mercoledì 5 dicembre 2012

How i meet Cagnaccio parte Seconda - il ritorno della vendetta

(la prima parte è nel post precedente, è inutile che vi leggete questa se non avete letto l'altra)
Eravamo rimasti con sti tre tipi in vacanza che , dopo essersi cucinati una cena all'italiana, con prodotti simil italiani ed una pasta strana che più o meno era pasta dai, del pomodoro che magari ti trovi anche nei supermercati qui e non lo sai, insomma alla fine si era pure mangiato bene.
C'ero un po' rimasto male, perchè fosse stato per me avrei mangiato paella ad ogni pasto, ma ovviamente non era il caso, un po' per motivi economici un po' perchè alla fine le fregature, quando sei turista, sono sempre dietro l'angolo , e poi ti trovi a rimpiangere un classico piatto di spaghetti al pomodoro. Si insomma, poi ci si era preparati, ognuno con la propria bella camicia (che poi non so se anche nelle altre parti d'Italia i ragazzi c'hanno sta cosa, ma noi napoletani d'estate se dobbiamo uscire di sera e magari girare per locali c'è il must della "cammisa" (che poi se non sbaglio in spagnolo è un termine assonante con maglietta boh) e quindi si pone particolarmente attenzione nell'acquisto di tal capo. Che poi io son uno di quelli che si scoccia di portarla dentro i pantaloni, preferisco fuori (ok, ora che la dieta ha fatto effetto me la metto dentro senza problemi, ma dopo un po' mi scoccio e la caccio fuori, sempre che non faccia freddo) . Eravamo quindi scesi, con le nostre belle camicie e la nostra abbronzatura da pellerossa, a caccia (se non altro di divertimento).
Alicante è la tipica cittadina in cui d'estate si gira per le vie del centro e sul lungomare , non è molto grande e fai tutto a piedi senza particolari problemi.
Avevamo preso una casa abbastanza vicina alla via principale, un appartamento tipo bilocale che qui a Roma me lo sogno. Avevamo fatto la scelta coraggiosa di prenderlo direttamente sul posto, senza prenotare prima. Ci è andata bene , abbiamo trovato sto posto comodo ed a poco.
Il quartiere non è che fosse proprio esclusivo, insomma se ti affacciavi non è che ti ispirasse tanta fiducia, ma magari erano gli occhi di chi non ci vive a dare questa impressione.
La gente per strada era cortese e gentile, soprattutto le signorine. Una volta che ero sceso per andare in un internet point di quelli per veri duri ( sono entrato , ho visto le facce e me la stavo facendo addosso, però non volevo fare la grezza di andarmene, mi son fatto coraggio e sono entrato. Mentre scrivevo pensavo che non avevo detto ai miei amici che ero lì, e quindi sarei stato il candidato ideale ad una sparizione misteriosa. Sai, di quelle che poi si attiva la Farnesina e poi non se ne sa più nulla.
Rimasi un quarto d'ora a controllare un po' di cose , facendo bene attenzione a non entrare troppo in confidenza con la tastiera, dato che su di essa giuro che vi era almeno un animaletto strano, ed i tasti erano tutti sporchi. Alla fine ho pagato e me ne sono andato , tutto è filato liscio. Se ricordo bene ho sfidato la sorte nello stesso posto anche nei giorni seguenti, ma ormai mi ero rassicurato.
Vi dicevo (scusate le continue digressioni) le signorine per strada erano tutte cordiali e gentili.
Mentre camminavo passa una tizia che percorreva il marciapiede in senso opposto, mi fissa con la stessa espressione che uso io quando fisso una costoletta di maiale e mi dice "ooooola!".
No, non era nemmeno lei il Cagnaccio,dovete aspettare ancora un po'.
Rimango un attimo spaesato, tanto che non mi fermo nemmeno a dire "Oooola pure a te!"
Nei cinquanta passi seguenti ho alternato solo due pensieri :
"mmm stamattina devo essermi pettinato bene!Devo memorizzare bene l'acconciatura" e
"Probabilmente era una professionista!"

Comunque, torniamo a sta serata, che la sto facendo lunga. Penso che ci sarà anche una terza a ultima parte, a questo punto.
dicevo, notiamo che c'è un locale in cui stanno entrando vari ggiovani , decidiamo quindi di buttarci e vedere un po' che aria che si respira.
Forse era ancora troppo presto, non ricordo bene, comunque la musica pur non essendo male era un po' strana (all'estero mi capita sempre di pensare che sentono musica strana) ed era pieno di turisti tipo tedeschi o roba del genere. C'era un po' di gnocca, ma poca rispetto alla percentuale di uomini.
Vabbè , musica niente di che, donne poche, meglio cambiare aria.
Andiamo nei dintorni del porto, che c'erano una serie di locali di quelli dove si entra senza pagare, al massimo se vuoi prendi la consumazione. Saranno stati una decina  , pian piano andavano affollandosi. Ne scovai uno anche di salsa.
"Raga' , andiamo!Entriamo! "
Volevo mettere alla prova le mie qualità di ballerino e tutti quei mesi buttati passati al corso.
Ma loro ovviamente , non sapendo ballare, si scocciavano.
Entriamo quindi in un paio di locali più canonici , con musica commerciale ecc.
Iniziamo un po' a girare, qui c'era più gente e più scelta, loro iniziano a prendere qualcosa da bere.
Dopo un po' , visto che io  ho il vizio di non bere , e non so stare fermo da qualche parte, li avviso che vado qualche minuto a fare un giro fuori. Cammino un po' ed arrivo al casino locale.

mmm un momento , ho sbagliato a scrivere. Casinò locale.
Vi aspettavate una svolta nella trama , eh?

