domenica 10 giugno 2012

Guidare a Napoli

Giù da noi si dice comunemente che "se sai guidare a Napoli , sai guidare ovunque."
Si dice perchè in questa città le regole del codice della strada sono leggermente diverse rispetto a quelle del resto del territorio dello Stato, ovviamente non sulla carta, bensì a livello materiale, pratico.
Le difficoltà con cui deve imparare a convivere un neopatentato napoletano sono molteplici , il periodo nel quale tuo zio ti accompagna a fare le guide vale per tanti mesi di guida fatti altrove.
Tocca stare attenti a bambini che sbucano da tutte le parti , preceduti da un Super Santos, a macchine che all'incrocio passano col rosso, che circolano in senso vietato e ti sbucano di fronte, motorini guidati da acrobati in grado di compiere le manovre più improbabili in ogni condizione di traffico , buche un po' ovunque. Per un periodo si era aggiunta pure la difficoltà del dover fare lo slalom tra i sacchi di rifiuti che restringevano la carreggiata, ma per fortuna ora tale handicap sta un po' svanendo.

Vivendo (e guidando) adesso in un'altra città, mi rendo conto di quante cose a cui avevo fatto l'occhio siano in realtà assurde ed inconcepibili in un'altro contesto.
Il primo , lampante ed immediato esempio è quello della guida in motorino senza casco. Intendiamoci, non è che non se lo metta nessuno, ci sono persone rispettose del codice e prudenti che ci tengono alla propria testa, però la percentuale di chi non la indossa è ancora altissima, in particolare in alcuni quartieri. Forse vi sarete chiesti il perchè sia così diffusa questa violazione... non saprei darvi una risposta precisa. diciamo che chi non ha l'abitudine di indossarlo non lo mette nemmeno da ragazzo, appena inizia a guidarlo. Qualcuno dice che è per il caldo, altri perchè "si rovinano i capelli"(intendono la pettinatura,non che cadano) , altri ancora semplicemente si scocciano. E c'è pure chi lo fa perchè vede che gli altri non lo mettono, e vuole omologarsi o non ne capisce l'importanza.
di questi però quasi tutti lo portano nel bauletto o lo tengono a portata di mano, che se vedono da lontano un posto di controllo lo indossano. Io non lo so quale sarebbe la strada giusta, la repressione, l'educazione , un po' tutto. So solo che è un peccato che non si riesca a far capire quanto sia importante una piccola cosa del genere.  Ma il mancato casco non è l'unica infrazione , ad esempio ci sono i sostenitori della mobilità sostenibile, che vanno in tre in moto.
Passando alle autovetture, l'abitudine di indossare la cinta si è di molto diffusa da quando è stata inserita, anni fa, la patente a punti. Nonostante ciò , diverse persone continuano a non indossarla (ma questo , devo ammettere, succede un po' in tutta Italia) e poteva capitare che se un poliziotto fermava una conducente e gli diceva "Ma lei non indossa la cinta!" la ragazza rispondeva "Ma ho la gonna!"
Ma l'infrazione che credo sia più diffusa, ed è anche diventata triste stereotipo, è quella di passare col rosso. Per alcuni napoletani alla guida il rosso ha lo stesso significato che nel resto d'Italia ha il "Dare precedenza". Per alcuni ancora il rosso è come il verde , o come il segnale di "strada con diritto di precedenza"

Per alcuni miei concittadini il rosso semaforico è sinonimo di questo segnale


La cosa incredibile, come vi accennavo prima, è che a Napoli si fanno meno incidenti di quello che si possa pensare, dato che chiunque impegna un incrocio, anche se ha il verde, fa attenzione ai veicoli delle altre vie, anzi si ferma pure a dare la precedenza all'altro veicolo che passa tutto sparato con il rosso.
Esiste gente che viene a napoli apposta per provare il brivido di passare con il rosso, un po' come si va a fare sport estremi altrove. Persone che nella loro cittadina non penserebbero nemmeno lontanamente di fare una cosa del genere, che attendono pazienti che scatti il verde, che vengon giù e timidamente "si buttano". Prima si guardano un po' intorno, l'incrocio è quasi vuoto. Non passa nessuno. guardano nello specchietto retrovisore il conducente del veicolo dietro che gli fa segno tipo "che stai aspettando?Coraggio, è facile..." si fanno forza e passano. Un po' di batticuore, tutto a posto, è andata.

Da qualche anno si sono diffuse le rotonde.
Le rotonde sono un mistero al quale il napoletano non sa dare risposta con certezza.
chi passa prima?
Nell'incertezza generale passano tutti, se vi fermate un minuto a guardare una rotonda a Napoli restate ammirati dal fatto che tutti i veicoli riescano a passare al momento giusto, alla velocità giusta, senza mai tozzarsi.  il tutto è reso possibile da quelli che conoscono il codice della strada e si fermano prima di entrare, a rischio di essere presi da quelli dietro.

Ogni volta che scendo giù mi salta sempre più all'occhio questo stile diverso, ormai ci ho perso la mano e  guidare lì mi diventa  sempre più difficile.
a questo punto dovrei fare una battuta per chiudere il post, ma non mi esce nulla di brillante.
scusate ehehehheeheh

____________________________________________________________________

ps questo post l'ho scritto , dopo un bel po' di settimane, in quanto QueenZit , vincendo il concorso "cogli la cassata" , aveva chiesto un post che parlasse della mia città.
uff , è andata.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Arrivando a Napoli dall'autostrada per imboccare la strada che conduce al porto, dire che ho pensato di morire è poco... ho dovuto accostare nel primo spazio disponibile (più difficile da trovare del santo Graal) e cedere la guida a mani più esperte e riflessi più scattanti... cos'e'pazz!

Unknown ha detto...

Avevo perso le speranze! Grazie! Mi è piaciuto un sacchissimo.
Tre anni fa son stata a visitare napoli e più che spaventarmi per chi passa con il rosso mi son chiesta come mai un sacco di gente invece di girare sul motorino, cammina e lo spinge, non riesco a darmi una spiegazione eran tutti senza miscela?! Tu lo sai?

gegge ha detto...

boh forse li avevano appena rubati ;P




no,seriamente, non ho fatto caso a sta cosa...