordano di noi!"
Oddio - penso - ma allora questi sono mitici, che avranno combinato l'altra volta??

E' bello fare le porcate mangereccie in compagnia, tutto qui.
Quando vado a magnà con la mia lei tocca star eun po' attento, non soltanto a non fare i rutti , ma anche a non esagerare, cosa che è una mia caratteristica un po' in tutto.
Qua non c'era il problema, puoi prendere tutto quello che vuoi, solo che non devi lasciare la roba nel piatto, ed è anche giusto, altrimenti si farebbero degli sprechi col cibo, ed è peccato sprecarne con tutta la gente che fa' la fame.

Insomma, entriamo e già a lato c'è il buffet, che qui a Milano c'è praticamente ovunque, come per gli aperitivi. I colleghi mirano diritto verso il tavolo ed i menù, ignorando le portate esposte.
"tanto ordiniamo dal menù, poi al limite vediamo...se vuoi tu prenditi qualcosa, eh!"
Mmm, ma no dai, aspetto anche io. La prima regola ad un buffet è "mai presentarti al tavolo solo con il tuo piatto." Comunque, arriva la cameriera, iniziamo ad ordinare.
Ovviamente non ho idea delle porzioni e di quante cose era il caso di prendere , quindi faccio scegliere a loro.

ordinano le prime cose, il primo giro di portate, diciamo, e poi fanno "eh , ma quanta roba abbiamo preso! Non avremmo esagerato eheheheheh"
Ed io penso "eh bè , non avranno esagerato? Boh, vediamo"

Iniziamo a chiacchierare , arriva poi il cameriere e ci porta i piatti.
Per farvela breve mangiamo , li finiamo , poi loro iniziano già a mostrare i primi segni di cedimento.
"Aaaah, però,che dite prendiamo altro?" viene chiesto.


Cooooosa??
Avete pure il dubbio??
E voi sareste i campioni di porcate che mi erano stati promessi????
già vacillate dopo soli - più o meno - una decina di pezzi? Quanto riso sarà, una duecento grammi a testa? Un po' di più?

Nulla di male, eh ,equilibrato, però non vi da il diritto di atteggiarvi a Caverna.
Forse c'è pure il fatto che si sta con persone che non si conoscono da molto, quindi uno all'inizio non vuole manco tanto far vedere e fa' un po' il timidazzo a tavola.
Comunque arriva il cameriere, e chiede se vogliamo altro. Parte la richiesta del secondo giro, noi parliamo e lui non prende nemmeno appunti. Ci chiediamo se ricorda tutto , deve avere la memoria registratore (contrapposta a quella visiva - fotografica)

Vabè insomma, tutto questo per dirvi che la gente ha una idea della porcaggine un po' diversa dalla mia.
Comunque guardate un po' il nome del cameriere sulla ricevuta:



Mah.



lunedì 28 gennaio 2013

stranezze di un sabato milanese

Chi di voi è di Milano conoscerà senz'altro questo stranissimo fenomeno di cui sto per scrivere, per tutti gli altri credo proverete la stessa curiosità che ho provato io live , nel vivere questa strana esperienza. Era sera, verso le sei, e giravamo un po' per le affollate strade del centro.

Ho avuto modo di vedere sto famigerato quadrilatero della moda, non che me ne fregasse poi tanto , ma la tua donna ogni tanto devi farla pure girare un po' per queste strade , immagino sia un po' come quando io passo per qualche fumetteria.
Insomma, mentre camminiamo per una via del quadrilatero, che non ricordo il nome quindi chiamerò Via lato a , mentre camminiamo vedo che c'è un po' di ressa fuori ad un negozio. E' il negozio di una nota marca di abbigliamento italiana, due stilisti siciliani, non dico il nome perchè non credo mi paghino la pubblicità , in ogni caso mi coglie un moto di curiosità , insomma vediamo un po' chi c'è dentro, tutta sta gente è ferma qui , vabbè che io non sono il tipo da andare in fregola per i vip, però vabbè è la società di oggi che ti contamina con i suoi disvalori e ti porta a dare importanza a cose che cheppalle ok ero curioso, va bene? Posso essere curioso anche io , o devo fare lo snob e devo giustificarmi?
Comunque, mi avvicino un po' alla ressa, e chiedo ad un paio di persone : "Scusi , chi c'è dentro?"
"Eh, boh"
è la risposta che ricevo.



Avrò chiesto a 6 \ 7 persone , credetemi nessuno lo sapeva. Però tutti lì a guardare, mentre la gente continuava ad arrivare e sostare incuriosita. Ad un certo punto dal portone accanto al negozio escono una serie di guardie del corpo, tutti impeccabili nei loro completi neri, e poi esce Monica Bellucci.
Volete sapere come è dal vivo?
Mammamia.
uno dice "e pensare che ha X anni..."
Mammamia.

però non mi ha salutato. Vabbè non ci sono rimasto male. E poi ero con la mia lei, meglio così.
A proposito, fiutando la possibilità di fare un pezzo un po' irriverente rispetto a questa situazione, le avevo chiesto di scattare delle foto , da mettere qui a corredo del post.
Allora mi giro verso la mia lei, mentre Monica entra in auto, e le chiedo:
"Allora, hai fotografato me e lei? Nella stessa foto?"
"eh... no...."
"cosa?"
"eh, ma stavo guardando..."
(lei non è come i ggiovani di oggi, non ha questa mania delle foto, le cose preferisce viverle)

Ma insomma. quella blogger più famosa d'Italia si porta il ragazzo dietro e si fa fare tutte foto, e lui fotografa tutto. Qualunque sfumatura. Lui è sempre pronto a scattare. Lei solo una foto doveva fare, per impreziosire le foto. Io e la Diva a due metri di distanza. Che poi la mettevo pure su fb e la taggavo , a Monica. Vabbè , me ne farò una ragione.
Però la mia lei deve migliorare, altrimenti mi trovo un'altra fotografa.

comunque non è finita qui. Credevo fosse un avvenimento non molto frequente questo capannello di folla , ed invece arriviamo nella via lato b del quadrilatero. Ciò , oltre a permettermi agevolmente di calcolarne l'area, mi ha fatto assistere al secondo episodio di voyerismo collettivo, anche se minore per intensità ed oggetto. In pratica c'era una vetrina con fuori due fotografi, o paparazzi che dir si voglia. Vi assicuro che bastano due fotografi davanti ad una vetrina del centro per creare nei passanti la morbosa curiosità di dover sapere chi c'è dentro. Ve lo dico perchè davanti alle vetrine di questo negozio, in poco tempo, si è creato un minicapannello di persone incuriosite.
A questo punto la mia lei era pronta con il telefono in mano, poverina l'avevo fatta sentire troppo in colpa per il mancata fotografia, peggio di un editore che contesta al suo reporter la perdita del Pullitzer (o come si scrive).

anche qui iniziamo a giocare ad indovina chi.
E' uomo? no.
Ha gli occhiali? no.
E' Claire? no.

Comunque ecco le prime ipotesi che sento nell'aria , da parte della gente .
Prima si fa il nome di una discussa consigliera , poi si avanza l'ipotesi di una ex del grande fratello.
alla fine dalla vetrina di scorge una orientale, altissima. Forse era miss mondo, forse boh.
Comunque la cosa più strana è che la porta era aperta, qui si poteva entrare , e nonostante questo la gente restava al freddo ferma per minuti, quando sarebbe bastato , se proprio si voleva soddisfare la curiosità , entrare e fare finta di provare un maglione, oppure chiedere un etto di mortadella alla commessa e poi chiedere scusa, perchè avete sbagliato negozio.

Comunque presumo che questo singolare evento si verifichi abbastanza spesso, anche se mi è mancato il terzo indizio costituente prova. Vabè.

ps ciao Monicaaaaa !
pps se avete un negozio e volete far soldi, assumete due tizi con in mano una macchina fotografica professionale, fateli star fermi dinnanzi ad una vetrina, non avete idea della gente che arriverà.


















domenica 27 gennaio 2013

Di blog, classifiche sui blog e altre stupidaggini.


Oggi leggevo di una classifica di blog relativa al genere fashion.
Insomma, c'è un sito che ha elaborato tutti i dati ecc ecc.
A questo punto mi chiedevo, ma per caso esiste una classifica dei blog stupidi?

No, insomma, perchè non nego che la componente competizione , almeno a livello personale, mi divertirebbe non poco. Tipo che ne so, che in Italia sono il 73esimo, per esempio, e man mano uno scala le posizioni.

Che è sta storia che chi non ha un blog facilmente inquadrabile in alcuna categoria non puo' essere classificato?


