mercoledì 31 ottobre 2012

Anche in Italia si Halloweenneggia

Quando io ero piccolo Halloween non era stata ancora esportata come festa, anzi si criticava questo fatto quasi sacrilégo di non rispettare quella che qui è la festa dei morti, cioè l'unico giorno in cui la gente va a trovare i defunti al cimitero. Non conoscevo bene questa festa, se non attraverso i vari telefilm americani, con i classici bambini americani che andavano in giro la notte da soli, senza paura di incontrare maniaci assassini , Michael Jackson oppure Mary Poppins.
Ed i genitori che li lasciavano andare tranquilli, basta che si levavano dai cocomberi.
Poi in questi film i bambini bussavano alle case, la gente apriva senza problemi, senza farsi il problema che magari erano i ladri vestiti da bambini , o peggio ancora che fossero testimoni di Geova che provassero con l'inganno a farsi finalmente aprire. Poi partiva la classica richiesta del dolcetto o scherzetto, che poi è una domanda quasi retorica, iamme ma chi fa la figura di merda che dice scherzetto? ... a sto punto non apri proprio.
Che ti costa , almeno una Rossana, oppure quelle cose marroni gommose che si attaccano al palato che nessuno se le mangia più, almeno è l'occasione buona una volta l'anno per smerciarle.
La verità è che secondo me questa festa è gestita dalla lobby dell'associazione dentisti nel mondo, che non accontentandosi più della festa delle carie in seguito alla calzetta epifanica, vuole guadagnare potere anche prima di Natale, affinchè le famiglie spendano la tredicesima, almeno quelle a cui è rimasta.

Comunque , mi son sempre chiesto quale era lo scherzetto , nel caso in cui non davi il dolciume.
ti facevano sparticulo? oppure una strizzatina nelle parti basse?
e se eri donna, ti palleggiavano le morositas?
oppure di facevano pipì sulla maniglia della macchina  oppure ancora il giorno dopo ti trovavi intestatario di un abbonamento annuale a "Chi?"

siete mai andati ad una festa di halloween in Italia?
si vestono tutti in stile vorreimanonpossoosare,le ragazze tutte con dei cappelli da strega e gonna nera un po' generosa, gli uomini con al massimo un po' di quel cerume bianco in faccia , qualche trucco scuro sotto gli occhi e , per chi la trova , una dentiera da vampiro.
Che banali.





ps la mia lei , rileggendo il post , mi ha chiesto "ma cos'è sparticulo? "

ehehehehehehhh

è seguita dimostrazione pratica!
spaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaarticulo!!

martedì 30 ottobre 2012

Cambiare il filtro della lavatrice

Ieri sera abbiamo fatto questa esperienza di coppia estrema.
Si era resa necessaria perchè , improvvisamente , l'elettrodomestico di cui sopra aveva smesso di funzionare. Così, senza un apparente motivo, senza avvisare. E non si era nemmeno accesa la spia dell'olio , forse era pure finita la benzina, in effetti lei mi ha detto che non la metteva da una vita. O era un problema di batteria , che trovare una tabaccheria per comprare le pile stilo dopo le venti è praticamente impossibile.

Come forse avrete intuito, non sono proprio un esperto in queste cose , quindi quando lei mi ha guardato in faccia aspettandosi che facessi qualcosa , mi son limitato a fare una preghierina standard , sperando che togliendo la spina , giusto per dare un minimo di razionalità alla cosa, e non farlo passare come miracolo che altrimenti Dio non è che si fa vedere , ma niente.

A quel punto la prima cosa da fare è stata allagare la cucina, per farlo basta aprire l'oblò, non è difficile.
Mentre lei corre a prendere pezze varie per asciugare a terra , voi provate a chiudere l'oblò, un po' come nei film in cui le navi imbarcano acqua e stanno per affondare, e l'eroe sigilla la porta a tenuta stagna.

Dopo aver asciugato un po' a terra, fate qualche passo in giro per la casa, in modo da distribuire le orme bagnate e distrarla. Mentre lei pulisce altrove e grida qualcosa che il vostro cervello per autodifesa decide di non elaborare, provate a considerare tutte le varie soluzioni possibili.
La prima è chiedere a qualche conoscente, insomma sarà capitato anche ad altri, in quasi 5000 anni di presenza della specie umana sul pianeta, di rompere la lavatrice.
(ndr non so da quanto siamo sul pianeta, ma è inutile contare l'australopiteco o l'homo poco sapiens , quelli non si lavavano loro figuriamoci se utilizzavano la lavatrice, quindi non fate i saputelli paleontologi, ok?)

Dopo le prime consultazioni il maggiore indiziato è il filtro della lavatrice.
sembra che a volte ci rimanga qualcosa incastrato dentro, dai soldi al semplice sporco, e la lavatrice si blocchi. La diagnosi corrisponde.
Ok, è il filtro.
Prendi i giraviti e prova a svitare un po'.
Dopo circa una mezz'oretta di svitate e avvitate, cominci a valutare la possibilità di chiamare un professionista. Dici "Magari non è il filtro, è qualcosa di peggio!"
Poi l'indomani chiami la casa costruttrice per sapere un po' i prezzi, e vieni a sapere che con l'intervento e tutto te la compri nuova la lavatrice, quindi inizi a valutare tale ipotesi.
Ti fa desistere il fatto che poi devi prendere e sollevare la pesante vecchia,e non sei più così giovane.

Quando ti sei rassegnato a chiamare il tecnico o l'idraulico, poi ti ricordi cosa succedeva in quei film che qualche volta hai visto: meglio di no, magari si presenta un ragazzone enorme e disponibile e basta che la tua ragazza gli offra il caffè che poi inizia tutta una serie di frasi maliziose, poi lui si bagna la magnetta, deve togliersela e lasciamo stare che è meglio.
Fosse una bella idraulica, forse puoi specificare che vuoi una tecnicA , al femminile.

Alla fine , l'uomo pensante dice: "Ma dai, ci devo riuscire!" e ci si mette d'impegno.
E ci siamo messi d'impegno, attingendo dalle fonti che la nostra società tecnologica puo' offrire (vedi video su you tube , in quelli sul tema che ci sono su YouPorn non ti fanno  mai vedere la parte della riparazione) e ce l'abbiamo fatta
ps giuro che quello che sto per scrivere è vero, in questo momento mi trovo in un internet point , un bambino che era appena venuto qui con la mamma secondo me se l'è fatta sotto , c'è una puzza di cacca che non vi dico mio dio ma che si è mangiato , scusate devo per motivi di forza maggiore terminare il post, sentite alla fine l'abbiamo riparato da soli, è stata pure na soddisfazione , devo amettere.
Anche se abbiamo rischiato in più momenti la rissa , a causa di diverse concezioni sulla procedura e sullo scolo dell'acqua. In ogni caso , essendo entrambi contro la violenza domestica, siamo andati a litigare fuori in strada.

Buona giornata, cari lettori.
E se vi serve un tecnico per cambiare il filtro , contattatemi ore pasti.








lunedì 29 ottobre 2012

Traumi infantili # 01 - L' offerta della comunione

Non ricordo quanti anni avevo quando ho fatto la comunione , forse dieci.
Avevo frequentato il corso con mia sorella, di un anno più piccola, ma i nostri ci facevano fare tutto insieme.

Arriva il giorno di celebrare la comunione, ora non so perchè ma nella mia chiesa c'era l'usanza di portare, durante la funzione , un pacco regalo al prete.
Prima della funzione , quindi , mia madre ci dà questi due pacchi che lei aveva preparato , avvolti nella carta regalo. Durante la funzione, circa a metà , iniziava questa fase della donazione simbolica.
O almeno io credevo fosse simbolica.
Tipo dei bambini che vanno verso l'altare e donano qualcosa , che ne so.
Ci mettiamo quindi in fila, pian piano ogni bambino si avvicina al prete, di cui ricordo ancora il nome ma che qui, per tutelare la sua privacy , non vi dirò come si chiama.
Insomma, potrebbe essere uno dei miei lettori, magari avere un suo blog, suppongo culinario (ora capirete il perchè).

Arriva il primo bambino della fila, e porge il pacco al celebrante.
E lui gli fa : "Figliolo, che c'è qui dentro?"
e il bambino gli risponde.
Poi tocca al secondo , e sempre "Figliolo che c'è , figliolo che c'è?"
e la gente rispondeva.
Poi tocca a mia sorella.
"Figliola , che c'è?"
E lei tutta sorridente dice "Zucchero e caffè"
"Ah , bene bene"

Guardo il mio paccozzo, piegato male tra l'altro.
So che cosa c'è dentro , mi chiedo cosa succederà, non sapendo se è all'altezza dei gusti dell'uomo.
Tocca a me, mi avvicino
"figiolo che c'è , figliolo che c'è?"
ed io:

"Pasta!" (sorridendo)

"PASTA????"
Replica lui, con una espressione un po' di sdegno , un po' come se , che ne so, si deve fare un regalo ad un amico e c'è chi propone "io metto tre euro come quota!"
"TRE EURO???"

un po' come quando torni a casa che hai fame , e chiedi a tua madre
"Mamma che c'è , mamma che c'è??"
E lei "Minestrone!"
"MINESTRONE???"

Ecco, avete capito il tono  e l'espressività.

Me ne son tornato mogio mogio al mio posto, sperando che qualcun altro portasse con sè del pane o delle cose ancora più scarse, che ne sò magari della mirra, che c'era pure il precedente.
O del riso, magari quello gli piaceva.

Il tutto per dire che oggi, a distanza di anni , sta cosa me la ricordo ancora.
Credo di averlo pure rinfacciato a mia madre una volta, con lei che mi ha detto (giustamente) qualcosa tipo "Ma che dici?Era una offerta simbolica..."

Vabbè.
Vabbè.
Fa' niente. però un po' di tartufo di Alba me lo poteva pure impacchettare, e che cacchio.
;)

domenica 28 ottobre 2012

I blogger della domenica

Di solito di domenica non postavo quasi mai nulla, pensavo che non si connettesse nessuno , forse perchè immagino i miei lettori come persone che mi leggono giusto perchè sono a lavoro e si annoiano... oppure stanno studiando e devono fare una pausa, oppure ancora sono appena entrati nella metro b di Roma e devono pur impiegare i 45 minuti di ritardo.

Ed invece, dai vostri post che pubblicate nei vostri blog , noto che la domenica c'è fervore creativo , tutto un titillare di concetti e idee , forse stimolato dal dopo pranzo domenicale (a proposito, siamo riusciti a creare gli spaghetti di verdura al forno, una cosa incredibile tanto son buoni , poi magari vi posto una foto ) oppure le donne sono stimolate dal fatto che i rispettivi uomini si mettono davanti al televisore a vedere le partite , e visto che la casa è pulita e non conoscono le gioie del playstation , si mettono a postare.

Quindi , proprio nella fase post digestione e pre messa delle diciotto che la mattina non ci si riesce proprio a svegliare, scusami Dio , ma vediamoci a casa tua tipo per un aperitivo nel tardo pomeriggio, che io i brunch li odio.

Insomma, stasera gioca il Napoli, son ancora a Milano e devo trovare un posto dove trasmettano la partita, anche se non credo sarà difficile. Alle brutte, dovete sapere , a Milano esiste un pub che è un vero e proprio fortino di tifosi napoletani, entri e ci sono qualcosa come 6 \7 schermi tv , praticamente nessun tavolo resta "scoperto" , e sono tutti tifosi azzurri, che sembra di stare a casa.
Probabilmente stasera ci torniamo , anche se con la dieta mi tocca una semplice margherita (quella settimanale)  e sarà un po' dura resistere un'ora e mezza senza prendere altro.
(sempre che non ci caccino, insomma quanto tempo puoi restare seduto se non ordini niente?)

