venerdì 7 dicembre 2012

I problemi

Interrompo un po' la serie di post sull'incontro con il Cagnaccio (riprendo domani per il gran finale) e torno con un post diverso , per i lettori a cui la cosa non interessava.

I problemi.
Tutti nella vita, anche chi proprio non sembra, abbiamo dei problemi. La vita è fatta di problemi, e te lo insegnano già da piccolo a scuola, quando tu normalmente non ne avresti e loro invece te ne assegnano, perchè non devi goderti appieno nemmeno quegli anni e devi iniziare a capire come è fatta la vita.
E così devi beccarti anche i problemi degli altri, come quelli della mamma di Pierino che va al mercato e prende due mele e tre pere. E tu devi risolverli.
Crescendo, sempre a scuola, i problemi diventano un po' più complessi, si passa alle unità di misura, ti si chiede quanto tempo percorra un treno che viaggia alla velocità X ad andare dal punto A al punto B , e te inizi a chiedere che cosa ti interessi risolvere questo problema. Lo capirai più avanti quando inizierai a rivolgerti a Trenitalia , magari per qualche regionale.

Il fatto è che in quei casi ti danno comunque la soluzione , gli strumenti , son problemi che sei almeno in grado di risolvere e , alle brutte , puoi sempre copiare.
Tanto sono problemi comuni, c'è sempre qualcuno che sa come fare a risolverli.

Poi arrivano i primi problemi seri , concreti , reali. Non astratti.
Sei diventato tu il protagonista di uno di quelle fattispecie che ti venivano formulate , sei tu quello che deve risolverle e che ne subisce gli effetti negativi.
In alcuni casi sei fortunato ed hai qualcuno che ti aiuta (i più fortunati hanno qualcuno che se ne occupa per loro) in altri casi non hai nessuno e devi proprio vedertela da te.

Come dicevo, tutti han problemi , chi più chi meno , chi più grandi chi effimeri.
Il fatto è che , ovviamente  , tutto è relativo ed una cosa che per te è un problema se ne parli a qualcuno che ritiene di averne uno peggiore poi ti puo' pure sputare in faccia o rinfacciare che il tuo non è nulla, se paragonato al suo.
Ed in molti casi è vero, dato che per quanto tutto possa essere relativo, alcuni problemi sono soggettivamente più pesanti di altri.
Ovviamente al primo posto abbiamo i problemi di salute, che sono indiscussi leader dell'ideale classifica.
Poi ci mettiamo i problemi di relazione con gli altri e quelli economici.
Ora, in base al tuo carattere metti prima gli uni , prima gli altri.
Se partiamo da quelli relazionali, puo' essere considerato un problema avere una donna che non ti vuole, che non ti ricambia, un partner che non ti vuole più , un partner che non vuoi più e ora come glielo dici , una nuova persona che ti intriga e devi dirlo a quella vecchia, insomma , non è semplice.
L'amore  tra le persone , di qualunque tipo di amore si tratti, non è mai semplice , nonostante eminenti intellettuali (Tiziano Ferro ) sostengano una cosa diversa.
I problemi economici invece son quelli  che possono togliere il sonno allo stesso modo dei primi.
Se hai un mutuo da pagare quei soldi devi appararli , non è che puoi rinviare il problema.
C'è chi dai problemi prova a fuggire, chi li rinvia, appunto , non sapendo che prima o poi il conto si paga e quelli tornano a bussarti. Poi puoi farti trovare preparato , grazie alla forza che hai sviluppato nel frattempo, così come possono tornare in un periodo in cui sei debole, ed allora rischiano di affossarti.
C'è chi ha un problema e non sa come dirlo agli altri, c'è invece chi esterna ogni piccolo p.
C'è addirittura della gente a cui piace avere dei problemi, che non si trova a vivere senza.
Davvero. E così se ne inventa anche se tutto, per quanto possibile, va bene.