A proposito, tempo fa' scrissi un post intitolato " Come fare pubblicità al proprio blog " .
Ovviamente conteneva solo stupidaggini e nessun consiglio veramente utile, però devo dire che alcuni di voi sono approdati qui proprio grazie a quel coso, presumo googlandolo.
In effetti periodicamente, diciamo ogni paio di mesi, mi trovo qualcuno che lo commenta.
Da ciò si desume che per fare pubblicità al proprio blog una buona idea è quella di scrivere un post intitolato " come fare pubblicità al proprio blog."


Certo, qualcuno di voi potrebbe ribadire "beh, basterebbe scrivere cose divertenti o interessanti, e quella è la miglior forma di pubblicità."

Mica tanto vero, tanti bei blog che leggo hanno una manciata di lettori , pur essendo i contenuti brillanti. Non è facile farsi trovare.
Voi conoscete qualche sito che pubblicizza blog , tipo che puoi inserire il contenuto o mettere link?
Chi di voi li usa? Come vi trovate, vi han portato lettori?

venerdì 25 gennaio 2013

Le cose che ho iniziato e mai finito




  • Chitarra, comprata e dopo un paio di giorni di accarezzamento delle corde scordate , un paio di ore passate a sfogliare dei manuali per imparare come si suona , due mesi come soprammobile un po' ingombrante , qualche anno avvolta nella pratica borsa a forma di chitarra, con funzione di acchiappapolvere. E' che non mi è mai piaciuta, forse volevo solo fare il figo con le ragazze, ma subito mi ha fatto male la mano, i legamenti credo, probabilmente già messi a dura prova dal fatto che all'epoca non ero figo con le ragazze.
  • Il corso di salsa , non è che esista una vera e propria fine corso che tu dici "ok , ora so' tutte le figure, posso andare la prossima estate a Cuba a fare una bella figura". Si, una bella figura di merda, che lì tutti ballano meglio di te , pure i vecchi con i bastoni. In ogni caso , una volta fidanzato, la salsa ha perso la sua funzione primaria. La secondaria , ovvero il divertirsi ballando, non ha rappresentato una sufficiente motivazione per il proseguo dell'attività. Credo sia perchè una volta che hai fatto roteare una donna prima a destra , poi a sinistra, poi a destra cambiando mano, poi a sinistra incrociando le mani , realizzi che quando hai deciso di imbarare a ballare per far girare la testa alle donne non intendevi questo.
  • Gli album di figurine , ne avessi completato uno. Mai. Non è che ne ho fatti tanti, un paio dei calciatori , quando si giocava a scuola a quel gioco che dai uno schiaffo sul banco , la mano si fa' rossa e la figurina dovrebbe girare , ora non ricordo le regole esatte, però era una figata. Se riesco a ricordare come funziona poi ve lo spiego. C'entrava qualcosa anche il mignolino, che toccavi il bordo delle figurine un po' piegate e dovevi ribaltarle.
    Vabè. Una volta ne avevo quasi finito uno, era quello piccolo delle figurine che uscivano dalle gomme. Andavo alle superiori , i primi anni, e tutta la scuola tentava di finire l'album perchè si aveva in regalo la maglietta di una squadra di serie A.
    Tutti contenti ci scambiavamo le figurine , era quasi fatta. Poi ci accorgemmo un po' tutti che mancavano sempre le stesse. Volpi e Poggi, me li ricordo ancora.
    Venne fuori che ne avevano stampate di meno, e che erano più rare del Gronchi Rosa.
    (si scrive così?Boh?)
    Insomma, tutti con questi album quasi completi. Diciamo che quella volta non fu colpa mia del non termine dell'attività.
  • L'università. Quella in realtà è ancora in svolgimento , ormai sono talmente fuori corso che i miei primi compagni di banco stanno per diventare assistenti. In realtà questo era il mio piano sin dall'inizio. Certo , ci metti una vita, però poi è tutta discesa.Basta avere pazienza.

  • Le diete. Non esiste un fine dieta, in realtà dovrebbe durarti per tutta la vita, nel senso che arrivi al peso che sei wow e poi ogni tanto fai le magnate che vuoi, per poi tornare al regime alimentare perfetto della dieta. Quante ne avrò iniziate? Boh. Comunque rientrano appieno nell'elenco di questo post.
  • L'arte del disegno. La mia ragazza , quando ha visto che stavo iniziando a interessarmi a sta cosa, mi appellò simpaticamente come "Picazzo". In effetti ero tutto preso, passavo almeno 2 ore al giorno, dopo il lavoro, a disegnare. Comprai manuali per principianti, matite, gomme, fogli ruvidi. Al quinto disegno ho smesso. E' pur vero che ormai ho sempre meno tempo, che gli occhi ti si rovinano, che un po' pensi non diventerò mai bravo bravo, però quante cazzo di scuse. Diciamo che ho messo questa cosa in standby , prima o poi riprendo. Ma per ora devo inserirla in questa lista.
  • Final Fantasy 12 , I Soprano - che sono arrivato alla seconda serie e poi basta, It , il romanzo, che al massimo sono arrivato a pagina duecento ed ha più pagine del manuale di diritto privato, le vignette di Scoopy che ormai non lo vedrò mai più e , per chiudere, questo pos

Apologia della scorreggia


La gente emette dei gas . E' una cosa normale, naturale. Ogni essere vivente dotato di un apparato digerente lo fa. Anzi è anormale, nocivo , tenersele.

Prendete le mucche.Lo sapete, vero, che se il mondo avesse tante mucche in più le loro puzzettone genererebbero tanta di quella anidride carbonica da squarciare il buco dell'ozono? Per fortuna che c'è Mc Donald , a salvare il mondo.

Dicevo, ogni essere , filosoficamente parlando, scurreggia. Pure la puzza del sudore, altro non è che l'insieme delle puzzette che i batteri della pelle fanno dopo essersi cibate di sudore. Il sudore mica puzza , ignorantoni.

Come le sò ste cose? Mi piace leggere cose strane, però non ricordo la fonte. Però è tutto vero.

Comunque, concentriamoci sui gas emessi da noi umani. Anzi da noi uomini, perchè sembra che il genere femminile sia dotato di un apparato digerente che non le permette di avere tali problemi.
In compenso sono stitiche, di solito. Eh non si puo' avere tutto dalla vita.


Ovviamente non è vero, anche loro ci danno giù che ci danno giù , però non lo danno a vedere, anzi ad olfattare, perchè la società non è ancora pronta ad accettare la figura della scurregiona. Purtroppo nel 2013 siamo ancora arretrati sotto questo punto di vista , una donna che emette non è vista con simpatia da nessuno, anzi. E' una specie di morte sociale.

Mentre un uomo che scorreggia puo' addirittura fare simpatia, se ci sa fare.


In pratica funziona così , la cosa peggiore che puo' succedere è farsela scappare e poi negare.
Che è inutile negare, ti sgamano subito, te lo si legge negli occhi.

Da bambino c'erano un paio di regole fondamentali, in merito. La prima era quella di accusare qualcun altro. Poi hanno creato la controregola, cioè che il primo che la dice è quello che la fa.
Allora non ti potevi nemmeno lamentare di una puzzetta altrui, che te la appioppavano.

E si che quando sei piccolino piccolino e fai ruttini e scorregge tutti a ridere!

"Hai fatto la puzzettina si, si , piccolino bello? Mo' fai pure la popo' ?"

ti dicono i parenti , tutti divertiti.

Poi improvvisamente cresci di qualche centimetro , ti reggi in piedi da solo, ne molli una per far fare quattro risate a tutta la famiglia, che sono venuti a cena gli zii, e nessuno ride più.

"Ma come, ho fatto la puzzettina!"

Niente, sei una vergogna. Devi smetterla con ste cose.


Ok, ma almeno decidetevi. Se lor signori hanno affinato il loro senso dell'umorismo almeno potevano dirlo.


Comunque , dicevo, la cosa migliore , nel caso vi dovesse proprio scappare e non ce l'avete fatta a trattenerla (che ne so, avete mangiato tanti fagioli, o lenticchie – che pure non ci pare ed invece stasera si suona alla grande!) avete un millesimo di secondo per salvarvi. Puntate tutto sulla simpatia.
O almeno provateci, al massimo passerete per uno che non fa ridere, ma non per un incontinente gassoso.

I metodi possono essere tanti , e variano in base alla situazione.

Alzare la parte destra del corpo , mentre si è seduti, e dire "ooooooolè!"

Facendo leva su di una sola chiappa. E' un gesto naturalissimo, ma anche rivelatore.