Vabbè , tutto questo post solo per un saluto a tutti voi, buona settimana!

sabato 27 ottobre 2012

discorso scaramantico programmatico commiatoso da EVENTUALE e FUTURO decesso

Io: " Eh , ma dove lo trovi  un altro come me..."
Lei: " eeeeeh...."
Io : " Davvero, se dovessi morire domani , poi te ne accorgeresti!"
Lei: (sorridendo) (No, un attimo , non sorridendo all'idea , sorridendo per scherzare)
Dicevo , "Lei" : " Aspetta un momento, ma se tu morissi domani poi come li avviso i tuoi lettori?"
Io: "No, la password del blog non te la dò. Puoi mettere un commento all'ultima cosa che ho scritto"
Lei: "Eh, ma non è la stessa cosa!"
Io: "Mmm, in effetti...non lo leggerebbe quasi nessuno... ma la password non te la dò lo stesso, però un modo per informarli lo trovo!"




Tranquilli, stò bene , almeno le ultime analisi tutto a posto, inoltre  uscendo di casa , oggi farò attenzione ai tir che passano nei centri abitati.
E poi mi son grattato a sangue ;P

ps Mmm potrei pianificare un post di commiato , un post postumo (ehehehe mi vengono proprio spontanee)
e rinviare le data di pubblicazione ogni cinque giorni , con la impostazioni a destra.
Così se passano invano i cinque giorni poi lo sapete, scrivete a Studio Aperto che viene a fare il servizio con la musichetta triste in sottofondo, sul giovine blogger che vi ha lasciato prima di arrivare a duecento lettori e la giornalista che chiede a mammà come si sente , e soprattutto se perdona il tizio che ha buttato la buccia di banana in terra.


pps Buon fine settimana , ci leggiamo presto!

grat grat

venerdì 26 ottobre 2012

Una nuova passione o sarà un fuoco di paglia?

Io in fumetteria sono come una donna in un negozio di scarpe.
Toglietemi il bancoposta, che è meglio.
Va beh , alla fine non ho speso nemmeno tanto, però ero entrato per prendere un paio di numeri di serie che mi mancavano e poi guardate un po' cosa ho trovato fra gli scaffali:




Mi sarebbe sempre piaciuto saper disegnare.
Al massimo sò fare una specie di Goku tipo super Sayan , oppure i classici omini con la faccia tonda e le mazzarelle come busto ed arti.
Ed è questa la mia sfida: Partire da zero ed imparare a farlo. Ovviamente il tutto a livello assolutamente dilettantistico, diciamo che il mio obiettivo è di riuscire un giorno a fare un bel ritratto magari al mio Cagnaccio e piazzarlo sulla parete , dietro il divano.
E la cosa buona è che sono costati anche poco, pensavo chissà quanto fosse alto il prezzo di copertina, ed invece era abbordabilissimo.

Unico problema: Devo fare un esame tra due settimane e quindi non posso buttarmi in questa cosa sin da subito. Vabbè , non sarà un problema, però magari tra qualche settimana potrete vedere su questo blog qualche disegno , e sappiate che vi toccherà fare qualche falsissimo apprezzamento ;)

Inoltre un volume ha tutte le caratterizzazioni per l'espressività dei volti, e questo mi puo' essere utile anche per Scoopy e le vignette cazzare che faccio lì, dato che le espressioni , quando mi riescono inerenti, lo fanno solo per puro culo.

Vabbè, per oggi tutto qui, magari domani vi pubblico qualcosa di divertente, che stasera ho visto quanto devo pagare di tasse universitarie e non mi sento tanto tanto gioviale...


giovedì 25 ottobre 2012

Recensione di una rivista cazzuta numero 1

Ieri , dovendo affrontare un lungo viaggio in treno, son passato per una delle tante edicole di Termini ed ho iniziato a cercare qualcosa che potesse andar bene. Per una volta ho pensato di accantonare il solito fumetto, La settimana enigmistica nemmeno era cosa dato che faccio tre cruciverba, nemmeno completi, leggo tutte le barzellette, risolvo l'enigma poliziesco che tanto è sempre colpa di quello mancino , e poi mi metto a dormire. Non faccio nemmeno più l'annerimento dei puntini, figuriamoci il bersaglio. Comunque non divaghiamo.

Eccolo.
Dinnanzi a me.
Un rivistone di quelli che non ho mai comprato, di quelli per uomini veri.
O che vogliono diventarlo. Una rivista PerUomini , ma non nel senso di zozza .
Una di quelle che c'è un tizio con il petto da fuori, che ti mostra gli addominali a tartaruga che tu non avrai mai, accompagnato da una scritta in arial 50 che più o meno, a seconda della fantasia dei redattori , dice qualcosa tipo "Pancia piatta in soli 4 giorni!" oppure "addominali scolpiti mentre fate la fila alla posta!" o ancora " Scopri come allenare i tuoi polpacci giocando alla playstation" e roba del genere.

Massì, vediamo un po' sta roba come è. La prendo , ammetto con un po' di imbarazzo , quasi stessi prendendo un giornale di gossip o un libro di Moccia, e la nascondo subito nella borsa, che non sia mai qualcuno in stazione mi vede, poi pensa che voglio boh che ne so , son fisse mie , alla fine chi mi pensa.

Comunque poi mi siedo in treno, per fortuna accanto a me si siedono tre uomini e nessuna donna, così dopo circa un'oretta mi decido e faccio per prenderlo. Piccolo problema , il tizio che ha il posto corridoio accanto al mio , finestrino panoramico, sta dormendo. E' immobile. O forse è morto? Di certo non russa.
Non posso certo svegliarlo, resto a fissarlo per qualche minuto, magari si sente osservato, scatta quel misterioso potere del cervello umano che ti segnala se ti stanno guardando, e si sveglia.
Nulla.
Alla fine squilla un telefonino, ed il tizio sobbalza.
Ne approfitto per uscire , prendere la rivista e risedermi.


Allora, premetto che l'approccio è stato assolutamente superficiale, alla fine mi son detto "prendiamo, leggiamo e poi ci faccio al limite un bel post che ironizzi su quello che scrivono."
E qualcosa su cui scherzare ci sarebbe eccome, ad esempio c'è un servizio su come si tocca il seno femminile, per provocare il massimo del piacere, con le varianti delle tecniche in base alla forma e grandezza dello stesso. Ma a lasciarmi perplesso è il fatto che è scritto "... dovete TITILLARE il capezzolo..."

TITILLARE????

Donne lettrici, a voi piace che vi titillino i capezzoli?
E se lo fanno, sapete che lo stanno facendo?

Comunque , titillamenti a parte, devo dire che la lettura è stata più interessante di quello che credevo, gli articoli che parlano di alimentazione sono scritti con l'ausilio di professionisti in campo nutrizionista (poi non sono in grado di dire quanto siano affidabili le cose scritte, ma suppongo che a parte il titolone "mangia tanto e dimagrisci ! " fatto, in puro stile giornalistico per attrarre i gonzi , le nozioni contenute non siano male.)
C'è poi un bell'articolo sui due migliori amici dell'uomo , la playstation 3 e l' XBOX.
No, scusate, volevo dire sul cane e sul gatto.
E poi tante altre cose. Mi sono immerso nella lettura, devo ammettere che è stata interessante, molto più di quanto credevo.
Comprerò il prossimo numero?
BOh.

Cercherò su google "Titillare?"
Potete scommetterci.









martedì 23 ottobre 2012

Frasi acide da dire in risposta ad affermazioni di circostanza in caso di spiacevoli incontri imprevisti

Azz, è quasi più lungo il titolo che il post.
E comunque viviamo in un mondo di acidi, non serve e non è più apprezzato essere gentile.
La gente comincia a stimare gli acidi, i tipi che non salutano, che stanno sulle loro.
Ecco alcune frasi che potete giocarvi quando incontrate qualcuno che non avreste mai voluto rivedere:


"Ti posso dire una cosa?"
"No."

"Ehy!Piccolo il mondo , eh?"
"Già, ma anche il tuo cervello non scherza."

"Ehy! Ma quanto tempo è che non ci vedevamo!?"
"Troppo poco."

"Oh, ma ti sei tagliato i capelli!?"
"No, mi sono caduti in maniera uniforme e definita."

"E che ci fai tu qui?"
Mi son detto "fermiamoci un attimo, passerà sicuramente qualche coglione."

"Ehy, che bello incontrarti!Ma che fine avevi fatto?"
"La fine della nostra frequentazione!"

"Oh,ma sentiamoci... ce l'hai facebook?"
"Guarda, ci siamo incontrati giusto mentre andavo a casa per cancellarmi."

"...E con chi stai uscendo adesso?"
"Con degli amici."

"...e non li hai visti più gli altri con cui uscivamo?"
"No, purtroppo mi capita di rincontrare solo persone che mi stanno sulle palle."






















il ciclo di una storia d'amore attraverso alcune canzoni

Oggi parliamo un po' d'ammmmore , dato che lo so che i miei lettori sono tutti dei romanticoni, pure quelli che sotto sotto non lo vogliono far vedere.
Mi accingo nell'impresa di voler illustrare il ciclo vitale di una normale storia d'amore attraverso parti dei testi delle canzoni che proprio di ciò parlano, perchè c'è tutto un business legato ai cuori infranti, che voi non potete nemmeno immaginare. Chiromanti che ti dicono che tornerà,  fiorai per inviarle un pensiero che la costringa almeno a chiamarvi, locali per singles in caccia , corsi di salsa  ed appunto canzoncelle d'amore . Perchè quasi tutte le canzoni d'amore, non so se avete notato, parlano di un amore finito mio dio che cojoni , se ascoltate in un periodo "normale" , in cui hai il cuore in pace o felice, ma che se le senti mentre sei ferito perchè stai annegando e non sai mai se conviene farsi forza o lasciarsi andare giù , (cit) sono fondamentali per mantenere un minimo di salute mentale, pensando che è successo anche a qualcun altro , oppure sono capaci di abbatterti ancora di più, perchè ti ci culli.   Ed è per questo che, quando una canzone d'amore è felice ed è allo stesso tempo anche bella, allora è un capolavoro. Son tutti bravi a fare i poeti quando il corazon è espinado.
vai a fare il poeta dopo qualche anno di fidanzamento o di matrimonio, va' , e vediamo se ci riesci.

Comunque , partiamo:

 Fase uno: L'incontro
" Quando ti ho vista arrivare,bella così come sei ,non mi sembrava possibile che
tra tanta gente  tu ti accorgessi di me.

"Uà e chi è QUELLA?" dici ad un amico
"E' una amica di una amica" risponde lui.
"Oh mi sta guardando!"
"Eeeeeh , vabbè.Secondo me sei vestito strano.Comunque se sei sicuro vai!"
"Certo che vado! Ehm... chi me la puo' presentare?"

Fase due: Il corteggiamento nella tua mente, che però dovrai concretizzare

"come vorrei poter parlare senza preoccuparmi,senza quella sensazione che non mi fa dire
che mi piaci per davvero anche se non te l'ho detto perché è squallido provarci solo per portarti a letto
e non me ne frega niente se dovrò aspettare ancora per parlarti finalmente dirti solo una parola"


Notti a pensare a lei, a farsi i film in testa (come diciamo a Napoli - vabbè ma suppongo lo direte anche da altre parti ) a sentire canzoni come quella citata sopra o va benissimo anche "ti sento vivere" di Max , col dubbio la chiamo non la chiamo le chiedo di uscire ok"
Del resto se aspetti troppo per parlarle ancora nella maggior parte dei casi lei si scoccia e se ne trova un altro, quindi devi muoverti. E se le dici solo una parola è facile che lei non apprezzi questa tua ermeneutica (o ermenicità o ermetismo come cacchio si scrive?) e comunque se ne trova un altro.
Qualcosa tipo "Sai, finalmente l'ho rivisto, ma mi ha detto solo "ciao!" e poi basta!"
(parlando con l'amica del cuore di quel periodo)
Insomma, che non resti tutto un ti vorrei , con la V, ti vorrei che non ne posso più.
C'è anche chi vorrebbe l'oggetto del desiderio nelle sue mani anche solo per un'ora , per dirgli quello che non sa , ed in quest'ora donerebbe la vita sua, per lei.
In un'ora puoi donare un sacco di cose, c'è tutto il tempo anche per i preliminari.
Tutto sommato vorresti vorresti esaudire tutti i sogni suoi, perchè lei non lo sa ancora , ma tu vivi attraverso gli occhi suoi.

