sabato 25 febbraio 2012

Grease in testa



Verso la fine degli anni settanta scoppio' il clamoroso successo di Grease, con l'allora giovane John Travolta pettinato con il classico ciuffo "A banana" ,alla Elvis, reso possibile solo attraverso l'utilizzo di una gelatina (grease,appunto) composta da chissa' quali componenti chimici adottati all'epoca che oggi qualche stupida legge proibizionista avra' dichiarato illegali e magari anche dannosi per la salute. A Napoli con un ciuffo del genere il frutto diventa "cocco" (e' frequente come commento ad un ciuffo ardito il "Ua' te fatt stu cocc' ngap!")



Non so se avete visto il film, in pratica lui conosce una brava ragazza senza grilli per la testa, la conquista, poi pero' lei alla fine per farsi accettare da lui decide di vestirsi e truccarsi come una vrenzola, inizia a fumare e si fa la permanente. Alla fine vissero tutti tamarri e contenti. Oddio c'è anche una colonna sonora fantastica, ma qui si parla di altro.



Scoppio' la greasemania, e tutti lì a farsi i capelli come Jhonny. Ora, mi immagino come dovrebbe essere stato in quegli anni andare dal barbiere a Napoli e dire "Fammeli come quello del film cu' John Travolta..." .

Il mio ancora oggi sarebbe andato in crisi,ecco perchè di solito i barbieri hanno appeso al muro dei poster con dei modelli con le acconciature piu' indescrivibili,ciuffi ribelli anzi dittatori, sfumature irregolari, simmetrie asimmetriche, di modo che uno prima descrive vagamente poi dice , puntando il dito: Un po' come quello!" Ovviamente l'effetto che si ottiene , su di un viso mediamente normale, è un po' strano. Perchè se quel taglio ardito se lo fa un modello, allora è fashion , se te lo fai te la prima cosa che ti chiedono e' si te si appiccecat co' barbier, roba che ti si avvicina per strada un avvocato dandoti il biglietto da visita, nel caso volessi chiedere i danni.



Comunque ricordo ancora i gel di una volta, ti lasciavano sui capelli quella che a napoli chiamano la "leccata di vacca". Se li accarezzavi sembrava che avessi un casco omologato per condurre una moto, potevi passare sotto ad una impalcatura tranquillamente, che se cadeva qualche attrezzo lo scalfivi. Per lavarti i capelli,poi, dovevi usare il solvente. La ricerca di allora era finanziata attraverso fondi segreti versati da Cesare Ragazzi.Questo gel entrava nel dna di tuo padre e ti faceva cadere i capelli per successive tre generazioni. Io mi son salvato perchè mio padre, una volta trovato mia madre, si è rilassato e non ha avuto piu' voglia di farsi il capello figo. Mio figlio spero si salvera' in quanto dalla seconda media in poi ho deciso di farmi i capelli corti.Nel decennio successivo , i mitici anni 80, gli uomini preferirono farsi crescere folti capelli al vento , tutti phonati, piuttosto che compromettere i proprio bulbi. Ovviamente esagerarono in senso opposto, dando il là al ritorno prepotente della gelatina sul mercato italiano.La cosa piu' orrenda di quella gelatina era che ti rimaneva sulle mani una mappata di gel bluastro, con all'interno dei capelli. Quando ti lavavi le mani, dovevi star bene attento ad eliminare i residui che si piazzavano nell'incavo tra le dita, che sembrava che avessi strozzato un puffo. Un'altra cosa orrenda che ora mi torna alla mente è che se prendevi un pettine classico e allisciavi il capello, magati tutto all'indietro,restavano attaccati pezzi di gel tra i denti del pettine, che poi ogni volta per lavarlo ci mettervi una vita. Oggi esistono svariati tipi di gel e cere per capelli, fissanti e strafissanti, effetto bagnato... una volta c'eran solo l' effetto 'nzevato e quello cemento armato.

ps


1 commento:

Unknown ha detto...

ma è un'eresia che così poche persone ti commentino, io sto piangendo (tanto per cambiare) dal ridere da un'ora e mezza!
Tu sei un genio.
QZ