Almeno nessuno potr dire che l'avete fatta di nascosto, con conseguente momento di silenzio imbarazzante.


C'è gente che la fa educatamente, mettendo la mano davanti , tipo come si fa' con uno sbadiglio.
Però comunque non è che vada bene.



C'è chi se la chiama , tipo "Sta arrivando, aspèèèèèèèèè "
e poi "ooooolè"
(giuro)


Che poi finchè non si sente la puzza puo' anche andar bene. Tipo se uno si mette a cantare e copre il suono. Oppure se sincronizza il momento di un rumore , tipo la chiusura di una porta dell'androne , per fare in modo che soffochi il "prrrrrrrrr". Anche se uno non dovrebbe mai esagerare, perchè non puoi mai sapere cosa succederà quando apri il tappo. Che è una cosa tipo un vulcano, che ne sai se l'eruzione è programmata, quanta lava esce e lapilli e detriti? E quanto lontano arriva, quante popolazioni coinvolte... insomma certe cose vanno fatte con prudenza.

Anche a farle per strada tocca stare attenti. E' vero, sei all'aria aperta, nessuna legge lo vieta, ma almeno guardati alle spalle, magari dietro di te c'è una signora che non si era fatte le meches dal parrucchiere , e non li gradisce quei colpi di sole. E comunque guarda che ti ha sentito.


Se vai negli ospedali, invece, a seguito di alcuni interventi poi devi aspettare che emetti , solo che per utilizzare un linguaggio medico si dice che devi canalizzare , o una cosa del genere , non ricordo.
Una volta da piccolo , chiesi: "Mamma che significa che deve canalizzare?"

La risposta, per quanto garbata, fu un po' brutale.


Chiudo citando ed adattando un famoso aforisma di un Grandissimo, non "guardate la sgommatina nelle mutande degli altri, ma lo stuppolone nei vostri boxer!"


giovedì 24 gennaio 2013

Ennesima recensione Django , Compleanno Geggioso ,Fine di msn

Visto che tutti i blogger che hanno visto il film poi ne hanno parlato, ecco la mia recensione sul film del regista Tarantino:

Innanzitutto sono contento che , nonostante i problemi di vario tipo legati all'Ilva, sia riuscito a concentrarsi ed a cacciare fuori dal cilindro un bel film. La mia donna però ha obiettato che c'era troppa violenza gratuita. Personalmente non sono d'accordo, ci hanno fatto pagare almeno tredici euro di biglietto per vederla.
 Il film mi è piaciuto.

Ok, adesso possiamo andare avanti con altro.
Oggi sarebbe il mio compleanno. 31.
Sono uscito dai venti. Veramente vi ero uscito l'anno scorso, ma adesso diciamo che la cosa è più ufficiale. Noi ragazzi ci rendiamo conto che stiamo invecchiando guardando i calciatori, sapete?
Adesso che ne ho 31 e sono quasi tutti più piccoli , vedi sti ragazzini di oggi con la cresta in testa e non li capisci. Del resto va bene così , è il gap generazionale. E non conviene nemmeno fare troppo il figo, che se fossi nato dieci anni dopo ora anche io forse camminerei con i pantaloni bassi che mi si vede la mutanda. Che poi boh insomma le donne sono attratte da uno che mostra le mutande? O è che così possono verificare che se le cambiano regolarmente ed allora sono puliti?
Insomma, vabe fatemi gli auguri pure voi.
che mi sono dimenticato di togliere su facebook il fatto che gli altri non possono scrivere sulla mia bacheca e quindi oggi sono costretti a mandarmi i messaggi.
comunque terrò anche il telefono acceso, non si sa mai che becco qualche amico nostalgico dei vecchi tempi.

Che poi ho sentito una cosa tremendissima, almeno per chi come me adorava Msn.
Insomma, sembra che stia per chiudere.
No more msn.
Che cacchio. Tutta colpa di facebook.
io ci vado, anzi ormai ci andavo, ancora spesso. Quella si che era una chat.
utile per acchiappare, ottima per scrivere, emoticon degne di tale nome, possibilità di usare la web.
quante belle conversazioni che ricordo.

Vaffanculo fb , e vaffanculo chi ha abbandonato msn per la tua stupida chat.
gli deve cadere la linea ogni tre secondi, gli deve cadere.


buona giornata ragazzi ;)


martedì 22 gennaio 2013

Sorpresina a cena.

Ieri sera , mentre tornavo a casa, mi arriva una telefonata di anticipazioni:
"Stasera a cena c'è una sorpresa!"
"mmm "

Ecco , le sorprese a cena non sempre sono cose wow , insomma una frase del genere puo' voler dire di tutto. Puo' esserci un ospite indesiderato , un piatto che non gradisci , un esperimento culinario che devi fare da cavia , insomma una frase del genere, invece che stuzzicarmi , mi mette angoscia.
Ma questa è una cosa mia, che non amo le sorprese.
Si, che carattere di merda, ditelo pure.

 insomma arrivo a casa , trovo la tavola già imbandita , devo solo togliermi la giacca e mettermi seduto.
Ah, già, ehm certo , lavarmi le mani, ovvio.
Si , me le son lavate.
Allora, dicevo , ecco che lei mi mostra la pentola e tutta contenta mi dice: "Ti ho preparato un piatto che so che ti piace tanto!!

Spaghetti ai frutti di mare? Lasagne? Parmigiana di melanzane? Cosa sarà mai?
Penso tra me e me. Del resto devo ammettere che lei quando ci si mette cucina da Dio.

"Involtini di carne, con datteri , mandorle e fuori una fetta di pancetta!"

E' che roba è? Quando li avrei mangiati?
(avevo rimosso quella esperienza)

Sulle prime ho pensato ad uno di quei danni che fanno quei libri di ricette, che non sono da dare in mano così alla gente a cuor leggero, poi succede che è tipo come dare un libro di incantesimi ad un babbano.

E dire che (giuro) lei mi aveva detto:
"Lo sai avevo pensato di fare i saltimbocca alla romana..."
"Evvai!!!!"
"Però poi...."
"noooo...."
"Ho fatto gli involtini di carne, datteri, mandorle e fuori una fetta di pancetta (ndr da ora in poi per non riscrivere tutto li  chiamerò "cosi brutti".)

"e vabbè proviamoli."
"Ma che proviamoli, li hai mangiati poche settimane fa, ricordi?Ed hai detto che erano buonissimi..."
"???" - non riuscivo a ricordare


Ne ho mangiati almeno cinque, di sti cosi brutti.
I primi erano pure non malaccio, ma poi non so come è successo, ma hanno iniziato a piacermi di meno.
Il quinto mi ha fatto un po' schifo, nel senso che... ehm.... ho dovuto cacciarlo.
Masticato.
Lei ovviamente c'è rimasta un po' male.
ehm.
Si lo so , sono una merda.



"ma , non ti piacevano??.... "
"ehm..."
"Scusa, ma quando siamo andati a cena da Tizio, che li aveva cucinati, ti erano piaciuti, e pure tanto... ne hai mangiati tanti..."
"Aaaaaah, vero....sono quelli...  ma.....ma.....ma l'ho detto per cortesia , nulla più."
"Ma se lo avevi riempito di complimenti!"
"e che ne so, avevo fame....e poi i complimenti allo chef sono come i complimenti ad una che è appena uscita dal parrucchiere, vanno fatti per forza!"



Insomma , sò sti datteri....
 Giuro, io me magno di tutto , ma proprio tutto, ci doveva pur essere un alimento che il mio organismo non gradiva?
Sarà pure il loro nome... DATTERI... insomma.... sembra tipo il nome di qualche insetto....
ODDIO E' ENTRATO UN DATTERO! APRI LA FINESTRA!! PRENDI LA PANTOFOLA!!!

Cioè, vabbè...
Stasera comunque peperoni ripieni , con grande soddisfazione e relativi elogi.
Però da domani in poi quando andiamo a cena da qualcuno dovrò stare ben attento a dire cosa mi piace e cosa no, per evitare futuri spiacevoli equivoci ;P

lunedì 21 gennaio 2013

Incontri al supermercato

Ieri andiamo al supermercato, che era finito praticamente tutto.
Entriamo e mentre lei stà nel reparto verdure io me ne vado gironzolando qui e là per i reparti.
Toccava prendere anche della carne, quindi mi prendo io questo incarico ed arrivo al bancofrigo.
Prendo al volo la cosa che mi interessa , faccio per tornare indietro , ma il tizio accanto a me mi chiede:

"Ma riesci a leggere il prezzo di queste? Non c'è scritto..."

Allora istintivamente guardo il prezzo che c'è sul bollino attaccato allo scaffale, in corrispondenza della merce di cui trattasi.