Fase tre: L'uscita

Allora, qui si possono citare diverse canzoni. Se la tizia è un oggetto del desiderio da tempo, allora va bene "Sei un mito" sempre di Max, se invece è una cosa più romantica allora ....
allora... boh non me ne viene nessuna, forse è un filone poco sfruttato.
Vabbè mica qui posso fare tutto io, se qualche lettore vuole fare dei suggerimenti vanno benone, poi edito e vi cito pure

Fase quattro: Nascita della storia

Allora, con un po' di maschilismo diciamo che le cose all'inizio vanno più o meno così:
Lui canta cose tipo "più bella cosa non c'è di te" oppure "sei la più bella del mondo" (noi subito partiamo a razzo, anche esagerando, spesso) mentre lei ci vuole andare piano, forse pensa ancora un po', sotto sotto , al suo ex ed allora si muove più sulle corde di tu credi che io sia la tua ragazza sempre? Ma lasciati andare, segui il tuo cuore arrivando le stelle, e cazzo non correre che se mi metti paura chiudo subito.

Fase cinque:  La storia ingrana, tutti e due sono in love

E' la fase più serena , si è trovato l'equilibrio. Lui pensa che un'altra come lei, ma nemmeno se la inventa c'è.Lei non è che si espone tanto,sempre per quel fatto della prudenza la vecchia ferita ecc ecc ma almeno un mi fai stare bene mi fai stare bene e di stare bene non mi stanco mai ci esce.

Fase sei: Le promesse

Lui le dice che la sposerà perchè ha del carattere, le piace viaggiare e perchè è solo mezza matta , invece che matta completa, come la donna media. Lei prende tempo , accennando un vago sì.

Fase sette: La crisi

Lui non è più come una volta, è cambiato. Almeno ad insindacabile giudizio di lei.
quindi è giustificata a guardarsi intorno, per qualche strana consuetudine femminile.
Attenti alle donne in crisi, son convinte di avere una sorta di sospensione dell'obbligo di fedeltà!
Lui capisce l'andazzo, prima prova con le minacce: "Se adesso te ne vai non ci sarà più posto dentro me!Sbatti forte quella porta via da me!"
Lei non se lo fa dire due volte e se ne va , si autoconvince che era la cosa giusta, le dispiace ma deve andare via, questa volta lo ha promesso a sè, perchè ha voglia di un amore vero, senza lui.

Fase otto: Lei sta già con un altro , dopo quattro giorni di rispettoso lutto per la fine della storia, lui si contorce le budella al solo pensiero , ma non riesce ad odiarla.

Qui c'è tutto un repertorio Masiniano da spolverare, il post verrebbe troppo lungo , comunque si intervallano i momenti di razionale odio a questa bella stronza a quelli di rassegnazione , perchè lei si innamorerà di un bastardo che le dirà bugie per portarla via da sè.
intanto riscopre che la vita va avanti, che il mondo gira il mondo gira, ha aperto gli occhi intorno a sè ed il mondo continuava a girare, non si è fermato mai un momento.
Nei momenti di depressione acuta ci si autosomministra più volte al giorno, come placebo , "Mi manchi" di Leali , o si ripassa il teorema di Marco Ferradini.

Fase otto- versione femminile: Lui se ne è andato, di solito dietro a qualche zoccola, però lei non riesce a dimenticarlo. Lui è incancellabile, ora e per sempre resterà dentro ai suoi occhi.
E sarà un'ottima scusa per lasciare eventualmente il prossimo.

Fase otto: I patetici tentativi di riconquista

Non dico che si arriva ai livelli di ricominciamo che non posso restare seduto in disparte nè arte nè parte, in fondo per quanto tempo e ancora lei si fa sentire dentro , tocca farglielo sapere. Amici mai, perchè chi si cerca come noi (noi??) non è possibile... Mille giorni di te e di lei buttati.
Però lui vuole lei, vuole lei , vuole lei , perchè lei lei fa parte di lui.Ogni volta che parla di lei , lei fa parte di lui (e gli amici sbuffano e scappano , ormai scocciati di sentirla nominare)

Fase nove: La consapevolezza che è finita

Lui si è ormai rassegnato, ha deciso di guardare avanti.Che ormai è finita, al massimo ti cercherò negli occhi delle donne che nel mondo incontrerò e dentro quegli sguardi mi ricorderò di noi. Chissà se si chiamava amore? quindi una fine comunque agrodolce, con un bel ricordo che resta. anche se io no, io no, io no, io non ti dimenticherò. Dimentica quello che è stato, comunque non ritornerà. Ma dimentica tu fallo per me,che ancora non so dimenticare te.



fase dieci: Il ritorno di lei

Qui ci pensa di nuovo il maestro Masini, che con un'unica parola ha condensato quello che si prova in quel momento. Non ho bisogno di esplicarla.


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Bene, spero vi sia piaciuzzato almeno un po'.
Ci ho messo un po' delle mie canzoni e dei cantanti preferiti, chi di voi vuole puo' divertirsi nei commenti a segnalare le varie citazioni che ho messo, anche se non sono poi così difficili, anzi.

Se vi è piaciuto, un commento è gradito (inchino al pubblico)

ps W le canzoni italiane!

























lunedì 22 ottobre 2012

Il diritto di criticare senza pagare

Oggi cerco di fare un discorso semiserio, una riflessione su di un argomento che credo interesserà diversi di voi , quindi alla fine ogni contributo alla discussione sarà gradito.

partiamo da una considerazione: Con la diffusione capillare di internet e della banda larga (oddio, io non ne capisco tanto, qui intendo dire che in casa la gente ha la linea veloce) si è andata ancora di più diffondendosi l'abitudine di scaricare film o altro (o anche di vederli in streaming)
conseguenza è che una buona parte di pubblico di cinema o serie tv si gode dei prodotti praticamente non pagandoli , quasi sempre prima addirittura che arrivino in Italia, grazie ai sottotitoli (e poi magari rompe pure le palle spoilerando mesi prima) .
Personalmente non ho mai scaricato nulla, tanto che non saprei nemmeno utilizzare il programma apposito. Quello su cui vorrei portare la discussione è il fatto che tali film non sono certo prodotti da enti di beneficenza , ma hanno dei costi ecc e quindi se tanti se li vedono senza pagare per il prodotto tolgono risorse al settore ecc ecc.
Il fatto è un altro: Capita a volte che chi vede mettiamo un film (ma va bene anche una serie tv) si lamenti del fatto che non gli è piaciuta, che ha perso ore della sua vita oppure , in maniera più prosaica , che è una cazzata.
E' il diritto di critica, e ci sta tutto. Però , e la domanda a cui voglio finalmente arrivare è questa, il diritto di critica resta anche se non si è sopportato nessun sacrificio (a parte il tempo) per vedere quell'opera? In pratica hai visto un film senza pagare, e poi ti lamenti pure? (banalizzando il discorso). Da qualche anno ho preso l'abitudine di prendere i cofanetti delle serie tv che mi interessano, ma anche i singoli dvd dei film, nei negozi specializzati. E devo dire in tutta onestà che i prezzi sono ragionevoli, spesso li trovo anche in offerta a poco.
E del resto se non potessi permettermeli o fossi in un periodo in cui è meglio risparmiare , sinceramente non li compro. Ora, a quel punto credo di essere legittimato a dire che il film X è una cavolata tremenda, gli attori recitano da cani, la trama è scarsa.
Cazzo, ho pagato.
come consumatore ho sopportato un sacrificio economico.
Mentre invece , mi chiedo, se uno si scrocca il film o la serie, il diritto di critica è sempre legittimo?
In pratica è come se sali su di un autobus senza fare il biglietto e poi ti lamenti perchè è in ritardo.

Chiarisco che non voglio fare nessun post moralizzatore con queste righe, è solo che mi interessava il punto di vista di qualcun altro. E' un dato di fatto che ormai si sia diffusa questa abitudine , ma non la sto giudicando dal punto di vista della liceità o meno della cosa, il discorso che vorrei fare è legato semplicemente al diritto di critica a fronte del mancato sacrificio economico.

per il resto , se vi vedete i film in streaming e non andate al cinema o prendete il dvd originale io vi voglio bene lo stesso, cari lettori, sia chiaro ;)

Anche se poi , per assurdo, quella pubblicità informativa-progresso sul fatto che non si deve incrementare la pirateria devo sempre e solo sorbirmelo io che ho comprato l'originale, non la trovate assurda sta cosa?
;)

sabato 20 ottobre 2012

Non guardate quella partita maledetta!!

Non avrei dovuto vederla la partita. Lo dico perchè mi erano arrivati i primi segnali , che non ho saputo interpretare. Ammetto che ero tutto gasato, qualcosa tipo "li distruggiamo, l'imbattibilità la togliamo noi ecc ecc" , poi nel pomeriggio, tornato da lavoro, mi sono addormentato.
un sonno tremendo, ero stanco.
Mi sono svegliato venti minuti prima della gara, giusto con la forza del tifoso.
Va beh , venti minuti sono sufficienti.
Preparo il divano , la tv , rutto libero... ed ecco la prima sorpresa,Mediaset ha messo la partita a 15 euro. Per chi non lo sapesse, il prezzo fino ad ora è sempre stato di nove. Io non so se è cambiato da ora oppure è solo per l'importanza della partita (ok, allora quella col Chievo me la fate pagare 5 euro , adesso, in base a tale principio?) ma il fatto tremendo è che avevo solo 10 euro sulla scheda, non l'ho ricaricata perchè sarebbero dovuti bastare ed avanzare.
Scendo di tutta corsa, come un pazzo, diretto verso il supermercato.
Si, perchè nonostante tutto ancora pensavo di vedermela la gara, e pagare di più. Che volete farci, i tifosi so scemi. Ed allora, se le tv ne approfittano, viene quasi da dire che fanno bene. Una delle poche cose di economia che so è che il prezzo di un bene\servizio lo fa quanto il consumatore è disposto a spendere. Arrivo al supermercato, prendo quel coso di cartoncino della ricarica da 20, che ha su il codice a barre, e mi metto in fila (si, la fila descritta in uno dei post passati, solo che adesso la mia condizione psicologica non era molto serena, diciamo) quando è il mio turno il cassiere fa passare il codice a barre, ma nulla. Non veniva letto.
Era il secondo segnale.
Ad un tratto il giovine, ostinato, va a chiedere informazione ai colleghi, mi volto e noto la disperazione sulla facce di chi stava in coda dietro di me.
Mi guardavano odiandomi, pur sapendo sotto sotto che io non avevo colpa.
Alla fine mi faccio coraggio, vado dal cassiere e gli dico "lascia stare, la prendo al bar, grazie lo stesso!" , più che altro per liberare gli altri clienti, in una botta di empatia.
Ed anche perchè ormai la partita era iniziata.
Me ne vado alla snai vicino casa, mi faccio una scommessina sui dieci euro , giusto per non fare il barbone scroccone , e mi piazzo lì a vederla.
Riesco ad assistere a quadi tutta la gara, poi verso il 30esimo della ripresa, ancora sullo zero a zero, il tizio ci dice gentilmente che deve chiudere.
torno a casa, un po' scocciato perchè gli ultimi venti minuti volevo vederli, che ci speravo.
quando arrivo a casa e mi collego per vedere gli aggiornamenti, ecco che ho l'amara sorpresa.
Almeno non lo avevo visto , così ha fatto meno male.
Comunque se domani vinco mi abbono a Sky. ;P
però ammetto che inizio a pensare che quasi quasi fa bene chi la scrocca da internet , la partita.
mah.

ps lettori juventini...non infierite.

venerdì 19 ottobre 2012

buon pomeriggio a tutti!

