lunedì 24 marzo 2014

Un giorno di (stra) ordinaria stitichezza

Di certe cose tocca parlare.
far cadere il (doppio) velo che nasconde tabù duri da mandar giù.
durissimi, era proprio questo il problema.
Ma andiamo per ordine.

Mai avuto problemi in vita mia a fare plaf plaf.
Davvero, sempre funzionato tutto che era un piacere. Quasi sempre alla stessa ora, più volte al giorno, nemmeno il tempo di sedersi che - pic - già fatto?

E' per questo che , come per chi non ha mai provato qualcosa, non ero in grado di capire le lamentele di chi aveva problemi a fare la pupù.
Da piccolo non mi spiegavo il fatto che alcuni parenti o amici passassero molti più minuti di me in bagno, era qualcosa di intollerabile. "Io ci metto tre minuti al massimo" , pensavo, battendo con il pugno la porta nella vana speranza che mi facessero entrare.
qualche anno dopo anche io ho iniziato a passare un po' più di tempo nel bagno, ma per altri motivi.
E quasi mai, visto che avevo la fortuna di avere una stanza solo mia.

Con gli anni vedevo queste pubblicità della magnesia, dello yogurt miracoloso , delle donne che non si sentono bene e si toccano la pancia e non escono e vogliono restare a casa, fino a quando non arriva l'amica pusher che gli somministra il prodotto e poi la tizia tutta sorridente si veste come una zoccola e va a ballare.

Vedevo e non capivo.
Un po' come per gli assorbenti o tutte le cose legate ai dolori mestruali.
So che esistono, ma non mi riguardano.

Poi, all'improvviso, qualche giorno fa , l'amara rivelazione.
Ero in viaggio, fuori Italia, con alcuni amici.
Il primo giorno ci eravamo andati giù un po' pesanti con le specialità del posto (carne, affettati e roba del genere) in più mi ero dato pure un po' all'alcol , con almeno 2 birre, che per me sono più o meno la quantità annua.
Il giorno dopo mi sveglio presto per fare la colazione nell'albergo, che altrimenti arrivano gli anziani che con la scusa che devono vedere la città si prendono tutte le cose migliori, ed indeciso se andare di dolce o salato decido di non far torto a nessuna parte della mia lingua (la sapete sta cosa che ogni punto della lingua percepisce un singolo tipo di gusto? Non lo so se è vero, se lo trovo ve lo posto, così facciamo pure un po' cultura)
Insomma, torno su in camera che sono le dieci a.m. ed ho già mangiato per tutto il giorno.
Sento lo stimolo, quasi subito, ma aspetto un po' visto che il bagno era occupato da un mio amico.
E vabbè.
Dopo circa un quarto d'ora è il mio turno. Mi siedo, come migliaia di altre volte nella mia vita, strappo preventivamente la carta igienica, come faccio sempre. Attendo.
...
......

Insomma? allora? vogliamo far lavorare la forza di gravità, che ho da fare?
.....
il mio intestino dice qualcosa del tipo
"Eh, ma io il mio l'ho fatto!"
comincio un po' a sudare.
Mi fa male la pancia, sento lo stimolo ma...non esce.
Mai capitato.
Ed ora?

devo mangiarmi uno jogurt?
Che fa, effetto istantaneo?


...povero illuso.
era solo l'inizio della mia giornata che definirei di merda, se solo ne avessi visto anche un cm.
gli amici mi chiedono cos'ho, gli rispondo sinceramente.

"Ah."
"Ed ora?"

"Eh boh..vabbè ragazzi cominciate ad uscire, poi faccio e vi raggiungo!"
"Ma sicuro?" mi chiedono, sperando che la risposta sia affermativa.
"Andate pure, dai!" li esonero dall'aspettarmi.
"A dopo!" ci diciamo , io illuso , loro dubbiosi.

Ok, sono solo in camera con il mio mal di pansa , ed un alien dentro che non vuole uscire.
vi chiederete perchè non sono uscito, che magari andavo in qualche bar.
Non avete capito come stavo. Non potevo camminare serenamente , ogni tanto mi venivano delle fitte, attacchi forti , che sembrava che stessi li lì per... ed invece no.

Bene, che si fa in questi casi?
Mi stendo un po' sul letto, provando a rilassarmi.
poi arriva la paranoia , l'ineluttabilità del destino: Da adesso in poi sarà sempre così! Non è stato un singolo episodio! Mai più pic!
Mi dico di calmarmi, passerà.
intanto non passa.
con una frequenza di tre \ quattro volte l'ora faccio una corsa (più o meno)verso il bagno , ma quando esco ho lo stesso peso di quando ci sono entrato.
tocca ingegnarsi, trovare qualche rimedio.
Esco dalla camera, durante un intervallo dagli attacchi, e provo ad andare giù verso la cucina.
L'orario della colazione è finito, c'è la signora che sta pulendo.
Non parla bene inglese, io non parlo la lingua del posto, però riesco a farle capire che avrei bisogno di acqua calda per una specie di thè o roba del genere.
Mi sembra il rimedio più ovvio, devo averlo sentito da qualche parte.
I miei amici mi mandano degli sms, per sapere se ci sono novità. Li tranquillizzo, ma rispondo che preferisco aspettare ancora un po' prima di uscire.

Il thè non sortisce gli effetti sperati. Nulla di nulla.
Le contrazioni continuano ,ad un ritmo più o meno di una ogni venti minuti.