"Guarda è scritto lì! Venti euro!"
gli faccio , soddisfatto dell'essermi reso utile.

"VENTI EURO??? Ma che è oro?" mi replica.
Beh , in effetti per tre fettine di non so cosa è un tantino troppo, vabbè che c'è l'inflazione.

"Ma no, no, non è possibile!" aggiunge con la tipica aria di chi magari si lamenta di un disservizio alle poste.

Ma io mica lavoro qui, senti che ne so io di quanto costano le fettine!

No, questo non gliel'ho detto, l'ho solo pensato.
Stavo per consigliargli di cercare un commesso in giro per i corridoi, il quale avrebbe sicuramente potuto rispondere in maniera più precisa di me, ed eventualmente sorbirsi la polemica sull'eccessivo prezzo della carne, nel caso in cui avessi letto bene il prezzo.
E mica è colpa mia se costa tanto.
Veramente non è manco colpa del commesso scaffalista, ma tant'è.

Poi ecco il colpo di genio:
"aspetta , ma quello è il prezzo al chilo, questo è un chilo?"
"Ma no, è meno..."
e gira la confezione , rivelando un bollino con il codice a barre ed il vero prezzo, intorno ai cinque.

Appena un secondo dopo ci raggiunge la mia ragazza, che assistendo alla scena si era avvicinata , e ci ripete che quello era il prezzo al chilo ecc ecc
Il tizio poi se ne va, senza nemmeno salutare.

La mia ragazza mi sorride.
" Mmm? che c'è?"
"Ma non ti sei accorto di nulla?"
"No, cosa?"

"...."
"e dici...."
"Ma... era un tipico approccio...."
"...? Che?"
"...."
"AH."
"Già."


A me sembravamo solo due scemi che non sanno leggere il prezzo delle fettine.

domenica 20 gennaio 2013

Revival domenicale : Caccia ciò che hai dentro!

vi avviso, in questo post si parla di cacca.


Ora, lettore avvisato lettore salvato, chi prosegue la lettura è gentilmente pregato di astenersi dal commentare con "bleah" , "che schifo" , "noooo" ecc ecc



Un antico adagio cinese recita: "non rimandare mai a dopo la cacca che puoi espellere adesso."

Ma quanto erano saggi ?
 Certo, a livello di diritti sindacali sono ancora oggi un po' scarsi , però sulla profondità di riflessione non li batte nessuno.



E' successo che stasera son andato a teatro con dei colleghi . Essendomi svegliato in ritardo dal riposino pomeridiano mi vesto e lavo in fretta e furia, dimenticando di andare al bagno. "Vabbè , ci andrò dopo".

Avevo appuntamento con una collega che si era offerta gentilmente di accompagnarmi, abitando vicino.
Durante il viaggio di andata sento già i primi "toc toc , posso uscire?"

"No, adesso no, dai aspetta poi ne parliamo".

"ok".



Arriviamo fuori al teatro, lo stimolo è completamente passato.

Qualcuno si fa uscire un "Ma dai, mangiamo prima qualcosa? E' presto..."
Li accompagno. "E tu non ti prendi niente?Dai..."
E vabbè. Una cosetta al volo.
Finisco di addentare l'ultimo pezzo del trancio di pizza e sento di nuovo:

"Ehy , non spingete! Un attimo!Non vedete che è ancora chiuso??Questi giovani..."



potrei dileguarmi e sparire come Clark Kent , giusto un paio di minuti, ma la gente inizia ad entrare che lo spettacolo è imminente.
Ok, li seguo , il piano A era quello di accomodarmi , prendere posto e poi andare in missione.
Invece entriamo e scopro che il mio posto era quello più interno, che distava dalla fila almeno 6 persone da far alzare. Ormai mi avevano già spinto all'interno, lo spettacolo stava per iniziare.

Allora, educatamente , domando agli ospiti del mio intestino "che dite, ce la facciamo a vedere il primo atto?Un po' di pazienza e poi si parte, su."

" E vabbè , però sappi che non è corretto da parte tua. E poi qui si sta creando la fila"



Si abbassano le luci in sala , il cervello si distrae e per un po' non sento più lamentele.
Passano i minuti, e sto cacchio di primo atto si rivela essere un atto unico.
Ma non svegliare il can che dorme, laggiù va tutto bene , continuiamo.



Finisce lo spettacolo , mi alzo , sarebbe l'occasione giusta però poi uno dice "andiamo a prenderci un caffè , prima di andare via?"

Mi sembrava un po' brutto far aspettare gli altri, in fondo - pensavo - potrei andare a quello del bar.
Però non mi va tanto di fare certe cose pesanti nei bar, in fondo poi stiamo tornando a casa.

E pigliamoci stu cafè, và.

"COOOOSA??Ma che fai , provochi?Allora sei scemo."

Oh cazzarola, avete ragione.



Durante il viaggio di ritorno in macchina uno potrebbe essere tentato di liberare un po' di gas, giusto per facilitare la vita lì sotto. Ma una cosa del genere , hai voglia ad abbassare il finestrino ed alzare l'autoradio e cantare , sarebbe un grosso errore. E non è furbo farlo con una collega, oltretutto.

"E allora che facciamo? Qua stiamo per scoppiare..."

In ogni caso, di solito, finchè non scende la prima goccia di sudore freddo tutto a posto.

Di quella devi preoccuparti.

Comunque becchiamo l'onda rossa , tocca concentrarsi e fare qualche esercizio yoga per non mostrare la propria debolezza. Poi arriviamo nei pressi di casa, e te , che non tolleri nemmeno il parcheggio a meno di 5 metri dall'incrocio, improvvisamente vorresti che si fermasse proprio lì, sulle strisce pedonali , magari anche un po' sul marciapiede , l'importante è che ti fa scendere.

Dopo un paio di interminabili giri per il quartiere , ecco finalmente che scorgi un posto, a sinistra , qualche metro più avanti.

"E VAI!"

Ah, no, è una smart di merda. ti ingannano sempre.

"E mo' basta eh!"

Su, su , resistete. E'fatta, una macchina sta uscendo. Proprio accanto alla chiesa,non puo' essere una coincidenza.

Esci dal veicolo con nochalance, la saluti , prendi la via di casa e ti trovi davanti l'ultimo ostacolo, l'onda rossa pedonale. E non puoi nemmeno arrischiarti ad attraversare correndo, perchè non puoi correre.

Ce l'hai fatta , mancano pochi metri.

prepara le chiavi, ogni secondo è prezioso.

L'ascensore. E' al piano. E vai.

goccia fredda di sudore.

La porta, la corsa nel corridoio.

E' fatta, ti slacci la cinta, ti siedi.



PLAFF.





Adios amigos, e scusate ancora.

venerdì 18 gennaio 2013

Scambio brillante di battute per zittirla eheheheh

Lei: " Battuta x " - l'ho rimossa , giusto per farvi capire quanto fosse poco divertente -

Io: " ...."

Lei: "Sono un fine umorista!"

Io: "Mmm , si in effetti sei la fine dell'umorismo."


____________________________________________________________________________

Finito.
Io si che sono un fine umorista.

___________________________________________________________________________

Gegge: "Io si che sono un fine umorista."

Followers di Pensieriecassate: " Mmm, si in effetti sei la fine dell'umorismo."

___________________________________________________________________________

Finito.
(stavolta davvero)




edit , dopo averle fatto leggere il post:

Io: "Che ne pensi, è un pezzo ardito?"

Lei: "Si, ar dito del piede"


Mi provoca.

mercoledì 16 gennaio 2013

I tizi con la sigaretta elettronica

Allora, da qualche mese a questa parte si è diffuso in modo esponenziale l'uso della sigaretta elettronica da parte degli italiani , complice a quanto ho capito una campagna pubblicitaria imponente. Noi italiani ogni tanto andiamo di moda di massa , ora tocca a sta cosa.

Prima di esporre il mio punto di vista su questa cosa, è bene chiarire la mia situazione:
Mai fumato in vita mia, solo l'odore dell'alito di chi ha appena fumato basta a darmi fastidio, figuriamoci chi mi fuma vicino , appure anche sulle banchine dei treni , appena scendi, che trovi la gente che sembra non aver potuto resistere nemmeno un minuto di piu senza fumare, e ti devi beccare tutto il passivo. Poi magari prendi la rincorsa, superi e dovresti fare una bella scorreggia, almeno ti vendichi costringendo a fiutare la scìa.