(cit. Albert Einstein)

Il tradimento

Il tradimento è un qualcosa che puo' accadere in vari modi ed in vari campi.
C'è il tradimento di una aspettativa, il tradimento a Risiko che uno dice che non ti attacca e poi ti attacca quando ti scopri, c'è il tradimento dei propri ideali , quello delle espressioni o della voce che tradiscono i tuoi sentimenti, ma il tradimento per eccellenza è quello della persona che si ama.

Non ho mai vissuto fino ad ora questo evento (o almeno non ne sono venuto a conoscenza, anche se con un paio di ragazze qualche dubbio mi è venuto, ma come si dice comunemente " non puoi mai esserne sicuro" ) e quindi ho grossa stima per chi riesce a sopravvivervi, dato che immagino che vivere una cosa del genere mi lacererebbe , visto che il solo pensiero era fonte di bruciori di stomaco e notti insonni. Davvero, se provo ad immedesimarmi in chi è stato tradito posso solo provare ad immaginare quello che hanno provato , sia in quel momento che successivamente , nella fase in cui tocca pur ricominciare, con la classica diffidenza del caso e tutto quello che si porta dietro.

Il tradimento oggi è un fenomeno piuttosto diffuso, almeno a quanto si sente in giro da chi , forse per confessare i propri peccati e liberarsene, forse invece semplicemente per vantarsi , lo va raccontando tranquillamente, come se fosse una cosa normale.
Premetto che non ho mai tradito nessuna donna con cui sono stato, più che altro per pigrizia ,nel senso che non me le andavo a cercare - del resto una che ti rompe le scatole direi che basta ed avanza nella vita, in qualsiasi periodo - però se proprio mi capitasse l'occasione e la voglia (di solito in questi casi si dice anche "mai dire mai, non puoi saperlo come ti troverai, devi trovarti nella situazione ecc") non so se poi me ne andrei a spiattellarlo in giro, anche perchè la gente ha sto vizio di parlare parlare parlare e dopo tutti lo sanno, magari nessuno ti sputtana ma comunque tutto il tuo giro sa che la tua lei è cornuta.In ogni caso la persona che ho accanto adesso è talmente speciale che l'idea non mi sfiora nemmeno , inoltre posso dire con sicurezza di essere tranquillo (anche se a Roma dicono sempre che il signor Tranquillo ha fatto una brutta fine eheheheh) anche per quanto riguarda lei.

Esistono due tipi di tradimenti: Quello fugace , di una sera, il carpe diem , diciamo.
Lo sbaglio che non deve essere ripetuto, è capitato senza accorgersene vabbè ha insistito lei\lui , facciamo finta di niente va' . (quando magari la persona in questione se la è cercata) e poi c'è il tradimento che diventa relazione.
Finisce così che diversi uomini finiscono per avere una doppia vita, quella ufficiale e quella segreta ai più , in cui si raddoppiano le gioie ma anche i dolori dell'avere una persona accanto.
Per fortuna che questo non implica anche l'avere due suocere, altrimenti sarebbe tremendo.

C'è poi da fare un discorso vecchio come il mondo, che proprio per la sua banalità verrà qui solamente accennato: Socialmente è considerato meno grave il tradimento maschile rispetto a quello femminile. La solita cosa che lui è un furbacchione mandrillone e lei invece è una zoccola.

Eppure il tradimento è presente nella storia dell'uomo da sempre, più o meno da quando , appunto, l'uomo ha inventato l'amore e la passione. Tante opere raccontano di tradimenti clamorosi, da quello del triangolo di Lancillotto  Re Artù Ginevra (anche se mi sembra che il re non ne sapesse nulla, solo avesse problemi ad infilarsi correttamente la corona) a quello , un po' diverso , che subì Giulio Cesare. Il tradimento di Giuda , forse il più famoso della storia , che all'epoca avrebbe conquistato sicuramente tutte le copertine dei giornali scandalistici , se solo fossero già stati inventati.

L'arte ed il tradimento vanno spesso a braccetto , in quanto esso è visto come una forma necessaria collegata all'amore: Ora, prendete una qualunque settimana di Beautiful (si , lo so che con l'arte c'entra poco o nulla sto telefilm, ma è per dire) come minimo ci sono un paio di tradimenti tentati, uno riuscito , uno che si svilupperà tra poco ed un altro appena concluso.
Perchè la passione è un sentimento che quando si accende non lo controlli , a meno che tu non voglia.
????














giovedì 18 ottobre 2012

Trucchi per fare la spesa in maniera più veloce

Viviamo in una società tutta frettolosa, dove devi fare le cose di fretta , così poi sei libero di fare altre cose di fretta , fino a quando hai finito pure queste e poi il resto del tempo non sai che cacchio fare e ti metti su internet. Però quello che dovevi fare l'hai fatto.
Bene, per voi tizi indaffarati che avete sempre fretta, vorrei darvi qualche consiglio su come cavarvela in situazioni standard , in modo da racimolare e risparmiare ulteriore tempo prezioso, che poi potrete usare per fare altre cose.

Iniziamo questa settimana con LA CODA AL SUPERMERCATO

Ecco qualche piccolo accorgimento per non dover perdere una vita per prendere solamente una bottiglia di latte , un po' di pane e del prosciutto.

1) La scelta della cassa giusta.

Ok, qui state contro la legge di Murphy , quindi sappiate che la fila in cui andrete dovrebbe rivelarsi la più lenta. Vedrete la classica gente che arriva dopo di voi e sta già pagando mentre voi non avete nemmeno ancora messo la roba sul rullo.
Ma tutto questo puo' cambiare, se sapete come muovervi ed essere veloci.
Prima regola: guardate nei carrelli degli altri. Non date per scontato che chi ha più roba ci impieghi più tempo, non è così facile. Tocca tenere anche conto della velocità della cassiera, e della sua voglia di fare conversazione. Ecco, se la cassiera vi sembra che abbia una faccia da giornata storta, di quelle da "lasciatemi stare" , allora quella è la fila in cui dovete andare. Sarà ermeneutica, non chiederà nemmeno alla gente se ha la carta del supermercato.
Altra cosa fondamentale è vedere se ci sono anziani con in mano bustine di frutta o verdura.
Sappiate che tanta gente si dimentica di pesare le cose , e quindi una fila potenzialmente veloce si blocca perchè sto tizio deve tornare indietro, capire come funziona la bilancia, usarla.

2) Il cambio cassa

spesso ci capita di essere tentati dal cambiare fila, dato che l'altra sembra più veloce.
In genere abbiamo veramente poco tempo per decidere , prima che altri clienti si mettano in fila e vanifichino il vantaggio. Solo che tocca pensarci bene, perchè c'è quel detto su chi lascia la fila vecchia per la nuova. E' anche vero che chi non risica non rosica , però visto che si rosica più a restare in una fila lenta io direi di buttarsi.
il guaio è se poi la cassiera vi guarda e vi fa: "spiacente, la cassa sta chiudendo , faccio solo i signori qui!"
Nessun problema, me ne torno di la.
Oh cacchio. Nel frattempo si sono messi altri due in fila.
ti guardano con lo sguardo tipico da "sei andato a Roma ed hai perso la poltrona" , e tu pensi "vabbè , ci sta, almeno posso dire di averci provato."

quando sembra che tu ce l'abbia fatta, ecco l'imprevistone.
"Mi scusi, è finita la carta allo scontrino..."
e vanno a prenderla in ufficio,o forse in una altra dimensione, approfittandone giustamente anche per andare in bagno, cucinarsi due spaghetti e fare una telefonata.
nel frattempo vedi la vecchina della cassa accanto che si è messa in fila un minuto fa andarsene soddisfatta, con te che sei bloccato lì.
A proposito, non guardate MAI la gente che sta dietro! MAI !
Mettete che hanno anche solo un prodotto in meno di voi, vi guarderanno con la faccia da "che mi fai passare? Che io ho solo 5 prodotti te invece ce ne hai sei?"
E poi magari avete il cuore tenero e se vi rigirate cvi state pure male che avete trattato male il prossimo.

La gente quando va di fretta fa le cose peggiori. Diciamo che è la fila a farti uscire fuori questa parte brutta. Tipo che sei quasi arrivato alla cassa e vedi un'altro carrello che sta per arrivare in contemporanea, e quindi inizi ad accellerare il passo per arrivare prima. Ovviamente anche l'altro fa la stessa cosa, insomma alla fine vi scontrate tra la cassa 5 e la 6 e gode la vecchina tremenda che approfitta del trambusto per intrufolarsi.

Ma la specie peggiore con cui avete a che fare mentre siete in cassa è quella delle pignole lettrici di scontrini: Mentre la cassiera sta per comunicarvi quanto avete speso, lei arriva. Esordisce con "Mi scusi, ma il latte nel volantino costava 1,20 qui c'è scritto 1,25.
Ovviamente ha sempre torto, ha letto un rigo per un altro o ha fatto male i conti.
Ma la cassiera deve lo stesso perderci un paio di minuti a discutere.

Preferisco tacere sui furbetti del numeretto, che in salumeria svendono la propria dignità per conquistare una posizione , dato che non userei parole molto simpatiche.
Ora mi servirebbe solo una bella battuta finale per chiudere il post, ma sinceramente non mi viene.
Vabbè, scusatemi ;)

mercoledì 17 ottobre 2012

il galateo secondo Gegge: uscire con una donna

Allora, eccoci alla seconda puntata di questa rubrica che a qualcuno di voi dovrà pur piacere, e che cacchio. Se la prima volta parlammo  delle cose da fare e da non fare a tavola, stavolta analizzeremo le norme di comportamento che, secondo il galateo, devono essere osservate durante un appuntamento. Ovviamente ne tratteremmo con il solito stile parodistico di questo blog, se siete intenzionati a leggere le regole esposte in maniera seria vi basta googlare il termine ed è fatta.

Chiarito che qui si sta cazzeggiando, partiamo.
Bene, dovete sapere che prima (ma tanto tempo fa') prima di poter uscire con una donna era necessario presentarsi al papà di lei, durante un incontro formale. In pratica si chiedeva il permesso di uscire con la figlia. Son tempi lontani, per noi abituati ad avere la gnocca ormai già bella e pronta , il sudore che hanno dovuto cacciare i nostri nonni anche solo per ottenere una uscita a tre (la classica "io mammeta e tu" , dato che l'uscita era comunque possibile soltanto in presenza di una terza persona, che doveva essere un parente di lei , che controllasse che il maschio non mettesse le mani fuori posto, tipo chessò sulla spalla di lei. Questa uscita con il candelabro durava almeno fino al pranzo di fidanzamento ufficiale. Con questa cena lui veniva incastrato , poi doveva per forza sposare la fanciulla, quindi da quel giorno in poi potevano tranquillamente uscire da soli, senza che la cosa facesse scandalo in paese.

Oggi per fortuna non c'è più il bisogno di fare tutto sto casino per uscire da solo con una ragazza, possiamo quindi passare a regole più "attuali" :

1) Ricordati di aprire e chiudere sempre la portiera della macchina quando lei sale\scende

questa regola la rispettavo, ricordo bene, qualche anno fa. Avevo un'auto tutta scassata e la maniglia non faceva eccezione, tanto che credo nessun altro a parte me fosse capace di aprirla. Il fatto di riservarsi il compito di aprirle la portiera copriva questo malfunzionamento, apparendo come un gesto di galanteria. quando ho cambiato l'auto con un'altra con le maniglie funzionanti, ho iniziato a sentirmi meno galante. Cioè potevo pure aprirle la portiera quando saliva, ma non esiste pure quando scende. A meno che non restasse bloccata dentro, come succedeva prima.
E poi diciamocela tutta: Secondo me questa norma è nata perchè le donne aprono la portiera senza controllare che arrivi qualche auto, quindi per evitare incidenti si è fatto passare il tutto come norma sociale e non come norma del codice della strada. Secondo me è così.

