domenica 9 settembre 2012

Romanzo Salsero - seconda parte del quasi ultimo episodio

Stavo finalmente per varcare la porta dell'ingresso della sala. Finalmente, dopo quasi sette mesi (avevamo aspettato tanto un po' per perfezionare la tecnica, un po' perchè non ci sentivamo in grado, un po' perchè le capacità organizzative del maestro erano pari a zero, un po' perchè sotto sotto ci scocciavamo, un po' perchè non lo so) avremmo potuto mettere all'opera gli insegnamenti ricevuti,e dare un senso a quei quaranta euro al mese di corso, che poi capitava sempre che almeno una lezione saltasse.

La sala era immensa, o forse mi sembrava così perchè la paragonavo a quella della palestra,che fino ad ora era l'unico luogo che associavo alle note che stavo sentendo.
Ora, non so quanti di voi siano mai stati, anche solo per sbaglio, in una sala salsera.
Sapete come funziona la salsa?

Funziona che le donne se ne devono stare in piedi da una parte, ad aspettare che gli uomini si avvicinino loro e le chiedano di ballare.
E' proprio così, è la prima cosa che ti dicono in palestra (la seconda, in verità, la prima è "Quaranta euro,grazie!)  in questo modo le donne accettano con serenità questa imposizione maschilista, e gli uomini possono avvicinarsi e chiedere ad una donna di ballare con meno remore e meno timidezza, in fondo siamo lì apposta.
Per quanto riguarda il secondo passo, poi, quello dell'accettare, tra le donne salsere esistono varie teorie. Ci sono quelle generose, che dicono "va beh un ballo non si nega a nessuno, basta che non fa' il polipone e mette le mani dove non deve , perchè no?" e quindi le inviti a colpo sicuro, non ti diranno mai di no. In genere son quelle che amano ballare , non le interessa rimorchiare, o almeno avrebbero piacere ad incontrare un Banderas che le ammali , però non è la loro priorità.
le individui facilmente, dato che una canzone se la fanno con uno , una con un altro , insomma devi solo essere veloce ad invitarle prima che lo faccia qualcun altro. Come approccio iniziale è il migliore, così non subisci un trauma, che se la prima volta che inviti una donna a ballare lei trova una scusa tipo "no, mi spiace, mi fanno male i capelli" , poi ci rimani male e questo ti condiziona per tutta la serata.

Poi ci sono le professioniste, quelle vestite in maniera un po' più originale, ballano da anni, han preso la cosa tremendamente sul serio e ballano solo con chi è esperto. Che non ti capiti mai, oh giovane inesperto, di invitarne una così a ballare. E che non ti capiti mai che ella accetti, per poi scoprire dopo 5 secondi che non sei al suo livello: Fa' una faccia schifata, come se stesse pestando delle merde, e chiedendoti un formale "scusa" si dilegua, inserendoti nella lista nera.

Nel mezzo ci sono le vie di mezzo, che ballano da un po' , vanno a simpatia , a sensazione. A meno che tu non puzzi di sudore e non abbia la faccia da pervertito un ballo te lo concedono, poi chissà.

E poi ci sono le novizie, quelle che non sono mai state in discoteca, animali da corso ansiose e timorose, vorrebbero però imparare e si sa che questo ballo lo si impara ben bene soltanto in discoteca.
Sono le prede migliori, puoi farci conversazione una bellezza, puntando sulla comune inesperienza.
La sottocategoria delle approfittatrici, però , a quel punto ti saluta, che lei non ha tempo da perdere e deve trovare qualcuno più esperto di lei , che è venuta qui ad imparare, mica a fare altro?

E poi , come avevo potuto dimenticarla, c'è LEI.
LEI, la tipa WOW che tutti la guardano e nessuno ha il coraggio di avvicinarsi per chiederle di ballare. Almeno un esemplare così è presente sempre, in ogni sala.
Per assurdo, ballano molto di meno delle altre più bruttine, perchè raramente qualcuno ha le palle di avvicinarsi. Qualcuno che non sia un tamarrone, che di solito viene allontanato con cortesia.


Ecco, scusate la classificazione delle prede, ma era necessaria per poter poi proseguire la narrazione senza interrompere troppe volte il ritmo.

Io e Mario Rossi ci scambiamo una intesa complice, avevamo scoperto la nostra EL DORADO.
Donne ovunque, come in nessun locale. Tutte le età , tutti gli stili , tutti i tipi.
Le leggende sulla salsa erano vere.
Altri cacciatori erano presenti in sala , dai più esperti con le loro camicie nei pantaloni , a quelli più rozzi con la birra in mano che magari non sapevano manco ballare, ma erano venuti a provarci lo stesso.

La prima cosa che fa un uomo in questi casi, dopo aver visto il livello delle prede, è quella di compiere una analisi relativa al livello medio dei propri concorrenti, per capire quanto si possa osare.
Osserviamo un po' in giro, e sulla base delle convinzioni di noi maschi , qualcosa del tipo "mmm secondo me questo piace" , "questo non ha speranze" e "beh che belle chiappette questo fa' palestra" giungiamo alla fine alla conclusione che eravamo leggermente al di sopra della media dei maschi nel locale. Questa considerazione ti da qualche punto autostima, e ti spinge ad avvicinarti alle fanciulle senza dover far ricorso all'alcol , per scioglierti.

Ad un tratto Mario Rossi mi fa' un cenno: "Ao' Ge' , anvedi lì chi ce sta'!"
Era il nostro maestro , Carlos Rubeiros Quotas de Corsos , che si era accorto che lo stavamo guardando , e da dietro una fila di persone da cui non poteva ormai più nascondersi, ci si avvicinava con un sorriso , aggiungendo "ola! Finalmente siete arrivati!"


(fine seconda parte)
(ia però fatemi sapere che ne pensate, altrimenti pubblico altro ;P )


2 commenti:

Annastella ha detto...

Geggetto..sto ridendo da sola, mentre na' tedesca chiedeva il conto,il cameriere stroligo passava con un piatto e SI. credeva maciste...e saw non c' e' ...mi piace. Da morire il racconto...:) Hai azzeccato le categorie....bravo! Si vede che frequenti là zona di acchiapppo

nicole ha detto...

e... e... e.... e poi???
Dai continua dai continua! Mi hanno proposto di andare a ballare il tango... se ci vado magari ti passo info anche sui tangheri e facciamo il confronto!