mercoledì 4 luglio 2012

Dammi il tuo Ustel

Durante i primi anni di università , per mantenermi ho fatto vari lavoretti.
Devo dire la verità, personalmente credo che ogni esperienza, anche la più piccola che uno fa, concorra a formare il carattere della persona ed a fargli fare esperienze più o meno importanti, prima tra tutte la possibilità di relazionarsi con la gente. Vorrei iniziare oggi a parlarvene, iniziamo con : L'addetto alla paninoteca take-away. (quello che sta al bancone)

modalità di ricerca:
 Mio padre mi dice  "va' da uno che conosce uno che conosco io ci lavora il figlio di..." 
    Insomma serviva pure la raccomandazione.

Il contatto
Dopo qualche settimana mi arriva una telefonata "Buongiorno, sono Tizio della SalsicciottiXtutti."
Io, nel frattempo, mi ero pure dimenticato di aver mandato sto curriculum.
"ah, non mi serve niente, grazie!"
"ma ci ha chiesto lei di fare un colloquio!"
"aaah , è vero , si, grazie mi dica pure"
"Puo' venire lunedi mattina all'indirizzo X?"
"A che ora?D'accordo,a lunedì!"
"Ma è sicuro che è interessato?Lo vuole ancora il posto?"

(ed io penso qualcosa tipo "ma ti ho già detto di si, che devo fare per sembrare interessato , un tono entusiasta? saltellare di felicità che vogliono farmi fare sto colloquio?un balletto?)

invece dico: "ma certo che sono interessato!A lunedì!"


Colloquio :
C'era un ufficio proprio nel palazzo sopra il locale, vado lì e c'eran già altre 3 persone in fila.
Mi accomodo, ed aspetto. Poi viene il mio turno, mi chiamano, indosso la mia espressione seria di circostanza (o almeno quella che io reputo essere quella seria) ed entro.C'era sto tizio seduto alla scrivania, mi ricordava un po' Tony Soprano, per fisicità e modo di parlare.
Penso fosse il tizio che mi ha chiamato qualche giorno prima,quindi cerco di mostrarmi il più possibile coinvolto, entusiasta,interessato che altrimenti questo si offende.
Alla fine mi fa' qualche domanda , mi spiega come funziona e mi dice "ok, allora inizi domani!"

Gli stringo la mano,sorrido e lo ringrazio (non sia mai dovesse venirgli il dubbio che non sono convinto al 100% ) ed esco.

Il lavoro e tutto il resto
Il lunedì dopo mi presento in questo posto , di mattina verso le 10 (mi sembra di ricordare)
Aspetto un po' fuori , dopo un po' mi si avvicina un tizio un po' strambo ma a posto.
"sei tu gegge?"
"Si, ciao piacere.."
"piacere mio" ecc ecc ecc

Dopo sti convenevoli apre la serranda, entriamo,sposta il bancone , che era uno di quelli a scorrimento laterale , e siamo nei locali. In pratica era uno di quei cosi d'asporto in cui non si entra all'interno, c'è solo il bancone a dividere chi compra da chi vende e bisogna consumare per forza per strada (scusate,lo so che sapete cosa è un takeaway , mi sta venendo la sindrome descrittiva di Stephen King)
Sto Tizio, con l'aria un po' scocciata ma disponibile, mi spiega un po' le basi del lavoro.
In pratica si prendono dai vari frigoriferi le varie cose e si prepara il bancone. Tutte salsine , salse ecc
Poi bisogna prendere i panini dai locali giù , per farli scongelare.
Di solito si dice che una volta che lavori in un pub e vedi cosa succede nelle cucine poi non ordineresti mai più nulla, devo dire invece che sto posto era molto pulito e schifezze non se ne facevano.
Comunque mettiamo ogni salsa nella sua vaschetta, il pane nel coso vaporoso che lo scongela, poi cacciamo dai barattoli tutta la roba tipo crauti cipolle insalata e roba varia.

Ora, io son da sempre uno a cui piace magnare, anche se non amo molto il prodotto dell'hotdog in se, essendo nato a Napoli ho sempre preferito sfondarmi di pizze.
Comunque vedere tutta sta roba pronta già alle dieci e mezza del mattino un po' mi disgustava.
E' pure il fatto di averla a portata di mano, fino ad allora avevo sempre pensato che se avessi fatto un lavoro a contatto con una cucina o simile sarei diventato il re dello spizzicare, invece per fortuna non mi vennero particolari voglie, forse anche perchè uno non vuole fare la figura di quello che arriva e si magna tutta la scorta che devono aumentare le richieste ai fornitori.
Comunque ricevo le ultime direttive e consigli , ora tocca solo aspettare i clienti.
A quel punto noto una cosa, che mi ha dato un po' fastidio un po' fatto riflettere:
Non c'era una sedia. E nemmeno un angolino dove sedersi. Nulla.
Proprio a dire "devi stare in piedi". Tutte quelle ore?
E' un aspetto di tanti lavori che proprio non mi va giù, tenendo conto anche di diritti alla salute e simili, anche se non credo che chi fa questo lavoro abbia una potenza sindacale alle spalle.

