giovedì 28 gennaio 2016

Una volta raggiungevo la fase rem.

e' stata una giornata faticosa. Ormai lo sono tutte,da quando c'è la piccola.
Sia chiaramente premesso: non mi posso lamentare, è senza dubbio la cosa più bella che potesse capitarmi. E tolgo subito un dubbio a chi mi legge da un po' ( o meglio mi leggeva prima , quando ero costante ) non è uno di quei post scherzosi in cui faccio credere una cosa e poi alla fine, proprio all'ultimo rigo, paleso che sto parlando della nuova playstation.
Parlo della piccola Cici , che ormai ha più di otto mesi.
Ovviamente non si chiama così, ma seguo con piacere l'usanza di ogni blogger di dare un alias ai personaggi della propria vita, non tanto per tutelare privacy da improbabili attacchi ( beh potrebbe però leggere nel 2026 tutte le sciocchezze che scriveva il padre , meglio quindi evitare ) ma per una forma di facilità di esposizione.
Altrettanto ovviamente il concetto che ho appena espresso non è pienamente chiaro neppure a me.

Cici è il diminutivo di "cicinina" , che poi sarebbe a sua volta un diminutivo, visto che finisce in "ina". E' che quando era ancora piccola come una lenticchia, quando parlavamo di lei non avendo ancora scelto un nome chiamarla "fagiolino" come fanno un po' tutti era troppo banale.
Eh, non è che noi invece siamo stati proprio originalissimi. Ma vabbè.

Vi dicevo, è abbastanza pesante occuparsene. E per fortuna per diverse ore va al nido.
All'inizio la scelta - in realtà obbligata visto che lavoriamo entrambi - aveva portato un minimo di sensi di colpa, ma devo ammettere che si è rivelata ottima . Magari siamo stati fortunati noi, ma nel posto in cui va la trattano benissimo e con molto affetto.
Probabilmente ci si sono affezionati molto, un po' perchè è entrata da molto piccola, un po' per il suo carattere adorabile. Ma non voglio qui incensare il mio scarrafone.

Ho maturato un pensiero, in realtà neppure - anche esso - troppo originale.
Un bambino è una prova immensa per una coppia.
Se il legame tra i due non è abbastanza forte, rischia di rompersi tutto.
Perchè dall'altro ti aspetti il mondo. Anche nelle piccole cose, come l'alzarsi alle tre di notte per preparare il latte e cambiare il pannolino, quando hai la sveglia tra poche ore e non fai altro che sperare di sentire un " ma no, tranquillo, dormi che vado io!"
Inoltre sembra che ai bimbi così piccoli non piacciano i videogames , quindi devi industriarti un bel po' per far passare loro il tempo in maniera piacevole, visto che pretendono qualità.
Proprio quando torni dal lavoro, che magari vorresti recuperare il sonno perso la notte prima, ecco che lei è vispa e giocosa  ( grazie a Dio) e non è che la puoi mettere in un box o obbligarla a dormirti accanto. Dopo un po' che inizi a giocarci, ricomincia la giostra del cambiopannolino\doccianasale\preparaillatte\gioca\oravuoledormireperfortuna\unpo'ditempopertefinalmentepuoifarelapip\mettituttelebarrierepossibilinelletto,checade\nonmiricordopiùchedovevofare\ahecco\sièsvegliata\pannolino\cazzarolalapappa(quella è più difficile da preparare rispetto al semplice latte) e tutto questo finchè non torna a casa tua moglie e devi pure ascoltarla altrimenti poi son cassi amari. Roba tipo ascoltala\faifintaditrovareinteressanteilsuoraccontodellagiornata\annuisci\annuisciinmanieraunpo'piu'convinta\dillecheèbellissima\faivederechemettiunpo'apostocasa\abbracciala\cercadicapirecosatistadicendodavvero\dillequellochevuolesentirsidire\èandataancheoggi.

