sabato 12 aprile 2014

terzo atto - la festa è finita

Qui la seconda parte del racconto


Scendo le scale , evitando con un sorriso imbarazzato un paio di cosce da favola, lunghe almeno due metri, che provano a bloccarmi.  Finisco nella sala principale. Una bionda vestita da infermiera si avvolge al palo al centro, sotto gli sguardi ammaliati    arrapati di centinaia di giovanottoni , che improvvisamente si sentono male e necessitano di essere  soccorsi. Ho fatto appena in tempo a notare la divisa, visto che dopo un paio di secondi la stessa  finisce a terra, mostrando l'ennesimo corpo wow della serata.
Ad un tratto mi volto e vedo un sedere che mi suonava familiare. Sono due colline scure avvolte in un perizoma bianco... Ma certo, era uno di quelli che erano poggiati di sopra sugli sgabelli al bancone!
I miei occhi si trattengono sul bersaglio quel secondo di troppo da lasciare che lei se ne accorga, avvicinandosi. Mi sorride , salutandomi in inglese.
Ormai replico direttamente con un "ciao" , tanto capiscono.
E lei mi spiazza.
"Oh, ma sei italiano?Anche io vivo in Italia!"
...
Oh cazzo questa parla la mia lingua.
Ma che fa, lavora all'estero il fine settimana? Dopo la fuga di cervelli all'estero, adesso abbiamo la fuga dei sederi? Perchè la qualità deve sempre emigrare?

Mi dice il suo nome, che sinceramente non ricordo. Già non ricordo mai i nomi quando la gente mi si presenta in situazioni normali, figuriamoci se me lo dicono con una scollatura da capogiro a pochi centimetri.
Per non parlare di quello che c'era dietro.

Metto subito le mani avanti.
No, non nel senso che vorrei, intendo dire che le dico che devo sposarmi.
La sua risposta è immediata, si vede che ne ha conosciuti diversi di futuri sposi.
"eh, ma devi prendere un impegno più avanti, mica adesso..."
Ehm.
non è proprio così, baby.
Cerco di mantenere un minimo di distanze, qua si prendono il dito con tutta la mano, ed io devo rendere conto ad una persona, devo poterla guardare negli occhi quando torno.
Mentre le dico gentilmente che no, non è cosa, si avvicina anche una bionda. Era tipo una sua amica.
Oddio, mi viene in mente una canzone di Renato Zero. Quanti brutti pensieri.

Proprio mentre la sto per salutare , ecco che mi si avvicina all'orecchio e mi sussurra : "Dai, ti porto dove dico io... per X corone (e chi si ricorda quanto?) ti fffottto e te lo ssuucchio!"
E me lo dice sorridendo, come se fosse una fruttivendola che mi vuole vendere delle arance.

La guardo.
La riguardo.
Ma cosa mi aspettavo in questo posto? Un corteggiamento raffinato, qualcosa del tipo:
"Ciao...ti sto guardando da quando sei sceso dalle scale. So che non mi conosci, che pensi che io sia pazza, ma tu.... il tuo petto possente, il tuo sorriso...insomma è stato un colpo di fulmine!"
"Ascolti, sono lusingato, ma purtroppo sono gia' promesso ad un'altra..."
"Che donna fortunata..."
"Eh, già. però ci tengo a dirle che in condizioni normali non avrei mai rifiutato la sua conoscenza, lei è molto affascinante!"
"Tu mi lusinghi!"
"Sarebbe proprio inutile insistere?"
"purtroppo si. Posso vantarmene con i miei amici?"
"Certo, fai pure.Non fermo certo tutti quelli che passano."
"allora buona serata"
" a lei!"