E' il momento di documentarsi.
c'è il wifi per fortuna, quindi sono pronto a leggere su internet delle informazioni di dubbia veridicità, consigli soggettivi forse funzionati per miracolo spacciati per cure miracolose ecc ecc.
come pensavo, non manca certo materiale.
Mi domando come fare , quali parole usare con la ricerca, oppure se è il caso di non girarci troppo intorno e scrivere " cacca dura " . In ogni caso arrivo ad un paio di blog, con dei tizi che raccontano le proprie esperienze, i propri rimedi.
Uno mi dice pure come devo respirare , e con che angolazione devo piegare le spalle.
A quanto pare servirebbe uno sgabello da mettere sotto i piedi.
E dove lo trovo?

c'è pure il forum femminile, ci vado perchè si sa che le femmine hanno questo problema , anche se non ne parlano volentieri, ed ecco che trovo snocciolati diversi rimedi.
Ho un po' di confusione in testa, devo ammetterlo.
Ma mai quanto dentro l'intestino.

allora, dopo un attacco , calcolo di avere qualche minuto per uscire.
E' il caso di andare nella farmacia vicina.
controllo con il traduttore come si dice " supposta " o "purga " e sono pronto per l'avventura.
Dopo aver camminato per 5 minuti riecco un attacco.
Eh, si, c'era scritto che camminare facilitava.

Ma il problema non è che lui non vuole uscire, ma che è troppo duro.
Andrebbe ammorbidito.
Ci sono apposta le supposte di glicelina , a quanto pare.
Mi presento alla farmacista , le faccio leggere sullo schermo quello che mi interessa , facendo anche una faccia un po' sofferente, così giusto perchè empatizzi con me.
chissà se sa cosa sto provando.
Mi da anche una bottiglia con una specie di acqua colorata.
Per la purghetta, extrema ratio, non è cosa, serve la ricetta di un medico.
In questo paese possono darti droghe senza problemi, ma se vuoi una purga devi essere autorizzato.
Ovviamente non ho assunto droga, lo specifico nel caso in cui un giorno mia madre divenisse una follower.

torno nella stanza con il mio bottino, la signora che doveva fare le pulizie si limita a lasciare nuovi asciugamani, visto che la mia presenza probabilmente ostava alle sue operazioni.
Vabbè , meglio così, lasciatemi solo con il mio dolore.

Mi bevo tutta sta bottiglia, in attesa che faccia effetto.
Probabilmente avrei fatto meglio a prendere l'omino bianco ammorbidente.
In ogni caso , almeno, gli attacchi si fanno meno frequenti.
E poi mando in missione la suppollo 01.
Purtroppo l'equipaggio era un po' inesperto, e dopo pochi minuti l'ho rivista abbandonare la battaglia.
Parte anche la suppollo 02 , decisamente più in gamba.
Devi lasciarle il tempo di agire, altrimenti ci ripensa e va via subito.

Passo le due ore seguenti a letto, a continuare a documentarmi.
decido di riscendere, andare al vicino centro commerciale. Un po' per non impazzire, un po' per procurarmi altri rimedi.
Frutta ( da mangiare con la buccia) miele , le fibre (ho cercato la traduzione) il latte caldo da usare con il miele.

Tornato in camera, decido che o la va o la spacca.
siccome non ci tenevo che la spaccasse, è il caso di ammorbidire il tutto per bene.
Provo tutti gli alimenti consigliati, la respirazione come diceva quel tizio, la schiena piegata come diceva l'altro.
Insomma alla fine ho partorito con meno dolore di quello che pensassi.
Aveva funzionato.
Non so quale rimedio, ma aveva funzionato.
Se siete arrivati qui per ottenere un consiglio o una cura, non so aiutarvi.
Però uno di quelli sopra elencati funziona.

E quando l'ho visto... quell'infame... quella mer...
Il tappo del vulcano... lui insomma...
avevo fantasticato per ore a quale tortura sottoporlo, come rappresaglia.
alla fine mi sono mostrato superiore, e l'ho lasciato seguire il suo destino.


Da quel giorno ho sviluppato una maggiore sensibilità per tutti gli stitici, anche se son tornato al mio rapido e veloce plof.
tutto questo però mi ha insegnato una gran cosa:
Mai mischiare dolce e salato nelle colazioni, soprattutto se siete all'estero!




6 commenti:

kermitilrospo ha detto...

le prime volte spesso sono dolorose :DDD

Anonimo ha detto...

Benvenuto nel mondo del bifidus :-D

Nora ha detto...

quando ho letto il titolo del post non ho resistito, DOVEVO leggerlo... Vedi che i post sulla cacca funzionano sempre? :)

Annastella ha detto...

Mi hai fatto venire in mente l'inno del corpo sciolto :-D ps . Al mio paese, il the restringe ..., cioè lo bevi in caso tu non abbia imodium :-D

Vanessa ha detto...

Ah, che brutta cosa i travagli fecali!! Il problema e' prevenirli, cercando di assumere almeno due volte a settimana prodotti tipo benefibra o un cucchiaio di sciroppo Portolac (ammesso che sia ancora in commercio)!

In vacanza però non ho mai avuto problemi, anzi saranno i caffellatte "sbroscia" e i plumcake molto dolci e burrosi, ma per fortuna non mi sono mai intasata!

Gaia Novara ha detto...

"Ciao e complimenti per il tuo blog .

La chiave di tutto per vincere la stitichezza è l’assunzione di fibre alimentari, perché purtroppo oggi i cibi ne sono completamente o quasi privi. Ne ho parlato nel mio blog. http://www.naturbene.it/metodo-naturbene/stitichezza/
Mi farebbe piacere che venissi a leggermi ogni tanto."