venerdì 26 aprile 2013

Il cliente saccente buongustaio rompente

Ieri siamo stati a cena in una trattoria nei pressi di Aosta, di quelle che per arrivarci devi salire su di una montagna percorrendo chilometri e chilometri di curve. Era uno di quei posti che scovi grazie alle recensioni degli esperti sui siti specializzati , mettendo come tag "porzioni abbondanti " "prezzi economici " e soprattutto "porzioni abbondanti".
Arriviamo in questo posto decisamente promettente,arriva la cameriera ed inizia ad illustrare tutto il menù per filo e per segno. Parla per un bel po' , descrive i vari tipi di formaggi , consiglia dei piatti tipici, roba così.

Ordiniamo , arriva la roba e , soddisfatti , iniziamo a strafogare.
Dopo i primi minuti di "wow prova questo!"
"assaggia un po' di quest'altro!" "Ge' non mangiarti tutto, lasciaci qualcosa!" ecc ecc , si crea il silenzio di chi sta mangiando con piacere , e quindi è possibile origliare ascoltare quello che dicono gli altri avventori.
Ad un certo punto , circa due tavoli avanti, sentiamo un uomo che sta parlando con la cameriera.
E' un ragazzo sulla trentacinquina, classica barbetta leggera da intellettuale , maglioncino e vabbè non mi dilungo avete capito il tipo. E' a tavola con un altro uomo, che osserva il dialogo tra i due senza intervenire.

Il tizio aveva la tipica espressione di chi rompe sapendo di rompere , ed inizia a confrontarsi con la cameriera , parlando con voce calma ma leggermente indisponente:
"Sà, io non capisco questo tipo di accostamento, o meglio si sapore....mmm.... non saprei dire, c'è qualcosa che mi lascia....mmm.....perplesso, ecco, insomma.
Forse , si, forse è la sequenza...insomma, diciamo che io lo avrei servito ad un altro momento del pasto,ecco!"

La cameriera prova a rispondere qualcosa, che non capisco. Forse suggeriva un altro accostamento, o una variante. Una nuova combinazione di sapori, ecco.
Ed il tizio sembra soddisfatto, infatti dice qualcosa tipo:
"ecco, questa mi stuzzica!"

diciamo che è la persona più vicina che io abbia mai visto ad incarnare il personaggio di Furio, quello dei film di Verdone. Però diciamo anche che c'è gente che ha la passione del cibo in modo diverso dal mio, nel senso che ci tiene a queste cose scisci di esaltazione del gusto, dei sapori, degli accostamenti.
si ironizza tanto sugli amanti del vino e i loro improbabili paragoni o sentori, ma da quando è diventato di moda il cibo ricercato o comunque non banale , magari con programmi tipo Master Chef, ecco che iniziano ad arrivare i primi danni in società.

Mi sono immaginato la stessa scena da Annarella , ipotetico ristorante\trattoria napoletano.

"Sà, io non capisco questo tipo di accostamento, o meglio si sapore....mmm.... non saprei dire, c'è qualcosa che mi lascia....mmm.....perplesso, ecco, insomma."
"non ti piace?"
"Ma no, è che...forse avrei gradito il tutto ad un altro momento del pasto..."
"volevate prima il dolce e poi il secondo?"
"No, è che...ecco...non sò spiegare...gli accostamenti...."
"sentite, capo, io sto in piedi da stamattina alle sette , se non vi piace lasciatelo nel piatto. Poi  vi faccio fare lo sconto, va bene? O volete che vi porto una margherita?"

Bah.           ;)

ps sto pensando che invitare un tipo così a cena a casa propria deve essere un dramma....









5 commenti:

Davide CervelloBacato ha detto...

Tra gli altri lavoretti ho fatto pure il cameriere per un po', e una certa signora rompi cazzo m'aveva veramente stressato. Non so come ho fatto a non risponderle male. MMmah...
Comunque sia, c'è posta per te!

Blackswan ha detto...

mamma mia!!! con questi programmi di cucina non se può più... e poi capiscono tutti di cibo... e che noia!!!

kermitilrospo ha detto...

l'intellettuale con la barbetta non lo sa ma da quel momento in poi i piatti gli sono stati serviti con l'accostamento di qualche sputazzo della cameriera!!! e se lo è meritato di certo!

gegge ha detto...

ahahah kermit ... é sacro diritto di ogni cameriere aggiungere quel tocco di saliva che mmm poi il cliente si sarà interrogato ecco perplimendosi su cosa potesse essere!

erre63 ha detto...

sono i cosidetti "intenditori" che a casa mangiano pane e formaggio e bevono il vino del cartone, ma fa tanto radical chic commentare una volta il vino ora il cibo, d'altronde ora si sceglie anche il tipo di acqua e non naturale-frizzante.