2) il fatto di chi entra prima o dopo nei posti.

qui ho fatto un po' confusione tra le mie fonti, comunque una cosa è certa: La porta la devi sempre aprire te. E' tutto un aprire porte.
Comunque dovrebbe funzionare così: Se entrate in un ambiente che lei conosce già, tipo casa o il ristorante dove andate spesso, puo' (anzi deve) entrare prima lei.
Se invece andate in un posto nuovo, dovete avviarvi per primo,  lo scopo di questa norma sarebbe di permettervi di sincerarvi che l'accoglienza alla donna sia adeguata, che il posto non sia ostile.
Insomma se entrate e sentite che mettono in sottofondo gigggi d'alessio allora avete il tempo di portarla via, prima che resti traumatizzata.

3) prendete il soprabito della donna , posatelo voi appeso da qualche parte.
questo serve più, secondo me, a suscitare l'invidia delle altre donne, magari sposate, che in quel momento danno calci sotto al tavolo al proprio marito e dicono "hai visto?tu mica mi togli il cappotto?"

4) Scelta del tavolo - contrariamente a quanto potreste pensare, non decide l'uomo, tocca decidere insieme. Solo che poi se trovate una ragazza rompiballe, finisce che lei pensa qualcosa del tipo "mammamia ma non hai personalità non sai nemmeno decidere a quale tavolo sederci uff "
ed allora la devi solo mandare affanculo e piazzarvi al tavolo vicino al bagno , sperando che colga la metafora. Ovviamente se sceglierai il tavolo in fondo lei obietterà che le da fastidio l'aria condizionata, se prenderai quello al centro il problema che sarà troppo di passaggio, insomma come fai fai sbaglierai, quindi rassegnati.

5) VENIAMO AL MOMENTO DEL CONTO

Ed eccolo qui. Sapevo che lo stavate aspettando. Secondo le mie fonti , che devo dire sono concordi , dal manualetto del galateo fino a quella più antica, un papiro egiziano , non c'è scritto da nessuna parte che deve essere lui a pagare, nè tantomeno che lei debba darlo per scontato.
il galateo , infatti, vuole che lei faccia almeno la finta, prendendo il borsellino e dicendo "pago anche io" , e SOLO ALLORA lui dica : "Ma no, stai scherzando, faccio io baby!"
In questo modo lui è contento perchè non è uscito con una che voleva solo scroccare , e lei ha fatto il gesto che dimostra emancipazione.
Non è contemplato dalle fonti cosa accadrebbe nel momento in cui lui rispondesse: "Ah, ok, grazie!"

Ultima nota: Donne, a quanto pare il ritardo accettabile è solo di 10 minuti!
non di più!
preparatevi prima, che magari uno deve stare in seconda fila o roba del genere!
O almeno ditelo, senti facciamo un quarto d'ora dopo, per quell'ora non ce la faccio, ok???

Baci. alla prossima





















martedì 16 ottobre 2012

Gli amorevoli opinionisti televisivi

C'è un mestiere che è andando diffondendosi in questi ultimi anni , in contemporanea alla nascita dei più disparati reallity show: L'opinionista televisivo.

E' iniziato tutto con un paio di poltroncine vuote in qualche trasmissione, in assenza di persone informate sul tema che si trattava , così son state prese delle persone che giravano per i corridoi degli studi , invitandole a sedersi e a dire ogni tanto qualche frase inerente all'argomento che si stava trattando.
Il pubblico italiano, che non brilla in maggioranza per esigenza , si è subito adeguato all'abbassamento del livello della conversazione e dei discorsi , incitando la diffusione del fenomeno.
Tempo pochi mesi ed ogni trasmissione aveva i suoi opinionisti tuttologi , capaci di sfornare una decina di frasi su ogni argomento e fatto di cronaca o costume della nostrsa società.
Le trasmissioni ora iniziano tutte con , ad esempio , "oggi parleremo del delitto di Frascati , con la signora Maria trovata affogata in una pentola dell'acqua che doveva servire per i bucatini alla carbonara, e lo faremo con Tizio , ex grande fratello edizione 23 , Caia , che questo mese è apparsa su ben 3 copertine diverse in compagnia di 3 calciatori diversi, e Sempronio, l'autore del suo ultimo romanzo sui misteri del Po'." Di solito è presente in studio almeno un noto criminologo, per conferire un minimo di serietà al contesto , che però si mette a fare il piacione o il battutaro , adeguandosi al clima.
Gli opinionisti, dato che sono tanti, per farsi notare hanno bisogno di una caratteristica che li differenzi dagli altri , che li renda popolari al grande pubblico.
Insomma, devono gridare e fare polemica. Urlarsi l'uno addosso all'altro, interrompere chi espone una idea contraria, scherarsi pro\contro l'indagato di turno e formulare fantasiose ipotesi basate sulla loro conoscenza della materia e sulla esperienza di risoluzione dei delitti che compaiono solitamente sulla Settimana Enigmistica . Di solito, quindi, l'assassino è il mancino.

La gente comune, con il passare del tempo, ha iniziato a fare questo ragionamento: "Ma questi vengono pagati bene per stare tutto il tempo seduti su comodi divanetti o poltrone, oltre che dire ogni tanto che ne pensano su qualcosa, starnazzare un po' e dire qualche frase ad effetto per rubare qualche applauso, perchè non lo posso fare pure io?"

Ed è così che oggi il mestiere di opinionista tv, secondo i principali sondaggi, è oggi nella top ten dei mestieri più desiderati dagli italiani, preceduto solo da classici come il calciatore, la velina, il politico e l'idraulico.

Redazioni di tutti i programmi televisivi, se vi serve un blogger che venga ad opinionare da voi sono qui, contattatemi pure! ecco le mie caratteristiche , per voi - credo - ideali:
 Accento lievemente napoletano, sorriso simpatico, profondità di concetti e mi piace stare seduto.







lunedì 15 ottobre 2012

La scheda telefonica dei telefoni pubblici

Se avete qualche anno in più dei venticinque , son certo che ricorderete quei grandissimi bambini rompiballe che quando utilizzavate una cabina telefonica, prima che il cellulare si diffondesse in maniera capillare, si piazzavano come un rapinatore a pochi metri da voi, per poi chiedervi, non appena avevate finito di conversare - a volte non vi davano nemmeno il tempo di uscire dalla cabina - e magari avevate avuto una discussione telefonina ed il vostro stato d'animo non era proprio cortese e disponibile verso il prossimo,  "scusi, è finita la scheda? me la può dare?"
Bah.

io ero uno di quelli !!!  ;)

Non ricordo quanti anni avevo, però mi era venuta la voglia di collezionare le schede telefoniche. Ho sempre avuto un po' la mania del collezionista, dalle sorprese degli ovetti , che poi misteriosamente sparivano, ai modellini dei cavalieri dello zodiaco, alle magliette da calcio , fino ai fumetti, l'una che resiste ancora adesso.
A quel tempo toccò alle schede.
Ricordo che si iniziò comprando un raccoglitore, con quei fogli dedicati che ne contengono tipo dodici o nove, non ricordo. Man mano che riuscivi a prendere delle schede , le inserivi e sfogliavi tutto contento le pagine. A quei tempi , non avendo ancora playstation o xbox , ci divertivamo anche così.

Come ci si procurava le schede?
Qualcuna la compravi, che alla fine servivano. Altre te le regalavano zie ecc , mentre alcune le trovavi addirittura dentro la cabina , c'era gente che dopo aver telefonato non la toglieva, e tu , che avevi l'abitudine di andare a caccia ogni volta che adocchiavi dei telefoni, te ne tornavi tutto contento col tuo piccolo tesoro.
Il fatto è che poi le schede non erano tutte uguali.
C'erano quelle un po' più rare e quelle comunissime. Le comunissime avevano più di un milione di copie di stampa , quindi te le trovavi praticamente dappertutto. Doppioni ovunque, era pure difficile scambiarle con un bambino più piccolo.
E poi c'era lo spacciatore personale.
Sapete, quei tizi che le vendono, nei vari mercatini dell'usato.
A Napoli , in centro, ce ne era uno che ogni volta che sfogliavi il raccoglitore e gli chiedevi la quotazione di una scheda diceva qualcosa del tipo "eeeeh uagliò , questa è rara, sono 180000 copie!"
E tu , con la tipica stupida approvazione del collezionista , replicavi con un cenno di assenso.
poi andavo da mia sorella e le dicevo tipo "guarda ho questa! L'ho pagata solo 5000 lire!"
Sarei dovuto andare in questura , invece. ;p

Comunque la moda passò in fretta , almeno a livello popolare, credo che ancora oggi ci sia qualcuno che le collezioni. In ogni caso dopo qualche anno ebbi una storia con una ragazza che aveva il papà che lavorava per la telecom , tipo si occupava della manutenzione dei telefoni, e mi mostrò non so quanti raccoglitori con non so quante schede. In quel momento fui felice di aver abbandonato la collezione, perchè realizzai che non sarei mai riuscito a completarla, anche perchè non aveva senso, visto che ne uscivano di continuo di nuove.

Anni dopo ,ancora ,il mio rapporto con le schede divenne più funzionale, stiamo sempre parlando dell'era pre-cellulari, ogni pomeriggio mi recavo ad un telefono pubblico vicino casa e ne consumavo almeno metà credito per la fase di corteggiamento telefonico ad una ragazza, che durò almeno un mese , prima di dare i suoi frutti.

arrivati i cellulari, come logica conseguenza l'uso della scheda si è ridotto in maniera sensibilissima, anche perchè i telefoni pubblici sono stati notevolmente ridotti (anche troppo) , e la "moda" di collezionare le schede è quasi sparita.

quindi se state utlizzando un telefono pubblico e vedete un paio di ragazzini che vi fanno la posta, preoccupatevi : Probabilmente si tratta di una baby gang che vuole derubarvi!





















sabato 13 ottobre 2012

Love party a Milano ....

Premessa: scusate , cari lettori abituali di questo blog, per questo post un po' diverso dagli altri... ok, altro non è che un metodo vile e patetico per racimolare lettrici appartenenti alla fascia delle cd Fashion blogger.

In realtà sembra più una puntata di Art Attack.
comunque vi invito a leggerlo lo stesso, che alla fine c'è una piccola sorpresa.

Lei: "amore, ricordati che stasera c'è questa festa a tema , il " love party "
Io: "Mmm , ok."
Lei: "Eddai, un po' di entusiasmo!"
Io: "Wow!!!"
Lei: "..."
Io: "scusa , eh..."
Lei: "Senti dobbiamo prendere qualcosa di carino per vestirci, tipo accessorio in tema..."
Io: "Ma sei sicura? Altrimenti non mi fanno entrare? Come funzionano ste cose , che non ne capisco...??"
Lei: (bugiardona) "Si, si. E' necessario."
Io: "Non è che andiamo lì e poi sono tutti vestiti normale, e poi sto a disagio?"
Lei: "Ma noooo, ci si addobba un po' , è lo spirito di queste feste!"

Io: " Oddio, ma non ho niente da mettermi!!"



Allora, vediamo un po'.
Ecco gli ingredienti per racimolare qualcosa:  (qui inizia la parte Art-attack)


Forbici , cartoncino rosso , matita , maglia nera che non mettete più , un po' di nastro biadesivo.
E' tutto molto intuitivo, fate dei cuoricini sul cartoncino , li tagliate...




Ora li mettete in padella a fuoco lento per mez..... no, scusate sto facendo un po' confusione.
Attaccateveli sulla maglietta. Ho scelto il nastro biadesivo perchè suppongo utilizzare una spillatrice possa essere doloroso per il vostro torace.

Fatto?
basta, niente di più.
Premunitevi giusto di mettere sopra la maglietta una specie di golfino, che alle brutte strappate tutto oppure coprite.

Comunque la festa non è stata male, anzi era davvero ben organizzata. All'ingresso ti davano un palloncino di colore diverso in base al tuo stato sentimentale, con un braccialetto che indicasse il tuo status.
A me hanno fatto bluffare, ma devo dire che l'ho tenuto un po' nascosto , metti che non si avvicinava nessuna nonostante il semaforo verde poi era una brutta botta per l'autostima.
Però almeno ogni tanto c'era qualcuna che ti buttava l'occhio sul palloncino.
Essere single a Milano non deve essere male , a quanto ho visto ci sono un bel po' di opportunità.




