venerdì 6 luglio 2012

La colf di me stesso

Dio, che bei tempi quando vivevo a casa ed avevo a disposizione quell'essere chiamato "Mamma" che , con la sua magia, provvedeva a tutte le mie necessità.
Altro che gli incantesimi di Harry Potter.
Arrivavo a casa da scuola, con la fame tipica di un adolescente "nel pieno dell'età dello sviluppo" , buttavo a terra lo zaino, facevo una passata veloce in bagno per sciacquare le mani velocemente e mi fiondavo a tavola. "Preparum Pastum" era il suo primo incantesimo.
Ed ecco che trovavo già sulla tavola primo , secondo , contorno , pane. E c'era pure la roba per il bis nella pentola, solo che quella dovevo alzarmi io a prenderla. (vabbè)
Ricordo pure che, se mancava qualcosa , tipo un bicchiere (no , vabbè magari il bicchiere no che mi attaccavo alla bottiglia) tipo la forchetta , se lo facevo notare mi veniva fornito dopo pochi secondi , meglio di qualunque incantesimo di appello. "Accio forchetta!"

Poi mi alzavo, con la pancia in mano, e mi buttavo sul letto per il riposino.
Quando mi ricapitava di tornare in cucina, trovavo la tavola magicamente pulita, tutte le posate ed i piatti lavati, insomma era stato eseguito il "Pulitus Stovilias" , uno di quelli che le riusciva meglio.
E non parliamo di cose legate a indumenti o vestiti, tutto si lavava asciugava stirava e finiva nei miei cassetti da se. A volte non dovevo nemmeno far la fatica di mettere le cose nei panni sporchi.

So cosa state pensando , qualcosa tipo "ia' che viziato".
No, non credo di esserlo stato. In generale e su altre cose no, forse su queste ammetto un po' di si.
E so sempre cosa state pensando.
Qualcosa tipo "che maschilista".
Nulla di più sbagliato, se se ne fosse occupato mio padre, di queste cose, mi sarebbe andato benissimo lo stesso.

Se avete finito di pensar male, io andrei avanti.

Allora, sapete cosa succede ad uno con una mamma che fa ste magie quando poi deve andare a vivere da solo, di colpo, tutt'ad un tratto?

Ve lo dico io.
So ca°+] amari.

I primi tempi in cui son venuto a vivere a roma scendevo giù a Napoli spessissimo, quasi ogni settimana. Nonostante avessi in casa una lavatrice perfettamente funzionante, non mi ero nemmeno interessato a come si accendesse. Prendevo tutto il malloppone dei panni sporchi, lo mettevo in una borsone dedicato, e lo portavo con me giù. Pensavo anche qualcosa del tipo "quello secondo me mamma sarà contenta ". Davvero.
Quanto alle pentole, non potendo materialmente portarle con me mi limitavo ad accumularle nel lavello, in attesa che mi venisse l'ispirazione.

Non ero capace di fare nessuno degli incantesimi che faceva mamma' , è la colpa era mia che non mi ci ero mai applicato.
Hai voglia a dire "Pulitus Stovilias" , non succedeva niente.
Forse ero un Magonò , pensavo.

E così me ne tornavo a casa la domenica sera, con il mio bel borsone aggiuntivo tutto pieno di cose belle stirate e lavate, che ovviamente poi non mi degnavo nemmeno di cacciare subito fuori, una volta arrivato a casa. Che ci volete fare, ero una mappina.

Passano gli anni, e con il tempo finalmente mi decido, un po' stanco di dover far fare i viaggi alle mie cose, di darmi da fare. Inizio con i vestiti , mi faccio spiegare come funziona la lavatrice.
Funziona.
Dopo un po' capisco anche che i panni non è che puoi farli stare tutta la notte dentro l'oblò , che dopo puzzano di acqua stantia (credo che sia quello boh) , ma tocca toglierli subito.
Ok, esperienza dopo esperienza , ora so perfino piegare i calzini , cosa che ha un coefficiente di difficoltà mostruoso. Quanto al cucinare, devo ammettere che ora i piatti nel lavello ci restano al massimo una mezza giornata , non so se posso fare di meglio ma direi che va bene.
Dovreste vedermi quando stiro, non è che so fare la piega ed ho un po' di problemi con i colletti , però il risultato è decente. Insomma, son diventato pian piano un po' mago anche io , anzi no ho scoperto che per queste cose la magia non esiste , ma è solo sudore e rotture di palle.
E da quando ho iniziato a farmi tutto da solo, devo dire che - se possibile - apprezzo ancora di più mia madre, santa donna, per il lavoro enorme che ha fatto , senza che nessuno la gratificasse per ste cose, che magari erano date per scontate. E' un lavoro ingrato, quello della casalinga , che non ottiene quasi mai le dovute gratificazioni. Adesso quando torno a casa ho meno borsoni con me, e soprattutto lei ha più tempo per fare altro. Ora, non leggerà mai questo post , ed oggi non è nemmeno la seconda domenica di marzo, però grazie ma'.
Perchè sei meglio di qualsiasi maga.