Ok, non sono molto tollerante con chi ha questo vizio\debolezza , lo ammetto e lo dico qui per onestà intellettuale. O almeno con chi ti fuma vicino , chi lo fa senza dare fastidio a nessuno va benissimo, al massimo mi dispiace per i suoi polmoni. Ma tutti abbiamo i nostri vizi e qualcosa che ci ucciderà , io per esempio prima della dieta mangiavo a stafogarmi, giusto per dire che non sono un santo salutista.

Finita la doverosa premessa , ed avendo perso la simpatia nei confronti dei lettori fumatori nei miei confronti , passo finalmente a dire quello che volevo in questo post.

Si è diffusa sta cosa,e tutti lì a fumare di nuovo nei locali pubblici o posti chiusi, forti di una impunità che , per me , sinceramente non è nemmeno teorica (il divieto di fumo, per me , comprende il fumo di qualunque cosa, sinceramente non so se il ministero della salute abbia già espresso un parere in merito , chissà se qualcuno è stato mai multato e la cosa è già arrivata dinnanzi a qualche giudice ), per me il problema principale è che , se sta cosa deve servire a smettere di fumare, allora non vedo come qualcosa che ti permette di farlo anche in un ambiente chiuso possa farlo.
Insomma, se tu prima in un locale pubblico, ristorante treno ecc non fumavi, ti eri disabituato , perchè ora devi acquisire la possibilità di farlo?
Fermo restando gli effetti benefici di questo aggeggio ( di sicuro almeno economici ) e anche per la salute, che sembra che faccia comunque un minimo male ma mai quanto la sigaretta classica , cosa che comunque mi fa piacere perchè se la gente si mette in corpo meno cose dannose meglio è , tanto che l'abbiamo regalata anche a mio padre per Natale.
L'unica cosa che secondo me è negativa è appunto l'uso in contesti per i quali non era possibile, fino a qualche mese fa , fumare. Bar , ristoranti ecc, con gente che - non ho capito se per reale esigenza di fumare o soltanto per lo "sfizio" di farsi vedere , in fondo con la tecnologia di qualunque tipo essa sia si diventa un po' bambini in questo senso , e quindi "fumano" anche dove fino a poco fa non potevano e magari non gli veniva nemmeno in mente di farlo.

Per chiudere, ma l'avete vista la pubblicità del principe nel ristorante , che fa tutto il vip disinvolto, arriva il cameriere ed ovviamente non gli dice nulla (devono sottolineare questo aspetto) e tutti lì felici e sorridenti , come se si stessero facendo una  canna? :P

Dai, si diventa bambini, non dite di no, davanti alla tecnologia.

domenica 13 gennaio 2013

sabato 12 gennaio 2013

eeeeetciùùùù \ coff coff \ proooot \ coff coff

Ok, una delle onomatopee che il mio corpo ha riprodotto non è giustificata dallo star male, però comunque per completezza riguardo ad un post su come sto ora l'ho piazzata.

Sto nel lettone tutto raffreddato tossato accaldato. Ho contravvenuto alla regola numero uno di ogni uomo, quella che tua madre ti ripete sin da quando esci dal suo monolocale in placenta, ovvero "che ci fai tutto così leggero? METTITI LA MAGLIETTA DI LANA!" , che l'ostetrica annuisce e ti da uno scappellotto sulle chiappe , per punizione, così non te lo scorderai.
Il fatto è che poi te lo scorderai, tante volte nella tua vita.
E le donne che avrai accanto dopo non sono tua madre, difficilmente ti ricorderanno di metterti la maglietta della salute. Anzi, non vogliono nemmeno che te la metti , che non è di moda. E non si deve vedere sotto la camicia. Guardate un po' come la società attuale è peggiorata.

Insomma, già sto cambio di clima con questa nuova città nordica e fredda ha provato la mia salute, in più ieri sera c'era una di quelle feste a tema che piacciono alla mia lei, mi ha costretto a vestirmi con una maglietta a mezze maniche ed un gillet, che "tanto poi nel locale si muore di caldo".
Non pensavo che i pr avessero fittato una megasauna.
Infatti vi giuro che lì dentro c'erano spifferi tremendi , come non mi era mai capitato.
brrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
A Milano pure nei locali fa freddo.
Comunque il risultato è che per fare il similfigo ieri, oggi sono in panciolle sul letto.
Che tutto sommato non mi dispiace nemmeno, tra l'altro oggi non lavoravo, per fortuna, ed ho una scusa fantastica per non fare niente, giocare alla play , aggiornare il blog e tutte quelle cose vietatissime normalmente . Ci ha provato a farmi delle proposte del tipo "Dai usciamo andiamo a comprarti delle magliette pesanti, dei guanti"

Seee. troppo poco e troppo tardi baby.
Oggi io me ne sto qui al calduccio a fare eeeeetciù , ronf ronf , coff coff ed ogni tanto prooooooot.

venerdì 11 gennaio 2013

Aperitivo Bloggheresco . recensione

Se dei blogger decidessero di incontrarsi a Napoli, andrebbero a farsi una pizza.
Se l'incontro dovesse avvenire a Venezia , probabilmente lo farebbero in gondola.
A Milano, ovviamente , la scelta si sposta sull'aperitivo.
Che poi l'aperitivo milanese è costituito da un buffet più o meno vario , che tu paghi da bere , ti siedi ed ogni tanto ti alzi e fai rifornimento, non è come uno pensa all'aperitivo in altre città che ti prendi lo spritz e due tartine o qualche salatino. E' come fosse una cena. Anzi, se ti fai prendere la mano ne sono almeno tre.

A proposito

VERSIONE PER LA MIA DONNA

Serata divertente, bella gente , siccome ero a dieta ho preso giusto un'insalatina scondita e dei fagiolini.


VERSIONE PER I MIEI LETTORI

Dicevamo, mi ero incamminato un po' in anticipo, mi piace essere puntuale.
Mi son perso un po' , cose che succedono in una città che conosci. Sei giustificato.
In fondo dieci minuti di ritardo non son gravi, soprattutto se gli altri ne hanno venti.
La povera Ape che aspettava al freddo ed al gelo , in principio di ibernamento , è stata la prima che ho incontrato. C'era anche Cirinciampai , in zona , ma non si era avvicinata per non essere scambiata per una blogger che incontra blogger sconosciuti, di sera, in un posto semideserto. Del resto anche noi non abbiamo osato , quindi siamo stati un po' intorno a guardarci, circondati dai classici venditori di rose , con il loro classico approccio delicato e quasi sussurrato , mai invadente.
Dopo circa cinque minuti riusciamo a liberarcene , appena prima che la rosa subisse un ribasso della richiesta,  dalle originarie 2 euro a venti centesimi.
Ad un tratto vediamo due persone che ci fissano , con lo sguardo tipico di chi , in una piazza con solo altre tre persone, si chiede "Ma saranno loro, che dici?"
Salutiamo e ci avviciniamo, è il momento delle presentazioni e frasi di rito.
"tu chi sei \ piacere \ te che  blog hai? \ Oh ci sono stato \ Pensieriecassate?eh non lo conosco ancora, stasera ci vado, appena torno a casa , anzi no dopo nel locale, se devo andare in bagno ne approfitto con il cellulare \ piacere mio \ fa freddo eh? \ scusate il ritardo \ ma no fa nulla \ fa proprio freddo eh \ dove andiamo che dite \ eeeeeeeeccccciiùùùù \ ok, entriamo da qualche parte."

Una volta seduti , entriamo e la tizia all'ingresso ci dice che ci sarebbe un tavolo per cinque persone, però dobbiamo liberarlo per le nove (sono le otto e cinque) che è prenotato.
Mmmm vabbè non vabbè lo prendiamo. Dice che poi se durante la serata si libera altro ci fa spostare.
Ci sediamo ed ordiniamo da bere. E qui c'è il mio primo momento di imbarazzo, dato che sono astemio ed ogni volta che ordino l'acqua poi i miei amici fanno battutine ecc con la cameriera ed allora decido di prendere qualcosa di forte : Un bananao coso , un drink analcolico a frutta , che non era manco tanto male.

Gli altri prendono roba più normale , iniziamo a chiacchierare del più e del meno.
"uno serve per sommare, l'altro per sottrarre"
"Si, e poi fa riferimento ai numeri positivi e negativi"

Dalla matematica poi passiamo a discutere di massimi sistemi, storia delle civiltà precolombiane , gli affluenti del Rio delle Amazzoni, sul quale abbiamo avuto a dir la verità un po' di vedute contrastanti , e poi solite cose. Che noi blogger siamo gente che ci piace leggere e scrivere , mica parliamo del grande fratello e del figlio di Belen.
Da notare che, in quello stesso momento, mezza Italia era davanti al televisore ad assistere allo scontro tra Santoro e Silvio , tutti lì ad aspettare che si prendessero a mazzate , che l'uno tirasse il parrucchino all'altro, quando invece a quanto mi risulta non è successo niente di tutto questo.

