mercoledì 12 giugno 2013

Postus interruptus ma soprattutto sui bagni in comune vi interrogo.

Ci son periodi in cui proprio non sai cosa scrivere nel tuo blog.
Forse perchè non hai voglia di scrivere.
Poi ci son periodi in cui scriviscriviscrivi pure cose sceme che poi rileggi e pensi "perchè hoscrittoscrittoscritto?"

In questo periodo ho tante idee ok per nuovi post, robbbba che secondo me vale, son cose che vorrei raccontarvi o dirvi, però  boh la sera torno a casa stanco e non mi va nemmeno di accendere il computer.
Ora era già acceso.

Comunque chissà se avete notato sta cosa che non sto scrivendo.
Pure voi , però, che se pubblico prima di mezzanotte poi i post non se li fila nessuno e andiamo a massimo due commenti.
E incentivatemi, iamme ia.

Vabè chiudo queste riflessioni con una richiesta, siete mai stati a Firenze?
Io ed il Cagnaccio volevamo andarci un venerdi sera e rimanerci il sabato, però ho visto gli hotel su booking e sembra quando prenoti a Londra: tutti con il bagno in comune!
Insomma, come sono le vostre esperienze di bagni in comune?
La gggente lascia la tavoletta del wc alzata?
Le donne urlano adirate quando se ne accorgono?
restano le goccioline di pipì sul bordo?
E lasciano i peli della barba nel lavandino?
E non aprono la finestra dopo e tutto puzza?

No, perchè se è così non ci vado, altrimenti tanto vale che resto a casa ed uso il mio.

Comunque, seriamente, avete consigli su qualche hotel decente a prezzo massimo intorno ai 60\70 ?
E altrettanto seriamente, come vi siete trovati se avete già usato il bagno in comune?

Soprattutto, chi ha lo stuppolo pronto pronto, "a punta di coltello" , come diciamo a Napoli, acquisisce il diritto di precedenza la mattina per andare ad evaquare?

ditemi, ditemi.


domenica 9 giugno 2013

La sete placata in malo modo .

Siete mai stati in giro per Roma?
ci sono tante chiese, auto, monumenti e soprattutto fontanelle.
Ovunque, son proprio tante. Se hai sete prendi , attraversi al massimo due stradine ed ecco che trovi una sorgente artificiale di acqua tutta per te.
Ed è pure buona , infatti "l'acqua del sindaco" è famosa.

Tutto questo per dirvi che quanto stavo "giù" e faceva caldo bastava guardarsi un po' attorno e poi gluglu.

Milano non è così.
C'è qualche chiesa, ci sono macchine anche se tutto sommato non è caotica, due o tre monumenti son presenti, ma di fontanine pubbliche quasi nulla.
Almeno relativamente, se si paragona a Roma.

Ok, ora vi starete chiedendo il perchè di questa comparazione idrica.

Perchè qualche giorno fà faceva un cacchio di caldo, quel caldo improvviso che tutti quelli che fino a due ore prima si lamentavano che non era mai estate, adesso si lamentavano che l'estate era arrivata improvvisa.
Io giravo per il centro, dopo aver finito di lavorare, visto che avevo approfittato del pomeriggio libero per far degli acquisti. Ad un certo punto , immerso nei miei pensieri come sempre ,avverto la sete.
Vedo una fontanella, attaccata ad una fontana più grande.
Mi avvicino per bere, mi accorgo di dovermi piegare troppo, che non è certo comoda , alla fine ci riesco.
Mando giù un sorso appena, prima di fermarmi , tornare sul pianeta terra e pensare "bleeeeeearg!"
Con orrore mi rendo conto che non si trattava di fontana pubblica atta a dissetare, ma che era una fontana normalissima con sotto un'altra fontana più piccola. Insomma l'acqua non era potabile.
A parte il fatto di aver pensato qualcosa tipo "oddio, sembro uno di quei turisti orientali che bevono dalla fontana diTrevi " , istintivamente penso qualcosa del tipo:
Ed ora?
che mi succederà?
Mi spunta un terzo occhio o un tentacolo ?
Mi viene una diarrea galoppante?
faccio un ruttino?

Chiamo il Cagnaccio, che lo deve sapere quanto sono scemo, se davvero poi un giorno mi deve sposare.
E soprattutto lo deve sapere che ho combinato, se mi viene qualcosa e deve dirlo all'ambulanza.
Guardo un secondo l'acqua della vasca superiore, che non è che sia proprio cristallina.

Ora, il Cagnaccio ha dei medici in famiglia. Le chiedo di esporre l'avvenuto al caro suocero, giusto per fargli capire in che mani sta lasciando la figlia.
"Ma mi vergogno a dirgli quanto sei scemo"!
Obietta lei, giustamente.
"figurati quanto mi vergogno io , allora! Ma DEVO SAPERE!"
"E vabbè"

Passano dei lunghissimi minuti di attesa, nei quali la mia ipocondria espone al mio cervello almeno un milione di eventi negativi che potrebbero scaturire da questo piccolo sorso.
Mi serve un antidoto.
Ah, no, non esiste per queste cose.
Allora devo espellere l'acqua , subito.
anche sudando o piangendo.

