martedì 25 settembre 2012

Il regionale Roma Napoli

Domenica mattina dovevo andare ad un pranzo di compleanno in zona Scauri. Decido di utilizzare il treno, vedo quindi un po' gli orari , chiedo di esser venuto a prendere alla stazione e tutto soddisfatto penso qualcosa tipo "beh , stavolta mi sono organizzato bene".
see.

Arrivo a Termini con circa un quarto d'ora di anticipo rispetto all'orario di partenza del treno, cosa che non mi succede quasi mai, dato che ogni volta rischio di fare il remake di sliding doors, e me la prendo comoda vedendo un po' nelle edicole se trovo qualche fumetto che mi tenga compagnia durante il viaggio , che - mannaggia non l'ho fatto apposta - ho scordato il libro per preparare il prossimo esame a casa. Comunque il treno non è nemmeno in ritardo, parte regolare.

Dopo un po' mi assale la consapevolezza della cazzata che sto facendo:
"Geeeee' ma hai capito che devi prendere il REGIONALE????"
Avevo rimosso. Era da una vita che non lo utilizzavo.

Il regionale lo trovi spesso già fermo al binario tanti minuti prima che parta. La gente arriva almeno mezz'ora prima per prendere il posto. Se sali dieci minuti prima della partenza è scontato che dovrai stare in piedi. Che volete, so' stato stupido però era domenica, concedetemi questa attenuante.
credevo non ci fosse nessuno. Ed invece...

Con orrore scopro che le prime carrozze son piene, i posti sono già tutti occupati e nelle aree tra una carrozza e l'altra già ci son persone ferme, in cerca di uno spazietto comodo dove fermarsi.
Davanti a me, sul binario, altra gente ottimista cerca di incamminarsi verso la fine del treno, per trovare qualcosa. Man mano che ci si rende conto che le carrozze sono occupate , il ritmo della camminata aumenta, diventa quasi una corsa. Che se proprio è rimasto un posto libero, qui è una giungla e devi essere gazzella. Un po' come quando si è in macchina e si cerca parcheggio , se hai uno avanti che va piano che cerca anche lui o lo superi o è finita.
Percorriamo con una velocità da tapis roulant il binario, per almeno 6 carrozze, fino a quando la consapevolezza che non è rimasto più nulla ci assale. Tutti rallentiamo, sconsolati, e saliamo alla prima porta che si trova.
All'interno , non dico che si sta schiacciati come sardine, perchè per fortuna almeno si respirava, però non era certo comodo.
Il viaggio sarebbe durato due ore e poco più, farli tutti in piedi era na tortuna.
Ti consoli un po' , pensando che c'è gente che vive questa cosa ogni giorno, per andare a lavoro.
Poi diventi cattivo. Guardi tutti gli stranieri , e pensi qualcosa tipo "mmm ma questi ce l'hanno il biglietto? eh? Io l'ho fatto!" e vorresti improvvisamente essere investito del potere di controllare i biglietti, e far scendere tutti quelli che non hanno pagato. Perchè è così, sei sicuro.
Se scendono rimangono la metà dei posti, ti sei improvvisato statistico.
Poi rifletti e pensi che non sei mai stato razzista, quindi giustamente guardi anche gli altri  italiani e pensi "ma questi lo hanno fatto il biglietto?"
Concludi che alla fine sei l'unico che ha fatto il biglietto, in una botta di superiorità, e che avresti diritto a sederti. che poi alla fine frega niente a te se hanno pagato o meno, solo ti rode che uno che non fa il biglietto si sieda pure. Cioè vuoi salire, vuoi il servizio gratis? Già non si fa perchè il servizio pubblico lo devono pagare tutti ecc, però almeno vaffanculo resta in piedi.
Però suppongo loro dicano qualcosa tipo "eh,però se mi fanno la multa, almeno mi son seduto".

in ogni caso ti prendi la sua presunta superiorità morale e inizi a girare cercando un corridoio dove c'è spazio per fermarti. Lo trovi. Il treno parte.

credi che sia finita? No!
Perchè , anche se ormai il treno è partito  , c' è sempre qualcuno che dopo dieci minuti arriva che vuole passare, con al seguito borse e borsoni, e devi spostarti che il corridoio è stretto.
"Ma dove cazzarola vai?E che hai fatto fino ad ora?guarda Che non trovi niente manco dopo, eh?" Vorresti dirgli, poi fa niente, fai qualche altro passo per trovare lo spazio per farlo passare, alla fine sei costretto a farti due carrozze con sta gente dietro.