E invece niente, anche lei allunga la manina per la tastata di verifica-pacco.
Due volte in una sera da due donne diverse è un record per me.
La saluto, stavolta definitivamente, e me ne vado a cercare i miei amici.
Chissà in che condizioni li troverò, avranno anche loro resistito alle sirene del posto? E se me li ritrovo nudi e ammanettati a qualche palo?
ne trovo un paio in una saletta un po' piu' piccola, in cui c'è un palco piccolo ma lungo, con due pali.
Si stanno esibendo due ragazze. Sono ballerine.
Lo dico perchè, a quanto ho capito, qui ci sono quelle che la danno e quelle che te la fanno solo annusare.
Le ballerine appartengono a quest'ultima categoria.
sono liberi alcuni sgabelli sotto al palco, li occupiamo.
Ecco, finalmente un po' di relax. Un metro sopra di me una stupenda fanciulla volteggia e danza. di solito quando mi capita di vedere le ballerine di Amici cambio subito canale, stavolta insieme sono molto piu' interessato. Mi sento come in quei film americani, in cui la gente parla seduta mentre guarda questa che si esibisce. Mi mancava solo il whisky.
Ad un certo punto finisce la canzone e l'esibizione, ed arriva LEI.
Mammamia.
Avrà intorno ai 25 anni , è castana con gli occhi chiari. Indossa un vestito colorato. E' leggermente truccata, forse un po' troppo. Nel senso che acqua e sapone sarebbe ancora meglio. Vabbe' so gusti.
Inizia a ballare e d'un tratto tutti gli occhi sono su di lei.
Roba che l'altra ballerina, che pure era un femminone esaggerato, c'era rimasta male perchè nessuno se la filava. La divina si muove attorno al palo e i maschi presenti in sala seguono ogni suo movimento con lo sguardo. Il vestito vola subito via. Ad un certo punto mi viene lo sfizio di mettere una banconota da qualche parte , come appunto fanno nei film. Mammamia che trasgressione , eh?
Ok, quanto prendo? Sopra i venti euro non esiste , mo' non esageriamo. Con le corone non mi fido, magari è troppo o è troppo poco, non ho ancora capito.
ora non è il momento di mettersi a fare i conti per il cambio. C'è una cinque euro che sembra essere lì apposta. Lo faccio, ho deciso.
...
Pero' come si fa? Cioè , la chiami o le fai segno?
alla fine la guardo e lei nota che ho la banconota piegata nella mano,in vista.
Mi si avvicina sorridendo.
Non ho tanta scelta su dove infilarla, visto che è rimasto solo lo slip.
Ovviamente, visto che sono un signore, mi limito ad infilarla sulla cordicina o come si chiama, di lato.
Lei mi sorride, mi si avvicina e mi da un bacio.
Sulla guancia.
poi mi dice all'orecchio "Thank youuuu!"
Resto lì come un ebete.
Mi avvicino al suo orecchio, non sapendo cosa dire di appropriato.
Avrei potuto dire qualcosa tipo "You are a great dancer!" , che è un complimento che magari non le fanno in molti . qui saranno piu' pratici. Una cosa del genere secondo me le avrebbe fatto piacere.
Avrei potuto essere un po' banalotto e dirle "you are very beautiful!"
tutto , ma non quello che le ho detto:

"You welcome!"

Hai visto, so l'inglese?
...
bah.

Vabè lo spettacolo finisce , partono gli applausi di tutti i presenti.
Ci guardiamo in faccia tra di noi, diamo un'occhiata all'orologio.
E' ora di andare. Ci avviamo verso l'uscita , che tanto mentre ci avviamo, tra una sosta e l'altra passerà almeno mezz'ora. Tra una bruna tutta come mamma l'ha fatta seduta su di un tavolino che mostra le sue pudenda ad una congregazione di ginecologi seduti tutt'intorno alle sue gambe aperte ed una riccia che mmm è riccia anche lì,
arriviamo al guardaroba , prendiamo i cappotti e partono i commenti di rito.