Poi mi chiama. ha un tono ilare.
comincia a prendermi per il cul , prospettandomi chissà qual fine nefasta.
tutto bene, al massimo un po' di sciorda. (sarebbe la diarrea)

boh, dopo tre giorni ancora nulla.
A parte queste branchie all'altezza del collo, s'intende.




















sabato 8 giugno 2013

Un laconico incontro in tram

Qualche giorno fa' finisco di lavorare, vado a mangiare nel posto convenzionato vicino, finisco e me ne vo' a prendere il tram. Salgo dalla carrozza anteriore , come faccio di solito, e nonostante ci fossero tanti ma tanti posti liberi, visto che è il capolinea, continuo a camminare fino al fondo.
Forse perchè non c'è nessuna bella ragazza da guardare , che ti allieta alzare ogni tanto gli occhi dal telefono o da qualunque cosa stai leggendo, ma senza insistere troppo, che se si alzano preoccupate e cambiano vagone vuol dire che stai esagerando.
E comunque qui no, qui no, no qua sto controsenso e tutti dicono che poi vomiti, qui da questo lato c'è il sole , qui c'è questo lo conosco è un collega, qui oh cazzarola ora se non mi fermo accanto a lui fà brutto.
E non ho nemmeno tanta confidenza , giusto ci si scambia il saluto ad inizio e fine turno o se ci si incontra per i corridoi. E già. Vabbè , ormai è fatta, lui è solo, io solo , due chiacchiere.

Mi siedo accanto a lui.
Eh già.

....

"oh ciao!"
"ehy , ciao!"
(io sono più figo, dico "ehy")

Adesso che succede, conversazione , qualcosa, eh?
No, niente.
Non dice una parola. In effetti sembra un tipo di poche parole. O forse è straniero e sa dire solo "buongiorno" o "buonasera". In effetti non gli ho mai sentito dire altro.
O forse gli sto sulle palle.
Boh, intanto il mezzo parte , e c'è un silenzio che nemmeno dopo che una ragazza a 16 anni su di una panchina mi disse gentilmente che era ancora innamorata di un tizio che aveva conosciuto in vacanza e che viveva a 500 km da lei ed aveva 5 anni in più di lei e cambiava continuamente ragazza ma nonostante tutto ciò per qualche oscuro motivo lei lo considerava comunque migliore di me , che nonostante tutto ero però un bravo ragazzo e peccato vabbè.
E visto che ero davvero un bravo ragazzo mica la mandai affanculo, quindi si generò un silenzio imbarazzante , che però non era nulla rispetto a questo contemporaneo.

Di solito amo il silenzio, non sempre , ma in alcuni casi. Non sento la necessità impellente di coprirlo con voci o chiacchiere sciocche. Tipo quando sono dal barbiere, ora ne ho trovato uno che taglia e zitto, non mi chiede di sport o altro , se capisce che non voglio parlare.
Però qui era diverso, cacchio era un collega!
Abozzo un discorso originalissimo sul clima:
"oh, ma hai visto questo caldo improvviso?Oggi si muore?!"
"Oh, buongiorno!"
No, scherzo, ha replicato qualcosa tipo "eeeeh già!"

Potremmo parlare di patata.
O fare un rutto. Cose virili , da uomini, per rompere il ghiaccio.

...
......
Stava pure guardando fuori dal finestrino.
Forse gli stavo sulle palle.
Mi balena questo pensiero.
Istintivamente prendo il telefonino e mi metto un po' a leggere sciocchezzuole sulle prime pagine che trovo.
Ad un certo punto sento dei rumori, boh non saprei onomatopeizzarli bene, però sulle prime mi sembravano qualcosa tipo "sniff sniff ".
Boh, ho pensato, ma mi sarò fatto la doccia? Si, certo che me la sono fatta stamattina.
Però in effetti oggi ha fatto un botto di caldo, non è che ora emano un cattivo odore?

Cominciano a venirmi i complessi.
Mi stacco di una decina di centimetri tattici.
Penso quasi di spostarmi , ma non riesco a trovare una scusa decente. Magari posso simulare una telefonata e dire che ho bisogno di discrezione.
Intanto continuo a sentire strani rumori, "oooh" "uh" "snif"
????

Affronto la mia paura di voltarmi, decido di accettare la verità.
Mi volto e....

Stava dormendo.
Però non faceva "ronf". Faceva tutti sti rumori strani "oooh" "uh" "sni".

Bah.

Vabbè poi dopo tre fermate so' saliti dei ragazzacci moderni giovini d'oggi che hanno fatto rumore e si è svegliato. Doveva essere proprio stanco.
E' arrivata la mia fermata. Mi è tornata l'autostima.
Lo saluto.

"Ehy a domani!"
"oh, a domani!"