Una volta che anche queste anime illuse hanno trovato pace,sei finalmente fermo. La gente che è rimasta in piedi ogni tanto inizia a lamentarsi, escono le solite parole tipo "carro bestiame" ecc.
Hai trovato spazio in un angolino, stai quasi comodo.
Arriva uno: "Scusi, si sposta?Qua stiamo stretti..."
"Eh , ma vorrei rimanere così che posso almeno poggiare la schiena contro la parete, sto un po' più comodo..."
"Eeeeeh, abbiamo qui il signorino pretenzioso, addirittura vorrebbe poggiare la schiena! Ma guarda te che gente arrogante!"
Intanto i fortunati che hanno trovato posto a sedere iniziano a sentirsi in colpa: Vengono visti come dei privilegiati. Temono per la propria incolumità.
E fanno bene.
Dopo un po' ecco che arriva la prima fermata. Bene, scenderà qualcuno?
No. In questi casi non scende mai nessuno. Al massimo salgono altri.
Inizia il posteggiamento. Ti trovi delle persone, a cui magari senti dire : "Dobbiamo scendere alla prossima, cara?" e ti metti lì come un avvoltoio, appollaiato. ti tocca ringhiare agli altri, per mettere in chiaro le cose.
Poi , non so se vi succede mai, state in piedi da un'ora, arriva la stazione in cui finalmente un paio di persone scendono, e sale il tizio fenomeno. E' un grande. Di solito sta con la ragazza.
Chi era seduto prima si alza, per scendere. Intanto son saliti sti due fenomeni. Gli senti dire: "Uh, guarda, ci sediamo lì?"
Tutta la gente che sta in piedi da un'ora vorrebbe linciarli, anche solo per aver concepito quel pensiero. Ma come, sei appena arrivato e credi davvero di aver diritto a sederti?
E chi è in piedi da un'ora?
Poi fanno pure la faccia scocciata se l'avvoltoio appollaiato è arrivato prima. Ma va'va'.

Ad un certo punto riesco a sedermi. Una fermata prima dell'arrivo. Vabbè , almeno gli ultimi dieci minuti me li faccio da vip.

Viene poi il momento, inevitabile, in cui la gente, che non ce la fa più , inizia a lamentarsi e compattarsi:
"Ora basta, è uno schifo!"  - Si erge la voce di qualcuno che si improvvisa leader.
"E' vero, basta!" - Subito raccoglie consensi.
"Andiamo a protestare, questa storia deve finire. Tutti a Roma, davanti al Parlamento!"
"SI !! Andiamo!"
"Allora andiamo Venerdì mattina!"
"Sii!"
...
"e come ci andiamo?"
"prendiamo il treno delle 7 e 45?"
"quello? Lo strastrapieno?"
...
"ehm..."
"vabbè..."
...
"per stavolta fa niente, va..."



ps nuova striscia di Scoopy
www.leavventurediscoopy.blogspot.com

ciao!










5 commenti:

Davide CervelloBacato ha detto...

Ehehe i treni sono una mmerda. Lo dice uno che si è fatto millemila volte l'Italia su e giù trovando le peggio cose.... Comunque finale portentoso xD Troppo ridere :D

Non si dice piacere - La moda passa, lo stile resta ha detto...

trenitalia vive grazie a me.
e nonostante continui a prendere treni in lungo e in largo ogni volta mi viene un travaso di bile..

senza parole

http://nonsidicepiacere.blogspot.it/

hottanta... ha detto...

Risate molto amare. Il finale, mio caro, lo ritengo una vera chicca sociologica.

La Betty ha detto...

io sto alla larga dai treni...
meglio a piedi guarda!
:)

gegge ha detto...

@<Simona, mi sa che te non l'hai letto il mio penultimo post, quello sula classificazionedei lettori, eh ;P