lunedì 16 gennaio 2012
Un po' di cultura ogni tanto....
Opera iconica del Rinascimento Italiano, faceva forse anticamente pendant con l'altrettanto celebre Primavera sempre di Botticelli, con cui-pensate- condivide l'autore.
Il quadro fu acquistato su ebay da due fratelli di Firenze, un cardiologo ed un ortopedico, noti in citta' come I Medici, ad un prezzo che le note dell'epoca non riescono a riferirci,a causa di alcune operazioni magiche del commercialista di famiglia.
La critica ancora oggi ha dubbi sulla data esatta in cui tale quadro fu finito, per qualcuno prima del 1482, quando il Botticelli ando' in gita a Roma per mangiare i bucatini all'amatriciana e la coda alla vaccinara , utilizzando come scusa con la moglie il fatto di dover dipingere il tetto della Cappella Sistina.
Se avete una monetina da dieci cent face un lancio: Se esce testa, quella testa è un particolare di questo quadro,la testa di Venere,appunto.
E' stato chiamato per ragioni di marketing "la nascita di Venere", ma in realta' la scena che raffigura è un'altra,cioe' l'arrivo della dea sull'isola di Cipro, possiamo anche notare sul volto della donna una leggera malinconia, dovuta al fatto che avrebbe voluto sbarcare a Mykonos, cosa che si puo' desumere anche dal suo abbigliamento così audace.
Venere non aveva trovato nessuna offerta decente per il viaggio, quindi si ridusse a viaggiare su di una conchiglia. Volendo che la cosa fosse Low Cost , chiede al suo amico Zefiro di usare il suo soffio come combustibile , in questo modo avrebbe anche potuto asciugarsi i capelli durante il viaggio.Zefiro è accompagnato da un personaggio femminile,una velina senza nome,che sta li silenziosa solo per simboleggiare la fisicita' dell'atto d'amore, quindi è il vento della passione a muovere Venere.
Quella signora a sinistra, che pudicamente serve un asciugamano alla dea, è una delle Ore (delle cose che ci sono prima che cambino le stagioni)
Da un analisi del quadro, ci si chiede come mai la venere si copra le pudenda, pur essendo vestita solo dei suoi capelli. Si chiama "contrapposto", ma qui non interessa.
Questo quadro,come altri, ha uno schema triangolare,nel senso che abbiamo la ninfa a sinistra , poi il soffio vitale a destra e a centro le Venere. In base al teorema di Pitagora possiamo agevolmente calcolare il diametro della conchiglia. Molti ritengono che venere qui sia l'equilibrio tra passione fisica e purezza spirituale, dato che le figure ai lati compiono gesti opposti.
Il quadro si trova attualmente nella galleria degli uffizi , a Firenze. Se passate di li,mi raccomando, ricordatevi di tenere le luci accese.
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