Comunque passano un po' di minuti ed arriva il primo cliente. Il posto è in una zona piuttosto centrale, quindi c'eran sia clienti occasionali che quelli fissi.
Arriva sto tizio, vi dicevo, e fissa un po' la roba sul bancone.
In pratica la caratterizzazione più forte di sto prodotto dovrebbe essere nel fatto che dentro puoi metterci tutto quello che ti pare, farci delle combinazioni schifose che nemmeno la mia mente riusciva ad immaginare (e vi assicuro che ho molta fantasia, anche in tema di accostamenti)

"allora -fa'- un hamburgher (ndr allora da adesso in poi lo scrivo come " H. " e la stessa cosa per i Wrusthel , che scriverò  " W. " , anche perchè sicuramente prima o poi sbaglio a scrivere , così limito le figuracce ortografiche)  un H. dicevo , con ......"
"con....."
e rimane così , con sti puntini sospensivi, a fissare il tutto, le sue possibilità.
Nulla di grave, lo faccio anche io a volte davanti ad un menù quando son seduto al tavolo.
Del resto non c'erano altri clienti in coda, abbiamo tutto il tampo baby.
Scusa se non mi siedo nel frattempo, ma non saprei dove.

Poi mi fa': "Che mi consiglia?Come viene buono?"
Ed io non so che dire, che cacchio ne so.
Se dovessi basarmi sui miei gusti personali formatisi con le mie esperienze da porco, allora mmm ci metterei la salsa boscaiola , quella con i funghi , poi un po' di insalata pomodori.
Accetta il consiglio "Pure qualche patatina,grazie!"
Non credo ci stiano bene, coprono pure un po' i sapori, però è lui che paga e che magna, ok.

Ho fatto il mio primo panino. bene , son capace.
Mi sentivo pure un po' un grande chef , cercavo di vederla così. Abbinamenti ecc
"con questo le consiglio di abbinare una sprite a 13 gradi"

Comunque dopo un po' scende il Tizio titolare , io lo vedo e lo saluto, cercando di mostrarmi allegro per non urtare la sua sensibilità. Mi chiede di fargli un panino, con H.
"Fammelo come vuoi te" , mi dice.
Eh bello, non ci casco. Te non hai fame. O  magari si , ce l'hai pure, ma te sei qui per veder come va' il nuovo dipendente. Ti è andata male che in questo momento non ci sono clienti veri, ed allora vuoi una scusa per temporeggiare.
Vabbè , te lo faccio, standard con patatine ed insalata , se vuoi altro chiedi te.
ricordo che ero tutto concentrato per farglielo bene, giusto perchè poi così non avrebbe avuto nulla da dire. Lo preparo, tutto a posto. Intanto arriva un altro cliente, ma con un po' di furbizia mi defilo un attimo nel retro, lasciandolo al mio Sempai , collega mastro.

In ogni caso alla fine la giornata trascorse pure bene, tranne che per un cliente che mi chiese di mettere una salsa a piacere, ed io gli dissi tipo la "barbecue" , che non ho idea di quello che c'è dentro e mi sa che non so manco benebene nemmeno come si scrive,però mi piaceva tanto il nome, aggiungendo tipo che era dolce.
Dopo che mi da l'ok e la metto, il collega mastro dice "Eh ma non è dolce , è salata! "
poi sorride ed aggiunge "lo scusi, è il primo giorno"
Ne brutta merda primo dimmelo prima che la metto, secondo , al massimo , dimmelo dopo , quando quello se ne è andato tanto mica se ne accorge dolce salata o altro visto le altre 4\5 schifezze che ci ha messo dentro. Ed invece il Tizio sprezzante fa' " E si vede che è il primo giorno" un po' seccato.

Lo guardo e gli dico "Se vuole ne posso fare un altro con un'altra salsa, quale è il problema?"
E lui "no no nun fa' nient" e se ne va con il suo bel panino in salsa barbecue.