Ed ecco che arriva il vero momento di imbarazzo, almeno per me: Il momento buffet.
E tocca magnà , che si è fatta na certa, ed a pranzo ho preso solo una mela. (veramente)
ci alziamo , e scopro con orrore che tra le posate di plastica a disposizione non c'erano i cucchiai.
Ma dimmi te come fai a mangiare la nzalata di riso senza il cucchiaio, che ti cadono tutti i chicchi a terra, o nella migliore delle ipotesi restano nel piatto. Prendo un po' di cosucce, pensando però qualcosa del tipo "non facciamoci riconoscere, prendiamo giusto due cosette, che poi torno a tavolo e sono l'unico con i piatti pieni. Facciamo il tizio di classe, per una volta."
Che poi i milanesi son cresciuti con gli aperitivi, dopo che ne hai fatti più di tre ti passa sta cosa dell'entusiasmo wow, ti prendi giusto quello che ti serve per farti passare la fame. Mentre tutti quelli che sgomitano dinnanzi ad un vassoio di pasta al tonno o tramezzini son quelli che non ci vanno quasi mai , ed allora si lasciano andare un po'. Torno al tavolo ed in effetti nemmeno gli altri avevano ecceduto, anche se per ora non posso sapere se anche loro per pudore o perchè son milanesi vissuti.

Dopo un altro po' di minuti passati piacevolmente a chiacchierare ci si avvicina la donna dell'ingresso, dicendoci con aria un po' preoccupata : " mmm , sono quasi le nove, sentite... se prendete altro io vedo di far avere agli altri un altro tavolo..."
Io penso "ok, mo vado a prendermi altre due fette di pizza" poi realizzo che intendeva da bere.
Altro drink.
Accettiamo, tutti contenti che ci hanno lasciato i tavoli, e prendiamo altri drink.
Io altro bananao. Se mi sono trovato bene la prima volta , perchè cambiare?
Dopo un po' ci coglie la consapevolezza del dubbio , ma non è che ci han fregato?
Del tipo che era tutto un piano malefico fatto ad arte per farti riordinare?
E siccome un napoletano che si fa fare un pacco a Milano è cosa grave, mi sono promesso che qualunque cosa fosse successa, non avrei preso un terzo bananao.
Però a sto punto altro giro dei piatti, e devo ammettere che la seconda volta, forse complice il tasso alcolemico che era leggermente salito, gli altri si son dati un po' più da fare , facendomi sentire meno puorco.
Del resto , ora non pensate chissà che io abbia ingerito, sto sempre a dieta.
davvero, eh, potete chiedere pure agli altri.
comunque poi si è fatto tardi, viene il tempo di salutare, con la promessa (che speriamo riusciremo a mantenere presto) di rivedersi.

Morale della serata, ho mangiuzzato un po' fuori dalla dieta, conosciuto 4 persone piacevoli con i quali condivido la passione per lo scrivere cose su di uno schermo, e mi sa che ho pure due lettori fissi in più da domani.
Ah, ho anche lo stomaco pieno di frullato di banane , mi sta venendo il singhiozzo.

ciao ragazzi, è stato un piacere, davvero ;)





mercoledì 9 gennaio 2013

Una lettera da una mia lettrice sfortunata

ieri ero tutto contento perchè , aprendo la posta del blog, finalmente avevo trovato qualcuno che mi scriveva.
Leggo la mail e la contentezza lascia presto posto all'amarezza: Chi mi scrive, che ho di seguito per motivi di privacy fatto restare anonima , ha un bel po' di problemi ed ha cercato in me la persona che puo' aiutarla.

Vi riporto il testo della mail della lettrice (ma non vi dirò mai chi è) , le considerazioni in grassetto sono mie.

DONO DALLA SIGNORA XXXX XXXXX  / GIFT FROM MRS XXXXX XXXXX
 
  Io sono la signora XXX XXXXXX dal Kuwait, sposò il signor XXXX XXXXXX che ha lavorato con l'ambasciata del Kuwait in Costa d'Avorio per nove anni prima di morire l'anno scorso, siamo stati sposati per diciannove anni senza un bambino, morì dopo una breve malattia che durò per soli quattro giorni.
Condoglianze, signora. Mi permetta di dirle che mi inorgoglisce non poco il fatto che il mio piccolo ed umile blog sia letto fin lì dove è lei, che credo sia Asia ma potrebbe essere Africa, ma non lo sa nessuno benebene ed allora tutti diciamo che è Medio Oriente.
 
Dopo la sua morte che ho deciso di non risposarsi o avere un figlio fuori dalla mia casa matrimoniale, quando mio marito era ancora vivo ha depositato la somma di US$ 2.5 milioni di dollari in una banca qui a Abidjan Costa d'Avorio, attualmente, questo denaro è ancora nella banca dell'africa, recentemente il mio medico mi ha detto che non sarebbe durato per i prossimi otto mesi a causa di problemi di cancro, quello che più mi disturba è la mia malattia ictus, avendo conosciuto la mia condizione, ho deciso di donare questo fondo ad un qualche ente o organizzazione che utilizzerà questi soldi il modo ho intenzione di incaricare Qui in. Non ho capito, mi scusi . Fermo restando che il suo italiano scritto è migliore del mio (almeno a quanto lamentano alcuni lettori , sà come sono, tutti saputelli della crusca) la situazione è un po' ingarbugliata. Ora che leggo bene lei si trova in Costa d'Avorio, non in K. Quindi avete messo in banca questi soldi , che in euro facciamo sono due milioni più o meno. Quello che non ho capito è cosa c'entra il fatto che il suo povero medico ha solo altri pochi mesi di vita (???) inoltre prendo atto che la vita è stata decisamente cattiva con lei, a causa dell'altra sua malattia. E' quindi con profondo rispetto che le parlo. La sua scelta di donare questi soldi a qualche ente benefico è assolutamente da condividere e le fa onore. Tuttavia , non essendo io una fondazione , vorrei sapere cosa vuole da me.
 
Voglio che questo fondo da utilizzare per vedove, orfanotrofi, scuole, ospedali e propagare il messaggio di Dio per tutta l'umanità, ho preso questa decisione perché non ho alcun bambino che erediterà questo denaro, voglio Dio di essere misericordioso verso di me e di accettare la mia anima. Mio marito, i parenti sono egoisti, che si rifiutano di distribuire all'organizzazione di carità alcune quantità di soldi che mio marito ha dato a loro per carità il secondo giorno della sua malattia, io non voglio una situazione in cui questo denaro sarà utilizzato in un modo empio.
Aaaaah , ho capito. I parenti di suo marito vogliono prendersi tutti i soldi. Eh signora, la gente è cattiva ed egoista. Oltretutto duemilioniemezzo di dollari fanno comodo a tutti, ne converrà con me. Però mi scusi, io diritto privato l'ho studiato all'università , non conosco l'ordinamento giuridico del Kuwait (che dovrebbe valere per l'ambasciata, giusto?) però se i soldi suo marito li ha dati ai parenti... come fa a riprenderseli? E perchè non li ha dato a lei? Non è che per caso il dottore di cui sopra ci entra in qualche modo? Oltretutto , mi scusi, che cosa posso fare io?
 
È per questo che sto prendendo questa decisione, non io ha paura della morte quindi so dove sto andando, so che Dio combatterà il mio caso e mi devo tenere la mia pace, non ho bisogno qualsiasi comunicazione telefonica in questo senso a causa della mia salute, quindi la presenza di parenti di mio marito sono intorno a me sempre, non li voglio sapere di questo sviluppo, con Dio tutte le cose sono possibili.
Mmm mi sta proponendo di fare una cosa all'insaputa dei parenti di suo marito? E comunque sono contento del fatto che non voglia essere telefonata, mi creda dall'Italia a dove sta lei hai voglia a consumare schede. Ora però non pensi che io sono tirchio, eh. E' che con internet si fa prima. Senta, lei ce l'ha Skype? O almeno Msn? L'ho cercata su facebook, ma forse ha la privacy....
 
Non appena ricevo la risposta vi darò il contatto della Banca qui a Abidjan Costa d'Avorio, anche ti invierà una lettera di autorità che si rivelerà il beneficiario presente di questo fondo, ti voglio pregare sempre per me.
Signora, ma a parte che io non so nemmeno fare un accredito al mio conto Bancoposta , se ho capito bene vuole donarmi il fondo intero? Poi io che dovrei fare, decidere a quale associazione consegnarli? Mi scusi, ma lo sa che ho appena avuto il playstation3 e c'è il risto che li spenda tutti in videogiochi? Le sembro una persona affidabile?
 
