venerdì 17 febbraio 2012

Quinto giorno della settimana,seconda decade del secondo mese dell'anno.

Ultimamente per trovare l'ispirazione per i post uso come musa il calendario. Quando ero piu' giovane guardavo quello della Bellucci e pure mi ispirava molto, ricordo. Oggi ho un calendario dove si vedono pure i giorni della settimana , e sopra c'è scritto che oggi è il tanto temuto Venerdì 17. E pure del febbraio di un anno bisestile. E per di piu' di un anno in cui dovrebbe finire il mondo.

Sentendo un po' i vari programmi in radio o in tv se ne parla un po' , come divertessement. (oddio , non so se è la parola giusta, pero' ho sempre voluto scriverla da qualche parte.) Le domande che vengon fatte all'uomo della strada son sempre le stesse “Lei ci crede?” e di solito si risponde con il classico “Non ci credo , ma...”

Mi spaventa un po' il fatto che per certi aspetti io sia configurabile come italiano medio. Eppure anche io “non ci credo,ma...”. Di solito non sono scaramantico, non credo alle persone che “portano seccia” e nemmeno al malocchio o roba del genere, pero' ammetto che la vista di un gatto nero mi fa pensare “ua' e mo?” Ovviamente poi la ragione prende il sopravvento, pero' una piccola,scherzosa grattatina a sangue la si fa. L'unico “rito” -diciamo così- che seguo è quello del grattarmi il naso se qualcuno dice contemporaneamente a me la stessa parola. Cerco di farlo con nochalance (oggi adopero francesismi a gogo' – e non so nemmeno se li sto scrivendo correttamente) Vuole la tradizione che altrimenti non ti sposi, un po' come quando ti passano la scopa sui piedi. Ora , nonostante tutta la razionalita' del mondo, questa grattatina la faccio lo stesso, magari non dando nell'occhio, dopo qualche secondo (ho deciso che vale lo stesso,non ritengo la maledizione abbia effetto immediato). Credo che un po' tutti noi abbiamo qualche piccolo gesto scaramantico, c'è gente che non passa sotto le scale. C'è gente che se rompe uno specchio poi si aspetta sette anni di guai, non si è capito bene se si tratta di una pena cumulativa oppure puoi romperne tutti quelli che vuoi nel frattempo che tanto non si sommano. Ho letto un po' in giro per capire da cosa derivi questa credenza, sembra sia una tradizione orientale, in pratica lo specchio riflette la tua anima , se lo rompi si rompe anche una parte di essa. Ci son anche un altro paio di spiegazioni, ma questa mi sta bene. Anche per il venerdì 17 esistono vari motivi. Gesù è morto di venerdì, sulle tombe degli antichi romani si scriveva “ VIXI” ho vissuto (son morto...) e sembra che venne confuso con XVII...Pero' mo' basta che questo non è un blog di informazione, quindi andate ad acculturarvi altrove. Quale che sia l'origine, oggi è convenzionalmente giunto a noi come data in cui stare attenti a quello che succede. Diciamo che è anche una comoda scusa, in fondo qualunque accadimento negativo di queste ore puo' essere addebitato alla data infausta, e non alla nostra pigrizia negligenza o stupidita'. In realta' incidenti stradali o domestici, smarrimento di oggetti, bocciature ad un esame, perdita di coincidenze mezzi pubblici e varie ed eventuali accadono ogni giorno e non guardano certo il calendario. Magari fosse così. Pero' almeno oggi hai qualcuno con cui prendertela. Qualcuno con cui dovrai convivere fino alla mezzanotte, perchè è scientificamente provato da ogni luminare di astrofisica, astronomia , astrologia e dal televideo che dopo ogni maledetto venerdi 17 arriva sempre un sabato 18.

Nota a margine, scrivo queste righe in treno, con un po' di imbarazzo dovuto al “timore” che il mio vicino butti l'occhio sulle cacchiate che sto scrivendo e mi prenda per scemo.

Non va mai di farsi riconoscere,vero?

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