Devo dire che non era malaccio, solo che per essere un lavoro parttime da studentello gli orari erano un bel problema , dato che altro che mezza giornata, ti rubavano tutto il giorno e non restava tempo per studiare. Chiesi se sarebbe stato possibile venire solo di sabato o domenica, ma mi fu risposto che volevano solo gente disponibile a stare tutta la settimana. Vabbè.
Resistetti 4\5 giorni , la cosa assurda fu il turno di notte di MARTEDI , d'inverno, fino alle 3.
Ma chi cacchio si fa un panino con H. o W. alle 2 e mezza di notte?

Quelli che si fanno le canne e dopo hanno fame chimica, ovvio.
Comunque , vabbè vi racconto solo come è andata il sabato e poi chiudo, che il post è venuto lunghetto.

La formazione era rinforzata, in vista del probabile maggiore afflusso, si era tipo in 4.
Già alle 18 iniziava a venire un bel po' di gente in più. Essendo l'ultimo arrivato , come è giusto che sia, mi mettevano a fare un po' le mansioni più noiose come salire e scendere dal deposito e rifornire le casse man mano che si vuotavano. Che poi si stava pure stretti. Comunque verso le 22 inizia il delirio, gente fuori ammassata, uno che diceva "dammi questo" , uno che diceva "sto prima io" , uno che non sapeva contare il resto . Metteteci poi che il cliente medio era piuttosto rozzo e ignorante , erano facili alla rissa tra di loro , insomma mi sembrava di essere alla mensa dei maiali nel cortile.

Ad un certo punto arriva un tizio e mi fa "Dammi un USTEL con .... (periodo di sospensione da dubbio) "
Io cerco di non ridere.
Lui incalza "Allora nu' USTEL con patatine...e....."
Stavo per schiattare. Mi sono girato di spalle al volo, d'istinto, per prendere il panino pensando qualcosa tipo "calmati, qua scavalcano e ti menano".
Riesco a servirlo, mentre vedo gli altri colleghi indifferenti, presumo fossero abituati.
Un altro Tizio mi paga, si prende la busta e svanisce. Resto con il resto in mano (scusate il gioco di parole) e chiedo ai colleghi "ma se ne è andato, di chi so' sti soldi?"
e sento un furbone da dietro il bancone che fa "so miei  so miei", tutto con la faccia credibile.
Seee , avrei voluto premiare l'intraprendenza, ma poi li ho messi in un bicchiere.
(assurdo come dopo così tanti anni ancora mi ricordi bene quella serata)
Alla fine dopo un po' torna sto tizio, reclamando il resto, lo prendo dal bicchiere dedicato e glie lo do, e questo pure ha il coraggio di dire "eh ma se non tornavo io tu manco me lo davi" , tutto polemico.

Ok, che dovevo fare spostare il bancone, farmi largo tra i tamarri affamati e cercarti ovunque, per ridarti i tuoi due euro? Ma poi parli pure?
Vabbè.

Verso le due di notte inizia ad arrivare qualche donna  di facili costumi che prestava i suoi servigi in zona, (in realtà credo fosse un uomo di facili costumi , suppongo ci fosse un W. di troppo in quel momento) vestita in maniera ehm sotto l'impermeabile niente , e chiede una birra ed un panino.
Guardo meglio fuori, ce ne erano altri un po' lontano. Capita, anche nelle zone centrali di una grande città. Soprattutto a quest'ora.

In ogni caso, la nottata è passata. Arriva l'alba, i guerrieri vanno a casa dopo il meritato riposo.
Li saluto, con un "ciao" che pero' era un probabilissimo "addio, statemi bene!"

Quando dopo un paio di giorni rivado in ufficio a dire al tizio che dopo la settimana di prova avevo deciso di non continuare, lui fa' come un bambino, tutto offeso, mi dice "ok di la' c'è una busta con i soldi." non aspetta nemmeno la mia motivazione, volevo dirgli "non ho tempo per studiare" oppure "fai orari assurdi e sottopaghi" oppure ancora "ste cacchio di sedie , almeno una!" invece non c'è stato bisogno. Però c'era rimasto male, aveva visto la persona seria.

Il problema è che ad essere seri toccherebbe essere in due.
Comunque , da allora tutte le volte che mi è capitato di passare fuori da quel locale ci butto sempre un occhio, e devo dire che ci trovo dentro sempre persone diverse. Li guardo, sorridendo (questi penseranno "ma questo che vuole?" )  e penso a quanto si stanno facendo il mazzo lì dentro...
tenete duro , ragazzi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

troppo lungo che nessuno commenta? eppure è uno dei post migliori ;)