Ora è quasi mezzanotte, le mie donne stanno dormendo. Una si sveglierà tra una mezz'oretta, credo, e dopo un paio di secondi lancerà un prepotentissimo grido del tipo "uaaaaha!!" che ho imparato significa "dove è il mio fottuto latte? come mai non hai ancora capito che devi farmelo trovare pronto?"
A quel punto si sveglierà anche l'altra, chiedendomi se è necessario che si alzi.
Di solito se so che deve svegliarsi molto presto cerco di fare tutto io, ma altrimenti ci dividiamo i compiti. Tanto ormai su sta cosa del dormire ci abbiamo messo una pietra sopra per i prossimi anni.
E ripensiamo ogni tanto, rinvagando il passato , a quante belle dormite ci facevamo prima, quasi sette ore di fila.
Coraggio, tra un po' sarà sabato.
Almeno possiamo recuperare dopo. Sempre che la Cici sia d'accordo, si intende.





domenica 24 gennaio 2016

Sono fuori dal club dei trentatre

I compleanni sono sempre un po' malinconici.
Almeno i miei.
Ora non ricordo bene, ma scommetto che già a due anni , voltandomi indietro , ripensavo al tempo che passa ed a tutti i giochini che stavo abbandonando , quelli da 6 a 9 mesi.
Oggetti rumorosissimi, che tu li agitavi e scoprivi che facevano rumore ed il mondo si esibiva ogni giorno in uno spettacolo nuovo di magia. Oggi tutti quei cosi probabilmente un po' tossici di inizio anni ottanta saranno finiti sulla luna , visto che l'ultimo avvistamento attendibile li collocava nel cartone in soffitta in cui prima c'era qualche elettrodomestico che all'epoca magari sembrava avveniristico. E poi puff nessuno sa più nulla. Omertà totale.
Crescendo le cose non sono migliorate. I compleanni che finivano con il "nove" erano motivo di riflessione perchè stava finendo un decennio, quelli che invece aprivano la nuova decade mettevano un po' di ansia per la successiva fase della vita e tutto quello che mi aspettava.
I diciotto arrivarono abbastanza sereni , mi fecero anche una festa a sopresa. C'era anche la mia ragazza di allora, che faceva finta di amarmi, il buffet era ottimo c'erano pure i panini salsicce e friarielli e mi fu regalata la playstation.
La uno, pensate un po'.
Dei successivi non ricordo molto, probabilmente furono un po' anonimi.
vedete che sto invecchiando, non mi ricordo più le cose.
Ma torniamo a parlare di divani.
Un attimo.

Ma l'anno peggiore di tutti fu quando ne compii 28.
Non saprei dirvi perchè, mi ero ingrippato su sta cosa che ormai avevo VENTOTTOANNI.
Che poi è pure una bella età, del tipo che se uno ti dicesse " se potessi rimanere per sempre ad una età fissa, quale sceglieresti?" credo che i ventotto sarebbero sicuramente nella topfive.
Sai, quando sei abbastanza indipendente e maturo, anche se non hai ancora pienamente le responsabilità che verranno. E soprattutto puoi ambire ad un range di donne dai 20 ai 32 senza problemi.
Me ne feci comunque una ragione, andai avanti.
Ed arriviamo ad oggi. Sinceramente, non essendo un amante degli auguri ( non ne faccio quasi a nessuno, tranne parenti strettissimi , ho saltato pure spesso i miei carissimi amici ) ho la bacheca di fb bloccata apposta. Ero convinto di aver pure nascosto la data di nascita, proprio per evitare la pioggia di auguri che vedo nelle bacheche degli altri, Ed invece stamattina apro il social, e mi trovo più notifiche del solito. ( non che ci voglia molto eh)
OH cazzo, mi hanno scoperto.
Però ho ricontrollato, avevo tolto questa informazione. Forse è rimasta da qualche parte, insomma erano già arrivati i primi messaggi. Che poi non è che sia una cosa così impegnativa rispondere a tutti, basta una decina di minuti. Oppure scrivere a metà giornata il classico post di ringraziamento corale " per aver reso ancora più speciale questa giornata con il vostro pensiero".



Oh , vorrei precisare che questo non vuole essere un post triste. Tutta sta manfrina era per dire che oggi sono 34. Ho vissuto già più di tanta gente, evitando di entrare nel club dei 33.
Ormai non so nemmeno più se mi posso definire ragazzo o si deve parlare di uomo.
Tipo immagino se riportassero la notizia del mio sgrat sgrat decesso che ne sò a studio aperto, cosa direbbero:
"è scivolato a causa di una buccia di banana un ragazzo di 34 anni"
Stona un po'.
"un uomo di 34 anni oggi è morto scivolando su di una buccia di banana"


Si, decisamente il "ragazzo" stona.

ps dopo aver mangiato le banane, quest'anno, per favore buttatele nei cestini.