Comunque non c'ero mai stato in un casinò vero, al massimo in quei cosi tipo bingo in cui entri per curiosità , vedi tutti quei tizi che si sono impegnati la macchina per il loro gioco compulsivo e poi esci ringraziando Dio di non avere questa malattia.

Ma questo era pure un po' di classe, insomma ero in vacanza, qualcosina da perdere l'avevo in tasca, mi son detto perchè no. Anche lì avevo paura che mi picchiassero e cacciassero a calci , come nei film, se vinci qualcosa.
Sto fatto che ogni posto appena un po' strano in cui vado temo che mi facciano una mazziata ora mi sta un po' passando, comunque.
Entro , mi chiedono un documento, sbrighiamo le formalità, cambio tipo venti euro , limite massimo che mi ero promesso di spendere prima di uscire di corsa.
Giro un po' per i tavoli , c'è il black jack, ma pure se un po' conosco le regole decido di buttarmi sulla roulette , che fa' più figo. Al tavolo son seduti almeno un paio di signori distinti ed una bella ragazza.
Ancora una volta no, non era lei il cagnaccio.
Mi accomodo, dopo aver fatto il voyeur per un giro di pallina, e decido di fare la mia puntata.
Ora , non sapevo che numeri mettere, ho fatto un po' come si fa al lotto a Napoli, mettendo quindi delle date di compleanno ecc.
Non mi chiedete come, ma esce proprio l'undici. Quando succede questo, che prendi pulito, prendi 36 volte la posta. Non ricordo quanto avevo puntato sopra, purtroppo troppo poco, o almeno questo penso. Comunque era un gran bell'attivo.
Mi ero proprio dimenticato, nel frattempo , di avvisare gli amici e tutto il resto.
Sapete che cosa succede al tavolo da gioco quando prendi una volta?
Che poi quei copioni di merda pensano che hai culo e ti copiano le giocate.
Nel senso che mettevo una fishe magari sul dieci, mentre la pallina girava altri due o tre prendevano e puntavano anche loro sullo stesso numero.
E che cazzo.
Per noi napoletani sta cosa porta seccia.
Ed infatti nei due giri successivi non presi niente.
A quel punto capii che era il momento di fermarmi , e scesi verso l'entrata a cambiare , con un po' di timore del tipo "qualcuno mi ha visto vincere, mo' mi seguono per sti vicolo scuri e mi rapinano e poi mi uccidono e poi mi buttano a mare".
Però poi alla fine riuscii ad uscire con tutte le mie gambe ed una cinquantina di euro di guadagno.
Torno al locale dove avevo lasciato gli amici e li trovo lì , solo un po' più ubriachi (o allegri) rispetto a prima. Decidiamo di andare a fare due passi in giro per il centro, ora che le strade erano meno affollate e l'atmosfera era davvero piacevole.
Arriviamo verso una specie di rovina romana, che lì tengono come monumento ma che per uno abituato a vivere nel centro di Roma non è nulla più di un rudere, con tutto il rispetto, mentre mi pavoneggio per la mia vincita con gli amici.
Arriviamo a queste rovine , ci accomodiamo sulle panchine ed iniziamo a ridere e scherzare.
E lì , casualmente, nasce tra me ed i miei amici il dialogo che mi avrebbe portato da LEI.
Se non avessimo iniziato tal discorso,se ci fossimo messi a cazzeggiare parlando e scherzando su qualsiasi altro argomento , probabilmente anzi sicuramente non sarei mai andato in un certo posto , e non l'avrei mai conosciuta.
Il meccanismo strano del destino si era messo in moto, anzi probabilmente le parche avevano già deciso di tessere i fili della mia vita in quella direzione da un bel po', non mi rimaneva altro che interpretare una delle scene madri che erano state inserite nel copione della mia vita.

- continua , se volete -

5 commenti:

Davide CervelloBacato ha detto...

Ohohoh che figata :D Voglio la terza parte... Ora!!!!! (gentilezza suvvia, perdonami )

gegge ha detto...

ehheheh ti ringrazio Cervelluzzo, comunque visto che più racconto e più mi diverto, (però per oggi sono un po' stanco) il resto domani sera... sperando che anche qualcun altro lo richieda!

(ebbene si, maledetta vanità)

ciao caro!

Blackswan ha detto...

voglio sapere!!!!!!

Cagnaccio ha detto...

Io io io vi potrei dire in anticipo come e' andata!!!

nicole ha detto...

Cosa possiamo offrirti per farti parlare? :P