Vabbè , dai, anche essere felicemente pallapiedato in fondo non è malaccio ;)












venerdì 12 ottobre 2012

Lettera ad un telefonino tardi cambiato .

Nella vita spesso ci capita di cambiare.
Cambiamo acconciatura , partner , casa , auto , idea.
Ultimamente mi è toccato cambiar telefonino. Ho resistito fino all'ultimo prima di decidermi , tanto che il nuovo era rimasto ancora nello scatolo all'interno di un cassetto per più di sei mesi , ovvero da quando me l'avevano regalato. Segue breve commiato in memoria del vecchio.

Caro telefonino ormai tutto scassato , è giunto il momento di dirti addio. Premetto un doveroso ringraziamento per tutto quello che hai sempre fatto per me, ma oramai - son certo che converrai - il nostro rapporto era arrivato ad un punto di non ritorno ed ho quindi preferito lasciarti adesso che sei ancora mezzo funzionante , prima che arrivassi ad odiarti per la tua completa disfunzionalità.
Ricordo quante ne abbiamo passate, da quando ti scelsi in quel negozio, con quel commesso che parlavaparlavaparlava ed io che alla fine ti presi, attratto sinceramente (ora posso confessartelo) più che altro dal tuo aspeto esteriore, pur non avendo compreso quasi nulla delle tue capacità.
Ricordo le prime difficoltà comunicative , io che non ero abituato al touch-screen - con le mie ditone -e la lentezza con cui scrivevo. Ricordo di quando ti comprai la scheda di memoria , dato che se aprivo anche solo più di tre pagine internet cominciavi a sudare e rallentare, in modo tremendo. La stessa scheda che poi , per mia incapacità, non ho mai usato. Perdonami per quando guardavo i telefoni degli altri che permettevano di postare immagini appena scattate su fb e ti dicevo "Ma anche tu se vuoi puoi! C'è scritto nel libretto di istruzioni! Perchè ti blocchi?"
Certi paragoni non si fanno. Quando ho capito che semplicemente, per qualche oscuro motivo, non ne eri capace, ti ho voluto bene lo stesso e non ti ho chiesto più di fare certe cose.
Quando poi ho aperto un blog , per un secondo ho pensato "vediamo se riesco a postare direttamente dal telefono" , ma tu mi hai guardato con la stessa faccia di chi guarda un folle ed io ho capito, non insistendo.

Eppure ci son stati anche momenti drammatici. Ricordi quella volta in cui scesi le scale del palazzo in infradito, e scivolai nel pianerottolo? (ndr solo a pensarci mi duole ancora il popò)
Che proprio in quel momento ti stavo utilizzando , e così sei caduto giù per un paio di rampe.
Ed io che mentre scendevo (dolorante) le scale, ho pensato di averti perso , che non saresti stato più lo stesso, invece ti ho ritrovato con appena una spaccatura nella mascherina. Lo sapevo che eri una testa dura.

Qualche giorno fa, però, la decisione è maturata. Mi spiace, ma non puoi pretendere di essere caricato ogni santo giorno e poi funzionare solo per qualche ora.
"Avresti potuto anche cambiare batteria" potresti dirmi.
Ok, avrei potuto. Ma ne ho approfitato. Perchè il tuo sostituto nel cassetto scalpitava che voleva essere usato, perchè chi me l'aveva regalato continuava a chiedermi perchè non lo usassi e soprattutto, senza offesa, perchè mi ero stancato di te. Te che quando vedemmo la gente in tv che faceva la fila per comprare l'iphone hai iniziato a tremare. Poi mi sono accorto che era la vibrazione, che si era attivata chisà come.
te che almeno un paio di mattine mi hai fatto lo scherzetto di non farmi svegliare in tempo, che la sveglia magicamente ed incomprensibilmente non si era attivata, e stavo facendo tardi a lavoro.

Potrei regalarti a qualcun altro, ma non vedo perchè essere così cattivo con il prossimo.
Ora resterai in qualche cassetto, spinto sempre più in fondo tra i calzini che di volta in volta ti faranno compagnia, a goderti il meritato riposo. Son sicuro che un giorno, mentre cercherò un calzino spaiato , mi ricapiterai tra le mani, e sorriderò pensando al tempo passato insieme.

Stammi bene.

giovedì 11 ottobre 2012

la consapevolezza di avere trenta anni

Quando ho fatto trenta anni non ho scritto nessun post sui trenta anni. Eppure tutti i blogger che fanno tranta anni hanno , giustamente, scritto il loro post sul raggiungimento dei trenta anni.
Perchè non lo feci?
Boh, forse dovevo razionalizzare la cosa.. In questo momento , a distanza di qualche mese, in una notte di inizio autunno, sento che qualcosa mi sta per uscire.
Scusate, vado un attimo in bagno, torno subito.


Avevo ragione,fatto.
Dicevo, non scrissi nulla sul raggiungimento di questa tappa fondamentale perchè allora tutto mi sembrava così strano. Per un uomo è strano, perchè quando sei ragazzo diciamo che ti regoli con i calciatori di serie A. Insomma, se vedi che uno è quasi a fine carriera ed ha 32 anni, dici tipo "uaaa quello è più vecchio di me" ne hai consapevolezza. Poi cresci e vedi tutti sti ragazzetti con i capelli strani in campo, ed inizi a pensare tipo "uaaa, mi sto facendo vecchio, però..."
trenta anni significa che non sei più un ventenne , sei uno sulla trentina.
E non nel senso che stai facendo all'amore con una di Bolzano.

Come età non è manco malissimo per quanto riguarda l'aggancio con le donne, in quanto ti offre un ventaglio grandissimo di possibilità: Potresti agganciare sia una ventenne e tutta la decade inferiore ai trenta, sia la decade superiore ai trenta , insomma ora si porta pure la donna che ti prende come toyboy (cioè, VI prende, io ormai ho appeso il marpione al muro , ma voi che siete ancora sul mercato, liberi come farfalle, approfittatete!) Insomma, se una di 38 anni ha una relazione con te, comunque tu sei un trentenne, non è che se dice alle amiche "sai , lui ha trenta anni" ci fa la figura di quella che va a pescare tra i ggiovani.
Con le donne sopra i quaranta dovrebbe andare ancora meglio, cioè ai loro occhi hai il fascino della gioventù del trentenne, ma non l'immaturità del ventenne.
Sopra i cinquanta meglio fermarsi, se ne riparla al limite tra una quindicina d'anni. Per adesso le amiche di tua madre puoi lasciarle in pace.

E' l'età in cui cominciano a notarsi i primi capelli bianchi, se sei tra i fortunati a cui son rimasti. ed è bello avere i capelli un poco poco brizzolati (oddio, saranno al massimo 8\9) perchè ti senti un po' George Clooney, sotto sotto. davvero , un maschio si consola così.

avere trenta anni però qualche cosa un po' meno piacevole te lo provoca.
Guardi il tuo libretto universitario, per esempio , e pensi che l'anno prossimo avrai un'età più alta del voto massimo che potresti prendere. Che va beh che ormai lavori, però avresti potuto\dovuto finirla prima.
A pensarci bene potresti avere un figlio della stessa età del tuo libretto.
Il mio tra qualche anno diventa maggiorenne, ma niente festa preferisco dargli i soldi.

a trenta anni poi una piccola riflessione parallelismo la fai anche con i tuoi genitori, pensando che tuo padre nello stesso tempo che hai passato tu al mondo aveva già messo su una famiglia di due figli.
Te lo immagini con grande tenerezza, a badare a due marmocchi piccoli, e ti chiedi come avresti potuto farlo tu. Pensi ai sacrifici che devono aver fatto, alle rinunce, alle responsabilità.
E non c'entra nulla che erano altri tempi.

trenta anni ti auguri che non sia un giro di boa, che la vita media ormai si è allungata , fermo restando che potresti finire sotto il classico tir domani.
A proposito, ma perchè qualcuno non lo ferma e gli buca le ruote , a sto fantomatico tir?























mercoledì 10 ottobre 2012

Nuova rubrica: Gegge vi commenta il galateo - 1 ) A tavola

non so se qualcuno lo ha già fatto, se del caso segnalatemelo, comunque mi sembrava una buona idea per una rubrica fissa. E' che quasi tutti i blog hanno la loro rubrica fissa e sono andato in fissa che ne volevo una anche io. Dovevo scegliere solo l'argomento: Alla fine ho deciso di parlare un po' del galateo e di tutte le sue regole che uno dovrebbe seguire , galateo è sinonimo di educazione, ok, però insomma... vabbè partiamo con questa recensione, questa settimana iniziamo con :

IL GALATEO A TAVOLA

allora, mettiamo che stiate organizzando un pranzo di gala.
Ora, visto che non sapevo bene cosa si intende per pranzo di gala, me lo sono andato a cercare su google, anche perchè scommetto che anche voi ne avete soltanto una vaga idea ma preciso preciso ignorate come me.  Ok, è un film di Stanlio e Ollio del 1928.
Però forse ci interessa l'altro significato, solo che googlando non lo trovo. E' assurdo, credo sia la prima volta che il motore di ricerca non mi soddisfa. Non vorrei che gala fosse diminuitivo di galateo, tipo ciao raga \ ciao ragazzi , andiamo alla cena di gala \di galateo , che altrimenti mi cade un mito.
Vabbè , vuol dire che resteremo della nostra idea che la cena di gala è una cena dove si segue il galateo.
Ma vediamo un po' queste norme, prese in giro dalla rete: (adesso le prenderò un po' in giro anche io)

regola1 : "L'invito deve essere fatto 8 giorni prima""
ratio: Beh , qui mi sembra evidente: Devi dare il tempo alla gente di organizzarsi, insomma una deve fare la spesa andare al mercato, tenersi libera la serata, dire agli amici del calcetto che giovedi prossimo non mi contate non posso venire, insomma basta con sto fatto di avvisare la gente solo quattro giorni prima! basta con le improvvisate massi dai, stasera vieni da me ce famo du spaghi!
Maleducati!
Otto giorni.
Peggio di Samara, quella di The ring.

regola2: Se l'invito è fatto per iscritto, bisogna rispondere con la massima sollecitudine, dicendo se si va o no.
ratio: Questa cosa è sacrosanta. Insomma basta con i cd "coperchi" , impegni secondari subordinati ad uno principale, e che cacchio ma quando me lo fai sapere se vieni o no? Ma cosa credi che io stia a tua disposizione? Che se non vai con Marco e Claudia a teatro allora mi chiami e dici "Ok, vengo?"

Sta iniziando a piacermi sto galateo.

regola3: Se sei stato invitato devi arrivare 5 minuti prima.
Ecco, questo è importante da sapere. Insomma uno non sa mai cosa fare, tipo se arriviamo mezz'ora prima questi stanno ancora magari mettendo a posto, la padrona di casa si sta ancora stirando i capelli, insomma dài andiamo più tardi. Se invece arriviamo tardi poi tutti aspettano e che brutta figura da cafoni (in più si magnano pure tutto il buffet). 5 minuti prima.
Ora lo sappiamo.

