sabato 10 marzo 2012

il pilota automatico



Nella vita capita di trovarsi forzosamente in una situazione, posto o compagnia, in cui proprio non ci va. Il cervello di alcune persone ha sviluppato la capacità di astrarsi e viaggiare, in indefiniti e inesplorati luoghi, mantenendo al tempo stesso il corpo in una situazione di apparente e pieno controllo mentale. Questa capacità di solito viene definita come "pilota automatico".

Qualcuno potrebbero scambiarla per distrazione , menefreghismo oppure pazzia. Nulla di tutto questo, il P.A. È semplicemente un misto tra autodifesa della mente ed ottimizzazione del proprio tempo.

Personalmente credo di aver iniziato negli anni della scuola, quando nelle ore di chimica o geografia poggiavo il gomito sul banco, mi serviva per tener ben ferma la testa, e assumevo una espressione seria di persona interessata all'esposizione, inserendo a intervalli di mezzo minuto circa un segno di assenso con il capo, per far credere che fosse tutto chiaro. Intanto la mia mente organizzava il pomeriggio, preparava le interrogazioni per le ore successive,mi rendeva il protagonista di qualche film o libro visti\letti di recente. Sul momento devo dire che il p.a. funzionava, dato che nessuno si accorgeva del fatto che fossi uscito dalla classe,senza dover nemmeno alzare il dito e far la fila per andare in bagno.Purtroppo, però, adesso sui fiumi della penisola balcanica son un po' deboluccio, oltre al fatto che sulla tavola periodica al massimo posso mangiarci,ogni tanto. Più avanti con gli anni, come per tanti altri uomini , il p. a. Viene comodo quando si deve parlare a telefono o fare il giro dei negozi. Ovviamente mi riferisco alle telefonate lunghe, e per lunghe intendo che superino i seicento secondi. Anni fa non c'erano questi problemi, la tariffazione era piuttosto esosa e quindi ci si limitava a parlare una decina di minuti, altrimenti finiva subito tutta la ricarica. Poi, con l'avvento delle varie offerte parlaconme , parliamoioete e momidevisentireper forza , le telefonate hanno iniziato a diventare lunghissime. "Abbiamo 200 ore al mese!"

Ma lo sapete quanto sono 200 ore? Se un giorno è 24 ore, dieci so' 240...ma uno puo' passare quasi dieci giorni al mese a telefono? A parte l'orecchio di fuoco, il gomito che si intorzolea , ma fondamentalmente... che cacchio si ha da dirsi?

Ed ecco che entra in gioco il pilota automatico.

Sia nella versione "si,mamma" sia in quella "si,amore" , comode , pratiche e a scatto automatico dopo i primi 7 minuti. E' importante non confondersi, altrimenti puo' capitare di dire a tua madre "Si, amore" , con lei che rimane un secondo in silenzio perchè non ha capito , oppure – errore lungo da riparare – di rispondere alla tua lei con "Si, ma' ". Le donne ci mettono un attimo a sgamare il pilota automatico, tocca quindi stare, almeno un minimo, attenti. A volte magari lo inserisci mentre ti fanno la classica telefonata irrimandabile , proprio durante la partita a playstation , chè dovresti mettere il pause. A volte invece chiami solo per un saluto veloce, e loro quindi deducono che tu abbia un'oretta libera per ciarlare.

Il pilota automatico a volte viene usato anche fra amici, quando uno racconta l'altro della ragazza che lo ha lasciato. No, non certo al primo sfogo, nemmeno al secondo, pero' verso il quinto l'amico non ce la fa più e si fa istallare il modello "vedrai che torna" oppure quello "Meglio così".



La gente ormai usa il pilota automatico un po' in tutte le occasioni; quando torni a casa dal lavoro o dall'università,sei sul bus e c'è la solita persona che non conosci, seduta davanti a te, che inizia a parlarti dei disservizi pubblici, mentre sei stanchissimo e pensi solo che vuoi tornare nel letto. In genere si utilizza il modello "Eh , già", per questi casi.

Oppure quando i nonni iniziano a raccontare le avventure di quando erano giovani, e questo è un peccato, perchè forse gli anziani son gli unici che andrebbero ascoltati davvero.

C'è gente che usa il p.a. Mentre lavora, mentre sta in palestra ed il vicino di cyclette commenta per tutto il quarto d'ora i video che mettono in tv, altri mentre guidano, mentre subiscono una cazziata, alcuni lo usano perfino mentre amano.



Quale che sia il vostro modello di pilota automatico, qualunque sia l'uso che ne facciate, ricordate soltanto una cosa: quando tornate al posto di comando e lo fate alzare,poi non lamentatevi se vi ha portato in un posto che non vi piace.

3 commenti:

Sabina Fragola ha detto...

Eh beh ma il pilota automaticosalvaanche da un sacco di situazioni assurde...poi bisogna correre il rischio...in generale amo ascoltare,ma sono un essere umano anche io e ci sono situazioni in cui è indispensabile..:-)

gegge ha detto...

Eh già, son d'accordo...diciamo che in alcuni casi l'ascolto attivo puo' tranquillamente riposarsi un po' ;)

ps ciao!

Kassandra Black ha detto...

Io lo uso sempre quando parla mia madre col risultato che poi mi ritrovo a chiedere a mio fratello "ma che cosa aveva detto di fare mamma?", e al telefono quando la telefonata inizia a superare l'ora e stiamo parlando dello stesso argomento già da un bel po', nelle pause parte fisso il "ma sì, hai ragione" che poi è tutto ciò che l'altra persona vuole sentirsi dire..