mercoledì 5 marzo 2014

La grande opinionezza

Oggi su facebook tutti gli amici sentono il bisogno di fare una minirecensione del film neooscar.
Personalmente sento il bisogno di fare una recensione sul bisogno che sentono i miei amici , su questa voglia di comunicare il loro pensiero, che di per sè è cosa positiva, ma se esteso e generalizzato perde completamente di significato, a mio parere, fosse anche solo per il fatto del medium usato.

Su facebook non puoi fare commenti seri. Davvero.
Troppe poche righe, troppa poca gente che vuole davvero leggere.
A meno che tu non abbia qualcosa di veramente interessante da dire. E soprattutto diverso dal massapensiero , vista la velocità con cui viene diffusa la notizia, costituita in questo caso da un mero parere soggettivo , che tra l'altro statisticamente si riassumeva in maggioranza con un :

"mah, non ci vedo tutto sto gran film, anche se non è malaccio"

oppure , almeno per gli amici romani:

"ma è una critica verso Roma, non è un elogio!Anzi è un elogio solo ai monumenti!"

ed altri pensieri profondi di rito.

Ora, io nella capitale ci ho vissuto per 5 anni. Abbastanza da poter dire di conoscerla bene.
conoscerne i luoghi, soprattutto quelli del centro, le singole vie, la gente.
Ho imparato pregi e difetti di chi ci vive.
Purtroppo devo dire che i pregi son inferiori ai difetti, almeno questo in base alla mia esperienza.
non vuol dire che sia tutto da buttare, certo, ma che ci sarebbe tanto da fare e l'impressione è che non freghi nulla a nessuno. Una sorta di rassegnazione inviperita, che si distingue dalla situazione napoletana, sempre a mio parere ovviamente , per il fatto che a Roma c'è meno speranza.
Meno speranza che le cose migliorino, anzi consapevolezza che possono solo peggiorare, se non si fa in modo di rivoluzionare tutta la coscienza civica degli abitanti.
Troppo potere, troppi interessi, troppe persone, troppo di tutto.
E' cresciuta a dismisura senza controllo, con tutti i buchi che son stati tappati con interventi eccezionali del governo che hanno a mio parere deresponsabilizzato gli amministratori, visto che alla fine con la cacca nelle mutande non ci si è finiti nè ci si finirà mai.
Il risultato è che la popolazione è esaurita, stressata come se passasse tutta la giornata in auto.

E poi c'è il Colosseo, i Fori imperiali e tutto il resto che fungono da consolazione ed orgoglio per i locali.
Orgoglio lecito, giustissimo, ma che non deve servire a giustificare le cose che non vanno.

Ed il film raccontava proprio questo, a mio parere. Una città che è magica solo di notte, con la marmaglia di turisti da spennare che risiedono nelle loro stanze d'albergo, le macchine ben ferme in sosta chissà dove, e la gente che è cosciente del potenziale del posto in cui vive ma non fa mai nulla di veramente importante per cambiare le cose.

Il film lo vidi quando uscì al cinema, e mi interessò molto. Era bello anche visivamente.
Erano belli i suoni.
Vederlo in tv, almeno i primi 30 minuti, mi fa pensare che abbia perso molto col passaggio al piccolo schermo. Era un film da vedere al cinema, in silenzio, per sentire bene le sfumature dei dialoghi.
dialoghi che sarebbero il vero punto di forza, molto piu' dei vari scenari in cui si muove.

tutto qui.
Scusate se ho storpiato il titolo per il post, so che lo han fatto praticamente tutti.





3 commenti:

kermitilrospo ha detto...

bella recensione Geggè, io l'avevo visto, scaricandolo come un pirata di quelli veri e avevo pensato la stessa cosa, cioè che avrebbe meritato di più al cinema! (oddio, ho scritto un parere feibukkiano)

gegge ha detto...

Eheh non volevo fare una recensione ed invece alla fine ho ceduto anche io :-P

MikiMoz ha detto...

Ahaha alla fine anche tu hai minirecensito! :)
Comunque, per me un film del genere avrebbe funzionato anche in un'altra città e anche in un'altra epoca.
Ovviamente Roma e il 2013 gli conferiscono l'estremo fascino finale, però :)

Moz-