...scusate , salto un po' avanti che altrimenti viene lunghissimo.Passiamo subito a quello che credo ci interessi di più: Il galateo a tavola!

piegare il tovagliolo: E' concesso, ma deve iniziare la padrona di casa. Poi tutte le altre donne e solo alla fine chi ha il pisellino.Ok, però se lei non si da una mossa?non si fa?
ORA UNA REGOLA FONDAMENTALE: Quando si è in tanti non bisogna aspettare che siano tutti serviti per iniziare, altrimenti si ritarda!
A tavola a casa mia è sempre stato facile rispettare questa regola: Mamma era un fenomeno, serviva tutti, poi mentre mangiavamo il primo lei già era all'opera per il secondo. Capirete che , pur volendo, non avremmo potuto rispettarla.
Se vi cade una forchetta, e non c'è un cameriere che ve la cambia , potete pulirla ma non strofinandola sui pantaloni del vicino, bensì utilizzando una mollica di pane. Lo dico sempre io che i carboidrati sono la soluzione migliore a tutto.
Se vi serve qualcosa che sta vicino a quelli che avete affianco, non dovete allungare il braccio, ma chiedergli di passarvelo. Cioè se loro si so presi il piatto grande con tutti i fritti e fanno i vaghi, invece di appropriarvene da soli dovete chiedergli il permesso.E loro faranno "oooooh, scusa!".
Gli stuzzicadenti: A quanto pare si possono usare, basta che ti copri la bocca con la mano.
secondo voi vale lo stesso principio anche per il rutto? boh

Una regola su cui non sono d'accordo: A tavola non si parla mai di quello che state mangiando.
Ma perchè? Cioè se è buono uno dice "mmmm buono, non come lo fai tu! "alla moglie, e si prende un calcio sotto al tavolo. Poi dice "posso averne ancora?E' buonissimo!"
No, sei te che sei ingordo.

mmm non ho trovato nulla sul fatto che la richiesta del bis possa essere lecita o meno.
L'unica cosa che veramente mi interessava sapere.
Forse ho cercato io male.

Ora, se una cosa non è vietata è lecita, giusto?




Vabbè , fatemi sapere che ne pensate della nuova rubrica, che se volete poi ne posterò altri , riferiti alle regole del galateo in altri contesti.


ps le regole citate sono tutte vere e sono state prese , come fonte di ispirazione, dalla rete, in alcuni siti specializzati.
ne linko uno per tutti, davvero ben fatto, per chi ha interesse alla materia :    http://galateo.dossier.net/a-tavola.htm















martedì 9 ottobre 2012

Incontrare una (forse) pòrn0st@r

L'ho scritto così, per evitare che masse di persone in cerca di altro googlando vengano qui e poi rimangano delusi.
Ah, questo post è vietato ai minori di diciotto, quindi correte a chiamare davanti allo schermo altri 17 amici o conoscenti prima di leggerlo, così aumentiamo pure i lettori.

L'altra mattina ero al supermercato a comprare un po' di cose quando suona il telefono:
"Gegge, mi è venuta una voglia improvvisa di dolce, mi prendi qualcosa alla pasticceria?"
(tra l'altro che cazzo, sai che sto a dieta, mi fai pure entrare lì...vabbè)

Finisco la spesa, esco dal supermercato e mi reco al bar-pasticceria vicino.
seduta ad un tavolino fuori vedo una signora, intorno ai 50 anni, che è seduta con il suo cagnolino, di quelli tutti scìscì. Sulle prime mi cade l'occhio. come cade sempre quando si guarda una bella donna, anche se più grande (ormai si chiamano comunemente e scherzosamente Milff - no, con una sola "f" , ma sempre per il discorso dei lettori di cui sopra lo scrivo così) e , fatti un paio di passi per inerzia, mi rivolto di scatto verso di lei pensando "Ma io questa la conosco....è ... lei?"
La guardo meglio.
Fino a che lei se ne accorge e mi fissa a sua volta.
Istintivamente ritraggo lo sguardo, come a pensare tipo "no, magari mi riconosce, che sono uno di quelli che l'ha vista mentre faceva le cose zozze." Poi la ragione ha il sopravvento, realizzo che il monitor non ha la proprietà transitiva (a meno che non si tratti di skype) e comincio a chiedermi se è davvero lei oppure no. Le somiglia molto, anche se ha i capelli un po' diversi e sembra più magra.
Ma non è che puoi andare vicino ad una e dire : "Scusi , forse mi sbaglio, ma non è che per caso lei è Tizia Attizzata? (nome a caso pure qui)
Mi scusi, sa , è che a vederla vestita non ne sono sicuro..."
Quanti ricordi adolescenziali (e non proprio adolescenziali) soggiungono alla mente.
In fondo è un po' come se una donna incontra Rocco per caso in strada, non ditemi che non si mette anche solo per un secondo a fissargli il pacco. E su, care mie lettrici.

Eppure la mia mano sinistra, commossa, nel dubbio , istintivamente ed improvvisamente  comincia a tremolare nell'aria come se avessi il Parkinson.

La guardo, ammonendola di stare calma e di non emozionarsi,anche se essa sembra comunque averla riconosciuta.
Comunque poi entro nella pasticceria ed ordino 'sta pasta che mi era stata richiesta.

Nel frattempo dalla vetrina sbircio un altro po' , così,  giusto per curiosità e per avere conferma.
E' senza dubbio una donna avvenente , ma in camicia e boh calzamaglia proprio non vi so dire.
Istintivamente guardo un po' le forme, ma devo dire che mi aspettavo di più. O forse è colpa del tempo. Nel senso che tante altre comunissime donne viste per strada le ho trovate più arrapanti.

Nel frattempo la donna si china verso il cane, e da quella prospettiva i dubbi diventano un po' meno, ma comunque restano.
La donna poi va via, ed io resto lì con i miei dubbi ed il mio cannolo siciliano in mano.







(mi riferisco alla pasta che avevo preso da portar via, maliziosi)











lunedì 8 ottobre 2012

le reazioni della gente quando sa che stai a dieta

Dopo le premesse del post passato, ovvero l'impegno a impegnarmi di più col blog, forse potreste avere delle aspettative un po' alte, quindi ora mi tocca deludervi subito: non aspettatevi niente di chè, così se poi vi piace sarete piacevolmente soddisfatti e sorpresi, se non vi piace tanto non pensavate di leggere qualcosa di meglio. Che poi mmm di cosa potrei parlarvi?

Diciamo che una persona che ha da poco iniziato una dieta finisce per vivere un periodo non dico di monotematicità ma quasi (per fortuna c'è sempre da parlare anche di donne e calcio)
Capita quindi che , nei discorsi con colleghi o altri, si sente il bisogno di esternare questa decisione , un po' credo per il bisogno di parlarne, un po' per il fatto che uno vorrebbe che gli altri dicano "eh, ma sai che lo stavo pensando, ti ho visto più sgonfio!"

Il fatto che ho notato è che quando la gente sente che sei a dieta si improvvisano tutti nutrizionisti, esperti in materia con esperienza sul campo, spesso addirittura informati meglio del tizio laureato a cui ti sei rivolto e che stai pagando.

quando dici a qualcuno "Sai, mi sono messo a dieta..."

ecco le possibili reazioni:

disfattista : "Eh , ma tanto anche se scendi subito poi è inutile se non ti mantieni..."
(mmm ok, ma leggi il futuro o ci conosciamo più intimamente di quanto io sappia? No, perchè sarà la terza volta che parliamo) Oppure mi sta condividendo la sua passata esperienza, oppure ancora un pregiudizio pessimistico verso chi fa le diete

l'insospettabile esperto in materia: Parte subito con le domande tecniche, (che poi alla fine sarebbero roba tipo "che cosa mangi?", non è che vi sia tutto sto tecnicismo) lo vedi dallo sguardo che la conversazione lo attizza, come se chiedessi ad un nerd un parere tra la playstation e l'xbox , inizi a dirgli quello che stai mangiando, più o meno, che poi non è che te la ricordi a memoria, e loro partono con la critica : "Eh , ma che mangi l'olio?"
ora, a me fino ad ora han sempre detto che l'olio serve, ovviamente in qualità misurata , invece vedi loro che fanno sta espressione tipo "Ma no, ma da chi stai andando, cambiala!".
Quando poi ti chiedono quanti carboidrati prendi sgranano gli occhi, dicendo "nooooo, no, no, no!"

Cazzo, se lo sapevo venivo direttamente da te.Non andavo da quel tizio che , solo perchè ha studiato la materia, si fa pagare per dirmi cosa devo mangiare, mettendomi addirittura olio e carboidrati.
Poi partono i consigli più strani.
a quel punto cosa ti resta da fare? potresti obiettare, ma in fondo è così divertente vedere sti tizi appassionati e convinti che non ha senso fargli cambiare opinione, quindi ti limiti ad annuire.
Peccato che la conversazione sull'argomento finisca con il loro eloquente sguardo a significare "Questo sta perdendo tempo."

L'allarmista contraddittorio : E' quello che ti dice: "Eh ma stai attento , che se li perdi subito poi li riprendi!"  e tu pensi qualcosa tipo.... ok , adesso dico al mio organismo di farmeli perdere più piano, così non ci sono problemi."

L'amico che ti conosce: "A quante stiamo, contando solo dall'inizio dell'anno?"
Segue spiegazione convinta del fatto che stavolta il fatto è serio.


L'approfittatore: "Oh, ma perchè non la dai anche a me?Così la faccio anche io!"
Ora, fermo restando che gli si dovrebbe spiegare che se è personalizzata e fatta a seguito di una visita medica un motivo ci sarà, ma cosa dovrei rispondergli , qualcosa del tipo :
" Ok, ci sto! Allora dammi la metà del costo della prima visita!"


Il lucignolo: Ma che te frega, ma magna sti cazzi....stai bbbbene, poi verso giugno ci stai un po' attento! Annamo stasera a Frascati a magnà a carbonara!"
Il lucignolo considera lo stare in forma necessario solo nel periodo estivo, ha una eccessiva fiducia nelle capacità di smaltimento del corpo umano, e soprattutto devi starci lontano in questi periodi, altrimenti fai la fine di Pinocchio. Solo che la balena te la metti tu nello stomaco.

Il finto cortese: "Ma no, dai, stai bene che ti frega... al massimo devi perdere 2\3 chili..."
mentre invece sta pensando la stessa cosa dell'appartenente alla prossima categoria:

Lo schietto e sincero "ah , finalmente! bravo , bravo! Era ora..."
Possiamo anche chiamarlo "stronzo", in fondo in questo caso son sinonimi.


Mammà: "Ah, ma allora mo che scendi giù a casa non te la mangi la parmigiana di melanzane? Io la sto facendo...."


Cazzoooooooooooooo


























domenica 7 ottobre 2012

Scusate il distacco che c'è stato ;)

Visto che il tempo è sempre meno per fare quello che vorremmo e che ho un esame tra un mese ho dovuto prendere un po' di decisioni, in realtà per nulla sofferte. La prima è stata scassare la playstation2. In realtà non è che l'abbia rotta con dolo, diciamo che mi ci sono messo a fare il Mc Giver dato che dava problemi con lo spinotto dell'alimentazione, dopo tanti anni , in pratica arrivava la corrente poi improvvisamente se ne andava o saltava, proprio prima che potessi salvare i progressi di un qualunque gioco, insomma l'alternativa era tra scagliarla contro il muro oppure prendere le forbici ed il nastro adesivo e provare ad improvvisarsi chirurgo.
Inutile dirvi come è finita, adesso sta riposando in pace per l'eternità nella scatola, prima che trovi il modo di buttarla. Deve essersi depressa a furia di sentirmi dire "Tanto prima o poi mi prendo la 3!"

Meglio così, non perchè era acerba ma perchè Final Fantasy 12 stava iniziando a rubarmi troppo tempo, non so chi di voi vi abbia giocato, ma è un gioco che ti sottrae troppo tempo, se ti prende.

altra cosa, ho eliminato la pagina fb sul cinema, primo perchè anche questa mi stava rubando troppo tempo che tra lavoro e studio adesso non ho, secondo perchè stavo entrando nel meccanismo sbagliato della ricerca del mi piace, terzo perchè , diciamocelo, macchisenefrega di sto cinema.

Non è che sono un superappassionato, ci vado ogni tanto con piacere, seguo le mie serie tv, ma per il resto sticazzi. E quarto perchè è acerbo.
Ci metto pure il quinto: Perchè mi scoccio subito delle cose.

Una cosa di cui invece non mi sono ancora scocciato , dopo tanto tempo, è questo blog.
E scriverci sopra è anche la cosa che mi piace di più , a livello di attività con il computer, intendo.
E stavo sottraendo al blog tanto, troppo tempo, per ste altre cazzate(credo che qualcuno se ne sia accorto, scrivevo con meno frequenza, più superficialità , giusto un timbrare il cartellino) ed è un peccato, perchè sta crescendo veramente bene.
Per il resto ringrazio quelli che mi avevano seguito anche sulla pagina, la bravissima Francesca per l'illustrazione che aveva realizzato (non smetterò mai di dirvi andate a fare un giro nel suo blog www.bastaunamatita.blogspot.com ) Francè, scusa questo povero pazzo umorale!