Un vecchio adagio dice : "Esistono due tipi di problemi: Quelli che puoi risolvere, ed allora è inutile che ti preoccupi, e quelli che non puoi risolvere, ed allora è inutile che ti preoccupi."

In ogni caso io non ho mai capito la mamma di Pierino perchè andasse al mercato solo per comprare 4\5 frutti, ma che mangiavano solo macedonie in quella casa?










8 commenti:

kermitilrospo ha detto...

La vita è fatta di problemi, e te lo insegnano già da piccolo a scuola, quando tu normalmente non ne avresti e loro invece te ne assegnano, perchè non devi goderti appieno nemmeno quegli anni e devi iniziare a capire come è fatta la vita.

Questa frase è bellissima!!!!

Ale [Tredici] ha detto...

Sono proprio d'accordo gè.

A me ha fatto sempre rabbia la frase "Ci sono problemi peggiori", perché... è vera. Molte cose che una persona (mi ci metto dentro anche io) può considerare un problema, in realtà non è niente paragonata ad altri problemi ben più seri. Secondo me è importante avere sempre ben presente questo, perché aiuta a moderarsi, a contestualizzare meglio la situazione.

D'altra parte è anche vero che, per quanto la fame nel mondo e il cancro agli organi siano delle cose gravissime, è normale intristirsi o disperarsi per altre questioni meno apocalittiche. Il fatto è che si tende a dire "Ci sono problemi peggiori" solo quando stiamo analizzando i problemi degli altri. Forse bisognerebbe evitare di sminuire o sottovalutare i problemi solo perché sono degli altri.

Ammazza quanto sono palloso!

gegge ha detto...

@Kermit grazie , mi sarà uscita per sbaglio ;P

@Ale , condivido molte delle tue riflessioni. Il fatto è che è umano lamentarsi, a meno che uno non abbia visto troppi episodi di Pollianna.
Ed è come dici te, tocca contestualizzare. Secondo me uno ha il diritto di lamentarsi , solo che dovrebbe stare ben attento all'interlocutore, proprio per una questione di sensibilità. Detto questo la cosa non è per nulla facile ... per tanto continueremo sempre a sbagliare, tutti noi.
E lamentarsi dei propri problemi a volte è semplicemente istintivo, dopo la riflessione su chi sta peggio la fai, e pure questo ti serve a maturare, posto che non puo' essere consolazione il fatto che altri stiano peggio, al massimo ti puo' aiutare, come dici, a portare il problema alla giusta misura, o almeno a quella che ognuno di noi ritiene soggettivamente giusta.
ciao ;)
Vabbè.
;)

Lapattipeppa ha detto...

Il consiglio che posso darti è quello di affrontarli giorno per giorno. A volte nel prenderli a spizzichi e bocconi questi si rivelano meno insormontabili di come in realtà avevamo immaginato. E te lo dice una che la testa se la fascia prima del tempo.

hottanta... ha detto...

I problemi ci sono sempre, basta che non arrivi il rompiscatole di turno che dice che la sventura colpisce chi è in grado di sopportarla. Ecco, lì non sono più pacifista e sfodero il machete. E io sono una fedele del tizio buono di Nazareth...

hottanta... ha detto...

(ma ce l'hai una mail a cui scriverti?)

gegge ha detto...

mmm potrei farmene una apposita per il blog... qualche volta ci ho pensato peró poi concludevo con :"tanto nessuno mi scrive" eheh ... ok dai ne faccio presto unae vi faccio sapere

Leyla ha detto...

I problemi nella vita ci sono,sempre.Banale ma vero.Non penso ci siano periodi della vita senza problemi,che siano grandi o piccoli,o almeno per me è così.L'unica cosa da fare è imparare come affrontarli,con che spirito soprattutto.Angosciarsi spesso,ho imparato,non è la soluzione.Megli vivere tutto con un pizzico di leggerezza.

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