venerdì 20 gennaio 2012

Una orribile storia d'orrore

Vi racconto una storiella horror,tratta da una storia vera. Tuttavia e' necessaria una notevole apertura mentale per credere ai fatti che mi accingo a  narrarvi, oltre ad un discreto livello di sospensione dell'incredulita'.


E' lunedi, sono le (orario a capocchia , non troppo presto , non troppo tardi) del mattino. Totore si sveglia improvvisamente. Poche ore prima si era abboffato comme nu puorc in pizzeria ed ora aveva l'acidita' di stomaco. Dovrebbe andare in bagno,ma la voglia di alzarsi era pari a zero. Apre il cassetto del comodino accanto al letto,cercando una pasticca di maalox,accorgendosi che era presente soltanto il cartoncino vuoto.
dalla finestra , l'unico rumore che la citta' gli regala come compagnia sono i passi veloci di qualcuno che passa nel vicolo accanto, forse per iniziare o forse per finire la sua giornata.
Improvvisamente la televisione della camera si accende,trasmettendo il classico segnale grigio a strisce nere formicolanti (quanto è complicato descriverlo) che appare quando si è sintonizzati su canali non registrati che poi devi premere AV per il digitale. (avete capito ia') Almeno l'audio è disattivato.
"Avro' premuto accidentalmente il telecomando" fu la spiegazione che Totore si dette. Telecomando che , fra l'altro , sara' finito in qualche modo nel triangolo delle Bermuda delle lenzuola , dove riapparira' solamente al mattino, in qualche piega.
Acidita' e luce ipnotica della tv. O ti alzi o non dormi piu'.(fatto anche la rima)(no Ge' basta battute o si perde la suspence)

Accanto a Totore, beata e immersa nelle braccia di Morfeo, la sua donna era stesa placida, forte della sua ordinazione di una insalata e di una semplice margherita, che tra l'altro era finita per meta' nello stomaco di Totore, che nel frattempo aveva deglutito acido ancora una volta.

Con un gesto istintivo, egli procede con la mano destra ad una grattatina del suo posteriore. Gratta gratta che ti gratta , ed improvvisamente si irrigidisce,con il suo cuore che perde un battito:
Il suo indice era venuto a contatto con una cosa , dalla superficie liscia, presente proprio nella parte finale della sua cavita' posteriore. In pratica c'era qualcosa attaccata alla fine del suo culo. Qualcosa liscia, dal diametro di circa 7\8 millimetri.

E' il panico. Totore prova a gridare, ma la sua voce non esce, resta strozzata. Quella cosa prima non c'era, ne era sicuro.
Intanto dalla televisione spariscono le strisce grigie , e viene proiettato un vecchio cartone animato, con sette nani che , marenne e piccone al braccio, si recano a lavoro.
"di nuovo sto telecomando" pensa Totore, affondando la mano nel letto per cercarlo, non tanto per spegnere quanto per pensare ad altro.
Vorrebbe svegliare la donna che gli dorme accanto, ma per dirle cosa?
"cara mi è uscito un piccolo mostro nel didietro?"
Una goccia fredda di sudore gli scivolo' lungo la fronte e le guance,mentre cercava il coraggio di fare una seconda esplorazione.
"magari è sparita" volle illudersi.
Il suo senso del tatto ,pero' , gli confermo' la presenza del corpo misterioso. "Certe cose non possono spuntare in una sera" continuo' a rassicurarsi. Intanto del corridoio, complice la porta aperta, giungevano dei piccoli rumori, quasi un fruscìo. Paralizzato dal suo stato confusionale, Totore vide entrare a pizzole zampate un gallo. Percorse in silenzio tutto il perimetro del letto, fermandosi per qualche secondo accanto al comodino, giusto il tempo di spingere il becco in avanti un paio di volte. totore spero' che si trattasse di una sveglia simbolica, che ponesse fine all'incubo che stava vivendo, ma il gallo se ne ando' lentamente così come era venuto.

Totore provo' a fare dei lunghi respiri.Penso' che l'indomani avrebbe dovuto farsi anche un elettroencefalogramma , oltre al controllo di quella cosa che gli era spuntata.
Di svegliare la sua donna non se ne parlava, toccava farsi coraggio e affrontare la realta'. Ordino' alla sua mano una terza esplorazione, voleva sapere. Le dita ritoccarono la cosa liscia, che si mosse.
Lentamente, si stava staccando. Le dita di Totore la afferrarono.
Nella penombra, Totore sospiro' sollevato. Aveva tra le dita quella cosa, non era nulla che appartenesse al suo corpo.
Ora , avrebbe aperto la sua mano lentamente, per svelare l'arcano e dare finalmente un volto ed un nome al suo nemico...


SPOILER - Ora,per i piu' arguti di voi , se pensate agli indizi disseminati qui e la durante la storia potete intuire cos'era...altrimenti leggete sotto:


Aveva tra le dita quella cosa, non era nulla che appartenesse al suo corpo.
Ora , avrebbe aperto la sua mano lentamente, per svelare l'arcano e dare finalmente un volto ed un nome al suo nemico...
Un chicco di mais, ormai non piu' tanto giallo, ma con sfumature marroni.
Maledetta pizza Biancaneve della sera prima!!!

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