Va be.
Da domani si ricomincia a cassare come prima ;)



sabato 6 ottobre 2012

Le offerte nei supermercati

No, non mi riferisco a quelle cose tipo sconti che vedi sui volantini il tonno di marca buona ad 1 euro e così vai allo scaffale e ti accorgi che ci sono tutti i tonni del pacifico tranne quello lì ( riuscirò prima o poi a non farmi battere dalle casalinghe?) mi riferisco alle offerte che TI VENGONO CHIESTE da ragazzi\e che si piazzano con uno stand dopo le casse.
Sono diversi giorni che son presenti nel supermercato dove vado abitualmente.
La prima volta l'ho sfangata, perchè sono entrato che già stavo parlando a telefono e quindi non mi si sono avvicinati, all'uscita invece ho approfittato di un momento di distrazione per fare un dribbling che in confronto Messi mi lucida le scarpe da ginnastica.
Ma poi, dato che devo nutrirmi, son tornato il giorno dopo allo stesso supermercato, e sti ragazzetti erano ancora la. All'andata sembra ti lascino in pace , ti fanno passare senza problemi. Solo che poi , per tutto il tempo che sei dentro, pensi qualcosa tipo "Ma ora all'uscita mi fermano,che faccio?"

Qui ci vuole una doverosa premessa: E' da ammirare quello che fanno, ho fatto anche io volontariato per un certo tempo anche se era una attività diversa dalla raccolta fondi, il fatto è che , tendenzialmente, se non conosco la associazione di solito non mi fido.
Tutto qui.

Comunque quando hai finito e sei in fila alle casse, li vedi lì che ti hanno puntato. Mai incrociare il loro sguardo, puo' essere interpretato come un segnale di contatto.
Mentre paghi , percepisci con il tuo sesto senso che stanno decidendo chi di loro dovrà avvicinarsi a te. hai finito di mettere la roba nella busta,in una frazione di secondo provi a capire se sono già impegnati con la signora Cesira della cassa accanto , ma poi prendi e ti volti verso l'uscita.
Ovviamente ti si avvicinano, con aria cortese, chiedendoti se possono disturbarti un secondo.
Solo uno.
a questo punto, se avessi tempo (e sinceramente quando sei per strada non sempre ce l'hai) magari potresti pure ascoltare quello che ha da dirti, magari farti spiegare gli scopi dell'associazione, dire che chiederai un po' in giro, controllerai su internet, e che poi eventualmente la prossima volta vedrai se ti è possibile donare qualcosa.
Invece è dannatamente tardi, non hai ancora cucinato, sei stanco che sei tornato da lavoro ed hai tante cose da fare, ti limiti a dire : "Scusa, davvero, vado di fretta..."
che poi pensi :"Vabbè , mi ha visto ieri, ha capito che non è cosa, si ricorderà di me come soggetto non fermabile..." ed invece ti riferma.
Oggi sono stato sincerissimo : Alla ragazza ho detto "Scusa, non ho praticamente niente nel portafogli!" Era vero, sono sceso con pochissimo, avevo dimenticato i soldi a casa, ce l'ho fatta giusto a fare la spesa.
E lei mi fa: "Ma come, nemmeno la carta o il bancomat?"
Sono rimasto un po' spiazzato.
comunque no, non avevo veramente nulla appresso, quindi le ho detto no e son andato via, con quel senso di colpa che dopo ti viene , tal che se hai qualche spiccio per pulirti un po' la coscienza vedi il solito tizio all'angolo che chiede l'elemosina e le lasci cadere nel barattolo....

Mi sa che devo provare il supermercato dall'altra parte della strada, magari trovo pure il tonno in offerta.







martedì 2 ottobre 2012

Stanotte non si dorme!!!

non pensate male, purtroppo il motivo è un altro.
E no , non ho nemmeno un ospite che russa.
E no. Non si tratta di qualcosa di emozionante che devo fare domani.
No, nemmeno il mal di pancia.

Ho trovato il dvd di IT.
Si, il film "del pagliaccio", per i non appassionati del genere.
Si, quello del libro di S. King, per i super appassionati precisini del genere.
(il libro prima o poi lo finisco , sto a circa 200 pagine)

Ora, il film ricordo di averlo visto una sola volta in vita mia, intorno ai 13 anni.
Inutile dire che mi sono cagazzato addosso.

ora, a distanza di 17 anni, ci riprovo.
E stanotte sono pure solo in casa.

Vabbè che la nuova ottica da "adulto" mi farà calare meno in quel mondo, vabbè che gli effetti speciali sono comunque frutto di una tecnologia purtroppo ormai obsoleta, ma ho belle aspettative.

Comunque ci ho fatto anche una vignetta , la trovate nella pagina facebook " Che scena scema ".
Quella dove non siete ancora andati, si.

Ecco qui, si ispira al fatto che il mostro dopo che ha magnato la sua dose di bimbi poi va in letargo e torna dopo qualche anno,ecco cosa succederebbe oggi:


Dal dietologo parte due

Entro e lo trovo lì, che mi scruta con aria indecifrabile. Mi dice di accomodarmi, quindi mi tolgo la giacca e la lascio cadere sulla sedia.Avrà più o meno la mia età , anzi 4\5 anni in più.
Dopo la stretta di mano, inizia a farmi le solite domande di rito, per ottenere le informazioni che gli servono.
"Quanti anni ha?"
"30"
"Bene...28..."
"No, 30!"
"Si, ed io che ho detto, 28?"
ehm lasciamo stare,andiamo avanti.
le domande che ti fanno in questi casi son sempre le stesse,tipo vogliono sapere se hai qualche malattia, se ce l'ha qualche tuo familiare, che tipo di vita conduci, cosa ti mangi.
Ecco.
Questa è la parte della confessione, che compensa almeno in minima parte quella che non fai da anni in chiesa. Ti metti comodo, ed inizi con la massima semplicità a dirgli quanto fai schifo a tavola, che ultimamente avrai fatto più panini te che il kebabbaro vicino allo stadio, che per te il passato di verdure è verdurai, che la mattina fai colazione solo se ti ricordi, altrimenti poi arrivi a pranzo e recuperi.
Parli, parli, mentre lui ascolta attento e forse un po' stupito di tale sincerità.
Poi gli spieghi che all'inizio non sarà un problema, i risultati si vedranno. Il problema sarà dopo.
Vuoi che lo sappia che altrimenti poi ci rimane male, prima vede che tu stai seguendo i suoi dettami e poi improvvisamente  quello che avete ottenuto si disperde, pian piano.
ti dice che è normale, basta lavorarci un po' su.
Ok.
Che palle però sto fatto che per dimagrire ho bisogno di una persona che un paio di volte al mese mi dica : "Braaaavo , ma quanto sei bravo, si!"
Uffaaaa, come so scemo
Comunque mi dice di spogliarmi e di stendermi sul lettino.
Stavolta , a differenza delle precedenti di cui vi ho parlato nell'ultimo post, non credo proprio che la scena mi si riproporrà alla mente, anzi.
Comincia la visita vera e propria, e lì inizia pure un po' la paura , che ogni volta che un dottore mi controlla ho sempre paura che trovi qualcosa di male.
Dice un paio di volte "tutto bene" , poi mi dice di rivestirsi e si mette al computer.
E' un tipo taciturno, vabbè è anche logico ci siamo appena conosciuti.
Passa un minuto a fissare il computer, in silenzio.
Inizio a preoccuparmi.
Forse deve dirmi qualcosa?
I secondi passano.
Alla fine mi faccio coraggio:
"Dottore, tutto a posto?"
e lui
"Ah, si, è che sto word non si vuole aprire!!".
vabbè , del resto strano il paziente, strano il dottore.

Comunque mi elabora la dieta ecc ecc e poi si parla un po' di calcio, come fanno gli uomini per fraternizzare.
"Sei del Napoli, vero?" (ha sentito l'accento)
"Eh già!" replico orgoglioso (e non solo perchè quest'anno siamo primi eh)
"Allora siamo rivali!" mi fa
"Mmm?Ma .... vuoi vedere che...."
"Eh si sono Juventino!"
"eheheheh... vabè dai -dico io- facciamo che noi ci prendiamo lo scudetto e voi la champions, ok?" (seeeeee ve la sognate ;P )
"Ehehehe si, va benissimo."

quanti di voi hanno capito la battuta sopra sull'incomprensione degli anni, visto l'ultimo elemento che vi ho reso noto?
;P


















lunedì 1 ottobre 2012

Dal dietologo

“Gennù , ma perché non ti metti un po’ a dieta? Sei nu così bello guaglione…”


(mammà)

“No, ma secondo me se fai un po’ di dieta tu stai proprio bene BENE , sei un bel ragazzo…”

(Mia Ragazza, primo tentativo)

“Amore,non respiro!”

(Mia Ragazza, qualche mese dopo)

“Ti ho trovato un dietologo. L’appuntamento è lunedì prossimo.”

(Mia Ragazza,una settimana fa)

“Quanti erano, 3 etti di crudo? Son 360 , scusa, che faccio lascio?”

(Salumiera-pusher-di-affettati personale)

“Ehy bello, come stai?”

(Amico\collega, che saluta toccandomi affettuosamente la pancia)



Stanco di sentirmi dire queste frasi – e sotto coercizione sentimentale – oggi inizio la dieta. Non è manco la prima volta nella mia vita , anzi la terza (se consideriamo quelle seguite da un professionista, se mettiamo le altre, faidame, credo siamo sul centinaio.)

Le altre due volte il copione è stato fedelmente seguito: Vado lì, inizio sta dieta, due mesi wow , perdita considerevole di peso, felicità della partner , un giorno di sgarro massiccio e tutto a puttane.

Stavolta, ritenendomi più maturo , ho la speranza di riuscire anche a fare mantenimento. Che cacchio, è la costanza a fregarmi, sempre. E poi mo’ ho una età che se non ci stai attento poi ti vengono le malattie ecc ecc. Al tempo stesso però sei pure troppo giovane per lasciarti andare, che cavolo.

Insomma troppo giovane per lasciarmi andare e troppo vecchio per non iniziare a pensare alle conseguenze di uno stile di vita sbagliato.

Che poi per il resto sono una specie di santo, non bevo , non fumo, faccio il biglietto se salgo sull’autobus, alla posta rispetto la fila e non metto nemmeno le corna alla mia donna. Mi sarà concesso almeno de magnà?

A quanto pare no.

Arrivo sotto casa del doc in perfetto orario, anzi qualche minuto prima. Mi piace questa cosa, non volevo fare la figura di quello che fa tardi già al primo appuntamento, manco fossi una ragazza che si sta finendo di preparare.

Le altre due dietologhe erano donne , e pure molto carine , stavolta mi sono rivolto ad un uomo. Quella scema della mia donna l’avrà fatto apposta? Non avrei dovuto raccontarle dell’esperienza con la prima dietologa, una tipa molto sensuale , vabbè che io ero più ragazzo, comunque era talmente arrapante che il momento in cui entrai nel suo studio e lei chiuse la porta e disse “prego , si spogli!” poi l’ho rivissuto tante volte col pensiero, nei mesi successivi. La seconda invece era la cugina di un mio amico, molto carina e simpatica, ma per rispetto del mio amico non ho mai rivissuto nessuna delle visite che ho fatto.

Si, in effetti ora ho capito perché si è rivolta ad un uomo.



Non salgo le scale, ma prendo l’ascensore. Lui non approverebbe, forse, ma tre piani a piedi all’ultimo minuto sono un po’ troppo poco per recuperare sulla bilancia trent’anni di “massì, un altro po’,grazie!”

La porta è aperta, lui è nello studio.

Entriamo, dai.

    (la seconda parte poi ve la racconto, che è venuto un po' lunghetto )