La mia felicità è che ho vissuto una vita degna di emulazione, si prega di essere sempre orante tutta la tua vita.
Sono lieto della sua serrenità in questo momento così triste. Le sarà di conforto per questo viaggio. Le prometto di essere Orante, tutte le volte che posso. Anzi, farò dell'Oranza il mio stile di vita, da oggi in poi, in suo Onore.
 
qualsiasi ritardo nella risposta mi darà spazio nella ricerca per un'altra persona o organizzazione per questo stesso scopo, per favore mi assicuro che agirà di conseguenza come ho dichiarato qui dentro, sperando di ricevere la vostra risposta.
Ah, aspetti, non posso nemmeno pensarci un po'?? cioè se non rispondo subito lei prende e chiama un altro blogger e passa sulle di lui spalle questo immane fardello? Mi scusi , ma sono una persona troppo indecisa. E poi qui in Italia in questi tempi è meglio non avere un conto così importante, altrimenti il governo me lo tassa tutto e non rimane più nulla... Mi perdoni, non me la sento. Comunque onoratissimo per essere stato contattato.
Dio ti benedica , Signora XXXX XXXX
anche a lei, anche a lei.
 

lunedì 7 gennaio 2013

Save the man from SALDI

Puntualmente come ogni inizio di gennaio delle povere creature vengono costrette dall'essere con cui si riproducono ad un rito tribale tremendo e che di umano ha bel poco:
IL PRIMO GIORNO DI SALDI

Nonostante l'evoluzione al quale è giunta la nostra civiltà , una simile aberrazione è ben lungi dall'estinguersi , provocando un rigonfiamento di gonadi non indifferente in tutti gli esemplari del genere.
Tutti quelli accoppiati, perchè gli altri , proprio in questo periodo , non possono che godere della solitudine.

Nella figura in basso potete notare (a parte il fascino di questo esemplare di maschio sul coso rosso)


la crudele imposizione toccata agli uomini, mentre le loro fanciulle svolazzano qui e la tra i reparti, le cose da provare , le commesse che non ce la fanno più e le prenderebbero a borsellate addosso, scarpe che oddio-queste-sono-stupende-ma-che-hanno-di-diverso-dalle-altre-boh e roba del genere.
Non lasciatevi ingannare dallo splendido ed ammiccante sorriso dell'uomo qui sopra , nasconde in realtà un gran dolore , soprattutto dovuto all'esponenziale rigonfiamento delle gonadi.
Il soggetto alla sua sinistra, che per motivi di privacy è stato abilmente camuffato grazie ad un elaboratissimo programma di computer grafica, adotta la tattica dell'estraniamento, che permette all'individuo di immaginare di essere altrove, magari alla corsa dei tori di Pamplona con un paio di corna a dieci centimetri dalle chiappe , oppure ad un comizio elettorale in cui sei arrivato in ritardo e si sono già mangiati le tartine migliori, e nei posti peggiori che possano venirvi in mente, MA NON LI'.
Non in quell'inferno dantesco, che nemmeno il Sommo avrebbe potuto concepire.
Unica consolazione , il puffo , quasi mai comodo ma comunque almeno evita il fatto di stare in piedi e rischiare di essere investito dalla mandria delle donne che corrono non appena sentono una che dice "Oddio ma questa borsa è al 45 % !!" , e fare la fine del povero papà del Re Leone, che lo hai visto per la prima volta qualche giorno fa ed ancora ci pensi.
Per vendetta non vedi l'ora di mangiarti qualche bel bisteccone di bue.

Comunque, tornando a noi , come è che non esiste una associazione che si batta per i diritti dei poveri maschi seduti ad aspettare?
Come è che non lotta per ottenere almeno delle playstation portatili nell'attesa, per organizzare tornei.
O almeno delle riviste, che uno si siede e legge.
O un chiosco di panini con la porchetta , massì andrebbe bene lo stesso.

Mi sa che la fondo io.
E magari mi candido pure alle elezioni.

domenica 6 gennaio 2013

Ma quanto sono romantico?????eh????



Cioè , una donna che al mattino si alza, tu sei già uscito , prende , solleva (pensando già tutta contenta qualcosa tipo "almeno si è ricordato di abbassarla) e poi....
trova questo slendido pensiero.
Secondo me è un modo splendido per farle iniziare la giornata.

giovedì 3 gennaio 2013

Le frasi che NON mi devono mai dire

perchè le schifo.
Oddio , non è che se me le dicono succede qualcosa di più brutto che un piccolo attacco di bile, non è che me li mangio vivi oppure rispondo piccato, quadrato, cuorato e fiorato.
Semplicemente mi girano le scatole e la conversazione, per quanto mi riguarda, puo' tranquillamente chiudersi così.

Allora:

1) Non esistono problemi , solo opportunità

Sta frase non la conoscevo prima di conoscere il Cagnaccio, ogni tanto la dice quando mi perdo nei miei limiti e mi viene una crisi di insicurezza relativa a qualcosa che non riuscirò mai a fare.
Non so dove l'abbia sentita, presumo a lavoro.
Forse si dice a lavoro per motivare o roba del genere, a me provoca solo stizza.
Perchè un problema è un problema, l'unica opportunità di cui puo' parlare è quella di stare zitti.
Ovviamente più il problema viene considerato soggettivamente rilevante e meno è il caso di utilizzare questa frase.

2) Non ora

La tecnica del non ora la insegnano proprio ai corsi di comunicazione, direzione e roba del genere.
Nel senso che se una persona ti fa una richiesta, e non ti va oppure non puoi mandarla affanculo e non puoi nemmeno delegare la rogna a qualcun altro, allora prova a dire "non ora" , in questo modo la persona cosa fa?
O prende e si risolve il problema da solo, o conclude che alla fine il problema non era poi così importante , una volta che ha avuto il tempo per rifletterci, oppure te lo richiede, ed allora è implicito che è considerato davvero importante e devi alzare il culo e fare qualcosa.
A me il non ora fa girare le scatole, anche perchè sono il primo che lo dice.
Solo che io lo dico per pigrizia, non per fare tutta questa cosa psicologica.

3) Non è un problema mio

questa è la frase che mi sta più sulle palle in assoluto , la detesto , è proprio una cosa di quelle che tu vorresti farlo diventare subito un problema dell'interlocutore, in qualche modo, anche perchè spesso chi usa sta frase non si rende conto che in realtà il problema potrebbe essere anche suo.
E' solo che viviamo in un mondo di pupù dove alcune volte con certe persone sei costretto a dire certe cose, perchè altrimenti se ne approfittano o ti addossano responsabilità che non sono tue.
Solo che sta frase non si puo' sentire, è il massimo della disempatia, del non altruismo, sinceramente io preferirei che qualcuno mi dicesse tipo : "Senti , non rompermi i coglioni , rivolgiti a chi di competenza, ma io non c'entro nulla".
Vorrei proprio capire chi l'ha inventato, forse qualche ragazzino secchione sui banchi di scuola, quando c'era il compito di matematica differenziato per file , per non far copiare, ed uno chiedeva aiuto e lui rispondeva così.
boh.

mercoledì 2 gennaio 2013

La Top 3 dei pacchi che ho preso al ristorante

TERZO POSTO - I love puglia , specialmente LECCE

Questa estate andiamo una sera a Lecce con gli amici, dato che avevamo preso casa per le vacanze nei dintorni. Dintorni neanche tanto, dato che per arrivarci avevamo fatto più di un'ora di macchina.
Arriviamo che è già un po' tardi, gli altri hanno visitato un po' le piazze principali, il Duomo ecc ed ora hanno fame.
Le strade sono piene di gente, il periodo è quello più affollato, però è una bella sera estiva e non fa nemmeno caldo. Ci confrontiamo un po' per vedere dove mangiare la cucina locale , alla fine dopo aver visto un po' su internet un po' in giro i vari menù esposti fuori, si opta per un ristorante in centro.
Ora , immaginatevi un gruppo di napoletani affamati in un ristorante.
Ok , ora liberatevi di stereotipi e pregiudizi, nessuno di noi aveva il mandolino e si era portato delle pizze da casa. però avevamo fame.
Non era nemmeno troppo tardi, saranno state le nove e mezza.
Si libera il primo tavolo grande disponibile , ci accomodiamo ed aspettiamo non so per quanto tempo che arrivi la cameriera. Va be puo' capitare che sia occupata ecc.
Comunque dopo un bel po' di tempo ordiniamo, dopo un altro bel po' di tempo cominciano ad arrivare le cose. Avevamo preso quasi tutti preso un menù turistico.
Che poi è una cosa che odio. Io odio fare il turista quando faccio il turista. Vorrei tanto che gli indigeni mi considerassero uno di loro, che non mi rifilassero similstereotipi culinari a prezzo che loro ritengono basso e forse pure io ma che in realtà per quello che mi stanno dando non è proprio così.
Insomma arriva della pasta con ricotta e salsa in cui mancava la ricotta.
Però se la chiedevi te la portavano.
Ovviamente dopo un altro bel po' di tempo.
Mentre gli amici cercavano di consolarsi con il vino, che quello arrivava subito, il triste blogger sobrio analizzava lucidamente il rapporto tempo\qualità\porzioni , prodigandosi insieme con altri commensali nel più classico "io lo avevo detto che dovevamo andare da quell'altro!" , vivendo di rimpianti.
Altri particolari li ho rimossi, però la prossima volta che visito questa bellissima città mi porto una frittata di maccheroni da casa. Quella con gli spaghetti, non quella con le penne.