Non fa freddo, per strada ci si avvicina un nuomo di colore.
E' davvero tardi, la strada è deserta. Lui ha le mani in tasca. Potrebbe impugnare una qualsiasi arma.
Ci fissa , ci punta.
Sta venendo proprio verso di noi.
Estrae le mani dal giubbino, e ci porge un depliant.
E' il nostro amico "freeeeeeboc**ino!!!" che ci propone per l'ennesima volta di entrare nel locale che diceva lui, dove sembra ti accolgano con generosità. Lo salutiamo sorridendo , ma rifiutando l'offerta - spero se ne farà una ragione -e ci avviamo verso la fermata del tram.
C'è la luna, domani potrebbe essere una bella giornata.
Come bilancio della serata ho in attivo due palpate ricevute ed un bacio da una superfiga.
E posso tornare a casa senza sentirmi troppo in colpa, soprattutto.

E , credetemi, in un momento di follia devo aver pensato qualcosa del tipo "non voglio piu' vedere patata per un bel po'!"





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7 commenti:

kermitilrospo ha detto...

ma anche "il cagnaccio" è andata a farsi l'addio al nubilato ?

gegge ha detto...

Si, ma la cosa piu' trasgressiva che le avevano organizzato le amiche era una specie di copricapo a forma di cazzetti... che lei si è puntualmente rifiutata di indossare.

Kerm piuttosto non mi hai detto che ne pensi del racconto :/
qua la gggente legge solo, e non commenta...ed io non ho più feedback

ORACOLO DI ZED ha detto...

già ti avevo scritto facendoti i complimenti per il blog non vedo il commento pubblicato quindi mi ripeto. Complimenti per il blog. Sicuramente è ben scritto e originale. Fare qualcosa di diverso non è facile. Rispetto a tutti gli altri che fanno la solita solfa. Continua cosi. Ciao Ciao.

kermitilrospo ha detto...

il racconto mi ha divertito molto, come la maggior parte dei tuoi racconti (non tutti se no ti monti la testa :D)

ti ho anche invidiato un po', durante il mio addio al celibato io ero in caserma a fare il militare mentre pare che i miei amici lo abbiano festeggiato comunque e si siano divertiti parecchio!! :D

Vanessa ha detto...

Caro Gegge, anche io un po' ti invidio, perchè a fatica con le mie 4 amiche riesco a mettermi d'accordo per una pizza o un film al cinema una volta l'anno, figuriamoci riuscire a portarle (anzi, FARSI PORTARE) un weekend all'estero in un posto di ludibrio erotico e nudità! Poi per carità, negli ultimi addii al nubilato abbiamo fatto chiusura in discoteca, ma vietato aspettarsi cose più originali e più "in grande"!
Tu comunque sei sempre mitico, perchè hai parlato della situazione spinosa con comicità e sdrammatizzando con qualche retroscena smitizzatore; in generale mi sei sembrato onesto e molto equilibrato, anzi nella prima parte non sembrava nemmeno che fossi tu il festeggiato! E nel finale hai detto due grandi verità: un bacio sulla guancia può essere coinvolgente più di tante scollature e che poter guardare negli occhi la propria compagna è importantissimo! Bravo!

PS: ma dove avete mangiato? Li fanno sempre quei piattoni di carni truculente con assieme contorni di crauti, cipolle e patate fritte??

gegge ha detto...

Grazie Oracolo, ti rinnovo il benvenuto qui da me!

Kerm, credo che l'addio al celibato in realtà si organizzi piu' per gli ospiti che per lo sposo, sai? ;)

Vanessa, mi fa piacere che tu abbia colto alcune sfumature! Mi son sfondato di carne, forse parli dello stinco di maiale !

Vanessa ha detto...

Guarda, ero piccolina quando sono stata a Praga (anzi si chiamava ancora Cecoslovacchia, pensa un po'!!!) e ho il ricordo-incubo di questi pezzettoni di carne rossa e sanguinolenta, ma penso fosse troppo dura per essere stinco di maiale, bah! D'altronde l'alternativa alla carne da osteria era prendere toast con l'insignificante prosciutto locale e formaggio in una gigantesca sala da the (che chissà se c'è ancora) vicino al fiume. Insomma, sfamarsi o digiunare!!!