Per qualche anno mi sono pagato gli studi facendo il doposcuola a due ragazzini figli di amici di mio padre.
Tutto comincio così, per caso, loro avevano bisogno di ripetizioni , io di soldi, e quindi 2+2 fa 5 ! (è evidente che le ripetizioni non fossero in matematica )
Mi venne fatta sta proposta così, inaspettata : "Gè, ti va di fare un po' di doposcuola a'e' guagliuni?"
Ci pensai un po'. All'epoca avevano più o meno quattordici anni, li conoscevo pure ed erano simpatici.
"Massì - pensai - in fondo che mi costa?"
Che ingenuo.
Venivano a casa mia a studiare, nel pomeriggio, più o meno verso le quattro. Restavano circa un'ora , un'ora e mezza quando proprio c'erano tanti compiti. Frequentavano la prima superiore, posso dire con orgoglio di averli accompagnati con buoni risultati a finire la terza.
Era la mia prima esperienza del genere, non avevo idea di come si dovesse fare e "L'attimo fuggente" non l'avevo nemmeno visto tutto, ma solo la scena finale. E mia mamma non credo sarebbe stata felice di vederci con i piedi sul tavolo, anzi sarebbero volate le pantofole.
Iniziamo , essendo loro nella stessa classe avevano le stesse materie da fare, ciò rendeva il tutto più facile ma mi resi presto conto che dava anche adito a possibili confronti, paragoni e rivalità. Rivalità che , dopo qualche giorno, capii che mi sarebbe stata utile per motivare uno dei due, tipico appartenente al genere "è intelligente ma non si applica". Ora, per tutelare la privacy dei due, che erano pure cugini , li chiameremo Tom e Gerry.
Tom era un concentrato di energia, non se ne stava mai seduto, era un miracolo se riuscivo a tenerlo sulla sedia per più di dieci minuti. Ogni tanto si alzava, iniziava a fare l'istrione ballando e cantando, era il periodo di massima diffusione di "Saranno Famosi" e quindi ogni tanto scimmiottava balletti e canzoni. Approfittavo di questi intermezzi in cui andava a fare il pagliaccio in cucina , visto che conosceva i miei, per spiegare le cose in maniera più approfondita all'altro. Tom , il ballerino allegro, andava bene a scuola , buoni voti, non dovevo spiegargli le cose troppe volte, aveva buona memoria e mi incazzavo se la usava troppo invece di provare a capire. Gerry invece è quello che alla fine mi ha dato più soddisfazione. Non era portato per la scuola, infatti poi decise di fermarsi al terzo, però riuscii a fargli fare i tre anni senza particolari problemi. Aveva la testa solo per giocare a calcio, era na tortura e ogni volta veniva scazzato, però poi quando gli spiegavo le cose faceva la persona seria e dimostrava le sue qualità.Aveva pochissima memoria, l'unico modo per fargli imparare le cose era fargliele capire bene. Credo di aver capito in questo caso cosa è il piacere di insegnare, sebbene a questi piccolissimi livelli. I veri problemi li avevamo con roba tipo scienze o fisica o roba così, non ne sapevo praticamente nulla e non l'ho mai nascosto, tanto che spesso imparavamo insieme le cose sui libri di testo che portavano. A volte quindi necessitavo di una decina di minuti per capire bene una cosa, prima di spiegargliela , mentre Tom ballava e cantava la musichetta della pubblicità del Rio Casa Mia a-ha a-ha , e Gerry stava con la testa sul tavolo.
Quando c'erano le interrogazioni , di colpo pure Tom si concentrava. Ci mettevamo sotto , li vedevo proprio tutti concentrati , e non finivamo se non erano pronti. Non vi dico i casini per fargli imparare la grammatica inglese. Come esperienza , in ogni caso, è stata veramente bella , ne farò tesoro in vista di futuri eventuali figli, anche se spero che siano meno esuberanti di Tom e più attivi di Gerry.
Ogni tanto però arrivava anche qualche soddisfazione, tipo quando mi chiamavano per dire che avevano preso sette (in verità anche alcuni sei erano motivi di festeggiamenti) e pure i genitori ogni tanto , quando li incontravo, mi ringraziavano. Ammetto inoltre che ogni tanto cercavo , tra una nozione e l'altra , di piazzarci pure qualche insegnamento di vita, di consigliarli se avevano qualche problema tipico di quegli anni ,dato che spesso mi chiedevano consigli o si aprivano dei dibattiti su come è giusto comportarsi nella vita, insomma mi piaceva sta cosa di essere tipo fratello maggiore, io che un fratello non l'ho mai avuto e che probabilmente è l'unica cosa che mi è mancata veramente. (Le sorelle non fanno testo ;p )
Ora è da un po' che non li vedo, dato che poi mi son trasferito a Roma ed ho dovuto abbandonare i miei pupilli , però ogni tanto il ricordo di quei pomeriggi passati nel soggiorno di casa con uno che balla di qua da calmare, ed uno che dorme di là da svegliare , mi fa sorridere molto. ;)
6 commenti:
anch'io ho fatto delle ripetizioni quando studiavo all'università ma non mi è mai piaciuto...non ho molta pazienza...dopo mezz'ora Tom lo avrei messo nel forno!
Bei ricordi e bel post!!
Io pensi che anche loro conservino un bel ricordo di te!!
io ho fatto ripetizioni ad un bambino da quando faceva terza elementare alla fine di terza media...l'ho visto crescere! ora quando lo vedo mi fa tantissima tenerezza:l'ho conosciuto che era un bambino alto una spanna e ora raggiunge i 190cm! mi porta ancora i biscotti per la befana!!
Ma che bello questo post Gegge!
scusa Gegge se ti scrivo qui ma...che fa Scoopy? lo sai che mi manca? ;)
In ogni caso il topo si chiama Jerry, non conduceva il milionario :D
p.s: mi devi una visita sul mio blog, l'ho rimesso a nuovo
ciao
Francesco
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