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SECONDO POSTO Fiorentina in ristorante vicino all'autostrada

allora, stavamo viaggiando da Roma verso Milano, ad un certo punto ci sale un languorino , che potremmo tradurre in napoletano con il termine "na sfaccima di famma" , e decidiamo di fermarci a sto posto appena fuori l'autostrada, tipo all'altezza di Barberino.

"Ma non andava bene un panino all'autogrill?" avevo proposto, un po' per risparmiare un po' perchè avevo fame e mi andava bene qualunque cosa.
"Ma no , dai, proviamo sto coso, guarda quanti camionisti ci vanno..."
"E vabbè , almeno le pareti saranno tappezzati di calendari e i piatti saranno serviti da belle ragazze con la maglietta bagnata" penso ingenuamente.
Ho visto troppi film americani anni 80.

Comunque c'è questo falso mito per il quale dove vanno i camionisti si mangia bene, tanto , ed a prezzo contenuto.
Quindi se io fossi il titolare di un ristorante prenderei in affitto dei camion enormi e li piazzerei tutti davanti al mio locale, così tutti i polli abboccano, per me sta cosa è meglio di qualunque pubblicità.
non è che uno pensa che questi parcheggiano lì perchè il parcheggio è ampio ed è comodo che si trova appena fuori all'autostrada. No, i camionisti vanno lì perchè si mangia bene, a poco , e porzioni abbondanti.

entriamo in sto posto, un po' spartano (ma in fondo a me piace così) , arriva il cameriere porge il menù , iniziamo la trattativa tra me e la mia donna, io sparo antipasto primo forse secondo lei dice solo secondo poi se vuoi ti prendi anche il primo tanto lo sappiamo che poi non me lo fa prendere , insomma alla fine lei guarda il menù e mi fa : "Ua che dici la prendiamo una fiorentina?"
Mmm
In tutta la mia vita ne avrò mangiate al massimo due.
Tutto sommato la zona dovrebbe essere questa  , penso.
Sono un po' ignorante in geografia, e la mia ignoranza mi porta a pensare che Barberino sia vicino Firenze. Ancora adesso non ne ho idea. Comunque se è vicino Firenze e la fiorentina si chiama così , allora forse la possiamo provare.
Senza pensarci su troppo la ordiniamo, prendiamo pure un contorno che sei scemo non prendere più nulla che poi non ce la fai, insomma dopo stai pieno non c'entra più nulla ecc ecc
Ci dicono che più o meno per due persone di solito si fa intorno al chilo e qualcosa.
Va bene.
Arriva il cameriere ci porta in visione sto chilo e qualcosa, io gli dico grazie.
Te la fanno vedere prima, chissà perchè.
Comunque poi ti dicono come la vuoi cotta, lei dice al sangue io dico cotta, ho sempre paura della mucca pazza, alla fine ovviamente la prendiamo al sangue.
Poi se tra qualche anno mi viene la mucca pazza sò con chi prendermela.
Arriva sta fiorentina, bella grande ma non enorme enorme, la mangiamo.

"senti ma poi quanto costa?"
"mmm lo sai che non c'era scritto?"
"mmm dovevamo leggere, però...vabe'..."

Vabè.
Vabè.
Che poi uno lo mette in conto che non sia proprio economicissima.
Vabè.
Ho percorso le scale dell'uscita del locale con una fastidiosa sensazione di bruciore nelle parti intime posteriori, e vi giuro che mi ero fatto il bidet quel giorno.
65 euro di fiorentina.
roba che mi compravo metà del cartellino di Jovetic.
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1 POSTO I LOVE PUGLIA , ANCHE AL NORD

Un annetto fa o poco più, qui al nord, una sera ci vien voglia di andare a cena fuori.
giriamo un po' le varie pagine internet alla ricerca di qualcosa di un po' diverso dalla solita pizzeria, cotoletteria, piadineria , ecc ecc e leggiamo di un posto dove c'è la cucina pugliese.
Vabbè, andiamo va'.
Arriviamo , ci fanno accomodare.
Intanto nella sala accanto tutti i coperti sono occupati, stanno facendo tipo una cena aziendale, c'è tutta gente in camicia che fa finta di divertirsi, ogni tanto qualcuno fa un discorso , tutti ridono o applaudono, insomma era movimentata.
Ovviamente la specialità di sto posto era costituita da cose tipo orecchiette, oppure burrata e roba del genere. Chiediamo il menù , e il cameriere che poi doveva essere uno dei proprietari se ho capito bene, ci dice che non c'è ma puo' dirci tutto a voce (mmm se volete un consiglio per me questo è già un cattivo segno , diffidate) e comunque ci parla di un atipasto di salumi e sta burrata , poi del primo tipico loro ecc ecc
Va beh, prendiamo sto antipasto di salumi, ed ecco che arrivano delle tristissime fette di affettati, roba che la prendi al supermercato e poi la tagli ed è la stessa cosa.
Erano pure poche.
Va beh (comprensivi) la specialità è il primo. Su.
Sta burrata, tra l'altro, non mi ha fatto impazzire.
Comunque torna il tizio, e prende il vassoio con le orecchiette ed inizia il suo show.
Le mescola facendo rumore con le forchette, tutto contento, e dopo una trentina di secondi di sbam sbam sbam le mette nei piatti.


"ma che sta facendo?"
"non lo so, sta mischiando"
"Ah"
"Aspettiamo , magari adesso smette"


Diciamo che era la caratterizzazione tipica del posto , vabe.
Niente di male.
Basta che son buone.
Mah.
Soggusti.
Comunque decidiamo che basta così per stasera, ci alziamo ed andiamo a pagare.
Il cassiere ci dice che li "lavorano con i menù fissi" e che quindi tipo toccava pagare il menù intero , però dopo aver visto le nostre facce non proprio accomodanti alla fine ci ha detto che ci faceva uno sconto, una specie di supercazzola o come diciamo a Napoli "contenti e fessi" , che poi non credo fossimo nè l'uno nè l'altro.
Comunque la maggior parte delle volte non ti va nemmeno di fare discussioni , poi è soggettivo c'è pure chi si impunta. Comunque , ovviamente , almeno il fatto che non ci saresti tornato più lo dici.
Senza nemmeno essere acido, proprio con il tono deluso, che li fai sentire in colpa. O almeno ci provi, magari non gliene frega nulla.
Che cacchio mica se ne possono sbattere , guarda caro che hai perso un cliente come me hai perso tanto, credimi. Che ti pagavo l'università ai figli se mi trattavi bene. Ed adesso addio, tieniti la tua danza tribale incucchiaiata.








MiniRaduno bloggeresco Milanese

Allora, la butto lì... se qualcuno di voi il giorno 10 , verso le 19 e 30 \ 20 00 , è libero si potrebbe prendere una cosa tipo aperitivo insieme (cercando di non perdere la dignità davanti al buffet, ma non è una condizione necessaria , bensì un mero proposito) in centro ...
quindi , se passate di qui, avete un vostro blog e vi va di conoscere altri blogger dovete solo farcelo sapere... Per adesso siam io e la QueenZit ( www.continuacosicherestizitella.blogspot.com ) fateci sapere, commentando qui oppure scrivendo all'indirizzo di posta del blog, che trovate qui a destra, sotto Scoopy.

su, non siate timidi...chevvefrega, al massimo avrete buttato qualche ora insieme a persone pallose che non rivedrete mai più in vita vostra e quindi sarete contenti di sta cosa, insomma....
Iamme, fatemi sapere blogger milanese e vicino milanesi, che organizziamo!