Vabbuo' ia' dite pure che sono un mammone, non fa' niente ;P

Ps la mia donna è l'esatto opposto, mi ha messo da subito sotto con le fatiche, subito dopo mangiato si fanno i piatti, si stende insieme la lavatrice ed è stata lei ad insegnarmi la tecnica segreta per piegare i calzini dandogli una forma che non sembrano appallottolati.Inoltre quando cuciniamo devo collaborare a preparare la tavola, tagliare le verdure , insomma fare qualsiasi cosa che non sia stare fermo seduto a tavola a guardare studio sport aspettando gli incantesimi.

Solo che non ho capito se questo "addestramento" lo fa nel mio interesse, oppure nel suo.

12 commenti:

BlondeAttack ha detto...

Devo farti conoscere il mio moroso, magari gli spieghi due cosine su come sopravvivere e collaborare in casa...

N2O ha detto...

ahahahah di entrambi?

La Betty ha detto...

E' finita la pacchia....
ora ti tocca metterti sotto!Grande la tua donna...:)

Anonimo ha detto...

Potresti fare un post su come non appallottolare i calzini? Tanto ormai con paint sei un mago!

Chumani ha detto...

Ma sei per caso mio figlio quattordicenne che per magia si è svegliato adulto?
Ah.. lo so già che è colpa mia, ma tanto prima o poi li trova pure lui i ca..i amari!
Dimenticavo.
W la mamma!!!

Blackswan ha detto...

vero...anche io a casa mia non facevo un tubo... bellissimo :)

p.s. cmq la festa della mamma è la II di maggio :P

La Ele ha detto...

guarda Gegge mi hai praticamente letto nel pensiero.
Ieri sera stavo proprio pensando che realizzi di vivere da sola quando vedi che se lasci disordine in giro, poi quel disordine non se ne va e' sempre li' ad aspettarti!

lillina ha detto...

Perchè crescete sempre troppo tardi voi figli?

gattonero ha detto...

Da quando ho aperto il blog (tu non sai come si banna, io non so ancora come ho fatto ad avviarlo) ogni tanto vedo nei follower gente nuova, di cui non sapevo dell'esistenza. Vado a curiosare da tutti (compresa l'albanese che si è accodata dall'inizio e da cui ho appreso che drgoin 't faglia vuol dire 'tanti saluti') e di solito il primo mio pensiero cliccando sull'avatar è, detto in fiammingo, "chi cazzo è questo/a?".
Un certo Gegge non ha fatto eccezione, senza offesa. Leggendo poi "cassate" mi son detto "nasata", poi corretta dalla specifica della non pasticceria che mi ha indotto ad affrontare l'ignoto.
La faccio breve: per ora, sono di corsa, ho letto dell'ex mammone e della calma piatta nell'entrata dei lettori. Smuovo un po' le acque e mi ci tuffo.
Tra l'altro, in chi ti commenta, ho visto un sacco di gente nuova: mimetizzato nel tuo blog andrò a scoprirla.
Ti dico subito che sono uno di poche parole, come dimostra questo incipit, quindi non aspettarti disquisizioni fiumarole.
Ciao, a presto.
P.S.: dimenticavo, i primi due che ho letto sono divertitamente commoventi.
Ariciao.

Cagnaccio ha detto...

Ah! Ah! E io che ero convinta che sminuzzare verdure ti appassionasse...

silvia ha detto...

Le vacanze più belle della mia vita le ho passate al mare, coi miei.
mare-pranzo-mare-merenda-mare-cena-lungomare-nanna.
Lo stacco più bello era al pomeriggio uscire dal mare fare la doccia gelata e trovare la borsa con pane e nutella e acqua portata fresca dalla mamma proprio in quel momento!

Emy ha detto...

chi non ha passato l'adolescenza come la tua? altro che viziato... è routine ;)